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[GLOSSARIO] La serie sterzo


MrWombat
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La serie sterzo è uno dei punti più delicati della bicicletta.

Mantiene insieme le strutture portanti della bicicletta: telaio e forcella, che s’innesta in questo nel tubo di sterzo. Detto in parole povere, è quella parte che permette alla forcella di ruotare senza attriti e senza spostamenti nel tubo di sterzo del telaio.

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Il meccanismo è composto dalla parte superiore ed inferiore che lavorano in coppia. Entrambe le parti prevedono delle calotte al cui interno sono imprigionate delle sfere che assicurano la libertà di movimento. È molto importante che queste parti siano regolate con precisione poiché le sollecitazioni subite dalla serie sterzo sono notevoli. La presenza di un “gioco” nel serraggio oppure di una chiusura molto stretta andrebbe ad amplificare le sollecitazioni provenienti dal fondo stradale provocando un danneggiamento dei pallini e delle piste di scorrimento che li accolgono.

È attorno a queste regolazioni che si giocano tipologie e caratteristiche delle serie sterzo.

Esistono differenti tipi di serie sterzo, per tipologia costruttiva e per dimensioni.

Le principali sono:

1) serie sterzo classica, tipicamente da 1’’, utilizzata sulle forcelle filettate. Tipicamente si trova sui vecchi telai d’acciaio, da pista e da corsa, che utilizzavano le pipe. Negli anni il loro utilizzo si era drasticamente ridotto a favore di nuovi standard (le serie sterzo aheadset) ma, grazie al fenomeno del collezionismo e del recupero di bici d’epoca e a quello dello scatto fisso che ricorre in molti casi alla conversione di vecchi telai d’acciaio, è ancora facile trovare queste serie sterzo.

Un tipico esempio di forcella filettata (sulla quale si usa una serie sterzo classica). Si può notare che sul canotto della forcella è presente una filettatura:

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2) Serie sterzo aheadset, utilizzata con le moderne forcelle non filettate, ossie quelle forcelle sulle quali vengono innestati gli attacchi manubri al posto delle pipe. A seconda delle dimensioni del tubo di sterzo si hanno serie sterzo da 1’’ o da 1’’ 1/8 (nel mondo della mountain bike si trovano anche da 1’’1/4).

Un tipico esempio di forcella non filettata (sulla quale si usa una serie sterzo aheadset). Il canotto è liscio:

NCFO1.jpg

SERIE STERZO CLASSICA

È composta da due calotte che vengono infilate a pressione nel tubo di sterzo e che fanno da base di appoggio alle sfere. Queste sono solitamente imbrigliate in una gabbietta che viene imprigionata dalla calotta superiore nella parte alta e dall’anello di chiusura infilato a pressione sul cannotto forcella. Il sistema prevede anche alcune rondelle e guarnizioni che ne ottimizzano il funzionamento e proteggono dalle infiltrazioni di impurità e acqua.

Chiusura e regolazione ottimale sono date dalla calotta superiore che si avvita sulla filettatura presente sul tubo forcella mandando il sistema “a pacco”. Dopo la calotta superiore (o tazza) vengono inseriti prima una rondella inchiavettata e infine un controdado, che permette di mantenere il sistema stabile anche subendo le sollecitazioni della strada. Funzione della rondella è quella di impedire la trasmissione di movimento tra calotta e controdado.

Per la serie sterzo tradizionale è previsto l’utilizzo di un attacco manubrio con la classica forma “a pipa” che si infila all’interno del cannotto forcella. Questo tipo di attacco permette una regolazione millimetrica dell’altezza del manubrio.

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SERIE STERZO AHEADSET

Il sistema “senza testa” è quello più moderno e utilizzato a livello praticamente universale sulle biciclette moderne (anche di bassa gamma). Il successo è dovuto alla facilità di regolazione per cui è stato concepito.

Concettualmente funziona allo stesso modo rispetto al sistema tradizionale ma è pensato per forcelle con cannotto senza filettatura. La trazione sul tubo forcella è allora affidata ad un tirante interno al cannotto, non più alla filettatura.

Il tirante (detto anche “ragnetto” per via della sua forma) viene infilato all’interno del cannotto e nella parte centrale presenta un foro filettato. Su questo foro viene inserita la vite di tiraggio che ha il solo scopo di compattare il meccanismo di rotazione tirando, appunto, la forcella. La vite, infatti, insiste sul cappellotto di chiusura superiore che si appoggia direttamente sull’attacco manubrio. Girando la vite si otterrà dunque il “tiraggio” della forcella. Il bloccaggio definitivo avverrà tramite la chiusura delle viti che fissano l’attacco manubrio al cannotto forcella.

250px-Bicycle_headset_(threadless)_exploded_view-en.png

Non essendoci il sistema a dado e controdado ne consegue che la regolazione è molto più semplice, basta avere in tasca una chiave a brugola da 5 mm (in casi più rari da 6) per poter tarare in modo ottimale il sistema. Con una serie sterzo tradizionale per le regolazioni occorreva disporre di due chiavi da 32 mm non propriamente comode da portare in tasca.

Con la serie sterzo aheadset occorre utilizzare attacchi manubrio di tipologia ahead, appunto. Essendo questi infilati direttamente attorno al cannotto forcella non è permessa una regolazione millimetrica dell’altezza del manubrio rispetto al telaio. Possono venire in soccorso spessori appositamente realizzati ma di misure fisse. In ogni caso il posizionamento ideale non ne dovrebbe risentire.

Sui telai di fascia più alta si possono trovare serie sterzo aheadset che sono direttamente alloggiate all'interno di un tubo di sterzo allargato: le serie sterzo semi-integrate e integrate (le vedremo più avanti).

TABELLE CON LE DIMENSIONI DELLE S/S, DELLA FORCELLA E DEL TUBO STERZO

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NB: Per quanto riguarda lo standard italiano vanno benissimo le serie sterzo JIS e ISO.

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[fontI E PER MAGGIORI INFO: cyclinside.com, sheldonbrown.com]

Modificato da ciaba (visualizza cornologia modifica)
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Questa è una prima parte. Datemi suggerimenti su come continuare, per ora ci ho messo poco del mio :-)

Degli adattatori per montare attacchi manubri su forcelle filettate parlerei a parte.

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Aggiungo che esiste anche la serie sterzo filettata da 1 e 1/8, che si trova su alcune mtb degli anni '90. Credo fosse mutuata dai tandem, ma non vorrei sparare una cazzata.

Per quanto riguarda la serie sterzo non filettata da 1 e 1/8 esistono senza bisogno del "ragno", consiste in una sorta di anello come per i tubi sella che va a bloccare la forcella nella giusta posizione. Sheldon Brown ne usava uno "arigianale", con un anello per tubo sella appunto, ma in commercio ne esiste di sicuro uno (la serie Diatech della Dia Compe)

iro-584-09.jpg

Il sistema di

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.

092269042288.jpeg

Il Diatech ABN Dia Compe.

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Aggiungo che esiste anche la serie sterzo filettata da 1 e 1/8, che si trova su alcune mtb degli anni '90. Credo fosse mutuata dai tandem, ma non vorrei sparare una cazzata.

Per quanto riguarda la serie sterzo non filettata da 1 e 1/8 esistono senza bisogno del "ragno", consiste in una sorta di anello come per i tubi sella che va a bloccare la forcella nella giusta posizione. Sheldon Brown ne usava uno "arigianale", con un anello per tubo sella appunto, ma in commercio ne esiste di sicuro uno (la serie Diatech della Dia Compe)

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Il sistema di

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Il Diatech ABN Dia Compe.

si ma ho come l'impressione che il sistema per regolarla non sia così rapido ed efficace rispetto al ragno

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Questo lo ignoro. Però esiste :-D

Appena lo prendo da montare sulla mtb vintage poi posso aggiornare.

A proposito di aggiornare, chi può scrivere due righe sulle serie sterzo integrate e semi-integrate?

Modificato da Tomaradze (visualizza cornologia modifica)
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ci sono anche serie sterzo da 1-1/2 ed esiste una soluzione molto valida che permette di evitare l'uso del ragno

headset lock

head00020%20Profile%20Headset%20Lock%20(1).JPG

per chi ha cannotti in carbonio è necessario utilizzare un expander che ha la stessa funzione di un ragno ma nella forma è diverso

TK80.jpg

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ci sono anche serie sterzo da 1-1/2 ed esiste una soluzione molto valida che permette di evitare l'uso del ragno

headset lock

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per chi ha cannotti in carbonio è necessario utilizzare un expander che ha la stessa funzione di un ragno ma nella forma è diverso

TK80.jpg

come funziona questo headset lock?

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beh, ci vuole un pò di tempo, per farla breve...

integrata: i cuscinetti trovano alloggio direttamente nel telaio, non sono presenti calotte da inserire a pressione.

semi-integrata: sono presenti le calotte che di solito sbordano di 1-2 mm dal tubo sterzo. All'interno delle calotte si alloggiano i cuscinetti sigillati (o sfere) come nell ss classiche

altri standard, vedi ss del vigorelli che è un pò diversa...

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come funziona questo headset lock?

io non ho ancora avuto tempo/modo di montarlo, lo farò a breve... tanto è già in garage

chi lo ha montato ne parla bene, va a far presa sulla testa della forcella e sull'attacco manubrio, per cui, nel caso cedesse la saldatura sulla testa della forcella, tra testa e cannotto... magari... una mano te la può anche dare...

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come funziona questo headset lock?

io non ho ancora avuto tempo/modo di montarlo, lo farò a breve... tanto è già in garage

chi lo ha montato ne parla bene, va a far presa sulla testa della forcella e sull'attacco manubrio, per cui, nel caso cedesse la saldatura sulla testa della forcella, tra testa e cannotto... magari... una mano te la può anche dare...

Ma soprattutto è utile se uno cambia tante forcelle (c'è chi lo fa, magari in mtb) e non ha voglia di stare lì a infilarci un ragno nuovo ogni volta: con questo smonti e rimonti al volo.

Segnalo anche l'esistenza di serie sterzo coniche - e relativo cannotto a zampa d'elefante - con la calotta inferiore da 1-1/2" e la superiore da 1-1/8". Usate parecchio in mtb, dicono che siano più rigide e precise... almeno a sentire i costrutori.

p1010021.jpg

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  • 2 weeks later...

Se volete pian piano posso allargare l'argomento, l'unica cosa è che essendo dedicata a novelli della bici volevo evitare standard meno diffusi soprattutto se si sta costruendo la prima fissa o col classico telaio convertito o con un telaio nuovo, di quelli che si trovano ora in commercio.

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  • 1 month later...

Ragazzi una domanda: per quanto riguarda la serie sterzo classica, qual'è la giusta forza con cui avvitare? Non essendoci una misura in Kg o in Nm specifica, come ci si può rendere conto che la forza usata sia quella corretta?

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Ragazzi una domanda: per quanto riguarda la serie sterzo classica, qual'è la giusta forza con cui avvitare? Non essendoci una misura in Kg o in Nm specifica, come ci si può rendere conto che la forza usata sia quella corretta?

Se intendi la serie sterzo filettata, beh è abbastanza facile: avviti fino in fondo la calotta inferiore, tanto da non far girare le sfere. Poi avviti fino in fondo il dado che sta sopra di essa. Dopo tutto ciò, sviti di un giro la calotta inferiore, per consentire alle sfere di girare. Fine. (non farlo col pappagallo perchè è difficilissimo riuscirci, procurati una chiave per serie sterzo o fallo fare da un meccanico!).

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Ragazzi una domanda: per quanto riguarda la serie sterzo classica, qual'è la giusta forza con cui avvitare? Non essendoci una misura in Kg o in Nm specifica, come ci si può rendere conto che la forza usata sia quella corretta?

Se intendi la serie sterzo filettata, beh è abbastanza facile: avviti fino in fondo la calotta inferiore, tanto da non far girare le sfere. Poi avviti fino in fondo il dado che sta sopra di essa. Dopo tutto ciò, sviti di un giro la calotta inferiore, per consentire alle sfere di girare. Fine. (non farlo col pappagallo perchè è difficilissimo riuscirci, procurati una chiave per serie sterzo o fallo fare da un meccanico!).

Le chiavi le ho, non è un problema.

Il discorso è che facendo così mi sembra comunque dura provando a girare la forca a mano

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  • 2 weeks later...

bello sto post ma mi trovo in una situazione non coperta dai vostri esempi...

ho una forca con battuta per sfere libere integrata cioè è un pezzo unico con la forca

sfere senza gabbie sia su che giu

e su serie sterzo normale...

ora ho una forca invece come nella seconda figura...

come faccio a installare la seconda? ho bisogno di una serie sterzo nuova?

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