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Romafix

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    videofotografia, storia militare e politica, architettura militare, bici, parapendio, snowboard, musica classica.

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  1. thanks, ma sono fuori area da diverso tempo. E non ho seguito il caso di cui si parla.
  2. Cio che sostiene @legnogrezzo corrisponde a verità, perché il mercato della fotografia è stato devastato dall'avvento degli smartphone che oltre a telefonare fanno da macchina fotografica. Non solo l'Iphone ma anche altri prodotti sono dotati di lenti non indifferenti, o tecnologie sviluppate con brand fotografici come Leica e Zeiss/Sony, quindi il risultato in termini di pixel è notevole. Tuttavia a sostegno di quanto legnogrezzo dice, puoi avere tutti gli strumenti che vuoi, ma non sarai mai un fotografo dal nome famoso se insegui quel fotografo dal nome famoso. La fotografia è come ho detto una forma d'arte, quindi il messaggio che deve comunicare non si misura con i megapixel, ma attraverso ciò che fotografi e le condizioni in cui fotografi. Azione, movimento, riflessione, pensieri, stati d'animo non si catturano solo con i megapixel, ma sopratutto attraverso una comunicazione visiva che devi saper attuare, altrimenti riempi la borsa di obiettivi e accessori e basta. Suggerisco la lettura del libro di Barthes "la camera chiara", per poter meglio comprendere le parole di chi non corre dietro i pixel tentando di spiegare la fotografia come messaggio comunicativo.
  3. Io credo che esista, solo in Italia però, ancora una certa attrazione per il marchio. Cosi come avviene per le auto, le magliette, anche le biciclette, è inevitabile nella nostra cultura che ciò avvenga per macchine fotografiche. Cosi come avviene per le auto, le magliette, le biciclette, avviene per le macchine fotografiche che se non conosci bene, non sai cosa fare, non hai idea di cosa dovrai farci, parli solo di marchi e non di esperienze dirette. Spesso è anche una gara alla misura del cazzo, tipica, parlare di marchi. Nel caso fotografia poi, lo sanno anche i sassi che le fotografie le fanno le lenti, quindi puoi avere anche una scatola di scarpe come corpo macchina, ma se accoppi una lente luminosa e fatta come si deve nella sua costruzione - qualche post indietro si parlava di Pentacon che per chi non sapesse costruiva ottime lenti - si possono fare fotografie da concorso. Aggiungo poi che uno degli oscar nel cinema viene dato alla "fotografia" proprio perché è questo elemento uno tra i più determinanti nella riuscita del film. Ed una buona fotografia cinematografica si ottiene con lenti cinematografiche che pochi brand ancora producono. Chiaro che non tutti possiamo permetterci lenti di un certo livello, ma la tecnologia moderna e molti altri accorgimenti software ci vengono in aiuto, per cui se si dispone di un corpo macchina brandizzato più commerciale e desideriamo qualcosa in più nella nostra fotografia, possiamo accoppiarci una bella lente manuale degli anni 70/80 per poter fare una foto di spessore. Una Olympus Zuiko 50mm, f 1,4 associato ad un moderno corpo micro 4/3, può tranquillamente sostituire una macchina dai millapixel brandizzata e pubblicizzata in ogni dove. Certo un Canon 0.95 ultraluminoso è il sogno di tutti i fotografi, ma può dare soddisfazioni anche uno Zeiss C/Y 50mm, o meglio il 35mm, con aperture massime tra 1,4 e 1,7. Frequentando poi altri fotografi, ho visto scatti realizzati con delle vecchie P&S Minolta - per chi dice che fa solo fotocopiatrici - o con Minolta a rullino con il loro bel Rokkor 58 f 1.4 dalla resa cromatica da urlo. Insomma chi si fossilizza su un brand alla ricerca di un qualcosa che non c'è per poi criticare - sport troppo spesso abusato tra gli italioti - sbaglia perché la fotografia è una forma d'arte e non di pixel o megabyte, e come ogni forma d'arte è ciò che comunica con lo scatto o la fotografia che conta e non certo il brand che si possiede tra le mani.
  4. confermo quanto sopra, anche se le Nikon sono un must tra le rugged. Se poi hai i soldi, una Leica XU sarebbe il massimo, ma siamo nell'ordine dei 3000€....
  5. I tedeschi dell'est facevano le migliori lenti in assoluto, poi pentano nello specifico lavorando per la Stasi, elaborava soluzioni fotografiche che oggi in pochi riescono a replicare. Io ho una Praktica con due lenti, che sono una meraviglia. ricondizionata e rimessa a nuovo, scatta come se fosse stata costruita ieri.
  6. mio piccolo contributo. Una delle mie preferite location, come lo streetphoto ed il P&S classico, insieme al reportage fotografico di racconto.
  7. Ho un po' tutte le macchine fotografiche, ho una pagina sui vari social di fotografia, scatto con tutto ciò che mi va, dal 110, al medio formato, passando per il digitale o la pellicola instantanea. Insomma utilizzo tutte le mie macchine fotografiche. Se vedeste che effetto fa nelle persone che scattano in digitale quando gli tiro fuori una Agfamatic di quelle che si regalavano alla prima comunione ancora perfettamente funzionante, non ci credono. Per per rispondere a @Visconte Cobram, esiste un vantaggio che il digitale ha portato ai professionisti. Il risparmio. Adesso guardi subito lo scatto e vedi come è venuto, regoli i parametri e scatti meglio la seconda fotografia. Diciamo che è una lezione sul campo che ti fai direttamente tu. certo il romanticismo cosmico, la sorpresa, il desiderio, e l'attesa dello sviluppo vengono meno, ma dobbiamo considerare che il mondo va avanti. I tempi eroici sono immortalati dal digitale, per essere condivisi subito, provate a pensare se le vostre avventure in bicicletta come seguo per esempio @riky76 o @alvuz, sui social, dovessero attendere i tempi di sviluppo e poi pubblicazione...non sarebbe bello e soprattutto dinamico. Insomma la fotografia riflessiva è bella, ma è studio, accademia, riflessione appunto che diventa poi uno svago dove si sbatte forte, perché si inizia a seguire qualche maestro - io adoro Kubrick per esempio che prima di essere un regista è stato un grande fotografo, come anche Wes Anderson e molti altri registi - ma poi ti rendi conto che è un maestro perché ha vissuto nell'epoca del rullino quando magari tu giocavi con i lego. Insomma una questione di tempi, come in fotografia. Concludo - scusandomi per il pilotto - che anche con il digitale in fin fine, vale la regola 3 su 36, di cara memoria da rullino. A stringere, modificare, scegliere e decidere, alla fine pubblichi solo quelle più belle, insomma le migliori 3 su 36 che hai scattato, ed anche qualcuna in più.
  8. Io vi ringrazio di cuore perché mi avete fatto scoprire la bici fissa, cui non ho rinunciato neanche dopo la minaccia di mia moglie di divorzio, causa le bici, i ferri,i telai, i pedali, caschi e lucine varie che ho comprato in maniera compulsiva. Quindi rinnovo i miei ringraziamenti e vi auguro tutto il meglio che desideriate. #levatemedastoforumdemerda......se non ricordo male, adesso si può dire ed anche con molta tristezza credo. :):):)):) in gamba ragazzi!!
  9. quindi come dicevamo, spesso l'automobilista ha anche un po' di paura di fare del male al ciclista, quindi si può ben sperare che di stronzi ce ne siano sempre meno. Per esempio qui a Roma, ho notato che dopo la diffusione della notizia delle nuove multe e del famoso 1,5mt dal ciclista, il comportamento di molti è cambiato. La cosa triste però che osservo sempre in bici, è l'aumento dei ciclisti che non hanno basi - ne ciclistiche ( no casco, no luci di sera, bici prive di campanello per chi gira in città, oppure buste della spesa portate sul manubrio, con annesse bottiglie dell'acqua in confenzione intera) ne di comportamento su strada (contromano, marciapiedi, velocità esagerata in aree pedonali perché si sfidano a chi arriva prima ad un imprecisato traguardo e la sempre bella pedalata al centro strada utile per essere presi da una qualsiasi vettura, anche dall'ambulanza in sirena. Ribadisco, siamo utenti deboli per il CdS, ciò non significa che possiamo fare come ci pare, ma che dobbiamo prestare maggiore alle nostre azioni, perché solo così facendo si può avere ragione sul comportamento di merda degli automobilisti, che non ostante tutto ciò che facciamo per la nostra sicurezza, resta al sicuro dentro una scatola di metallo, sempre più iperprotetta da nuovi accessori per la sicurezza passiva. Lui si salverà sempre, noi di sicuro sbattiamo in terra...
  10. Tecnicamente bisognerebbe fare denuncia alla Polizia Postale, ma queste persone sanno benissimo che il reato in Italia non è cosi perseguito come magari in altre parti del mondo, non si va in galera, quindi il rischio è basso per cui riprovare si ottengono più risultati, il pollo si trova sempre. Io suggerisco di mandare una risposta di mail tra il serio ed il faceto, una supecazzola scritta per esempio, tipo..."ti invierò i soldi quintana a fuochi fatui, come se fosse antani ed aspettami..." o una cosa simile, magari allegando un video come feci io tempo fa quando mi scrisse un marines dall'Iraq che aveva intenzione di comprare la mia land rover, e voleva pagarmi con fusti di petrolio in quanto lui aveva scoperto un pozzo da quelle parti....gli ho inviato lo spezzone di un film di Totò, in cui pronuncia la famosa frase in napoletano...."ca' nisciuno è fesso..."e non mi ha più scritto. Credo che tolgano dall'elenco delle mail il nome, tentando perché ho replicato rendendoli ridicoli. Provateci, magari funziona anche a voi.
  11. Romafix

    Avvistamenti a Roma

    Ragazzi così con breve avviso non riesco neanche ad andare a fare la spesa, devo pianificare un po' tutto, ed incastrare impegni tra lavoro, famiglia, cani ed altro, il tempo per la bici lo trovo in rare occasioni. Grazie comunque dell'invito.
  12. @Maurando grazie delle info, verificherò.
  13. http://www.bikeitalia.it/2015/02/03/come-lindustria-automobilistica-ha-criminalizzato-pedoni-e-ciclisti/
  14. ... dopo 50 anni mia madre mi ha rivelato che mio nonno era un ciclista agonista o qualcosa del genere, ma ho poche informazioni a riguardo, perché mia madre ha perso il padre molto giovane, quindi i suoi ricordi si fermano ai racconti fatti ad ella da mia nonna, pertanto privi di dettagli importanti. Chiedo quindi agli amici in generale ed in particolare agli amici napoletani, se posso avere qualche dettaglio in più. Scenario: anni 30/40 in piena guerra mondiale un certo Antonio Barbato fugge dalla Campania - provincia Napoli o Caserta - in quanto comunista convinto pertanto non in "sintonia" con le varie presenze in città tra neri e bruni presenti. Chiaramente fugge in bicicletta, verso est - presumibilmente Molise o Abruzzo. Fuga in Bicicletta perché apparteneva ad un gruppo di ciclisti che non saprei se amatoriali o professionisti per l'epoca. Quindi la domanda/ricerca è questa; Sapete a chi potrei rivolgermi per cercare un archivio dei gruppi ciclisti dell'area campana o quantomeno un elenco di chi partecipava alle gare dell'epoca in bicicletta? grazie a quanti perderanno del tempo a rispondermi e chi avrà qualche info dettagliata in merito.
  15. Romafix

    Avvistamenti a Roma

    Non voglio presentarmi con voi, perché non ho più la fissa, quindi vi farei solo incazzare, mi sono dovuto piegare alle brutalità del traffico romano, quindi uso una Brompton per i miei spostamenti BikeToWork. Ma se organizziamo una gitarella fuori porta ci sono, la scorsa settimana sono andato al Santuario del Divino Amore sotto l'acquazzone. Oppure se organizziamo un giro turistico magari con una giornata in tenda al lago/mare, ci sto volentieri. Per non perculatemi visto che non ho più la fissa, perché attualmente il momento economico è sfavorevole, non appena rientro di denari, vi sparo un bel Cinelli CXSS, e ritorno con il culo su una fissa. Aggiungo, Avvistato Dolan nero in corso Vittorio Emanuele ieri sera, con zainone spedizioni.
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