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e Riccò ci ricascò...


tony75
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beh restando sul filo del tema, forse a qualcuno l'avevo già raccontato, negli anni novanta mio padre è stato più volte a milanello per lavoro, si occupava di strumenti per analisi del sangue e delle urine, ogni volta prima di entrare firmava una liberatoria sulla segretezza dei risultati degli esami...

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Siamo arrivati al calcio e al doping genetico?! Di cosa volete che vi parli, del Pallone d'Oro cresciuto a botte di GH ormone per la crescita, del centravanti messo fuorisquadra perchè rifiutava le flebo, o del terzino bombato con cardiotonici e antidepressivi?!...

D'altra parte il Darwin Award che poteva aprire gli occhi sui pericolo del doping oggi siede in Parlamento..... ;-)

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Siamo arrivati al calcio e al doping genetico?! Di cosa volete che vi parli, del Pallone d'Oro cresciuto a botte di GH ormone per la crescita, del centravanti messo fuorisquadra perchè rifiutava le flebo, o del terzino bombato con cardiotonici e antidepressivi?!...

D'altra parte il Darwin Award che poteva aprire gli occhi sui pericolo del doping oggi siede in Parlamento..... ;-)

dai tira fuori i nomi !! vogliamo il gossip :-)

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dai tira fuori i nomi !! vogliamo il gossip :-)

Strike, sei una pettegola! :-D

Comunque, visto che insisti:

LA SPECIALONA

Qui si parla di una storia italiana.

Perfetta per spiegare il trucco più riuscito e abusato di questi tempi cialtroneschi.

La merda e la cioccolata hanno lo stesso colore: molti, un pò suggestionabili, si convincono che abbiano anche sapore simile...

Più di vent'anni fa,erano due le promesse dello sci di fondo nazionale.

Uno scricciolo piemontese, autentico fenomeno di precocità, e una biondona veneta dalle gambe lunghissime: quest'ultima ebbe molti problemi con la federazione e abbandonò.

Sarebbe diventata, in seguito, la più grande biker di sempre.

La protagonista della nostra storia arrivava, puntualmente, dietro la coppia di diversissime talentuose.

Ebbe un primo flirt con il Dottore mammasantissima, ma che pubblicizzò per il suo gran rifiuto all'emotrasfusione.

Infatti, in quel periodo, soffrì una disfunzione tiroidea. L'esplosione sportiva avvenne quando si riconciliò con il celebratissimo medico: i metodi si erano evoluti e nell'ambiente circolava il piccolo nome di un grande prodotto.

Il sospetto deflagrò soprattutto sulla testa del trapulìn cuneese, ai tempi indiscussa Regina della specialità.

Fu rivalità atroce, molto più significativa e vera di quelle maschili. Coppi e Bartali furono amici, le due erano autentiche nemiche. Nulla poteva essere condiviso, anche la scelta dell'acqua minerale(cfr.GPO)..

La biondina timida era naturale, la mora spaccona molto effervescente.

La prima posava, nelle reclame, con evidente imbarazzo: in fin dei conti le interessava solo sciare. La seconda viveva per esibirsi, lo sci di fondo rappresentava un comodo taxi verso mete più ambiziose. Una sorrideva tranquilla e beata, l'altra ghignava mostrando la dentatura perfetta.

L'eroina simpatica ai media aveva, prima degli appuntamenti importanti, valori d'ematocrito spettacolari: 52,54,55,51..

Una sua vittoria nella Coppa generale ebbe un epilogo quasi definitivo. Il sangue trattato tappò la mesenterica inferiore e, operata d'urgenza da un luminare, arrivò a pochi minuti da una 30 chilometri con Caronte.

La gloria e gli allori per una parte d'intestino: uno scambio alla pari.

V'immaginate, se fosse trapassata, l'imbarazzo dei pennivendoli adoranti?

Una simile fatalità avrebbe, forse, cambiato la storia dello sport mondiale...

L'eroina musona invece era emarginata da quelli che contavano.

Durante un Mondiale, in zona oro, fu boicottata ai rifornimenti dal clan azzurro. Alla sera, grandi risate della maggioranza silenziosa per l'ennesimo "sfortunato" piazzamento.

Conobbi un signore che s'occupava dell'organizzazione delle gare.

Una mattina storica, nel profondo nord, decisero il primo controllo ematico.

Meglio tardi che mai. Si cingeva il polso dell'atleta da controllare con un braccialetto.

Pescò la sfuggente campionessa, che supplicò cinque minuti per completare il riscaldamento.

La ritrovò, un attimo dopo, accasciata sulla neve e dolorante (almeno, così diceva lei...).

Salterà, poverina, l'antidoping e verrà trasportata per accertamenti in Italia. Al suo arrivo, evitando occhi indiscreti, se ne tornò a casa. La frattura al polso era miracolosamente guarita.......

Anche nel Bel Paese ci provarono.

Al controllo, nell'albergo che ospitava le azzurre, si presentarono in due. La solita, "noiosa", piemontese e una ragazzina juniores. Le altre, avvisate da una gola profondissima, erano irreperibili in altri luoghi.

Il dì seguente si stabilì una data precisa (!) per il celeberrimo controllo a sorpresa (?????!!!!!).

Autentica self-made woman, al declinare della sua carriera frequentò un importantissimo uomo politico.

L'amore con questo uomo, oggi ancora più potente, le ha consentito scorciatoie impensabili: l'impunità sportiva, la vetrina televisiva e un ambitissimo scranno parlamentare.

Nel suo mondo, anche la conquista (fasulla) dell'Everest (spiego tutto in appendice) è una medaglia da mostrare orgogliosi alla massa cafona.

L'Italia, soprattutto oggi, funziona così: tracotante, falsa e oscena.

Ci son atleti che muoiono paranoici e umiliati in una camera d'albergo.

Altri, che l'hanno sfangata, occupano invece la suite pagata profumatamente dal Cio.

Finiamola di dire che il doping fa male.

La realtà dei fatti mi ricorda una t-shirt, alquanto provocatoria, che circolava negli ambienti dell'hardcore punk americano. Nel caso del personaggio descritto "Drugs saved my life". E la menata promette d'esser eterna, se consentiremo al Dottor Benway(sic!) di gestire lo sport contemporaneo.

L'epilogo è significativo: l'avversaria di acerrime battaglie, lo scricciolo timido, il crapulin piemunteise, vince l'oro olimpico.

A dieci anni dal primo.

S'avvia alla premiazione, circondata da russe all'Aranesp, e incrocia il sorriso dell'antica rivale.

La conconiana doc porge la mano per un saluto da prima pagina: la fuoriclasse autentica, con lo sguardo di fuoco, rifiuta di stringerla.

La dignità, almeno quella, non si può comprare.........

Appendice: Un aneddoto gustoso: qualche anno fa, gita adeguatamente "lubrificata" verso il tetto del mondo.

La sportiva italiana strafamosa s'esibì nell'impresa eroica: al suo seguito, una serie infinita d'aiutanti.

Uno di questi, uno sherpa, venne abbandonato al suo tragico destino: stava male ma non c'era tempo e modo per aiutarlo: la gloriosa olimpionica, ormai giunta a non molto dalla vetta, ricordò al personale "pagato" il motivo della missione...

A un passo dall'Everest fu colta da crisi di panico (mancanza d'ossigeno o eccesso di epo in passato?).

Se la caricarono in spalla e consegnata, come un pacco postale, sul cucuzzolo del Nepal.

Foto con immancabile sorriso e bandiera tricolor, prima di un mesto rientro in lettiga.

Due settimane dopo, catodizzata ovunque, spiegò la sua leggendaria sfida al mostro dell'Himalaya.

Raccontò una favola...

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tristezza tremenda tristezza....

...ragazzi a noi rimane solo il compito di continuare a divertirci in modo sano come stiamo facendo perchè i valori completamente alterati del professionismo NON ci, o sicuramente, MI appartengono....ci sono tante e tante storie da raccontare di gente anche non propriamente professionista che si è dopata.....ma ormai la società ci ha inseganto che bisogna per forza arrivare anche a costo di perdere il contatto con la relatà, con le persone che ci circondano (che molte volte assecondano le pratiche illegali), e con la vita stessa.

Il cane continua a mordersi la coda e questi sono i valori che ormai trionfano nello sport professionistico, si....il mio discorso è utopico e forse pieno di luoghi comuni ma purtroppo è così ...rimane solo un a cosa..

Tristezza tremenda tristezza

PS compensata però dalla grande felicità che continuo ad avere facendo sport divertendomi.

Modificato da HUXLEY (visualizza cornologia modifica)
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Ahpperò, questa mi mancava..... :-P

p.s.: meglio, così non sono OT.....

Sempre che sia lei..:-) ma gli indizi portano tutti li..:-)

Modificato da sfrenato (visualizza cornologia modifica)
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dai tira fuori i nomi !! vogliamo il gossip :-)

Strike, sei una pettegola! :-D

Comunque, visto che insisti:

LA SPECIALONA

Qui si parla di una storia italiana.

Perfetta per spiegare il trucco più riuscito e abusato di questi tempi cialtroneschi.

La merda e la cioccolata hanno lo stesso colore: molti, un pò suggestionabili, si convincono che abbiano anche sapore simile...

Più di vent'anni fa,erano due le promesse dello sci di fondo nazionale.

Uno scricciolo piemontese, autentico fenomeno di precocità, e una biondona veneta dalle gambe lunghissime: quest'ultima ebbe molti problemi con la federazione e abbandonò.

Sarebbe diventata, in seguito, la più grande biker di sempre.

La protagonista della nostra storia arrivava, puntualmente, dietro la coppia di diversissime talentuose.

Ebbe un primo flirt con il Dottore mammasantissima, ma che pubblicizzò per il suo gran rifiuto all'emotrasfusione.

Infatti, in quel periodo, soffrì una disfunzione tiroidea. L'esplosione sportiva avvenne quando si riconciliò con il celebratissimo medico: i metodi si erano evoluti e nell'ambiente circolava il piccolo nome di un grande prodotto.

Il sospetto deflagrò soprattutto sulla testa del trapulìn cuneese, ai tempi indiscussa Regina della specialità.

Fu rivalità atroce, molto più significativa e vera di quelle maschili. Coppi e Bartali furono amici, le due erano autentiche nemiche. Nulla poteva essere condiviso, anche la scelta dell'acqua minerale(cfr.GPO)..

La biondina timida era naturale, la mora spaccona molto effervescente.

La prima posava, nelle reclame, con evidente imbarazzo: in fin dei conti le interessava solo sciare. La seconda viveva per esibirsi, lo sci di fondo rappresentava un comodo taxi verso mete più ambiziose. Una sorrideva tranquilla e beata, l'altra ghignava mostrando la dentatura perfetta.

L'eroina simpatica ai media aveva, prima degli appuntamenti importanti, valori d'ematocrito spettacolari: 52,54,55,51..

Una sua vittoria nella Coppa generale ebbe un epilogo quasi definitivo. Il sangue trattato tappò la mesenterica inferiore e, operata d'urgenza da un luminare, arrivò a pochi minuti da una 30 chilometri con Caronte.

La gloria e gli allori per una parte d'intestino: uno scambio alla pari.

V'immaginate, se fosse trapassata, l'imbarazzo dei pennivendoli adoranti?

Una simile fatalità avrebbe, forse, cambiato la storia dello sport mondiale...

L'eroina musona invece era emarginata da quelli che contavano.

Durante un Mondiale, in zona oro, fu boicottata ai rifornimenti dal clan azzurro. Alla sera, grandi risate della maggioranza silenziosa per l'ennesimo "sfortunato" piazzamento.

Conobbi un signore che s'occupava dell'organizzazione delle gare.

Una mattina storica, nel profondo nord, decisero il primo controllo ematico.

Meglio tardi che mai. Si cingeva il polso dell'atleta da controllare con un braccialetto.

Pescò la sfuggente campionessa, che supplicò cinque minuti per completare il riscaldamento.

La ritrovò, un attimo dopo, accasciata sulla neve e dolorante (almeno, così diceva lei...).

Salterà, poverina, l'antidoping e verrà trasportata per accertamenti in Italia. Al suo arrivo, evitando occhi indiscreti, se ne tornò a casa. La frattura al polso era miracolosamente guarita.......

Anche nel Bel Paese ci provarono.

Al controllo, nell'albergo che ospitava le azzurre, si presentarono in due. La solita, "noiosa", piemontese e una ragazzina juniores. Le altre, avvisate da una gola profondissima, erano irreperibili in altri luoghi.

Il dì seguente si stabilì una data precisa (!) per il celeberrimo controllo a sorpresa (?????!!!!!).

Autentica self-made woman, al declinare della sua carriera frequentò un importantissimo uomo politico.

L'amore con questo uomo, oggi ancora più potente, le ha consentito scorciatoie impensabili: l'impunità sportiva, la vetrina televisiva e un ambitissimo scranno parlamentare.

Nel suo mondo, anche la conquista (fasulla) dell'Everest (spiego tutto in appendice) è una medaglia da mostrare orgogliosi alla massa cafona.

L'Italia, soprattutto oggi, funziona così: tracotante, falsa e oscena.

Ci son atleti che muoiono paranoici e umiliati in una camera d'albergo.

Altri, che l'hanno sfangata, occupano invece la suite pagata profumatamente dal Cio.

Finiamola di dire che il doping fa male.

La realtà dei fatti mi ricorda una t-shirt, alquanto provocatoria, che circolava negli ambienti dell'hardcore punk americano. Nel caso del personaggio descritto "Drugs saved my life". E la menata promette d'esser eterna, se consentiremo al Dottor Benway(sic!) di gestire lo sport contemporaneo.

L'epilogo è significativo: l'avversaria di acerrime battaglie, lo scricciolo timido, il crapulin piemunteise, vince l'oro olimpico.

A dieci anni dal primo.

S'avvia alla premiazione, circondata da russe all'Aranesp, e incrocia il sorriso dell'antica rivale.

La conconiana doc porge la mano per un saluto da prima pagina: la fuoriclasse autentica, con lo sguardo di fuoco, rifiuta di stringerla.

La dignità, almeno quella, non si può comprare.........

Appendice: Un aneddoto gustoso: qualche anno fa, gita adeguatamente "lubrificata" verso il tetto del mondo.

La sportiva italiana strafamosa s'esibì nell'impresa eroica: al suo seguito, una serie infinita d'aiutanti.

Uno di questi, uno sherpa, venne abbandonato al suo tragico destino: stava male ma non c'era tempo e modo per aiutarlo: la gloriosa olimpionica, ormai giunta a non molto dalla vetta, ricordò al personale "pagato" il motivo della missione...

A un passo dall'Everest fu colta da crisi di panico (mancanza d'ossigeno o eccesso di epo in passato?).

Se la caricarono in spalla e consegnata, come un pacco postale, sul cucuzzolo del Nepal.

Foto con immancabile sorriso e bandiera tricolor, prima di un mesto rientro in lettiga.

Due settimane dopo, catodizzata ovunque, spiegò la sua leggendaria sfida al mostro dell'Himalaya.

Raccontò una favola...

fonte? mi pare un po' troppo romanzato/facciamo scoop..;)

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Della di Centa sapevo pure io che è sempre stata ben foraggiata dal dott.conconi.

Mentre non sapevo che la Pezzo fosse una fondista :-)

La Belmondo, che atleta!

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Ahpperò, questa mi mancava..... :-P

p.s.: meglio, così non sono OT.....

Sempre che sia lei..:-) ma gli indizi portano tutti li..:-)

fin troppo chiaro...mazza, sta storia mette i brividi...

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fonte? mi pare un po' troppo romanzato/facciamo scoop..;)

Lele, da giornalista dovresti sapere che le fonti non si rivelano mai, dopodichè un paio le ho suggerite lungo il pezzo. Per il resto non c'è sempre bisogno della gola profonda che ti sveli tutto, a volte basta solo incrociare alcune informazioni per intuire certi retroscena (vogliamo parlare di Pessotto?!...) e non c'è bisogno di essere Sherlock Holmes per farlo: l'avevo già spiegato ai tempi in merito a

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fonte? mi pare un po' troppo romanzato/facciamo scoop..;)

Lele, da giornalista dovresti sapere che le fonti non si rivelano mai, dopodichè un paio le ho suggerite lungo il pezzo. Per il resto non c'è sempre bisogno della gola profonda che ti sveli tutto, a volte basta solo incrociare alcune informazioni per intuire certi retroscena (vogliamo parlare di Pessotto?!...) e non c'è bisogno di essere Sherlock Holmes per farlo: l'avevo già spiegato ai tempi in merito a

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io intendevo fonte del pezzo...perchè lo hai scritto tu? su che rivista è uscito? cmq non che la tipa fosse di sicuro una santa..ma specie il discorso sull'Everest fa un poco ridere....cioè, vacci sull'Everest..poi mi dici quanto è "falsata" la scalata sull'Everest della tipa... ;)

Modificato da lele200mph (visualizza cornologia modifica)
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Lele, scusa, cosa significa "su che rivista è uscito"?! E' una gara a chi ce l'ha più lungo?! Ma perchè una cosa è autorevole solo quando è pubblicata da un giornale?! Italiano per di più?! Con le redazioni di oggi?! Mi vien da ridere...... :-D

Dopodichè il "vacci sull'Everest" mi pare altrettanto populista, forse non hai letto bene come sonoa ndate le cose..... :-P

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