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Il progetto inizia a prendere forma, così eccomi a inquinare le vostre tranquille giornate con questa discussione.

Per una strana congiunzione astrale entro in possesso di un lotto di telai in carbonio rotti e componenti incidentati/danneggiati/usati.

Valore stimato da nuovi? Incalcolabile, così inizio a dannarmi per capire cosa farmene da povero studente di ingegneria a tempo pieno, da anni seguo una pagina instagram di un signore che dopo anni passati nel settore si mette in proprio per produrre telai e altri oggetti in carbonio.

Poi arriva uno spiraglio di luce, sono da anni appassionato di trike e f1 a pedali senza mai aver avuto né il primo né la seconda; dopo notti insonni mi imbatto nei video di un autocostruttore di bici reclinate.

Preventivi per la riparazione? Avendo un lotto penso mi siano stati proposti prezzi di favore, si parlava di almeno 150€ per ciascun telaio nel caso della miglior offerta, 200€ per ciascuno, 500€, 800€...

...decido di buttare un po' di soldi (in caso di fallimento) per il materiale necessario a provare a lavorare un minimo il carbonio, a capirlo meglio (la teoria è bella e facile, la pratica è sporca e piena di insidie).

Finalmente si arriva alla svolta, si spacchetta il primo telaio riparato, lo si guarda bene, ci si gira intorno e si pensa che, non avendo nulla da montarci sopra, sarebbe bello prenderlo a martellate o qualcosa del genere, per fortuna ci si ripensa, si decide di metterlo sdraiato (essendo le riparazione fatte al carro posteriore) e salire in piedi sul forcellino che alloggia la ruota posteriore, senza ruota montata...

...nessun segno di vita da parte del telaio, nessun crack, nessun movimento strano, solo una flessione impressionante del carro e il suono del cartone schiacciato dal forcellino dell'altro lato.

Dopo aver creato una pagina instagram (la_carbonieria) ci contatta un ragazzo e ci chiede di riparargli il telaio (anche lui aveva ricevuto preventivi folli), specificandogli la nostra limitatissima esperienza e il fatto che non abbiamo potuto montare nessuno dei telai riparati decide comunque di procedere e offre il telaio come cavia per il montaggio e il drive test.

Degli 8 telai fin'ora riparati due hanno presentato delle imperfezioni, in un caso molto gravi soprattutto estetiche(secondo tentativo di riparazione, comunque errore rimediabile carteggiando tutto il materiale applicato), nell'altro caso non così gravi (un paio di crack test salendo in piedi sul forcellino sono passati).

Il settimo telaio riparato ha scricchiolato durante il quarto crack test eseguito sullo stesso telaio, confermando la supposizione che erano necessari dei rinforzi (telaio da corsa con carro sottilissimo, peso <950gr), in seguito al rinforzo e all'applicazione della finitura estetica ha sostenuto altri tre crack test brillantemente.

Infine ho caricato una decina di telai in auto e mi sono recato da un professionista, produttore di telai in carbonio e riparatore chiedendogli un parere per i lavori già effettuati e per i futuri progetti; il suo parere sulle riparazioni è stato positivo, ridacchiava parecchio mentre gli facevo vedere il video del crack test ma sembrava davvero stupito dal risultato ottenuto con così poca esperienza, mi ha consigliato di non fermarmi.

Perché questa discussione? Cerco persone con esperienza che vogliano confrontarsi, persone che abbiano fatto riparare dei loro pezzi e vogliano condividermi le condizioni attuali degli stessi con magari anche le pre-riparazione, cerco anche qualcuno che voglia mettermi a disposizione qualsiasi cosa in carbonio rotta... 

...insomma fatemi sapere cosa ne pensate e se siete interessati!

"Un telaio in carbonio rotto non si può riparare, certo, loro dicono così perché i loro telai sono monoscocca: uno riparato diventa un monoscocca con una pezza, due scocche."

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Dettaglio fodero basso:

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A breve scatto le foto del risultato dopo aver carteggiato e passato due mani di trasparente per proteggere dai raggi UV.

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Bhe inanzitutto bravissimo, per il lavoro, la voglia etc etc.

Per il resto, premetto che sono parecchio ignorante in materia, credo che sul carbonio ci siano parecchi falsi miti, tipo la sua scarsa malleabilita e riparabilita.

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1 ora fa, Gobolbe ha scritto:

Bhe inanzitutto bravissimo, per il lavoro, la voglia etc etc.

Per il resto, premetto che sono parecchio ignorante in materia, credo che sul carbonio ci siano parecchi falsi miti, tipo la sua scarsa malleabilita e riparabilita.

Che il carbonio sia malleabile mi pare strano 

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3 ore fa, Gobolbe ha scritto:

Bhe inanzitutto bravissimo, per il lavoro, la voglia etc etc.

Per il resto, premetto che sono parecchio ignorante in materia, credo che sul carbonio ci siano parecchi falsi miti, tipo la sua scarsa malleabilita e riparabilita.

Grazie molte per l'incoraggiamento, in effetti anche io e i miei compagni di avventura pensavamo fosse irreparabile

 

1 ora fa, Righe ha scritto:

Che il carbonio sia malleabile mi pare strano 

Per il materiale che uso io il tessuto di carbonio è definito più o meno drappeggiabile mentre la resina epossidica è più o meno viscosa, con malleabile penso che @Gobolbe intendesse dire che è facile dare al composito, ottenuto dalla miscela delle due componenti, varie forme anche molto diverse dalle classiche cilindriche dei telai in acciaio/alluminio

 

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Curiosità personale: ma vi siete presi anche un'autoclave grande abbastanza per i telai?
Se no, come avete sopperito alla sua mancanza?

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17 minuti fa, el_luke ha scritto:

Curiosità personale: ma vi siete presi anche un'autoclave grande abbastanza per i telai?
Se no, come avete sopperito alla sua mancanza?

l'autoclave (specialmente se non parliamo di roba su stampi) è come una gran figona.

ne vorremmo tutti una, ma alla fine quella cicciottella con l'acne in prima liceo fa i pompini uguali alla top cheer leader.

Modificato da BobsHaero (visualizza cornologia modifica)
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1 ora fa, el_luke ha scritto:

Curiosità personale: ma vi siete presi anche un'autoclave grande abbastanza per i telai?
Se no, come avete sopperito alla sua mancanza?

Su una riparazione strutturale senza autoclave non ci metterei mai il culo sopra.

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2 ore fa, el_luke ha scritto:

Curiosità personale: ma vi siete presi anche un'autoclave grande abbastanza per i telai?
Se no, come avete sopperito alla sua mancanza?

Il processo di laminazione che usiamo non prevede di applicare depressione al composito (no macchina del vuoto) e non prevede OBBLIGATORIAMENTE una cottura, il concetto è che con la "cottura" le proprietà meccaniche variano in quantità trascurabili, ciò che cambia notevolmente con il taglio termico è la resistenza alle alte temperature

 

2 ore fa, BobsHaero ha scritto:

l'autoclave (specialmente se non parliamo di roba su stampi) è come una gran figona.

ne vorremmo tutti una, ma alla fine quella cicciottella con l'acne in prima liceo fa i pompini uguali alla top cheer leader.

Non credo di aver capito bene il paragone ma mi sembra azzeccato, il punto credo sia che se riempi di sticker la cicciottella manco ti accorgi della differenza giusto? 😂

 

1 ora fa, Righe ha scritto:

Su una riparazione strutturale senza autoclave non ci metterei mai il culo sopra.

Considera che c'è chi prende bici funzionanti, le taglia, con questo processo le riunisce come gli pare creando bici reclinate a trazione anteriore, ci corre i campionati mondiali e arriva quarto, su una sua bici autocostruita.

Appena mi conferma che posso citarlo vi linkerò i suoi video, ciò che è certo è che bisogna avere tanta manualità e aver bene in mente come funziona il materiale, prima di mettermi a riparare bici ho fatto decine di tubi/bottiglie in fibra di vetro

Comunque ecco il video del crack test del telaio delle foto precedenti ma girato dopo aver carteggiato e dato il trasparente (a breve foto ma pesano 11mb e le devo ridurre per evitare 18 post):

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49 minuti fa, Biagio00 ha scritto:

Il processo di laminazione che usiamo non prevede di applicare depressione al composito (no macchina del vuoto) e non prevede OBBLIGATORIAMENTE una cottura, il concetto è che con la "cottura" le proprietà meccaniche variano in quantità trascurabili, ciò che cambia notevolmente con il taglio termico è la resistenza alle alte temperature

 

Non credo di aver capito bene il paragone ma mi sembra azzeccato, il punto credo sia che se riempi di sticker la cicciottella manco ti accorgi della differenza giusto? 😂

 

Considera che c'è chi prende bici funzionanti, le taglia, con questo processo le riunisce come gli pare creando bici reclinate a trazione anteriore, ci corre i campionati mondiali e arriva quarto, su una sua bici autocostruita.

Appena mi conferma che posso citarlo vi linkerò i suoi video, ciò che è certo è che bisogna avere tanta manualità e aver bene in mente come funziona il materiale, prima di mettermi a riparare bici ho fatto decine di tubi/bottiglie in fibra di vetro

Comunque ecco il video del crack test del telaio delle foto precedenti ma girato dopo aver carteggiato e dato il trasparente (a breve foto ma pesano 11mb e le devo ridurre per evitare 18 post):

Quella che ho costruito io ha vinto le olimpiadi, per dire. 

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Il problema è che per avere una cosa minimamente corretta dovresti avere temperatura ed umidità sotto controllo.

Oltre al giusto tempo di lavorazione se usi resine che catalizzano a temperatura ambiente.

Questo per iniziare, poi vorrei capite con quale logica scegli e stendi il materiale. 

Io vedo il processo piuttosto basico e non molto affidabile nel tempo. 

 

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