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Ciao Steve


lele200mph
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Su penultimo numero di Internazionale c'era un articolo sulla Xerox del tempo. Una ditta elefantiaca, dove le idee tipo stampante laser, GUI, mouse, erano portate avanti "di nascosto" dagli ingegneri. A volte avevano successo (stampante laser) a volte venivano svendute al primo che passava. Ma comunque lo Xerox Alto non aveva futuro, era un sistema chiuso (non si potevano installare programmi) e la Xerox non credeva al mercato dei PC.

Si, in effetti è un articolo molto bello, romanzato come spesso accade in Internazionale ma interessante :

http://www.internazionale.it/news/steve-jobs/2011/10/06/storia-di-un-visionario/

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"A mostrargli come funzionava fu l’ingegnere Larry Tesler. Spostò il cursore sullo schermo servendosi di un “mouse”. All’epoca dare un’istruzione a un computer significava digitare un comando sulla tastiera. Tesler si limitò a cliccare su una delle icone presenti sullo schermo. Apriva e chiudeva delle “finestre”, spostandosi velocemente tra una funzione e l’altra. Scriveva con un elegante programma di videoscrittura e si scambiava email con altre persone che lavoravano al Parc, tramite la prima rete ethernet della storia. Jobs era accompagnato da uno dei suoi ingegneri informatici, che si avvicinò il più possibile arrivando quasi a sfiorare lo schermo con il naso. “Jobs continuava a camminare avanti e indietro, come un bambino irrequieto”, ricorda Tesler. “Era agitatissimo. Quando vide cosa riuscivo a fare sullo schermo, rimase a osservare per circa un minuto e dopo cominciò a strillare: ‘Ma perché non fate niente con questa roba? È fantastica. È una rivoluzione!’”.

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Su penultimo numero di Internazionale c'era un articolo sulla Xerox del tempo. Una ditta elefantiaca, dove le idee tipo stampante laser, GUI, mouse, erano portate avanti "di nascosto" dagli ingegneri. A volte avevano successo (stampante laser) a volte venivano svendute al primo che passava. Ma comunque lo Xerox Alto non aveva futuro, era un sistema chiuso (non si potevano installare programmi) e la Xerox non credeva al mercato dei PC.

Si, in effetti è un articolo molto bello, romanzato come spesso accade in Internazionale ma interessante :

http://www.internazionale.it/news/steve-jobs/2011/10/06/storia-di-un-visionario/

Magari qualcuno troverà interessante anche questo di articolo,credo che spieghi molto bene la grandezza della persona al di là di questioni prettamente da nerd.

http://www.internazionale.it/?p=64760&utm_source=dlvr.it&utm_medium=twitter

Modificato da zanzos (visualizza cornologia modifica)
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Su penultimo numero di Internazionale c'era un articolo sulla Xerox del tempo. Una ditta elefantiaca, dove le idee tipo stampante laser, GUI, mouse, erano portate avanti "di nascosto" dagli ingegneri. A volte avevano successo (stampante laser) a volte venivano svendute al primo che passava. Ma comunque lo Xerox Alto non aveva futuro, era un sistema chiuso (non si potevano installare programmi) e la Xerox non credeva al mercato dei PC.

Si, in effetti è un articolo molto bello, romanzato come spesso accade in Internazionale ma interessante :

http://www.internazionale.it/news/steve-jobs/2011/10/06/storia-di-un-visionario/

Magari qualcuno troverà interessante anche questo di articolo,credo che spieghi molto bene la grandezza della persona al di là di questioni prettamente da nerd.

http://www.internazionale.it/?p=64760&utm_source=dlvr.it&utm_medium=twitter

Il succo del think different + o - è qui :

"lo schermo bianco era un cambiamento rivoluzionario, dopo anni di testi verdi su sfondo nero. E poi i caratteri tipografici! Quel computer considerava i font come una forma d’arte, non come un semplice insieme di pixel. Lo schermo sembrava uno spazio dove avresti voluto abitare facendolo tuo"

Ma di - Commodore - ne vogliamo parlà...

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e pensare che secondo me l'iphone da voi tanto demonizzato (per gli aperitivi? dai..siate seri) è stato per me una scoperta che mi ha permesso sviluppi "lavorativi" pazzeschi..

(il mercato e commerce da mobile cresce in doppia cifra e nonostante il numero di Android sono gli utenti con iphone ad effettettuare la maggioranza degli acquisti.. fonte politecnico)

poi se si vuole fare gli alternativi vintage di nicchia.. va bè.

tutto è per dire che la perdita di Steve Jobs è anche un perdita anche per l'usabilità che ha permesso l'accesso a tanti..

per chi fa marketing è un esempio.. fare credere alla massa che sta pensando differente.. è da stimare.. ma chi conosce la sua storia e chi usa i suooi prodotti (e sclera con le barriere da lui create) sa quando sia fondamentalmtne uno stronzo.

Sul fatto che sulla sua morte si stia esagerando è palese ma penso che sia stato molto amplificato di social network ecc ecc..

discussione come queste (se non si cancellano i topic) a mio parere sono costruttive..

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e pensare che secondo me l'iphone da voi tanto demonizzato (per gli aperitivi? dai..siate seri) è stato per me una scoperta che mi ha permesso sviluppi "lavorativi" pazzeschi..

(il mercato e commerce da mobile cresce in doppia cifra e nonostante il numero di Android sono gli utenti con iphone ad effettettuare la maggioranza degli acquisti.. fonte politecnico)

poi se si vuole fare gli alternativi vintage di nicchia.. va bè.

tutto è per dire che la perdita di Steve Jobs è anche un perdita anche per l'usabilità che ha permesso l'accesso a tanti..

per chi fa marketing è un esempio.. fare credere alla massa che sta pensando differente.. è da stimare.. ma chi conosce la sua storia e chi usa i suooi prodotti (e sclera con le barriere da lui create) sa quando sia fondamentalmtne uno stronzo.

Sul fatto che sulla sua morte si stia esagerando è palese ma penso che sia stato molto amplificato di social network ecc ecc..

discussione come queste (se non si cancellano i topic) a mio parere sono costruttive..

èh?!?!?! oh mamma se tutta sta discussione fosse costruttiva come l'italiano di questo messaggio saremmo davvero messi bene! :-|

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Mi è capitato sotto "mano" questo articolo. Concordo pienamente con Stefano Giuntini...

http://www.loschermo.it/articoli/view/37750

Il mondo non sarà più lo stesso, senza Steve Jobs. E adesso dovremmo spiegare il perché, magari usando termini tecnici, tracciando scenari. Sarebbe forse opportuno ricordare chi era, oggi. Cosa ha fatto. O immaginare cosa sarebbero le nostre vite senza il suo lavoro.

Ma si tratterebbe di un puro esercizio di stile, accademico. Parole che si inseguono e si ammucchiano l'una sull'altra. Concetti che si ripetono. Luoghi comuni. Formalità e mestiere. Invece oggi non troviamo modo migliore per onorare uno dei più grandi uomini di questo secolo - all'indomani della sua scomparsa - se non rompendo gli schemi stessi della nostra professione. Niente editoriale fiume: oggi lasciamo scrivere ad altri pagine e pagine.

Ci limitiamo a ricordare due singole parole, che però sono la vera eredità di Steve Jobs. La chiave di lettura di tutta la sua vita e quella per cambiare il mondo.

Solo due parole.

“Think different”.

Tralasciando il forum, la più grande stronzata l'ha detta Platinette, che dopo aver elogiato la Apple e S.J. si è lamentata/o del fatto che itunes e apple siano moralisti perchè su itunes non puoi comprare/scaricare film porno... Ho spento la radio.

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non è roba mia, ma la condivido al 100%, cercate di leggerla fino in fondo, è comunque stata scritta qualche mese prima di ieri.

È la figura di questo ometto magrolino che mi ha colpito, la storia di una persona ossessionata dalla perfezione, più di qualunque altro. A ogni lettura di una vicenda in cui Jobs perde la testa per un dettaglio la mia mente è stata colpita da un fulmine; come quella volta che fece lavorare tutta la notte (antecedente alla presentazione degli iPod) gli ingegneri perché quando collegato lo spinotto delle cuffie non faceva “click”. Click, click, mi sono innamorato.

Alcuni vedono nei prodotti della Apple componenti trovabili altrove a costo minore ma venduti con un sovrapprezzo perché nel retro vi è la forma di una mela. Io non la penso così, io ci vedo un’esperienza e un credo. Un credo non religioso, ma un motto: “cerca di creare il miglior prodotto possibile”.

Steve Jobs non ha mai voluto fare altro nella sua vita che creare prodotti migliori, dispositivi che potessero cambiare — in positivo — la vita di tante persone. Stefano, scusami se ti chiamo in italiano, permettimi di dirti una cosa: ci sei riuscito. E sei riuscito a trasmettermi parte della tua ossessione e determinazione, quindi devo dirti grazie.

So che anche tra qualche anno qualcuno non riuscirà a capire la portata del tuo contributo al mondo. Ne sono sicuro. Ridacchieranno di te e diranno che avevi inventato solo un telefono, in fondo. Non seguirò il mio istinto e non risponderò loro in maniera poco educata. Tra me e me penserò: “hai inventato solo un telefono, certo, ma anche Edison aveva inventato solo una lampadina. Sappiamo tutti com’è andata a finire”.

Adoro vedere persone ossessionate col proprio lavoro. Solo queste riescono a realizzare grandi cose, il loro apporto positivo all’avanzamento tecnico-culturale all’umanità è enorme. È per l’ossessione verso la realizzazione di grandi film che mi sto sempre più perdutamente innamorando di Kubrick, e dell’

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destinato alla realizzazione e riproduzione delle sue creazioni. Sono più o meno le stesse le ragioni per cui da qualche anno rompo le scatole alla mia famiglia, i miei amici e su internet parlando di Apple. Apple, Apple, Apple e Steve Jobs. Un occhio attento difficilmente si lascerà scappare l’enorme somiglianza tra Stanley Kubrick e quest’ultimo: riusando le parole del regista, entrambi destinano un’infinito ammontare di cura alle proprie creazioni. Sanno di stare creando qualcosa di meraviglioso e ne cureranno i particolari finché non lo sarà veramente.

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Aggiungo che lui come Henry Ford o Enzo Ferrari o Tullio Campagnolo, di fatto non hanno inventato nulla, non sono stati inventori, ma ci hanno reso le invenzioni di altri fruibili a tutti, nella maniera più semplice ed intuitiva possibile, con prodotti fatti per restare nella memoria di chi li ha usati, tutto qui.

PS: la GUI a icone/scrivania è di xerox, il mouse è degli anni '70, OSX ha il kernel unix non proprietario, i tablet e gli smartphone esistevano da prima degli iCosi...eppure...

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e pensare che secondo me l'iphone da voi tanto demonizzato (per gli aperitivi? dai..siate seri) è stato per me una scoperta che mi ha permesso sviluppi "lavorativi" pazzeschi..

(il mercato e commerce da mobile cresce in doppia cifra e nonostante il numero di Android sono gli utenti con iphone ad effettettuare la maggioranza degli acquisti.. fonte politecnico)

poi se si vuole fare gli alternativi vintage di nicchia.. va bè.

tutto è per dire che la perdita di Steve Jobs è anche un perdita anche per l'usabilità che ha permesso l'accesso a tanti..

per chi fa marketing è un esempio.. fare credere alla massa che sta pensando differente.. è da stimare.. ma chi conosce la sua storia e chi usa i suooi prodotti (e sclera con le barriere da lui create) sa quando sia fondamentalmtne uno stronzo.

Sul fatto che sulla sua morte si stia esagerando è palese ma penso che sia stato molto amplificato di social network ecc ecc..

discussione come queste (se non si cancellano i topic) a mio parere sono costruttive..

èh?!?!?! oh mamma se tutta sta discussione fosse costruttiva come l'italiano di questo messaggio saremmo davvero messi bene! :-|

Grande Dott.Fra78!

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Aggiungo che lui come Henry Ford o Enzo Ferrari o Tullio Campagnolo, di fatto non hanno inventato nulla

Riky, tu quoque?! La prima cosa che mi viene in mente è che San Tullio ha inventato lo sgancio rapido delle ruote, redimiti blasfemo!!! E domani, per punizione, doppia lezione di catechismo!!! :-DDD

p.s.: a parte le battute, sul discorso generale sono d'accordo... ;-)

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Aggiungo che lui come Henry Ford o Enzo Ferrari o Tullio Campagnolo, di fatto non hanno inventato nulla, non sono stati inventori, ma ci hanno reso le invenzioni di altri fruibili a tutti, nella maniera più semplice ed intuitiva possibile, con prodotti fatti per restare nella memoria di chi li ha usati, tutto qui.

Henry Ford ha introdotto e standardizzato nelle proprie fabbriche la catena di montaggio... ha dato inizio alla massificazione delle merci, con tutti i pro ed i contro che ciò ha comportato. :-)

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Aggiungo che lui come Henry Ford o Enzo Ferrari o Tullio Campagnolo, di fatto non hanno inventato nulla

Riky, tu quoque?! La prima cosa che mi viene in mente è che San Tullio ha inventato lo sgancio rapido delle ruote, redimiti blasfemo!!! E domani, per punizione, doppia lezione di catechismo!!! :-DDD

p.s.: a parte le battute, sul discorso generale sono d'accordo... ;-)

sì hai ragionissimo...era per dare un senso al fatto che i grandi inventori raramente sono anche "innovatori"

Aggiungo che lui come Henry Ford o Enzo Ferrari o Tullio Campagnolo, di fatto non hanno inventato nulla, non sono stati inventori, ma ci hanno reso le invenzioni di altri fruibili a tutti, nella maniera più semplice ed intuitiva possibile, con prodotti fatti per restare nella memoria di chi li ha usati, tutto qui.

Henry Ford ha introdotto e standardizzato nelle proprie fabbriche la catena di montaggio... ha dato inizio alla massificazione delle merci, con tutti i pro ed i contro che ciò ha comportato. :-)

appunto, Ford è stato un innovatore, non un inventore in senso stretto

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La grandezza di SJ secondo me sta nella sua capacità di trasmettere ai suoi clienti parte del suo innegabile carisma attraverso i suoi prodotti.

La gente ama la mela per qualcosa che non è solo tecnologia. Non c'è alcun dubbio che i prodotti Apple siano ben fatti ed estremamente ben curati, in un mondo che vive di patch e release i prodotti Apple pur con tutti i loro limiti di versatilità vengono dati in pasto all'utente pronti e quasi perfetti, qui si vede una cura maniacale per il dettaglio. Nonostante gli eserciti di betatester usati da Microsoft questa perfezione nel mondo Win non si è mai raggiunta.

Un'altra cosa che mi ha sempre stupito nelle vicende di Microsoft e Apple è che quando la prima ha cominciato ad essere sempre più antipatica per la sua arroganza monopolistica molti utenti hanno visto Apple come una scelta di libertà, e si sono rivolti ad'una azienda che era ancora più chiusa e monopolista. L'utente Apple gode di pochissima libertà, ma si sente coccolato dal suo prodotto con la melina, sente Apple e Jobs come degli amici e si fida della strada che questi "amici" gli suggeriscono, si fida fino al punto che nemmeno si accorge che Apple non da suggerimenti ma impone metodi.

La grandezza di Jobs sta più nel marketing che nella tecnologia, e lo dimostrano i listini Apple, l'utente medio quello che non spenderebbe più di 600-800 euro per un pc spende tranquillamente il doppio per un Mac e poi gode della bellezza e della funzionalità di un prodotto di fascia alta e lo confronta a tutti i prodotti di fascia medio bassa che a usato prima e ne rimane estasiato. Jobs ha avuto la grande capacità di spingere anche l'utente medio verso prodotti di fascia alta o altissima, tutto qui. E' logico che un Mac da 1500 euro funziona meglio di un Acer da 600 ma la gente questa cosa sembra non vederla nemmeno,avete mai avuto per le mani un TinkPad da 1500 euro? Pensate veramente che non sia benfatto quanto un Apple di pari livello? Il fatto è che spendere certe cifre per un portatile HP sembra ai più una follia, spendere gli stessi soldi per un Mac sembra la cosa più normale del mondo.

Quanto ai discorsi sull'evoluzione tecnologica vera, quella che veramente ha cambiato il mondo, quella che veramente ha dato alla luce prodotti nuovi che prima non esistevano e che hanno cambiato in maniera tangibile le nostre vite forse sarebbe meglio rivolgere lo sguardo verso i laboratori di IBM, Olivetti, Italtel, Cisco, Xerox, Sony, Canon, Bull, Printronix ecc. e a tutti gli sviluppatori del mondo Open-Source che stanno tenendo il piede ben pigiato sull'acceleratore dell'evoluzione tecnica costringendo i rivali del mondo "chiuso" ad inseguire affannosamente.

La genialità di Jobs sta in quel "Click" di cui si parlava sopra, non serve a un cazzo ma alla gente piace sentirlo e lui lo sapeva.

Comunque RIP Steve con la tua morte abbiamo perso un grande che ne sapeva tanto di uomini e che verrà invece ricordato come un guru dell'IT.

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