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Showing content with the highest reputation since 20/04/2023 in all areas

  1. Dopo svariati chilometri e vacanze e bikepacking... e dopo un paio di incidenti (fortunatamente senza infortuni per la mia amata), la bici ha cominciato a far dei rumori strani... pensavo fosse qualcosa collegato al MC ma dopo un´attenta inspezione... TAA DAAA!! Tutto quel rumore veniva proprio dal telaio. Supercrepa nel diagonale e un´altra sotto l´orizzontale... credo sia stata colpa di quella portiera aperta all´improvviso. Quindi che fare? Per la mia dolce metá, cambiare il telaio era assolutamente fuori discussione quindi "tu che fai il meccanico me la devi riparare". Ok. Il giorno in cui é morto Maradona (20.11.2020) porto il telaio a Nico Bonanno -é lui che mi dice che El Pibe é morto 😞 -ma il suo meccanico che viene dal Giappone e ne sa un botto, dice che il telaio va assolutamente salvato. Watanabe San é ancora vivo e vegeto ma é un matusa e la sua produzione é sempre stata parecchio limitata, quindi sta perla va sistemata. Decidiamo di rifare quindi orizzontale, diagonale e tubo sterzo. La congiunzione tel tubo sterzo é rovinata e Nico mi dice di avere delle vecchie congiunzioni Rossin che potrebbero andar bene. Per il resto vengono usati Columbus Zona, non leggerissimi come i Tange ma piú adatti all´uso cittadino. Il telaio é pronto a settembre 2021 (tra amici non c´é fretta). Passa l´inverno Passa l´estate. A dicembre 2022 porto il telaio a verniciare (anche qui da un amico... quindi non c´é fretta😅) A febbraio 2023 é pronto ma quando me lo portano scivola fuori dal bagagliaio e si schianta sul porfido... e si rovina la vernice... e non poco. Quindi il telaio torna indietro dai pittori. il 19 novembre 2023 ritorna finito ed eccolo qui. Di nuovo ha: Guarnitura: SRAM Omnium silver 48t Serie sterzo: TangeSeiki Copertoncini: Conti Gatorskin 28mm Sella: Specialized Power Frontrack: Pelago small Flatbar no logo e manopole Odi in piú ho rifatto delle decals inspirate alle originali (impossibili da trovare) e un sacco di glitter 😉 grazie per l´attenzione 😘
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  2. E niente, volevo condividere con voi la soddisfazione per essere riuscito a portare a termine la Dolomiti extreme trail, gara di 72 (in realtà 77) km e 5000 metri di dislivello nella bellissima Val di Zoldo Due anni fa pesavo 18kg in più e probabilmente non avevo mai corso per più di 2-3 km di fila. Ormai da due annetti ho iniziato con il trail running con qualche garetta qua e là. Questo we tanta fatica, un paio di momenti di crisi, ma tanta, tantissima soddisfazione per aver concluso una gara veramente tosta Next step a fine luglio con la Valmalenco ultratrail distance, 90km e 6000D+
    27 points
  3. La prima vera bici da pista per il mio piccolo 8enne. Telaio acciaio Colorazione ARMY OF TWO i freni son provvisori.. devo ancora trovare delle gabbiette molto piccole ed il pignone è stato fissato con un paio di punti di saldatura, nel prossimo futuro credo che cambierò le ruote perché i tubolari sono più che scomodi x un bimbo. Anche quest'anno abbiamo un bimbo felice🤩
    25 points
  4. quasi 9 mesi, dal pensiero alla pedalata, quasi un parto, ma soprattutto un viaggio bellissimo tra i tubi meneghini e la salama da sugo ferrarese, una bici che trasuda amicizia ma che, nella sostanza, è di un performante mostruoso tale da seppellire tutto quanto abbia mai pedalato prima, per lo meno su strada. I tubi del triangolo principale sono (quasi) quelli della Nemo TIG, ovvero Spirit HSS, movimento centrale T47 by Paragon ed il posteriore deriva dai carri che faceva Fabrica cycles, già fu ferriveloci ed è quindi un meraviglioso cerchio che si chiude... per tutto il resto vi risponde @Cecio Le foto al telaio le ha fatte il telaista, alla bici completa il buon @VIRGINSKI patendosi anche una pedalata con la reflex nello zaino ❤️
    24 points
  5. Telaio già nel forum qualche anno fa, è finito nel mio garage (da un po’, a dirla tutta…). Montata alcune settimane addietro, non vedevo l’ora di tornare a pedalare un telaio in acciaio. Per carità, il Dodici Gara è una bici performante e non mi son trovato male, ma non è la stessa cosa. Forse, oltre al materiale, è una questione di geometrie, boh!? Sono un cane, monto in sella e pedalo… Comunque ecco il tutto: Telaio e forcella: Pesenti Pista (thanks @mistersimpatia), 54 quadro, acciaio (presumo Columbus); Serie sterzo: FSA 1’; Pipa: 3ttt Pro Chrome, 130mm, acciaio Columbus (thanks @westgate); Piega: ITM Europa 2, 420mm f/f, alu; Supporti leve freno: Saccon; Nastro: Cinelli Cork Ribbon; Reggisella: Campagnolo Chorus, 27,2mm, alu; Sella: Selle Italia Flite Gel Flow Titanium; Ruote: mozzi Miche Pista flangia alta 32 fori, cerchi Mavic CXP 22, raggi inox 2,0, nipples boh!, coprinippli Deda, camere d’aria Schwalbe; Copertoncini: Michelin Pro4 (ant. – 700 x 23); Continental GT (post. – 700 x 25); Movimento centrale: Miche Primato perno quadro JIS, 107mm, BSA; Guarnitura: Miche Primato, 165 mm, corona Miche Advanced da 47 denti; Pignone, slitta e lockring: Miche, 17 denti; Catena: Miche Pistard by Izumi; Pedali: Campagnolo (Look Delta); Sto sistemando casa e non trovo la fotocamera, dovete accontentarvi di questa foto, schifosa e fatta dal cellulare, pure lui schifoso. Dimenticavo che per i miei giri ho aggiunto un po’ di cosette: porta borraccia Elite Custom Race su attacco SKS, luci Lezyne Femto Ride, gps Garmin Edge 200, borsa sottosella Lezyne Roll Caddy Tool. Appena posso farò una foto in assetto da giro. Bye.
    17 points
  6. Ciao a tutti vi presento questa bella mina che porteremo in gara nel 2024 con i colori ufficiali del team Pelizzoli Racing Division. la bici nella configurazione in foto monta: -Telaio Figu track 2.0 alluminio, forca full carbon. -Sella SMP forma -Nastro SMP -Trittico Deda superzero -Computer mount Deda superbox -Serie sterzo Deda in5 -Ruote DRC Crit-EX crbon wide tubeless ready -Mozzi Trabocchi Madison p70 - contrast black -Catena Izumi -Guarnitura Miche pistard AIR -Movimento centrale Miche Supertype evo max -Copertoncini Continental gp5000 28mm -Colorazione team
    17 points
  7. gravel allu e carbo se la contendono, acciaio di nicchia corsa carbo vince, poi allu, acciaio di nicchia mtb allu vince, poi carbo, acciaio di nicchia Da questa approfondita analisi cosa emerge: che le bici sembrano più belle se uno è capace di fare le foto! PS: fate la spunta per vedere cosa avete e cosa no:-P PPS: nicchia=minchia
    17 points
  8. Sono passati ormai +9 anni dalla prima pedalata (aprile 2014) Il GialloMelone ha percorso +50.000km (poca pista, tanto bitume, salitelle pesanti stile Stelvio in gennaio 2015, diverse gravellate) Il telaio è ancora al top (grazie a Massimo, Cristina e Davide) e ha acquisito ancora più punti streetcred grazie ai segni del tempo. La corona M2quadro realizzata e customizzata da @etoyregge alla grande‼️ In corso d'opera in questi giorni tagliando: sostituzione movimento centrale (è la prima volta che lo sostituisco) + catena Izumi Gold (se la merita)✊❤️
    17 points
  9. Finalmente rimontata per uso urbano, copertoni ancora da sostituire con dei 28 e idealmente trittico e sella da cambiare con qualcosa di più economico. Però è bello tornare a pedalare una fissa dopo qualche anno
    16 points
  10. 12 anni dopo l'ultima fissa presentata su questo forum... A riguardare le Spinergy ed i bullhorn fatti con il seghetto mi sento un po' nostalgico ed un po' di vergogno della tamarraggine di certe costruzioni. Quando perdevo dei pomeriggi a fresare una pipa modolo per infilarci una piega che non ci voleva stare. Ho fatto una bici per andare in ufficio, da Seattle a Bellevue, una ventina di km; all'inizio era sensata, un singlespeed montato su una adulta ruota a mozzo ultegra. Un telaio surly crosstrek usato ed una manata di componenti che avevo in garage (i freni TRP sono forse la cosa migliore). Poi ho visto il centraruote che prendeva polvere, ed ho costruito questa ruota su mozzo surly flip flop, il cerchio un collaudato hed belgium+. Il telaio della crosstrek ha dei bei forcellini orizzontali e prende tutto. Monta un 42x15 fisso (il 16 sul lato libero, ma tanto non si usa piu'), che sul ponte su lago Washington a migliaia di RPM mi permette di fare gare con gli altri lavoratori, molti dei quali elettrificati. Ci sono un paio di salite che di contro mi fan pensare ogni mattina alle mie scellerate scelte. Le foto non ho ancora imparato a farle, e credo che non imparero' mai. Ciao
    16 points
  11. Saluti a tutti. Lucca è una città bellissima, elegante e piacevole, tant'è che i pisani vanno a Lucca a prendere il "GARBO" , cioè le buone maniere. Qualcuno, però fa eccezione.... Spesso vado a prendere il caffè ma sempre con la bici fissa e faccio da apripista a qualche compaesano. Da casa mia sono circa 60 km e in due ore, con il 46*16 , ci si arriva bene. Non manca mai la visita al caffè del Ninci in piazza Napoleone con assaggio della torta di riso, e una foto in Piazza dell' Anfiteatro. Chiaramente noi che andiamo con il fisso, abbiamo una marcia in più ! Saluti a tutti. M
    16 points
  12. Salve a tutti, mi ritrovo oggi a voler, finalmente, presentare la bici che dal 2021 mi accompagna nelle mie pedalate. Il far passare tutto questo tempo non è stato una scelta dettata dalla pigrizia, bensì dalla necessità di voler trovare prima un rapporto "intimo" con essa. Per mia sfortuna, tendo ad antropomorfizzare quasi tutto e passare da una bici che ho avuto per 8 anni e pedalato tutti i giorni ad una nuova è stato un esercizio di pazienza che non mi aspettavo riuscisse. Ho iniziato ad andare in bici per necessità fisiche e a scegliere questa determinata tipologia per necessità estetiche, visto che l'estetica così scarna e minimalista la ricerco in tutto ciò che possiedo o vorrei. Ormai è un mondo da cui non riesco ad uscirne e mi appartiene sempre più, quasi fosse una mia parte vitale. Compro la mia prima bici a 18 anni ed era una state bicycle co. copper 2.0 e dopo averla pedalata per 8 anni e aver sostituito ogni singola minuteria, mi son ritrovato ad averla usurato troppo. Necessitava delle riparazioni che potevano diventare esose e dato che, come me, era stata vittima di tre incidenti mi sono deciso a sostituirla. Scegliere che bici prendere, è stato come scegliere che vita fare, in più c'era il discorso dei soldi che non era da sottovalutare. Ho iniziato a mandare email ovunque e sentire quante più persone possibili per avere un quadro d'insieme quanto più completo possibile. Ho comprato qualche telaio, nel mezzo, che non ho visto di buon occhio. Nella ricerca della bici che volevo ho scoperto due cose su di me che ancora non comprendo appieno. Non riesco a pedalare bici in materiali differenti dall'acciaio, ma soprattutto non riesco a pedalare bici che non siano di color rame. Un puro blocco mentale, come si dice a Napoli: "A capa è na sfoglia e cepolla" (si usa per indicarne la follia). Man mano che procedevo a discutere con vari telaisti, restava una sola scelta possibile. Una coppia (perché solo così li posso definire) di Verona. Ho conosciuto Pietro e Cristina quando mesi prima avevo chiesto la realizzazione di una Falz con base grigia e Ciavetee e mi avevano colpito per la loro estesissima semplicità. Questo era quello che cercavo, semplicità. Nella maggior parte dei telasti, non in tutti, che ho contattato c'era, sempre, un velo di arroganza o di superbia, mentre in qutesti due Veronesi, oltre al loro "carattere", c'era più umiltà dell'ultimo arrivato. Li chiamo mentre ero in bici a Sorrento e partiamo. E' stato molto divertente il viaggio, fatto di alti e bassi fino ad arrivare in un punto in cui ho chiesto di fermare il tutto perché avevo perso lavoro. Ho fatto loro così tante domande che non riesco a ricordarle più e credo di averli mandati in esaurimento nervoso quando siamo arrivati alla fine del viaggio. Non mi chiedete le misure o le angolazione che non ne ho la più minima idea. Ho fornito loro delle dimensioni sulla mia posizione sulla vecchia bici e da lì siam partiti. Avevo delle necessità ed ho espresso a Pietro tutte le sensazioni che avevo pedalando la mia bici e le sensazioni che volevo avere sulla nuova. Ci fu una telefonata in cui si parlava proprio del pedalare, e gli chiesi di voler una bici che potessi amare e odiare allo stesso tempo. Non so come, ma ci è riuscito. Quando l'ho ritirata l'ho odiata tantissimo, rigidissima e i cambiamenti che avevano effettuato erano evidenti ed io necessitavo di tempo per abituarmici. Ogni volta che uscivo, l'amavo e allo stesso tempo la odiavo. Mi innervosivo tantissimo e poi, ad un tratto, mi metteva un sorriso che non avete idea. La cosa, per quanto assurda, mi stimola tantissimo ed è un metodo che applico nelle mie passioni. Se tutto fosse perfetto, non ci sarebbe margine per migliorare, non ci sarebbero più stimoli per me. E' come per le auto, facile prendere una fiat col multijet che cammina anche con l'acqua del rubinetto e senza olio, ma provate a prendere una mini con motore francese che vi da rogne a non finire e poi vi ritrovate su quella strada in cui ci si muove tra le curve in velocità come se niente possa fermarvi. Il sorriso viene e ti fa venir voglia di continuare, di migliorare, di perfezionare. Questo lo voglio ritrovare anche nella bici. Se non passassi giorni a pensare dove può andare meglio, che sfizio c'è. La preparazione è, secondo me, la parte che ti fa apprezzare al meglio l'uscita in bici. Questa bici che vi presenterò ha molto da migliorare e ci sono scelte che ho effettuato nella sua realizzazione che non mi fanno impazzire, ma si adattano allo scopo. Me l'hanno criticata tantissimo, nel mezzo che la pedalavo ho ricevuto delle opinioni offensive, ignoranti (secondo me) e superflue. Ci sono stati momenti di accanimento che ancora tutt'ora non comprendo. come si può essere così critici nei confronti di qualcuno che porta avanti la sua idea, tramite la sua passione e che spiega tutte le sue forze nella realizzazione della stessa idea. In questi tre anni, ho fatto parte di gruppi, sono uscito con una marea di ciclisti diversi, eppure le persone che sono state genuinamente contenti o che hanno apprezzato, li conto sulle dita di una mano. La composizione della bici, può sembrare insensata o non lineare, ma nella ricerca di un setup che mi soddisfacesse, non sono riuscito a trovare un solo marchio che andasse bene per tutto e quindi mi son dovuto affacciare su più mondi per poter trovare qualcosa di giusto. Parte della componentistica proviene dalla mia vecchia bici dato che con la nuova, seppur avessi cambiato quasi tutto, mi sono reso conto che di alcune parti non posso liberarmene, come il campanello o il portaborracce e poi ci sono cose più tecniche con cui mi trovo bene e non voglio cambiarle. Spero che vi piaccia o quanto meno siate clementi nel giudicarla visto che, per me, non è completa. Telaio: Pegoretti Marcelo. La scelta mi è stata suggerita da Pietro in fase scelta proprio per la composizione dei tubi e per il tipo di sensazione di guida che poteva offrirmi. Forcella: Pegoretti Falz (Custom Ciavete) e Enve 2.0. Le uso entrambe, visto che con entrambe cambia la guidabilità della bici e mi consente di creare situazioni in cui scegliere l'una o l'altra. Per quanto riguarda la Falz, la vedrete con due grafiche diverse, poiché ho deciso di farla riverniciare nella colorazione del telaio e anche per poter cambiarne la grafica. Quest'ultima è, a mio avviso, molto più vicina a me di quanto non lo fosse la precedente. Possiamo dire che la prima fosse meno affine perché mancava quel rapporto di conoscenza reciproca che è avvenuta con i ragazzi della Pegoretti durante la realizzazione del telaio. Serie sterzo: Chris King per Dario. Stem: Thomson x4 100mm corredato di bulloneria Oak Components, supporto per Garmin e GoPro realizzato da Frames and Gear, tappo Chris King Gourmet Century 2016 e spessori Sim Works. La scelta di questo attacco è provvisoria. Mi piace la sensazione mentre lo pedalo, ma lo detesto quando sono costretto a guardarlo. E' a dir poco rozzo, ma svolge bene il suo lavoro e per ora c'è. Ma l'elemento che mi fa impazzire di più è proprio il tappo dello sterzo che mi venne regalato da Ryota, un dipendente di simworks in Giappone, dopo una serie di email per prendere delle minuterie da loro nel lontano 2016. Piega: Enve compact 40cm Nastro: Brooks Cambium Cotton bar tape. Il nastro più scomodo che c'è se sul mercato se si pedala senza senza degli ottimi guanti imbottiti. Ma il nastro di cotone sulle bici in acciaio è un must per me. Reggisella: Enve 31,6 0mm offset Sella: Brooks Cambium C13. La mia preferita. Ho provato diverse selle grazie al mio meccanico, ma questa è sempre la più comoda. Collarino: Pegoretti. Lo vorrei cambiare, ma sembra che poi perda un pò della sua essenza. Nel mezzo resto con questo dilemma amletico. Portaborraccia: King Cage titanium. Lo comprai per la mia vecchia bici e senza non mi sembra "bici". E' vero che fa parte della triade di accessori che hanno un pò tutti in America, ma è proprio bello. inutilmente costoso, a mio avviso ma Sempre funzionale. Su questo montaggio, ho deciso di aggiungere però una bulloneria in titanio prodotta in Australia da Prototipo works nella colorazione rame. Movimento Centrale: Miche ita (a breve cercherò una soluzione con cuscinetti ceramici) Guarnitura: Miche pistard 170mm. Sezione guarnitura è ancora un mondo buio, ma per ora va bene così. Corona: Miche Pistard 47t (a breve cercherò una soluzione migliore) Catena: D.I.D. Bella catena, economica e duratura. Silenziosissima e sospetto essere molto simile alla HKK Vertex blue anche per colore. Ruota Anteriore: H Plus Son Artchetype con mozzo Chris King r45 purple. Ho anche un'altra ruota con mozzo Victoire cycles Supersprint, ma questa ruota con questo mozzo è perfetta. Si guida una favola ed è scorrevole da far paura. Altro elemento fondamentale, è il colore che come direbbe la mia ragazza "è sbrilluccicoso". Ha una luce propria anche nelle gallerie non illuminate. Ruota Posteriore: H Plus Son Artchetype con mozzo Victoire Cycles splined. Ruota storica che è durata più di qualsiasi relazione che abbia mai avuto. Pignone: Victoire Cycles 17t 1/8 Pedali: Time atac Special 8. li avevo avuti in nero, ma questa colorazione lascia senza fiato. Accessori: Spurcycle bell nella colorazione nera. Secondo pezzo della triade di cui sopra. Dovete sapere che io non lo uso, ma c'è. Io sono solito fischiare o urlare per far sentire la mia presenza, ma questo campanello è lì. E' come un oggetto di design che sta lì e il suo scopo è nella sua stessa bellezza. Per completare la triade, ho preso la pompa da telaio Silca, quella grossa che pesa quanto una forcella. ho deciso di non farla colorare proprio perché amo la sua essenza in nero simile a quello del campanello. E' bellissima da vicino, il bilanciamento del peso, la finitura e persino lo sbuffo che fa mentre si gonfia ma è noiosissima da usare, seppur resti un ottima arma da difesa. Gli ultimi due accessori riguardano a delle borse da manubrio regalatemi dalla mia dolce metà della topo design che hanno una forma triangolare molto buffa e la cosa che mi rende un po stereotipo. Mi hanno regalato una di quelle macchinette per fare il caffe mentre vado in bici. Pura manna dal cielo se pedalo in zone disperse nel nulla. Foto: Non sono perfette.
    15 points
  13. La mia Vetta, per quanto riguarda i freni mi servono principalmente come appoggio per le mani visto che ogni tanto ci facciamo > 200KM, e poi ad una certa età mi esplodono le rotule se provo a bloccare ... ;-)))))
    15 points
  14. come sia messi a cargocrid?
    15 points
  15. Storiella stupida ma a lieto fine. Da un paio di settimane sentivo un "tick" ogni pedalata un po piu intensa che passeggiare, sempre nella stesso punto della rotazione e sempre lato DX. Se andavo in salita era ticktick, se andavo in salita pesa era tickticktick Son quelle cose che con la fissa succedono raramente e proprio per questo ti mandano al manicomio, almeno a me. Siccome sono una fava ho pensato, forse e' il mc che si e' un pochino allentato: allora ho smontato il MC che non avevo mai smontato nei 12 anni che ho il questo telaio (il Vicini) e che forse non aveva mai smontato neanche chi me lo ha venduto, un campagnolo veloce a cartuccia che gira ancora veramente bene e che, devo dire, con la apposita chiave park tools e una leva da un metro, e' venuto via senza troppe storie. Smonto, pulisco e rilubrifico tutte le filettature (si lo so magari era bene mettere un frenafiletti visto che e' ITA ma non lo avevo e sticazzi. Rimonto tutto e continua a scricchiolare. Diporco Allora dico mah forse sono le boccole della corona. Rismonta la corona, smonta le boccole, pulisci tutto lubrifica rimonta continua a scricchiolare ma porcodiquelporco Sara' mica i pedali che ho cambiato di recente e che essendo una fava non ci ho messo neanche una virgola di graso sui filetti? Si erano i pedali. Ecco la morale e' quando devi fare troubleshooting comincia dalla cosa piu semplice. Bonus: almeno ho approfittato della bici smontata per pulirla a modo. Ciao
    14 points
  16. 14 points
  17. L'anno scorso mi son messo in testa di partecipare al concours des machines e come tema c'era la Paris Brest Paris. Quindi ho voluto fare una bici da corsa ma adatta alle lunghe distanze con un look moderno, cavi integrati, cambio meccanico e qualche "chiccheria" che mi girava per la testa. Il problema è che per partecipare a questa randonnée devi partecipare a dei brevetti di 200/300/400/600 km nei sei mesi precedenti all'evento. Fare una bici su misura da concorso, allenarsi per i brevetti e portare avanti la baracca sono tre cose difficili da fare rientrare nella mia vita ben occupata. Mah testardo come sono , si và avanti! La prima cosa che ho fatto sono le ruote, cerchi aero larghi, raggi berd in nylon per più confort, mozzi extralite, risultato la coppia sotto i 1200gr. In omaggio un piccolo dolce Paris Brest fatto a laser sul carbonio. Una forca deda con stelo D Shape per far passare i cavi senza problemi, un passaggio per dei copertoni da 30 e passa la paura. Telaio in acciaio con un mix di vecchi tubi 4/10 Reynolds da 28mm e Spirit. Tubo sterzo da 44mm perché quei cosi giganti come si usa sul carbonio, non è cosa. Foderi bassi max e alti in inox diametro 10mm. Carro da 380mm perché a @TheSnatch piace e non è il solo. Geometria non troppo estrema perché siamo su un 73/73 anche se non si direbbe. Detto ciò ci sono comunque 1218km da fare in 90h. Servono delle luci e anche dei parafanghi ( più una questione di concorso che vero bisogno di quest'ultimi). Una volta che hai integrato il gruppo meccanico vuoi far passare fuori i cavi elettrici?! Dinamo velogical la dove non si vede, batteria integrata nel tubo orizzontale e accessibile quando levi il reggisella. Ricarica USB che esce direttamente nella sacca del top tube, alimentazione dei due fari davanti attraverso il decaleur di sacca manubrio e infine farò posteriore led laminato insieme al carbonio del parafango posteriore. Tutto ciò che è staccabile per passare da randonneuse a bici da corsa è munito di connessioni magnetiche waterproof. Tutto bellissimo ma ci vuole un certo equilibrio energetico quando devi affrontare più notti pedalando. Ho dunque progettato i fari in funzione della quantità di watt prodotti alla mia velocità media stimata in modo da essere tranquillo. Trovato i buoni diodi led poco energivori ma super potenti bisognava dissipare il calore prodotto, dunque ho disegnato e fatto stampare 3d dei dei fari in alluminio! Infine ho ramato il telaio in atelier perché non ho trovato nessuno che volesse farlo è ho fatto il logo alla fiamma. Un po' di tuning sur resto dei componenti e via. risultato? Sono arrivato il giorno della partenza senza avere fatto un giro in bici nel mese che lo precedeva. com'è finita? Male. Ho abbandonato a 150km dall' arrivo avendo ancora 16h per farli. Restare con l'amaro in bocca, sapere che ti resterà là almeno per 4anni prima di poterci riprovare. vi metteterei qualche immagine ma da telefono non funzica. Vedrò che posso fare in settimana!
    13 points
  18. Buonasera e buon Natale 2023 a tutti gli amici del Forum. M.P.
    13 points
  19. Comoda sembra comoda.
    13 points
  20. Milano – Torino in fissa 2023 Undicesima edizione (e nuovo corso) dell'evento che dal 2008 si corre ogni anno d’inverno e su bici a scatto fisso e come da tradizione le informazioni necessarie per parteciparvi. partenza: domenica 14 magio 2023. ritrovo ore 8.30 davanti al Velodromo Maspes-Vigorelli, in Via Arona 19, Milano passaggi obbligatori: Abbiategrasso / Vigevano / Mortara / Candia Lomellina / Casale Monferrato / Morano / Crescentino / Chivasso / Settimo Torinese. arrivo: a Torino in corso Casale dentro al Motovelodromo Fausto Coppi, arrivo in stile "roubaix" con un giro e mezzo da compiere prima di esser al traguardo lunghezza totale percorso: 145 km circa. 3 regole imprescindibili: Bici a scatto fisso, freno anteriore, casco. link di preiscrizione, con eventuale indicazione del pranzo all'interno del motovelodromo: https://docs.google.com/forms/d/1QKUGUCmRgee2-bQjb5HBOEGVvJ2gJTKuUBRJpD-TIIA/edit alcuni consigli spassionati: Gamba tonica e rasata, bici in ordine e necessario per autoriparazione in strada, pillola di cianuro in caso di fallimento. La partecipazione non prevede costo di iscrizione Alla partenza saranno messi a disposizione degli automezzi per il trasporto dei piccoli bagagli che verranno resi all’arrivo. Non è obbligatorio fermarsi da nessuna parte ma lo sarà attraversare le località indicate dal regolamento. Partecipazione e responsabilità in completa autonomia, nessun premio. Non ci sono responsabili, ogni ciclista lo sarà per se stesso. Tutti possono partecipare senza esclusione di sesso, età o quant’altro. La corsa si terrà anche in caso di pioggia. L’eventuale organizzazione del viaggio di ritorno a Milano è a carico del partecipante. e come diceva l'ideatore, fondatore e cuore pulsante, il reverendo @menthos : scannatevi!!
    13 points
  21. Telaio pista fillet. Logo in argento Passo italiano, reggi 27.2 a expander incluso, forca da 1 predisposta per il freno. Telaio nuovo saltato fuori dalla cantina mentre sistemavo. È di luglio 2022. Taglia 53x54. Prezzo:900 sul forum
    13 points
  22. A VOLTE RITORNANO più di un anno fa ho montato il mio nuovo telaio su misura (l’ultimo saldato da Renesto prima della pensione) e questo mio fedele compagno da quasi 10anni è stato smontato completamente… mentre era smontato ho trattato tutta la ruggine interna ed esterna col ferox e poi ho verniciato col trasparente da carrozzeria… adesso però l’ho rimontato 🎉🎉🎉 Gli ultimi aggiornamenti sono: Telaio: Pedaljungle tubi deda zerouno @gangster Forcella: marcelli carbonio/alluminio 1” SS: XLC HS-A06 Stem: saldato da Ardito 95mm 1”x31.8 @marinaio Manubrio: bontrager vr-c elite 42cm reach 100mm Nastro: cinelli Ruote: Miche Pistard (cuscinetti posteriori Enduro bearing) Copertoni: Pirelli pzero tlr 700x26 Guarnitura: AliExpress perno passante 44t MC: shimano ultegra bbr60 Catena: kmc (corta) Pignone: miche 17t Reggisella: Thomson elite arretrato @SkyDrake Sella: selle Italia Flite titanium Pedali: time alium Il telaio ha sofferto gli anni di abusi non è dritto, ha lo stringisella sfanculato…. Ma è la bici con cui mi diverto di più da quasi 10anni Sono alla ricerca di una miche pistard 2.0 almeno da 170mm e prima o poi rifarò le ruote
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  23. Ciao a tutti. Credetemi...questa è una delle cose più divertenti su cui abbia appoggiato i piedi. La prima parola che evoca è "scorrevolezza": mai visti mozzi così scorrevoli. Accelera come un missile. Pesa come una piuma (telaio in alluminio). Finiture di pregio (prego osservare l'innesto asse ruota nella forcella anteriore). L'ho presa per mio figlio, "per la crescita": nel frattempo, ci gioca il babbo.
    12 points
  24. Dato che dopo anni di onorata membership sono stato declassato a NEWBIE mi vedo costretto a postare sta bombetta streetcred per risollevare il ranking La sella è in bolla e la catena tirata quindi dovremmo esserci 😉
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  25. Ciao, è il mio primo messaggio quindi dovrei presentarmi.. Piacere Simone e andiamo avanti. La storia è questa : signora anziana mi regala due rottami che teneva in cantina da 30 anni, due Atala una da uomo e una da donna. Quella da donna decido di portarla a telaio, saldargli i supporti per le pinze, freni a disco, gruppo gravel ecc. Quella da uomo invece la cannibalizzo per ricambi ed alla fine il telaio lo metto sul rullo e la uso su zwift. Mi viene poi in mente che potrei farci una bella fissa, quindi apro la magica scatola dei pezzi di rottami smontati da altre bici, assemblo con un po' di magia e meraviglia ( ho saldato a filo il pacco pignoni originale per trasformarlo in fisso...) e comincio a girarci. È divertente, mi piace come funziona, decido quindi di regalarle un po' di amore e comprare un cerchio posteriore tutto suo (con mozzo flip flop, la ruota libera però l ho tolta per risparmiare peso tanto non la uso), un manubrio bullhorn rimediato in garage e tagliato, nastro, qualche adesivo, camere e copertoni nuovi (700x28 post e 700x23 ant), cambio rapportatura rimediando una pedivella con corona 46 (il pignone è 16), catena nuova e si riparte. Ora... Si, la sella è deformata perché sono obeso ma mi ostino a comprare le selle in Chinacarbon da aliexpress a 19 euro, le pedivelle son diverse... Perché si. La leva freno è nella posizione più assurda che mi venisse in mente, ma che è anche la più comoda e funzionale. L'ho poi tagliata perché altrimenti usciva dal manubrio e nastrata perché si. C'è ruggine, molta ruggine. Buchi, supporti per cavi e guaine amputati col flex, rattoppi vari, il cerchio anteriore fa rumori sinistri quando mi metto in piedi ecc ma nel complesso funziona tutto e quindi sono soddisfatto. Possiamo dire che è rinata dalle sue ceneri come la Fenice? Probabilmente no, ma mi piace pensare di avere tra le gambe un uccello di fuoco. È bella (insomma...), cattiva, arrogante e sopratutto grezza 😍 Grazie a tutti e ciao
    11 points
  26. Epopea di una bici. A fine 2017 comprai da @vic765 un bellissimo telaio Watanabe NJS per la mia ragazza. Ho lasciato a Vic la forca in carbonio Mizuno (secondo me stonava) e l´ho montato con parti che piú o meno avevo giá in casa. La volevo pubblicare da un botto ma son successe un sacco di cose in questi anni... poi spiegeró, ma intanto Telaio: Watanabe NJS con tubi Tange size 50 Forcella: 1" cromata con foderi cicci che mi ha venduto un messenger qui in paese 🙂 Ruote: Cerchi Mavic Open Pro raggiati su mozzi Novatec. Trasmissione: Guarnitura ProWheel 48 e pignone (credo 8bar) da 17. Sella San Marco x 8bar Manubrio: Dropbar segato, quindi Bullhorn. Serie Sterzo: Shimano 600 Pedali, straps cazzi e mazzi. qui con riserbar per l´ultima RadRace a cui ho partecipato 😉 ...continua...
    11 points
  27. Finalmente dopo 7 anni a pedalare un (onestissimo e affidabilissimo) catorcio in alluminio 4 taglie più piccolo del dovuto mi sono fatto un regalo: questa splendida histogram del mio colore preferito, comprata ad un ragazzo (simpaticissimo) di Bologna che fa il rider che mi ha fatto sudare sette camice per lasciarmela. E' ancora un work in progress nel senso che ha due o tre cosine che vorrei cambiare, ovviamente la sella, pignone che non mi piace il rapporto che ha troppo morbido (17/47) in più devo riuscire a trovarlo nero con annesso lockring, il manubrio che ancora non so se tenere, accorciare o cambiare con un bullhorn mash che ho recuperato. Però intanto è qui e sono già riuscito a farmici male sopra Telaio: cinelli mash histogram MC: miche evo Guarnitura/corona: miche pistard air Sella: marca sconosciuta da cambiare il prima possibile. Reggisella: cinelli Cerchi: miche pistard wr Mozzi: miche primato Copertoncini: gatorskin 25c Catena: izumi x mash NERISSIMA Manubrio e attacco: specialized da mtb tagliato su deda zero2 Pedali: unknown con straps YNOT sbrillucicosi al buio tocco da tamarro finale: lucina posteriore knog skull
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  28. Ciao, sono Francesco Seguo il forum da una decina di anni e sono iscritto dal 2019, Questo è il mio primo messaggio quindi né approfitto per ringraziarvi, quello che so sulle bici lo devo al forum e grazie a questo se in questi anni ho scambiato, assemblato, comprato e venduto bici. Ho più di una bici ma oggi vi presento forse l’ultima che ho assemblato, una fissa su telaio Battaglin Crono 28/26, con piega bassa e 57-13 vi piace?
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  29. Non mi piace non usare le bici e questa è ferma da troppo tempo, sicchè telaio 55x55 con punzonatura su forcellino cambio (chi sa, sa cosa significa) pipa, manubrio e corona pantografate Colnago catena regina extra oro, nuova gruppo super record 1a serie completo (andate a veder a quanto fanno solo il cambio, per dire) tubolari ancora perfetti sella brooks B77 sempre mantenuta ed ingrassata qui leggete il resto della storia chiedo 1600€ trattabili per il forum, spedisco ovunque
    11 points
  30. Italiano a Parigi (le Marais) fatti vivo col telaio in "tubi stupidi garantiti" 🙂
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  31. AHAHAHAHHAHAHA. Grazie Riky, pian piano aggiungerò dei dettagli che ora le mancano. Per le rotture di scatole, beh...è la parte bella. Tante chiacchiere e si crea qualcosa di bello, un qualcosa che non si compra i soldi ma con il contatto. Ho dimenticato un particolare, dopo una domenica di raduno in giro per la Campania, sono partito il Lunedì mattina (carico di dolci) per andare a Verona per poi tornare in giornata sempre in auto.
    10 points
  32. Si. Ci ho fatto un giro l'altro giorno ma con 49/18 a meta' salita so dovuto smontare ahaha avevo il pane da prendere eh..
    10 points
  33. Cosa: Gravel TRIBAN GRVL 520 subcompact Info: taglia M acquistata a maggio 2021. La bicicletta monta gruppo completo Shimano 105 R7000 (cassetta CS R7000 11-32 T, comandi 11x2V, deragliatore anteriore SH105 r7000, deragliatore posteriore SH105 r7000 long cage ), guarnitura Praxis Alba 48-32t, freni idromeccanici TRP Hybrid su dischi TRP 160mm, ruote in alluminio Triban di serie TLR. Attualmente monta copertoni per allenamento invernale su strada (Continental Speed 700x42), posso fornire in alternativa con copertoni da sterrato,. La bici è sempre stata pulita e mantenuta meccanicamente. Pastiglie freno, nastro manubrio e catena appena sostituiti, guaine e cavi rinnovati in primavera 2023. Come visibile dalle foto, la bici presenta alcuni segni di normale utilizzo, in alcuni punti le cinghie delle borse da bikepacking hanno opacizzato la verniciatura che nel complesso è in ottime condizioni. Non presenta bozze, graffi profondi o botte. Non smembro. Pedali a sgancio rapido non compresi, fornisco dei flat in alluminio. Prezzo: 700€ (750€ su Subito) Come: Non spedisco. Ritiro esclusivamente a mano su Udine con pagamento in contanti P.s. Chi mi conosce sa quali sogni questa bicicletta è stata capace di realizzare. E' un carrarmato su sterrato, una bestia su asfalto, un cavallo da soma perfetto per il bikepacking. L'ho amata, me ne separo unicamente per finanziare un nuovo (stupido) progetto.
    10 points
  34. Quest'anno faranno venti, esattamente la prossima settimana. Quando facevo il moderatore, avevo premura di cambiare il numero dell'anniversario, per ricordarlo come si deve; ci pensi qualcun altro per favore. ❤️
    10 points
  35. Non avevo mai postato questa... @Fino Il NDS è più bello del DS
    10 points
  36. Finalmente posso postare anche io in questo thread. Specialized Aethos Presa usata a metà maggio e finora ho fatto qualche uscita: Roncola + Valcava Cornizzolo + Morterone + Piani dei Resinelli + Ghisallo Mottarone X2 + Alpe Quaggione + Alpe Camasca Culmine di San Pietro + Passo San Marco + un posto chiamato Pescegallo Mortirolo + Gavia + Stelvio qualcosa nella pianura padana Ero titubante per la taglia prima di prenderla, alto 1.70 dovrei stare su una 52 come consiglia il sito Specy ma alla fine ho optato per la 54 Bici veramente leggera (non è la versione S-Works, differenza di 100g circa) montata così con ruote carbon: 7.2 kg (pedali+porta gps compresi) Devo ancora trovare il feeling in discesa nonostante sia abituato a scendere a fuoco con la gravel, questi copertoni sottili mi fanno veramente strizzare il culo in certi momenti😂
    10 points
  37. sto forum fa cagare oggi come un tempo. esattamente come me.
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  38. Oi, Spero tutto bene, a casa e a lavoro, che abbiate mangiato, ed evacuato senza alcun impedimento. Qui Giubis, in giro per il forum in incognito per una paio d'anni ed ora ufficialmente alla luce - dalla provincia di Taranto a Londra la linea è piuttosto sottile. Attualmente in possesso di un Bianchi Super Pista: e di un Cinelli Mash Work: Un abbraccio, Giubis
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  39. Visto che la sezione latita riporto su con questo telaio Alan Titanio: https://www.velowizard.com/shop/brands/alan/alan-titanio-frame-57-cm-2-349g-1996/
    10 points
  40. Passavo dal forum cosi per caso e mi son detto che una foto di sta bici merita un piccolo sforzo per un post in gallery BDC. Versione grezza versione PBP2023
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  41. oh cazzo mi ero dimenticato! Auguri! (in ritardo)
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  42. Avvolte ritorna 2.0 un po di tempo fa Renesto mi ha saldato questa forcella pista… …dopo un periodo felice e un alleycat poi tornando a casa ho preso un binario e mi son ritrovato con la ruota oltre l’obliquo… passa il tempo e domenica ho beccato Silio (telaista che spero conosciate) et voila È TORNATA DRITTA
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  43. Come tutte le più belle cose vivesti solo un giorno come le rose
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  44. il carbonio non fa street cred. Peró visto che é morto berlusconi, te la diamo per buona.
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