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  1. Vi presento la mia seconda biga. Dopo aver frantumato il vecchio Ferraccio ho deciso di assemblare una fissa cercando di avere una componentistica dignitosa ad un prezzo civile.. Quindi armato di pazienza ho spulciato il webbe spasmodicamente per giorni finché non ho trovato i pezzi che cercavo a un buon prezzo.. Telaio : preso in zona da un buggigattolo, acciaio abbastanza robusto e nemmeno troppo pesante, saldato al tig in italia a quanto pare.. Mah.. Il suo lavoro tutto sommato lo fa, flettere non flette eccessivamente, mi da un buon controllo e quindi bon, per quel che l'ho pagato è onesto, niente più niente meno. Tanto più che lo macino in città senza troppe accortezze, quindi va benone. Ruote assemblate e raggiate da me medesimo stesso. Cerchi : Rodi, portoghesi, trovati in offerta. Niente di eccezionale, ma abbastanza robusti per il commuting e tutto sommati piacevoli alla vista. (Scelti volutamente 36 fori) Anteriore raggiato radiale con raggi inox dt swiss su mozzo shimano tiagra sgancio rapido, così al più la stipo facilmente in macchina di qualche amico. Posteriore raggiato in quarta (sempre con dt inox) su mozzo anteriore Mtb shimano con cambio dell'asse con uno miche primato per avere la lunghezza adeguata. Spessori by velosolo. Catena :izumi Guarna : pedivelle 170 ignote (le avevo in casa), corona 53t stronglight Pignone : velosolo ergal 17t Mc : miche primato Ss : ritchey Pipa : deda murex 130 Piega : deda speciale 26 Nastro : deda blu oceano Pedali, piantone sella e sella li avevo già in casa, robe di bassa lega.. Per ora è brakeless, ma il 53-17 nel traffico senza freni non mi piace particolarmente, non mi da la sicurezza di poter riuscire a fermarmi come e quando voglio come con un ratio sotto i 2.5. Mi serviva una fast commuter, non una bici da scazzo, quindi probabilmente recupero il freno miche a doppio fulcro e ce lo piazzo con una levetta sulla destra. Nel caso quando mi va di girare brakeless/scazzo in compagnia monto una 46/47t e via..
  2. Segnalo presenza di ladri di biciclette sulla linea ferroviaria Pisa-La Spezia. Due adulti, uno di spiccato accento campano (napoletano?) sulla cinquantina, di bassa statura, magrino, scuro di pelle, capelli folti bianchissimi, occhi piccoli azzurri e ghigno molesto perenne in faccia. L'altro, più giovane, capelli grigi corti, sempre cappello in testa, alto un metro e settanta circa, naso schiacciato, tatuaggio anonimo sull'avambraccio e sicuro tossicodipendente. Li incontriamo sulla via del ritorno dal lavoro; noi si sale a Viareggio, a volte si prende il regionale delle 16,54 o quello delle 17,57, convogli provenienti da Pisa. Il campano scende a Massa, il giovane a Spezia. Un paio di volte, sia noi spezzini che altri di Carrara, li abbiamo visti alla mattina salire sul treno senza bici... Non abbiamo subito notato questo traffico; si vedevano diverse bici, Bianchi, Trek, Bulls, mtb di un certo valore e bici da trekking di media gamma, sicuramente di proprietà di turisti/e. Poi siamo stati più attenti ed abbiamo fatto il collegamento con questi due bastardi. La scorsa settimana mi sono preso a parole col campano che usa il vagone per sdraiarsi da una parte sulla panca e lega le bici in basso dall'altra, occupando gli spazi appositi per appendere i mezzi. Stasera ci siamo attaccati, quasi siamo venuti alle mani. Scappava dal controllo del biglietto, si è voltato ed ha cominciato ad insultare le nostre bici (???), promettendomi chissà quali violenze. Mi sono alzato e gli sono andato contro, ma il capotreno ha evitato il contatto. E' sceso a Massa con una bici da trekking un pò malandata (la stagione volge al termine?), continuando ad insultare me e l'altro mio collega @FABIONE. Domani non vedo l'ora di tornare dal lavoro per incontrarlo.;-) Al di là della scaramuccia, rimane l'informazione della presenza di ladri di bici, perciò, massesi, pisani/e, fiorentini/e passate parola!!! @Aaron ! @renatiello @Visconte Cobram @PELT @Righe @gipiemme
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