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[GLOSSARIO] Forcellini, anteriori e posteriori.


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forcellini.JPG

Evidenziati in arancione vediamo i FORCELLINI, ovvero gli innesti per i mozzi delle ruote nel telaio della bicicletta. Sono collocati evidentemente al termine del carro posteriore (cioè nel punto di giunzione tra i foderi, ovvero i due tubi orizzontali giunti alla scatola del movimento centrale, e le pendine, ovvero i due tubi saldati appena sotto l'estremità alta del tubo sella), e al termine della forcella anteriore.

I forcellini anteriori sono, in buona sostanza, identici su ogni tipo di forcella, salvo che in alcune (moderne) forcelle da MTB dove si trova una sorta di "dentino" alle due estremità della "U" rovesciata, utile per evitare che le forti vibrazioni possano allentare il bloccaggio della ruota e farla dunque staccare dalla forcella.

Per quanto riguarda i forcellini posteriori, è necessario operare un distinguo tra tre differenti tipologie.

La prima tipologia di forcellino posteriore è quella ORIZZONTALE.

forcellini_i.gif

Come sappiamo, è fondamentale nelle biciclette a scatto fisso tensionare correttamente la catena. Il forcellino orizzontale consente di compiere questa operazione in modo estremamente efficace, in quanto è possibile muovere avanti e indietro la ruota nel forcellino, regolare la lunghezza della catena e la sua tensione, dunque bloccare il mozzo. Una catena perfettamente tesa consente un corretto scarico di forza nella pedalata, evita l'usura del pignone e della corona e che la catena salti o cada.

Altra tipologia di forcellino posteriore, estremamente comune nelle biciclette fino agli anni novanta, è quello SEMI ORIZZONTALE O OBLIQUO.

forcellino.jpg

Questo genere di forcellino posteriore è certamente più comune di quello orizzontale tout court, tipicamente presente nei telai da pista, in quanto è stato utilizzato per biciclette da corsa o da passeggio sino all'avvento dei forcellini verticali, di cui parleremo in seguito. Ad ogni modo, questo è il forcellino tipico delle cosiddette "

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", che nascono da telai da corsa o passeggio di fattura risalente, e consente, sebbene con minore precisione rispetto a quello orizzontale, un corretto tiraggio e tensionamento della catena.

Veniamo ora ai forcellini VERTICALI.

Scott_Addict_dropouts.jpg

Questo genere di forcellino, usato inizialmente solo sulle MTB, è stato introdotto a metà degli anni novanta sulle bicicletta da corsa, poi affermandosi e andando a sostituire definitivamente il forcellino semi-orizzontale. Questa tipologia di forcellino è inadatto al corretto tensionamento della catena, dunque, per forza di cose, inadatto ad una bicicletta a scatto fisso, sebbene esistano delle combinazioni, basate su meri tentativi, tra corone e pignoni che consentano una registrazione della tensione della catena quantomeno sufficente, in assenza della possibilità di spostare la ruota.

La White Industries, marchio di componenti per biciclette statunitense, ha ideato un particolare tipo di mozzo eccentrico, denominato mozzo ENO (http://www.whiteind.com/rearhubs/singlespeedhubs.html), adatto alle biciclette a scatto fisso, in quanto consente di tendere la catena perfettamente anche laddove si abbiano i forcellini verticali. Questo mozzo permette infatti di spostare l'asse della ruota posteriore rispetto alla posizione dei forcellini, dove la ruota si innesta, in tal modo tensionando la catena correttamente.

Per concludere: il forcellino ORIZZONTALE è sicuramente IL PIU' ADATTO allo scatto fisso, considerando che nasce per questo. Il forcellino SEMI ORIZZONTALE O OBLIQUO è ALTRETTANTO ADATTO.

Il forcellino VERTICALE è INADATTO allo scatto fisso, a meno che non si utilizzi una combinazione corona/pignone che consenta un sufficente tiraggio della catena o un mozzo eccentrico.

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Come sappiamo, è fondamentale nelle biciclette a scatto fisso tensionare correttamente la catena. Il forcellino orizzontale consente di compiere questa operazione in modo estremamente efficace, in quanto è possibile muovere avanti e indietro la ruota nel forcellino, regolare la lunghezza della catena e la sua tensione, dunque bloccare il mozzo. Una catena perfettamente tesa consente un corretto scarico di forza nella pedalata, evita l'usura del pignone e della corona e che la catena salti o cada.

ok spiegami il perchè! :-|

potete dare tutti i meno uno che volete, fatto sta che un affermazione così deve anche essere argomentata!

Modificato da fra78s (visualizza cornologia modifica)
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Evidenziati in arancione vediamo i FORCELLINI, ovvero gli innesti per i mozzi delle ruote nel telaio della bicicletta. Sono collocati evidentemente al termine del carro posteriore (cioè nel punto di giunzione tra i foderi, ovvero i due tubi orizzontali giunti alla scatola del movimento centrale, e le pendine, ovvero i due tubi saldati appena sotto l'estremità alta del tubo sella), e al termine della forcella anteriore.

I forcellini anteriori sono, in buona sostanza, identici su ogni tipo di forcella, salvo che in alcune (moderne) forcelle da MTB dove si trova una sorta di "dentino" alle due estremità della "U" rovesciata, utile per evitare che le forti vibrazioni possano allentare il bloccaggio della ruota e farla dunque staccare dalla forcella.

Per quanto riguarda i forcellini posteriori, è necessario operare un distinguo tra tre differenti tipologie.

La prima tipologia di forcellino posteriore è quella ORIZZONTALE.

forcellini_i.gif

Come sappiamo, è fondamentale nelle biciclette a scatto fisso tensionare correttamente la catena. Il forcellino orizzontale consente di compiere questa operazione in modo estremamente efficace, in quanto è possibile muovere avanti e indietro la ruota nel forcellino, regolare la lunghezza della catena e la sua tensione, dunque bloccare il mozzo. Una catena perfettamente tesa consente un corretto scarico di forza nella pedalata, evita l'usura del pignone e della corona e che la catena salti o cada.

Altra tipologia di forcellino posteriore, estremamente comune nelle biciclette fino agli anni novanta, è quello SEMI ORIZZONTALE O OBLIQUO.

forcellino.jpg

Questo genere di forcellino posteriore è certamente più comune di quello orizzontale tout court, tipicamente presente nei telai da pista, in quanto è stato utilizzato per biciclette da corsa o da passeggio sino all'avvento dei forcellini verticali, di cui parleremo in seguito. Ad ogni modo, questo è il forcellino tipico delle cosiddette "

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", che nascono da telai da corsa o passeggio di fattura risalente, e consente, sebbene con minore precisione rispetto a quello orizzontale, un corretto tiraggio e tensionamento della catena.

Veniamo ora ai forcellini VERTICALI.

Scott_Addict_dropouts.jpg

Questo genere di forcellino, usato inizialmente solo sulle MTB, è stato introdotto a metà degli anni novanta sulle bicicletta da corsa, poi affermandosi e andando a sostituire definitivamente il forcellino semi-orizzontale. Questa tipologia di forcellino è inadatto al corretto tensionamento della catena, dunque, per forza di cose, inadatto ad una bicicletta a scatto fisso, sebbene esistano delle combinazioni, basate su meri tentativi, tra corone e pignoni che consentano una registrazione della tensione della catena quantomeno sufficente, in assenza della possibilità di spostare la ruota.

La White Industries, marchio di componenti per biciclette statunitense, ha ideato un particolare tipo di mozzo eccentrico, denominato mozzo ENO (

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), adatto alle biciclette a scatto fisso, in quanto consente di tendere la catena perfettamente anche laddove si abbiano i forcellini verticali. Questo mozzo permette infatti di spostare l'asse della ruota posteriore rispetto alla posizione dei forcellini, dove la ruota si innesta, in tal modo tensionando la catena correttamente.

Per concludere: il forcellino ORIZZONTALE è sicuramente IL PIU' ADATTO allo scatto fisso, considerando che nasce per questo. Il forcellino SEMI ORIZZONTALE O OBLIQUO è ALTRETTANTO ADATTO.

Il forcellino VERTICALE è INADATTO allo scatto fisso, a meno che non si utilizzi una combinazione corona/pignone che consenta un sufficente tiraggio della catena o un mozzo eccentrico.

più chiaro di così........

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Come sappiamo, è fondamentale nelle biciclette a scatto fisso tensionare correttamente la catena. Il forcellino orizzontale consente di compiere questa operazione in modo estremamente efficace, in quanto è possibile muovere avanti e indietro la ruota nel forcellino, regolare la lunghezza della catena e la sua tensione, dunque bloccare il mozzo. Una catena perfettamente tesa consente un corretto scarico di forza nella pedalata, evita l'usura del pignone e della corona e che la catena salti o cada.

ok spiegami il perchè! :-|

potete dare tutti i meno uno che volete, fatto sta che un affermazione così deve anche essere argomentata!

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