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Letture in surplace-Libri biciclistici.


Capiero
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Due biciclette intorno al mondo - Da Torino a Torino 1956-58

Valentino Rolando - Adriano Sada

Lazzaretti Editore - 2002

Ho da poco finito di leggere questo libro, scoperto grazie a Internet. Chiedo venia se mi soffermerò soprattutto sui miei pensieri a proposito, ma adduco a giustificazione il fatto che il titolo riveli senza mezzucci letterari il contenuto del libro, un diario di un viaggio intorno al mondo.

Un diario di viaggio di quattrocento pagine, scritto da due "persone qualunque", due pensionati di Torino, non da due "professionisti del nomadismo ciclistico".

E' una lettura particolare, anche per aspetti che esulano, a mio parere, dal mero argomento del viaggio.

Innanzitutto gli autori hanno aspettato quasi cinquant'anni prima di dare alle stampe i ricordi impressi, oltre che nelle loro memorie, sui tredici quaderni componenti l'originale diario del loro "giro". Questo ha sicuramente concesso loro la possibilità di "digerire" l'esperienza, comparando diversi frangenti del viaggio tra loro, maturando riflessioni e ricercando nel tempo conferme ad impressioni formatesi in loro mentre giravano il mondo.

Ciò permette anche, credo, di guardare alla loro impresa attraverso la patina del tempo, come se si stessero guardando dei vecchi album di foto ingiallite dagli anni. A crear questo effetto contribuisce indubbiamente il registro utilizzato: le parole sono sempre dosate, ricercate, azzeccate, segno di una padronanza della lingua che, trovo, si vada perdendo tra scrittori più giovani; il tono è educato, come quello di una persona anziana che vi dovesse per la prima volta introdurre in casa sua: sulle prime riservata e premurosa, restia ad affrontare temi impudichi se non preceduti dalle dovute scuse, poi sempre più gioviale ed incline a raccontare aneddoti curiosi e coloriti, a far trasparire la persona frizzante che è e che è stata.

I due infatti, lasciarono i rispettivi impieghi (avvocato l'uno, contabile l'altro) per partire, ventinovenni, alla scoperta del pianeta seguendo un'immaginaria linea che, diretta a Est, li facesse tornare alla loro città natale, decidendo parte del percorso in medias res, a seconda delle opportunità del momento.

E' la loro capacità di intrattenere il lettore, nonché probabilmente la loro curiosità congenita, che rende questo diario diverso da altri, in cui il viaggiatore non riesce a trasmettere appieno le intense emozioni che un'avventura del genere scatena.

Ad appassionarmi, ancora prima di accertarmi della validità del libro, era stata l'idea di due torinesi in giro per paesi sconosciuti, con due bici a cinque rapporti rabberciate alla bell'e meglio (e per parte del tragitto anche con due carretti sgangherati), a metà Novecento nonché a metà tra sogno e follia.

Partiti come professionisti raccomandabili, paiono adattarsi alla vita della strada, condividendo la vita con la popolazione locale, rispondendo alle situazioni avverse con l'invenzione di nuove imprecazioni.

Spero che queste mie (sic!) noiose righe non finiscano col farvi associare cattivi ricordi a questo diario, che sa essere avvincente.

NB: l'unico appunto che faccio a questo libro è la scarsa reperibilità, anche se pare verrà pubblicato nuovamente. Nel caso in cui sia riuscito a convincervi a leggerlo e non lo troviate (se vi dovesse servire posso darvi il contatto del figlio di Valentino, credo l'unico ad aver ancora qualche copia, al quale anch'io mi sono rivolto per ottenere la mia), datemi un colpo e vi presto la mia copia

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  • 2 weeks later...

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La STORIA DI UN MAGO/CICLAIO DELLA BICI..

ma ha un segreto che non riesce a confidare neppure ai suoi amici: non sa andare in bicicletta!!!

Mi permetto di segnalare questa delicata ma intrigante storia sulla due ruote ...

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La STORIA DI UN MAGO/CICLAIO DELLA BICI..

ma ha un segreto che non riesce a confidare neppure ai suoi amici: non sa andare in bicicletta!!!

Mi permetto di segnalare questa delicata ma intrigante storia sulla due ruote ...

Ma l'hai letto?

Wow, in tal caso se ti va butta giù due righe

Modificato da riky76
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compattato le discussioni, aspettiamo la recensione da Gheorgz, ma già dalle poche righe sembra un bel libro!

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  • 2 months later...

Robert Penn, Ciò che conta è la bicicletta

sottotitolo, La ricerca della felicità su due ruote

Tralasciando che a pagina 11 mi son fermato 20 secondi con gli occhi chiusi insultando il traduttore "una tipica bicicletta dell'epoca era a scatto fisso [...] per frenare si doveva pedalare all'indietro"

Io sono arrivato circa a metà del libro e lo trovo decisamente interessante, anche se un po' troppo didascalico.

L'autore si è girato il mondo in bici ed ha scritto questo libro riguardante la bicicletta dei suoi sogni: tutto il libro ripercorre la storia della bicicletta esaminando, capitolo per capitolo, ogni singolo componente.

In pratica lui, dopo aver avuto un certo numero di baicicol prodotte in serie, decide di farsene realizzae una su misura rivolgendosi ai top brands per ogni componente.

E direte: ed è necessario scrivere un libro per pagarsela? Ci saranno giusto 85978 mila persone che all'anno se ne fanno una ad hoc, ma il tizio è andato fisicamente in ogni fabbrica da cui acquista il prodotto.

Ad esempio, nel capitolo riguardante il manubrio e la serie sterzo lui parla della sua visita alla Chris King di Portland e poi parla di Cino Cinelli e dei suoi manubri in alluminio che hanno riscosso notevole successo dagli anni '60 in poi. Parla anche di TTT ed Ambrosio, solo per citare alcuni nomi.

Poi avevo finito la cacca e mi son fermato, per cui, come prosegue, non lo so proprio!

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Robert Penn, Ciò che conta è la bicicletta

sottotitolo, La ricerca della felicità su due ruote

Tralasciando che a pagina 11 mi son fermato 20 secondi con gli occhi chiusi insultando il traduttore "una tipica bicicletta dell'epoca era a scatto fisso [...] per frenare si doveva pedalare all'indietro"

Io sono arrivato circa a metà del libro e lo trovo decisamente interessante, anche se un po' troppo didascalico.

L'autore si è girato il mondo in bici ed ha scritto questo libro riguardante la bicicletta dei suoi sogni: tutto il libro ripercorre la storia della bicicletta esaminando, capitolo per capitolo, ogni singolo componente.

In pratica lui, dopo aver avuto un certo numero di baicicol prodotte in serie, decide di farsene realizzae una su misura rivolgendosi ai top brands per ogni componente.

E direte: ed è necessario scrivere un libro per pagarsela? Ci saranno giusto 85978 mila persone che all'anno se ne fanno una ad hoc, ma il tizio è andato fisicamente in ogni fabbrica da cui acquista il prodotto.

Ad esempio, nel capitolo riguardante il manubrio e la serie sterzo lui parla della sua visita alla Chris King di Portland e poi parla di Cino Cinelli e dei suoi manubri in alluminio che hanno riscosso notevole successo dagli anni '60 in poi. Parla anche di TTT ed Ambrosio, solo per citare alcuni nomi.

Poi avevo finito la cacca e mi son fermato, per cui, come prosegue, non lo so proprio!

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Me l'ha regalato la mia ragazza e ho iniziato a leggerlo giusto ieri pensa te!

Secondo me è un libro molto carino..che oltre a fare una panoramica appunto delle varie componenti della bici come detto da TITO mostra la passione di questo tizio(giornalista del Financial Times e dell'Observer a quanto pare)per la bicicletta..anzi la SUA bicicletta!

Secondo me è molto entry level perchè ci sono cose che cmq conoscevo già..ma è anche pieno di aneddoti carini!

Consigliato!

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  • 2 weeks later...

Per chi ama leggere sotto l'ombrellone e andare in biciclette consiglio la lettura di questo libro:

00008110.jpg

è un divertente racconto che partendo dalla volontà dell'autore (un avvocato ciclista londinese) di costruirsi la bicicletta della vita, racconta la storia della bicicletta snocciolando aneddotti curiosi anche dal punto di vista tecnico.

Per me è stato uno di quei libri che si leggono tutti di un fiato e che non vedi l'ora di avere un po' di tempo libero per continuare la lettura,

l'ho letto tutto in 2 giorni, insomma una lettura consigliata!

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Per chi ama leggere sotto l'ombrellone e andare in biciclette consiglio la lettura di questo libro:

00008110.jpg

è un divertente racconto che partendo dalla volontà dell'autore (un avvocato ciclista londinese) di costruirsi la bicicletta della vita, racconta la storia della bicicletta snocciolando aneddotti curiosi anche dal punto di vista tecnico.

Per me è stato uno di quei libri che si leggono tutti di un fiato e che non vedi l'ora di avere un po' di tempo libero per continuare la lettura,

l'ho letto tutto in 2 giorni, insomma una lettura consigliata!

Ciao,io non amo leggere ne sotto l'ombrellone come neanche a letto e in nessun altro posto,pero'per questo libro faro' volentieri uno sforzo,grazie per la segnalazione,ciao

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  • 4 months later...

un po' d'Eroica e un po' di astrofisica dentro un unico libro non è male...

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alla presentazione io c'ero! e ho preso anche il libro, ma non l'ho ancora letto, qualcuno ha da fare una recensione? ad ogni modo gran donna, fossimo tutti lucidi così a 90anni... http://www.estense.com/?p=182573

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Io aspetto il fottuto babbo natale per riceverlo.

Son qui davanti al camino, buono buono.

Mi raccomando, per l'eventuale recensione, usate la discussione "libri", qui in caffetteria.

Magari un giorno, i curatori del FF dedicano una sezione e non si disperde nulla.

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