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Coscienza ecologica, compromessi e paradossi


filixeo
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In questo momento, filixeo ha scritto:

La penso come te. C'è da dire che Vasco viene raccontato alla fine dei telegiornali e ne parlano i suoi fan al bar e sui social e Jovanotti ha perfino un suo documentario sulla Rai; dei Deep Purple e degli Iron Maiden (saltati) a Bologna o dei Daridel e la Banda Loska a Ferrara ne parlerà, forse, la stampa specializzata. Ho citato il Jova Beach Party e credo di aver fatto bene, perché credo che la polemica abbia messo in mostra un aspetto spesso trascurato: che certi paladini credono così tanto a quello che dicono da perdere il contatto con la realtà (e sono umani anche loro). Intendo che ho seguito un po' la faccenda e sentire il Cherubini difendere a spada tratta il suo show e i suoi fan elevandosi diverse spanne sopra gli altri non gli ha fatto fare bella figura.

Poi, partendo da questa vicenda che è poco più della solita polemica estiva (qualcuno ricorda il rave in centro Italia del 2021?), ho pensato: com'è messa la mia coscienza quando raggiungo un luogo lontano per mero intrattenimento con la mia auto e mi godo un mirabolante circo di luci e vibrazioni a millemila frequenze mentre chi sta condividendo questo momento con me passa il tempo a gettare a terra bicchieri, tappi, accendini e condivide sui social giga e giga di video in altissima definizione (io no, io uso l'accendino per le ballatone e cito il mio amico Matteo: "te sì anacronistico"!)?

su Jova credo se ne parli assai xke ha un mega contratto con la Rai etc, percui anche nelle pause pubblicita' sulle varie radio rai (non ho tv ne license qua in UK) lo pubblicizzano ogni 3x2. Insomma, se ne parla cosi tanto xke e' legato alla trasmittente pubblica italiana. altrimenti nessuno ci farebbe un cazzo di caso.

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22 minuti fa, filixeo ha scritto:

La penso come te. C'è da dire che Vasco viene raccontato alla fine dei telegiornali e ne parlano i suoi fan al bar e sui social e Jovanotti ha perfino un suo documentario sulla Rai; dei Deep Purple e degli Iron Maiden (saltati) a Bologna o dei Daridel e la Banda Loska a Ferrara ne parlerà, forse, la stampa specializzata. Ho citato il Jova Beach Party e credo di aver fatto bene, perché credo che la polemica abbia messo in mostra un aspetto spesso trascurato: che certi paladini credono così tanto a quello che dicono da perdere il contatto con la realtà (e sono umani anche loro). Intendo che ho seguito un po' la faccenda e sentire il Cherubini difendere a spada tratta il suo show e i suoi fan elevandosi diverse spanne sopra gli altri non gli ha fatto fare bella figura.

Poi, partendo da questa vicenda che è poco più della solita polemica estiva (qualcuno ricorda il rave in centro Italia del 2021?), ho pensato: com'è messa la mia coscienza quando raggiungo un luogo lontano per mero intrattenimento con la mia auto e mi godo un mirabolante circo di luci e vibrazioni a millemila frequenze mentre chi sta condividendo questo momento con me passa il tempo a gettare a terra bicchieri, tappi, accendini e condivide sui social giga e giga di video in altissima definizione (io no, io uso l'accendino per le ballatone e cito il mio amico Matteo: "te sì anacronistico"!)?

Jova è diventato come certi politici... ha perso contatto con la realtà. Poi oh,con tutti gli sponsor che ha dietro che fanno greenwashing, deve per forza di cose cantarsela a favore. Bravo che gira il mondo in bicicletta (grazie al cazz... avessi io i suoi soldi lo farei pure io)
C'è da dire che lui è stato il primo in Italia a creare un carrozzone itinerante di dimensioni mastodontiche, un festival autocelebrativo (e già questo dovrebbe dirla lunga sul suo ego), per forza che se ne parli.
Immaginati se anche Pausini o Ferro facessero una roba del genere.
Negli States c'era/c'è il Loolapalooza che era un festival itinerante. non di certo meno impattante di un JBP.
 

 

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17 ore fa, filixeo ha scritto:

Ciao a tutti! Apro questa discussione in seguito ad alcune vicissitudini personali ma anche per raccogliere alcuni interessanti off-topic che ho letto nel forum.
Cioè vorrei filosofeggiare sulle nostre coscienze ecologiche: come ci comportiamo in termini virtuosi e quali compromessi, invece, adottiamo nella nostra quotidianità.

Intanto grazie per aver aperto questo tread, anche se penso che i punti che hai elencato per l'impatto ambientale siano marginali (o al massimo con poco range d'azione per il singolo cittadino), non che una buona attitudine contro lo spreco o la maggior attenzione al consumo, sia superflua, anzi, ma al punto in cui ci troviamo servono ben più che piccole goccioline del mare, ma comportamenti che abbiano un impatto ben più importante e sinceramente al momento per noi poveri mortali l'unico veramente "impattante" è quello che vi sottopongo, l'alimentazione basata sull'assunzione di carne. Capisco che sia un argomento molto delicato e molto molto personale, parliamo di cosa noi accettiamo di fare nostro di quello che noi decidiamo che diventi parte di noi di una delle cose più intime per gli esseri umani, il cibo. Quindi non dico smettiamo di mangiare carne, ma cominciare a pensare di ridurne drasticamente il consumo, scegliere quella non prodotta in allevamenti intensivi... , sarebbe già un gran bel passo in avanti, poi se si smette tanto meglio.

Per capire di cosa parlo, qui il buon Tozzi parla dell'impatto ambientale degli allevamenti intensivi, dateci un occhiata.
 

I miei due cents, cosciente del fatto che quando tiro fuori questo argomento mi prendo sempre gli stracci in faccia e tante critiche personali... vabbè 

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15 minuti fa, mariazzo ha scritto:

Jova è diventato come certi politici... ha perso contatto con la realtà. Poi oh,con tutti gli sponsor che ha dietro che fanno greenwashing, deve per forza di cose cantarsela a favore. Bravo che gira il mondo in bicicletta (grazie al cazz... avessi io i suoi soldi lo farei pure io)
C'è da dire che lui è stato il primo in Italia a creare un carrozzone itinerante di dimensioni mastodontiche, un festival autocelebrativo (e già questo dovrebbe dirla lunga sul suo ego), per forza che se ne parli.
Immaginati se anche Pausini o Ferro facessero una roba del genere.
Negli States c'era/c'è il Loolapalooza che era un festival itinerante. non di certo meno impattante di un JBP.
 

 

se non si fosse fatto paladino di un finto ecologismo ce ne saremmo (quasi) tutti sbattuti le balle del suo party, 

quando predichi bene e razzoli male vieni subito additato e la società "social" non perdona

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18 minuti fa, KrudoIntegrale ha scritto:

Capisco che sia un argomento molto delicato e molto molto personale, parliamo di cosa noi accettiamo di fare nostro di quello che noi decidiamo che diventi parte di noi di una delle cose più intime per gli esseri umani, il cibo. Quindi non dico smettiamo di mangiare carne, ma cominciare a pensare di ridurne drasticamente il consumo, scegliere quella non prodotta in allevamenti intensivi... , sarebbe già un gran bel passo in avanti, poi se si smette tanto meglio.

Con me sfondi una porta aperta: alimentazione vegana + pesce da sei anni ormai. E, appresso a me, anche mia moglie si è abituata a mangiare pochissima carne e latticini quasi azzerati; ed è contenta perché si sente molto meglio di prima...

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25 minuti fa, KrudoIntegrale ha scritto:

Intanto grazie per aver aperto questo tread, anche se penso che i punti che hai elencato per l'impatto ambientale siano marginali (o al massimo con poco range d'azione per il singolo cittadino), non che una buona attitudine contro lo spreco o la maggior attenzione al consumo, sia superflua, anzi, ma al punto in cui ci troviamo servono ben più che piccole goccioline del mare, ma comportamenti che abbiano un impatto ben più importante e sinceramente al momento per noi poveri mortali l'unico veramente "impattante" è quello che vi sottopongo, l'alimentazione basata sull'assunzione di carne. Capisco che sia un argomento molto delicato e molto molto personale, parliamo di cosa noi accettiamo di fare nostro di quello che noi decidiamo che diventi parte di noi di una delle cose più intime per gli esseri umani, il cibo. Quindi non dico smettiamo di mangiare carne, ma cominciare a pensare di ridurne drasticamente il consumo, scegliere quella non prodotta in allevamenti intensivi... , sarebbe già un gran bel passo in avanti, poi se si smette tanto meglio.

Per capire di cosa parlo, qui il buon Tozzi parla dell'impatto ambientale degli allevamenti intensivi, dateci un occhiata.
 

I miei due cents, cosciente del fatto che quando tiro fuori questo argomento mi prendo sempre gli stracci in faccia e tante critiche personali... vabbè 

Mario Tozzi...detto da un geologo...ho rivalutato un po' il suo "essere divulgatore". cmq piuttost che nient l'è mei piuttost. 😄

Per me basta un alimentazione corretta. Basta andare da un qualsiasi nutrizionista/dietologo e farsi fare un piano di alimentazione e subito ti salta all'occhio che la carne e il pesce sono drasticamente ridotti. Non più bisteccazze da 500g ogni giorno (e chi se le può permettere?) ma tanti cereali, legumi, verdure a go go e un po' di pesce.
Se solo tutti mangiassimo così (indipendentemente dai propri credo) si ridurrebbe già drasticamente l'impatto dato dall'allevamento.


 

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4 ore fa, lelegab ha scritto:

Discorso a parte per me è il riscaldamento con combustibile fossile, legna in primis.

In un contesto urbano densamente popolato di case, condomini, porzioni di bi/tri/quadri villette (alcune praticamente piccionaie) comunque di recente costruzione, tutte allacciate alla rete del gas e della corrente elettrica (non parlo di case storiche o perse nei campi col bombolone di gas per il riscaldamento invernale) trovo assurdo l'uso di camini a legna e anche delle stufe a pellet, non è un sistema efficiente.

Quasi nessuno ha un impianto di ricircolo dell'aria per cui quando scaldi con la legna non distribuisci il calore generato nell'abitazione in maniera più uniforme, ti trovi la stanza col camino a 26° mentre le altre, per irraggiamento, se va bene, sono più o meno tiepide.

Cosa peggiore, intasi il vicinato di fuliggine e puzza (non che le caldaie a gas siano meglio ma almeno sono sottoposte a più controlli, nessuno controlla se il camino tira).

Con la bassa pressione e la totale mancanza di vento della mia zona se esci a correre a piedi di sera da dicembre a marzo è come se ti fumassi mezzo pacchetto di Marlboro.

Eh, ma vedi che caschiamo sui lavori fatti a cazzo, perché il sistema in sé avrebbe i suoi pro (e i sui contro). Persone a me vicine hanno combattuto sia in famiglia che con gli installatori per fare le cose per bene e sfruttare il fuoco anche per l'acqua e il riscaldamento delle altre stanze. Altrimenti è solo un costoso accessorio per piccoli piromani cresciuti male che godono nel vedere una fiamma accesa.

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2 ore fa, Alb ha scritto:

su Jova credo se ne parli assai xke ha un mega contratto con la Rai etc, percui anche nelle pause pubblicita' sulle varie radio rai (non ho tv ne license qua in UK) lo pubblicizzano ogni 3x2. Insomma, se ne parla cosi tanto xke e' legato alla trasmittente pubblica italiana. altrimenti nessuno ci farebbe un cazzo di caso.

Sì sì, non a caso parlavo di polemica estiva. Sai a chi interesserà quando dopo le elezioni torneranno in letargo tutte le buone e cattive idee legate all'ambiente e al futuro? 😒

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30 minuti fa, filixeo ha scritto:

Eh, ma vedi che caschiamo sui lavori fatti a cazzo, perché il sistema in sé avrebbe i suoi pro (e i sui contro). Persone a me vicine hanno combattuto sia in famiglia che con gli installatori per fare le cose per bene e sfruttare il fuoco anche per l'acqua e il riscaldamento delle altre stanze. Altrimenti è solo un costoso accessorio per piccoli piromani cresciuti male che godono nel vedere una fiamma accesa.

Ma infatti conosco solo due case che hanno il camino collegato all'impianto di aria forzata che porta il calore nelle stanze, ma ci vuole un minimo di lungimiranza... tutti gli altri hanno impianti fatti a casa ultimata, c'è un camino ci attacco la stufa così uso meno la caldaia, scaldo a bestia l'ambiente principale/la zona giorno, le altre stanze forse si forse no.

 

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3 ore fa, nino# ha scritto:

Complimenti per la discussione!

Breve premessa in prossimità delle elezioni: è mai possibile che in questo paese del put non esista un movimento politico serio che metta l'ambiente al primo posto? Cioè, di esistere esiste, ma è possibile che abbia lo 0,00... di consensi?

 

Prendo spunto per fare una divagazione politica breve, non è un attacco poi chiudo.

Purtroppo in Italia e non solo i Verdi propongo soluzioni lievemente drastiche e non di facile realizzazione.

La classe politica in generale non ha mai avuto visione a lungo termine ed ha fatto scelte sbagliate negli anni che ora paghiamo/pagheremo pesantemente.

La questione del nucleare, non doveva essere lasciata solamente al popolo che purtroppo ne sa fin la (me compreso), o meglio in quegli anni si è fatta poca divulgazione e tanti spauracchi. La politica doveva dire guarda che se rinunci a quest'opzione potrai fare solo fino a qui perché queste sono le nostre risorse.

Logicamente ora non si può fare come paventa Salvini, facciamo il nucleare, ci vogliono molti anni, molti soldi e soprattutto cose fatte bene in un territorio italiano che ha le sue criticità.

Si dice spesso no a questo, no a quello (anche giustamente) ma senza trovare soluzioni alternative valide. Non si può continuare a spedire spazzatura in giro per il globo, spendendo, perché nessuno vuole l'inceneritore dietro casa. No trivelle, no rigassificatori, tutto no. Va bene ma allora cosa facciamo? Usiamo le pile Duracell finché c'è le possiamo permettere?

Dal 2035 stop motori termici, ok ma quando mi esploderà il Fiat bravo cosa compro una Tesla? Con che soldi visto che lo stipendio non penso raddoppierà a breve.

Durante uno dei vari governi Berlusconi poi ci siamo messi totalmente in mano al gas Russo perché costava poco, perché c'è n'è tanto, perché comunque è un gas con poche impurità, però così facendo Putin ti tiene per le palle e si preannuncia un'invernata di m.

 

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54 minuti fa, lelegab ha scritto:

La questione del nucleare, non doveva essere lasciata solamente al popolo che purtroppo ne sa fin la (me compreso), o meglio in quegli anni si è fatta poca divulgazione e tanti spauracchi. La politica doveva dire guarda che se rinunci a quest'opzione potrai fare solo fino a qui perché queste sono le nostre risorse.

Questa, purtroppo, è la scelta che più stiamo pagando e che più pagheremo. La paura del nucleare è tutto fuorché razionale. 

Io penso di potermi considerare una persona discretamente ambientalista, mi muovo quasi esclusivamente in bici (almeno 35km al giorno), ho ridotto la carne a meno di una volta al mese, cerco di evitare ogni acquisto non necessario ecc. e proprio in quanto ambientalista darei il culo pur di avere qualche centrale a fissione in Italia.

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3 ore fa, KrudoIntegrale ha scritto:

Intanto grazie per aver aperto questo tread, anche se penso che i punti che hai elencato per l'impatto ambientale siano marginali (o al massimo con poco range d'azione per il singolo cittadino), non che una buona attitudine contro lo spreco o la maggior attenzione al consumo, sia superflua, anzi, ma al punto in cui ci troviamo servono ben più che piccole goccioline del mare, ma comportamenti che abbiano un impatto ben più importante e sinceramente al momento per noi poveri mortali l'unico veramente "impattante" è quello che vi sottopongo, l'alimentazione basata sull'assunzione di carne.

Grazie a te del contributo. Anche se non sono d'accordo: non perché non trovo impattante il tuo argomento ma perché non credo sia così unico (per quanto importante). Sono convinto che ogni contributo, anche il più piccolo comportamento, possa fungere da esempio e se "contagiasse" anche solo un individuo avrebbe apportato un miglioramento (illuso me). Quei piccoli slogan: "one less car" o "m'illumino di meno" per esempio, io ci vedo qualcosa di profondo: innocenti campagne buone e più persone aderiscono e migliore sarà il futuro.

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36 minuti fa, filixeo ha scritto:

Grazie a te del contributo. Anche se non sono d'accordo: non perché non trovo impattante il tuo argomento ma perché non credo sia così unico (per quanto importante). Sono convinto che ogni contributo, anche il più piccolo comportamento, possa fungere da esempio e se "contagiasse" anche solo un individuo avrebbe apportato un miglioramento (illuso me). Quei piccoli slogan: "one less car" o "m'illumino di meno" per esempio, io ci vedo qualcosa di profondo: innocenti campagne buone e più persone aderiscono e migliore sarà il futuro.

Capisco il tuo pensiero, ed è lo stesso che feci venti anni fa, ma pur non volendo passare da "benaltrista" a me pare proprio che allo stato attuale non basti più, probabilmente non basterebbe più neppure se diventassimo tutti vegetariani oggi, ma ho la necessità di illudermi, che tra le attività umane nella disponibilità del semplice uomo della strada, ci sia un qualcosa che possa avere il peso di invertire il trend del Riscaldamento Climatico e tra quelli disponibili il ridurre o azzerare l'uso di prodotti, che provengono da allevamenti intensivi allo stato attuale mi pare quello di maggior peso, che la singola persona può adottare (se è vero che impatta più dell'inquinamento causato dal traffico non mi pare poco).
Tutto qui, non voglio certo aprire una lotta a cosa sia meglio o cosa sia peggio, ma mettere l'accento non solo sugli atteggiamenti ecologisti, ma far capire che non tutti hanno il medesimo peso... poi aggiungo che a me pare che parecchi siano più motivati dalla situazione contingente, che da un vero interesse per l'ambiente, ma spesso le persone le si deve costringere per fare le cose giuste.


 

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1 ora fa, SaveTheSteel ha scritto:

Questa, purtroppo, è la scelta che più stiamo pagando e che più pagheremo. La paura del nucleare è tutto fuorché razionale. 

Io penso di potermi considerare una persona discretamente ambientalista, mi muovo quasi esclusivamente in bici (almeno 35km al giorno), ho ridotto la carne a meno di una volta al mese, cerco di evitare ogni acquisto non necessario ecc. e proprio in quanto ambientalista darei il culo pur di avere qualche centrale a fissione in Italia.

Pazienta ancora un poco, vedrai che dopo le elezioni chiunque le vincerà perorerà la causa del Nucleare, tra qualche mese dopo un periodo di costi esorbitanti dell'energia passeremo alla carenza  ed al razionamento e vedrai che l'idea d'averla con l'Atomo non farà più paura all'Italiano medio... peccato che per farle ci vorranno anni, ma tanto la gente ci crede e avanti così.

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9 minuti fa, KrudoIntegrale ha scritto:

Capisco il tuo pensiero, ed è lo stesso che feci venti anni fa, ma pur non volendo passare da "benaltrista" a me pare proprio che allo stato attuale non basti più, probabilmente non basterebbe più neppure se diventassimo tutti vegetariani oggi, ma ho la necessità di illudermi, che tra le attività umane nella disponibilità del semplice uomo della strada, ci sia un qualcosa che possa avere il peso di invertire il trend del Riscaldamento Climatico e tra quelli disponibili il ridurre o azzerare l'uso di prodotti, che provengono da allevamenti intensivi allo stato attuale mi pare quello di maggior peso, che la singola persona può adottare (se è vero che impatta più dell'inquinamento causato dal traffico non mi pare poco).
Tutto qui, non voglio certo aprire una lotta a cosa sia meglio o cosa sia peggio, ma mettere l'accento non solo sugli atteggiamenti ecologisti, ma far capire che non tutti hanno il medesimo peso...

Chiaro, io non vorrei che stessimo a farci la punta al cazzo (cit.) su chi è più bravo o chi ha più peso nel bilancio finale ma il mondo è bello perché è vario e una persona, ciclista, amica o chicchessia, più virtuosa di me sarà solo un buon esempio.

11 minuti fa, KrudoIntegrale ha scritto:

poi aggiungo che a me pare che parecchi siano più motivati dalla situazione contingente, che da un vero interesse per l'ambiente, ma spesso le persone le si deve costringere per fare le cose giuste.

Ecco, questa è un'altra riflessione che faccio spesso. Esempio: da quando ho cominciato a leggere una trentina d'anni fa, leggo i Topolini. Nel giornalino, sempre da una trentina d'anni, molti dossier interni parlavano di riciclo, riuso, raccolta differenziata, rispetto per la natura e i suoi abitanti. Topolino stesso è sempre stato un elettore di SEL before it was cool. Poi hanno cominciato a parlarmene le maestre alle elementari, introducendo anche il dubbio sull'utilità degli oggetti usa&getta. Ma mi risulta che la differenziata non sia ancora efficace in tutto il territorio italiano; che concetti come riciclo, riuso e aggiustare gli oggetti quando si rompono siano diventati slogan per i giovani mentre le nonne gettano le buste di insalata (di plastica, poi) nell'indifferenziato.
Insomma, alcuni lo fanno perché obbligati o per pagare meno l'imposta sui rifiuti (a Ferrara, per esempio, si paga l'eccesso di indifferenziato introdotto nel cassonetto), altri lo fanno per moda (ben venga una moda buona, speriamo passi il più tardi possibile), ma quanti scelgono la virtù per il futuro?

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