Vai al contenuto

Cerca nella Comunità

Showing results for tags 'bettini '.

  • Search By Tags

    Tipi di tag separati da virgole.
  • Search By Author

Tipo di contenuto


Forum

  • Fixed gear
    • Discussioni generali
    • Gallery
    • Eventi
    • Video e foto
    • Bici rubate e sistemi di sicurezza
  • Reparto tecnico
    • Consigli tecnici
    • Telai homemade, artigianato ciclistico e DIY
    • Novelli e wannabe fixed
    • Glossario della fissa
    • Recensioni e test
  • Discipline
    • Pista, velocità e allenamento
    • CX e gravel
    • Hill bombing e salite in fissa
    • Ciclismo eroico
    • Commuting e cicloturismo
    • Tricks
    • Bike polo
  • Mercatino
    • Vendo
    • Cerco
    • Regalo
  • All around
    • Locals
    • Estero
  • Off topic
    • Caffetteria
    • Presentazioni
    • Aiuti e segnalazione bug

Find results in...

Find results that contain...


Data creata

  • Inizio

    End


Ultimo aggiornamento

  • Inizio

    End


Filter by number of...

Registrato

  • Inizio

    End


Gruppo


Città


Interests


IG


Strava


Feedback Mercatino


Website URL


Skype

Trovato 1 risultato

  1. http://www.gazzetta.it/Ciclismo/02-01-2013/piano-bettini-sciandri-nuovo-ct-913659336329.shtml Mercoledì 2 Gennaio | 13:48 ITALIA. Bettini, nuovo progetto con Max Sciandri ct Il progetto azzurro di Paolo Bettini finisce sulle pagine de La Gazzetta dello Sport, esposto in maniera dettagliata nell’intervista realizzata da Luca Gialanella. Un progetto che prevede Max Sciandri nel ruolo di ct e l’arrivo di nuove figure professionali per rilanciare il nostro movimento. E' il «libro bianco» di Paolo Bettini. Riflessioni, appunti, strategie. Parole nate dopo il Mondiale di Valkenburg. Contengono i semi del ciclismo italiano del futuro. Come agire, come ripartire. Destinazione Olimpiade Rio 2016, ma non solo. Il 12 gennaio ci saranno le elezioni della Federciclo, la struttura tecnica federale sarà in cima all'agenda. Paolo Bettini, che cosa ha detto al presidente Di Rocco? «Usatemi. Io sono qui a disposizione, con la mia esperienza. Ci sono da fare tante cose. Serve una squadra buona e coerente sugli obiettivi. Sogno un Team Italia dove si fondono manager e specialisti. Senza divisioni tra professionisti, donne, dilettanti, juniores. Una visione unica». Da dove arrivano le richieste? «Da incontri e ritiri degli ultimi due anni. A febbraio, a Venturina, si alza un ragazzino di 16 anni: "Mi piace molto quello che state facendo, ma chi glielo va a dire al mio direttore sportivo che devo fare anche la pista?". Capite? Questa è la mentalità». Da noi c'è una tradizione fortissima, e i soldi sono pochi. «Se non cambiamo la mentalità, i soldi possiamo sbatterli sul muro. Noi in Italia viviamo di tradizioni, che sono bellissime, ma se il mondo cambia dobbiamo guardare, studiare, cambiare anche noi. A Salsomaggiore, all'incontro con i d.s., parla un tecnico della Nazionale australiana: "Noi siamo venuti in Italia nel 1998 perché il vostro era il miglior movimento giovanile del mondo. Vi abbiamo guardato, studiato, rubato i segreti. Ma per noi diventare grandi e crescere come corridori e persone vuol dire un'altra cosa. Un giovane, nel centro di Gavirate (Varese), deve saper gestire i soldi, non ha persone che gli puliscono l'appartamento, deve fare la spesa, tenere pulita l'auto e la bicicletta". E' un approccio diverso. Un'impostazione da uomini, che devono poi diventare atleti; i nostri under 23 sono invece già professionisti, pensano solo a correre. In Italia, un under 23 fa 90-105 giorni/gara, all'estero 35-45. In Italia guadagnano anche 2400 euro al mese, e si sentono campioni, troppo campioni, e da professionisti non sanno ripartire con umiltà. Abbiamo storia e tradizione che altri si sognano, ma le dobbiamo riorganizzare. Sapete qual è il nodo? "Si è sempre fatto così"». Ci sono junior che guadagnano anche 1200 euro al mese. «Una follia, a 17 anni. Più di un operaio, e hanno tutto. Sei un campioncino. A 16 anni fanno 4 ore di allenamento per 70 km di gara, si allenano in inverno quando il calendario inizia ad aprile. Da allievi hanno il preparatore atletico. "Perché quello che fa il professionista lo devono fare tutti", ti dicono». Professionalità, cioè uomini da coinvolgere nel Team Italia. «Esatto. Serve una struttura moderna e dinamica. Con un budget unico. Penso a Dino Salvoldi, da anni manager vincente del mondo femminile: organizza tutto, da reclutamento e test alle gare, ha un progetto chiaro. Perché deve restare confinato alle ragazze? Penso a un d.s. come Gianluigi Stanga, forte nell'organizzazione. E a Di Rocco ho proposto Maximilian Sciandri come nuovo c.t.: Max è stato l'uomo che ha cresciuto Cavendish, in questi anni ha creato il fenomeno inglese su strada, ha aperto una base in Toscana, la sua missione è lavorare con i giovani. Max ha rinnovato il contratto con la Bmc, ma se ne può parlare». Sa che cosa l'aspetta, vero? «Sì, certo. Mi prenderò tante parole, ma qui serve una programmazione di due cicli quadriennali. Il concetto non è più "Bettini solo al comando", ma un gruppo di tecnici con obiettivi e programmi a 360°. Dov'è la nostra filiera? Quali atleti crescere? Quali per strada e pista? Per inseguimento e cronometro? Negli ultimi anni Marco Pinotti mi ha aperto gli occhi, lui che vive di numeri applicati al ciclismo. Lo vedo come lo specialista che possa seguire tutto ciò che è contro il tempo: cronomen e inseguitori, dove c'è una prestazione. E poi dobbiamo recuperare le società e far capire che ci sono interessi superiori. Mi sono infuriato...». Ci dica. «Non è possibile che un tecnico azzurro si senta dire da un dirigente di società "no, non ti do quel corridore, serve prima a noi. Se vuoi, te lo mandiamo per la gara". Mai più». E il suo ruolo, Bettini? «L'ho detto a Di Rocco: mi rimetto in gioco per i giovani. In un modo diverso rispetto ai professionisti, e mi piacerebbe molto. Parlare con le società, incontrare i comitati regionali per il reclutamento, gli sponsor. Nelle categorie giovanili ci sono tanti tecnici bravi che vogliono sapere "Paolo, ci spieghi come..., se potessi venire a parlare con noi...". Fare sistema, fare il Team Italia. Serve l'innesco, la miccia. Io sono a disposizione». da la Gazzetta dello Sport a firma di Luca Gialanella
×
  • Crea nuovo...

Important Information

By using this site, you agree to our Terms of Use. We have placed cookies on your device to help make this website better. You can adjust your cookie settings, otherwise we'll assume you're okay to continue. .