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Il vostro piano "B"


Valter
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@laserpe.z: vabbè, allora hai stravinto.....io vado al quinto, lei?! (cit.)

Non mi sembra che il punto della discussione sia vincere o perdere. Ad ogni modo, come tu citi un fatto non supportato da statistiche ("i contadini sono i primi a lamentarsi"), altrettanto ho risposto io.

Laserpe.z, mi pareva evidente che parlando di contadini non mi riferivo certo al famoso provvedimento del ministro De Castro del Governo Prodi, con il quale era stato possibile far passare la Parmalat come consorzio di piccole fattorie e farla accedere ad una serie di finanziamenti ad essi riservati (ed a seguito della quale il Tanzi aveva finanziato Nomisma, la società di consulenze tra i fondatori della quale figura lo stesso Prodi....vabbè...).

Mi riferivo ad altro, poi se vuoi ti cito caso per caso, come quello del mio amico nel biellese che licenziato per la chiusura del suo stabilimento tessile (che figata le magliette cinesi a 5€ che si sciolgono al primo lavaggio!...) s'è messo a fare il produttore artigianale di miele (che prima era solo un passatempo del padre...) e che adesso tra crisi generale e miele turco (che nei discount a momento te lo regalano...) fa i conti alla sera e comincia ad essere un po' preoccupato.

Casi "supportati da statistiche" così ne posso citare a decine, poi però non ditemi che sono prolisso, eh?!... :-P

p.s.: ah, dimenticavo: il mio amico è pure allergico alle punture di ape, che gli possono esser fatali. Quindi no, ti assicuro che non è un tipo che si scoraggia facilmente o facile al lamentìo come un americano che giochi a baseball... ;-)

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Il mio piano B consiste in questo... sono architetto, il lavoro per ora non manca e quindi faccio quello che mi piace e per cui ho studiato tanti anni; da un paio d'anni però mi sto interessando anche di permacultura, di agricoltura organica, di orticultura, sia comprando libri e manuali, sia scaricando pacchi di roba, ma anche coltivando un orto vero di 500 mq dietro casa, in modo da capire "sul campo" come funziona veramente, parlando con anziani e contadini veri.

IL piano B come ho detto prima io lo intendo come un piano di emergenza, se vogliamo parlare di cambiare lavoro a causa della crisi, allora è un altro discorso e non mi interessa... il piano B per me scatterà quando la disoccupazione in italia si aggirerà intorno al 70-80%, per ora va quasi tutto bene e andiamo avanti :)

Quindi nessun screditamento di lavori inferiori, se si studia qualcosa non lo si disprezza, anzi. :)

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Laserpe.z, mi pareva evidente che parlando di contadini non mi riferivo certo al famoso provvedimento del ministro De Castro del Governo Prodi, con il quale era stato possibile far passare la Parmalat come consorzio di piccole fattorie e farla accedere ad una serie di finanziamenti ad essi riservati (ed a seguito della quale il Tanzi aveva finanziato Nomisma, la società di consulenze tra i fondatori della quale figura lo stesso Prodi....vabbè...).

shhh, non nominarlo che tra un po' viene riesumato pure lui!

Mi riferivo ad altro, poi se vuoi ti cito caso per caso, come quello del mio amico nel biellese che licenziato per la chiusura del suo stabilimento tessile (che figata le magliette cinesi a 5€ che si sciolgono al primo lavaggio!...) s'è messo a fare il produttore artigianale di miele (che prima era solo un passatempo del padre...) e che adesso tra crisi generale e miele turco (che nei discount a momento te lo regalano...) fa i conti alla sera e comincia ad essere un po' preoccupato.

Casi "supportati da statistiche" così ne posso citare a decine, poi però non ditemi che sono prolisso, eh?!... :-P

no, comincia pure, perchè n=1 ancora non mi crea una gran statistica. In particolare, con un numero di aziende agricole pari a 2.152.000 ( Fonte: Eurostat 2000 ) ne devi citare un bel po' di più di qualche decina per arrivare ad un valore attendibile e significativo.

PS Tra l'altro mi sembra che la colpa qui sia pure un po' sua, il miele turco è in giro già da un po' e se non diversifichi il portfolio le rogne te le vai a cercare. Un po' come se mi mettessi in testa di fare uno stabilimento tessile di magliette da 5 € qui in Italia.

p.s.: ah, dimenticavo: il mio amico è pure allergico alle punture di ape, che gli possono esser fatali. Quindi no, ti assicuro che non è un tipo che si scoraggia facilmente o facile al lamentìo come un americano che giochi a baseball... ;-)

boh... e mio cuggino dove lo mettiamo?

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no, comincia pure, perchè n=1 ancora non mi crea una gran statistica.

Laserpe.z, fammi capire, hai voglia di litigare?!.....ho fatto un esempio per dire che NON esistono categorie che NON risentano della crisi (tra l'altro "i primi a lamentarsi" era un modo di dire, chiaro che molte lamentele son pretestuose, vedi quote latte, ma cazzo non si può allegare un bugiardino per spiegare ogni battuta altrimenti serve un papiro...), se lasci intendere che TUTTI si lamentano per niente allora ti faccio UN esempio per dire che NON TUTTI si lamentano per niente. Quindi è inutile che parli di "gran statistiche" e pretendi di stabilire delle franchigie, perchè mi bastava UN SOLO esempio per contraddire il tuo assolutismo...

In particolare, con un numero di aziende agricole pari a 2.152.000 ( Fonte: Eurostat 2000 ) ne devi citare un bel po' di più di qualche decina per arrivare ad un valore attendibile e significativo.

Quindi fammi capire, la mia affermazione è priva di fondamento finchè non arrivo a....non so, il 51% delle aziende agricole da te citate?!...oppure il 90%?!...boh, stabilisci sta franchigia, poi mi divertirò a stabilire le mie appena tu esporrai un tuo qualsiasi pensiero.........non so, non capisco dove tu voglia arrivare con sto discorso visto che la mia era una riflessione generale........ma c'è un azienda agricola che t'ha fatto del male e t'ha scatenato l'odio contro la categoria?!...

PS Tra l'altro mi sembra che la colpa qui sia pure un po' sua, il miele turco è in giro già da un po' e se non diversifichi il portfolio le rogne te le vai a cercare.

Perchè tu sai da quanti anni fa il produttore di miele?! Gli stabilimenti tessili a Biella han cominciato ad andare in crisi 15 anni fa, ma poi che c'entra?! Si stava dicendo che cambiare mestiere non è facile perchè prevede tutta una serie di problemi collaterali e difficoltà impreviste e adesso viene fuori che se uno è in difficoltà è solo colpa sua perchè è un pirla?!...oh, tutti capitani d'industria qua dentro, eh...

boh... e mio cuggino dove lo mettiamo?

Non lo so, sei tu che hai cominciato coi luoghi comuni da ascensore, perchè tu conosci tutti, sai tutto e puoi permetterti di giudicare tutto. Come al solito qui ogni discussione non viene mai presa per prender visione di un altro punto di vista o apprendere notizie che non conosciamo, ma ci si scatena nella gara a chi ce l'ha più lungo, perchè ognuno sa tutto e gli altri non capiscono mai un cazzo. E se gli altri lo mettono davanti un esempio in senso contrario non si può ammettere "bèh, sì, ci sono ANCHE esempi in tal senso", no, si perderebbe in ego quindi antani la supercazzola come fosse un miele d'acacia perchè insomma i numeri statistici han lo scappellamento a destra che contadini e operai son tutti straccioni piagnoni.....l'ho detto che avevi stravinto......

p.s.: poi vabbè, a me il metabloggismo web non interessa, quindi hai ragione tu ed io non capisco un cazzo. Shalom.....

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Io non so che piano B... Peggio di come sto adesso manca soltanto che mi verrebbe a mancare la quantità di calorie goirnaliere per la sopravvivenza. io nella vita ho fatto un sacco di lavori, ho provato a laurearmi ma mi mancavano i soldi, mi sono inventato e reinventato professioni ma è andato sempre tutto storto...Ultimissima speranza (leggi piano B) emigrare stabilmente all'estero per raggiungere la mia fidanzata ultradecennale e provare a ricominciare ancora una volta tutto daccapo.. Sto provando a mettere via un migliaio di euro per andarmene e dare vita al mio piano B.

Purtroppo io non ho una casa un terreno uno zio commerciante niente di niente, ho solo una sorella emigrata e una madre pensionata che paga il mutuo e mi supporta nei limiti tipo pagando la connessione piccole spese extra che delle volte non posso affrontare etc.. Con i miei lavori non riesco a vivere proprio almeno qui..

PS riguardo a laurearmi forse non ho creduto in me stesso, con il senno di poi ho capito che sarebbe stato fattibile.

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purtroppo i tempi sono cambiati, il piano B è toccato anni fa a mio padre, a 44 anni, con un lavoro sicuro e buono, una casa in totale ristrutturazione (fate i conti, 150mq da buttare giù e rifare) da un giorno all'altro l'azienda ha ceduto il marchio e i nuovi proprietari che gli hanno detto (a lui come ad altri) "ci spostiamo a genova" tante care cose...

si è reinventato facendo un lavoro che non gli piaceva... ma oggi, a distanza di 20 anni, in questi anni non credo che riuscirebbe a fare quello che ha fatto e non per demeriti suoi ma perchè la crisi c'è ed è reale, anche se "tutti" abbiamo cellulari, televisori, pc e internet... fumo negli occhi... ci possiamo permettere le cazzate (tipo un tv led 32" a 300 euro, cosa che 20 anni fa un 32" a colori ti costava minimo uno stipendio) ma non possiamo permetterci le cose fondamentali, come la casa...

tendo a generalizzare anche perchè c'è chi sta effettivamente bene, ma parlando con un amico che lavora per una concessionaria di auto di medio livello, i tempi sono cambiati anche per quelli che 10 anni fa navigavano nell'oro...

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Si anche questo è vero, la midclass è sparita nel senso che quando ero ragazzino in Italia ci stava ancora l'ebrezza post boom e gli impiegati anche con uno stipendio vivevano bene poi però e finito tutto..

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Nel 1969 i miei genitori comprarono casa, pagando dieci milioni una casa nuova di circa 100 metri quadri a Torino.

Fecero ovviamente il mutuo perche' a quell'epoca lo stipendio medio di un operaio si aggirava sulle centomila lire, e quindi la casa costava suppergiu' cento stipendi.

Oggi, 2011, lo stipendio medio di un operaio -in regola- si aggira sui 1300 euro, ma per comprare una casa nuova di cento metri quadri nella stessa zona non bastano centotrentamila euro ma ce ne vogliono da due a tre volte tanto.

Considerato che il mutuo i miei lo fecero venticinquennale, ora se ne dovrebbero fare uno per cinquanta o per settantacinque anni. Peccato che la durata della vita sia rimasta piu' o meno la stessa.

I tempi sono cambiati si'.

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Eh, alla fine, gratta gratta, tra le varie storie vien fuori quello che suggerivo io.....si vede che io lo scrivo malissimo e fatico a farmi capire......Vito, Pablo, adesso non datevi arie però, eh?! Che n=2 non vale ancora un cazzo..... :-D

p.s.: Pelt, mi spiace ma da snob politicamente scorretto non arrivo a tanto.....e trovo il multiculturalismo terzomondista un ipocrita vezzo radical chic... :-P

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Ragazzi, è inutile fare le code di paglia....ho avuto una certa sensazione e l'ho esternata, posso?!...era un discorso generale, inutile dire "no, ma io non volevo dire questo..."

Tra l'altro l'argomento è complesso, perchè non si pensi che basti andare a fare il contadino per risolvere il problema in uno scenario "post-nucleare" perchè per come è organizzata la società odierna in caso di crisi pure il contadino farebbe fatica a vendere o a vivere di quanto produce (basta vedere chi sono i primi a piangere quando c'è la crisi...).

Questo argomento era già stato affrontato su Ciclistica anni e anni fa, alcuni si prefiggevano di ritirarsi su un monte con polli e insalata puntando ad un economia stretta basata sull'autosufficienza. Alcuni hanno cominciato a fare a meno di tv e frigor, il progetto di molti era quelo di arrivare lentamente a rinunciare alla corrente elettrica.

Forse un po' fantascientifico, ma insomma il concetto è quello. Poi è vero che alcuni mestieri (il mio prima di tutto...) sarebbero i primi ad essere inutili e quindi i primi ad entrare in difficoltà in caso di crisi costringendo a cercare altro, ma non si pensi che sia una facile soluzione cambiare mestiere perchè ad esempio nell'est Europeo ai tempi del comunismo ho visto idraulici e falegnami fare comunque la fame perchè la gente si annodava i tubi con le cinture e stuccava i tavoli col pane bagnato. L'ha già detto Aldone: se c'è la crisi pure il ciclista fa la fame e quindi non ti assume...

p.s.: leggermente OT, barzelletta raccontatami in un paese comunista: un tizio va a comprare l'automobile, compila moduli e documenti per mezz'ora, alla fine il commesso gli fa:

"Bene, passi tra dieci anni a ritirarla..."

"Eh, ma....mattina o pomeriggio?!..."

Il commesso esterrefatto strabuzza gli occhi: "Ma, non so....come preferisce, ma perchè?!..."

"No, perchè nel pomeriggio viene l'idraulico a casa..."

Conosco personalmente una persona che dopo aver ordinato una 126 che oltretutto ancora possiede dovette attendere circa 10 anni per la consegna. Non erano barzellette..

Modificato da vito72 (visualizza cornologia modifica)
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Eh, alla fine, gratta gratta, tra le varie storie vien fuori quello che suggerivo io.....si vede che io lo scrivo malissimo e fatico a farmi capire......Vito, Pablo, adesso non datevi arie però, eh?! Che n=2 non vale ancora un cazzo..... :-D

p.s.: Pelt, mi spiace ma da snob politicamente scorretto non arrivo a tanto.....e trovo il multiculturalismo terzomondista un ipocrita vezzo radical chic... :-P

Ma infatti,io sono con te...diglielo a quelli che non vanno a protestare davanti agli internet point...eppure dietro a tutti ,ce' Western Union...

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@Donkey: io non ho emesso nessun giudizio sulla professionalità di nessuno (Lerner è già stato giudicato da Paoli Mieli, che ieri sera si sarà fatto una risata...), però mi permetto di dire che del codice deontologico professionale di un giornalista (che conosco bene) fa parte anche la distanza dal tifo. Non parlo di obiettività (siamo tutti di parte: la nostra), ma di una forma che eviti di trasformare uno studio televisivo in una curva sud da stadio.

Tu all'angolo della bocca hai intravisto un sorriso, io un rivolo di bava.....

L'Infedele a mio parere è tutto fuorchè un programma condotto assecondando il tifo da stadio.

Ripeto, io non ho visto bava ma al più qualche sorriso un po' euforico.

Evidentemente non la pensiamo allo stesso modo riguardo al buon Gad.

Ma va bene così, la democrazia è bella anche per questo no? :-)

In ogni caso, parlando di presunto tifo politico...ti ricordi che qualche anno fa Mieli, da direttore del Corsera, è stato ingiustamente massacrato per aver fornito, a pochi giorni dalle elzioni politiche, l'indicazione del suo voto?

L'Italia è anche questa...

Fine OT!

Bella!

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