Campagnolo vende....sigh...

[lafattaturchina]

Produci consuma crepa cantava qualcuno tempo fa.

Non era qualcuno, erano i mitici CCCP!

Poi Lindo Ferretti si è bevuto il cervello, ma questa è un'altra storia...

Fine OT

[Lanerossi]

Lanerossi,devo dire,che al fattore vicinanza non ci avevo proprio pensato..parlare con te e' davvero importante,sai davvero tanto e ' per questo ti rispetto..il mio era piu tosto uno sfogo..i cinesi stanno distruggendo la bici..prima (dagli anni 50 alla fine 70)le bici ,ovviamente si distinguevano lo stesso per fasce di qualita,ma anche la piu stracciona,durava secoli..(vedi tutti i vecchieti di palermo che girano con pezzi di ruggine tutti i giorni)le mitiche graziella ,che non avevano il cambio,ma le cromature ,tornano sempre lucide con la spugnina..adesso abbiamo le ''made in china''con 89 rapporti ,ammortizzatori ,idroguida,sedili riscaldati e lcd incorporati..seimila cose inutili,che al primo mese si bloccano e fanno cigolii.Ho uno scimano sis del 96..lo uso su una bici per andare a mare funziona perfettamente..odio semplicemente il fatto che la bici stia diventando usa e getta..la bici DEVE durare ..la bici e' sacra..non un giocattolo cinese..ciauuz

Forse nel tuo ragionamento sei andato un po' all'estremo ricordando i bei tempi andati, ma il discorso di base c'è.

Non è la Cina ad aver rovinando la concezione delle cose, la Cina sta solo sfruttando la mentalità usa e getta che ci è stata proposta e che noi abbiamo accolto a braccia aperte perchè è lowcost (nel brevissimo periodo), lowcost come i prodotti che ci propone.

I produttori cinesi hanno calcato l'onda proponendo cose che assomigliano a bici, che costano metà o un quarto di una bici, ma che bici non sono. A meno di non chiamare carta da lettere la carta igienica. Certo, puoi pure scriverci una lettera, ma come? Senz'altro costa molto meno della carta da lettere e ci puoi scrivere sopra.

Questo non vale solo per il mercato della bici, ma per tutto. Oggi troviamo qualsiasi oggetto (o quasi) ad un prezzo abbordabile per una famiglia a basso reddito.

Una bici negli anni '50 era quasi un oggetto di lusso, costava in proporzione, molto più di oggi: se una bici da uomo da passeggio all'epoca costava lo stipendio di un operaio, oggi ne costa un quinto a parità di qualità. Allora non c'era la bici "economica", non c'erano compromessi: la bici era un investimento, si passava di generazione in genereazione (esagerando un po'), era fatta per durare. Non era ammissibile che dopo 1, 2, massimo 3 anni fosse da cambiare. Si lavorava sulla qualità e meno sul prezzo.

Oggi si pensa di risparmiare comprando una bici economica. Io vorrei che qualcuno fosse così preciso da tener nota di costi iniziali e costi di manutenzione di una bici da 50 euro e di una anche "solo" da 200. Per me rientriamo nell'investimento iniziale ben prima di un anno.

E, ripeto, è così per tutte le cose: dal frigorifero (una di classe A+ costa? E le bollette della luce no?) alla pala da neve

[Manin]

Lanerossi 100%

non dimenticate che campagnolo è un'azienda "familiare", ha dovuto fare delle scelte in passato prese dal "padrun de la melunera" nel bene e nel male

shimano invece aveva già alle spalle qualcosa che produceva mulinelli per canne da pesca ecc, era già una multinazionale amministrata da gente con un'idea degli affari ed un potenziale diversi da quelli di campagnolo

cmq credo che shimano non faccia produrre tutto a taiwan ma anche in italia (legnano) e brasile

almeno credo, shimano è un cliente della società dove lavoro e mi sembra che nei capannoni ci sia anche una parte di produzione

[jackcicli]

per tonefix e la fattaturchina..era proprio il grande giovanlindoferretti..il cervello pero' nn sel e' bevuto,ha solo kominciato un cammino diverso,la cosa migliore,ammettere un cambiamento,invece che proseguire con falsita nel vecchio sentiero ciauuuz e felicitazioni:)