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Velocità: la regina


riky76
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tutto molto bello riky! ora sbizzarrisciti anche con le altre specialità! :-)

già che cerchi sarebbe bello anche se trovassi qualcosa riguardo alla posizione della piega perchè ne sono molto incuriosito!

Ancora con sta storia della piega?!...ma no, dai...mettiamolo più in difficoltà!... :-D

"Il candidato illustri le differenze tra pedali da corsa e pedali pista e relative calzature, con particolare riferimento all'era moderna degli attacchi automatici e prendendo in esame la foto in oggetto"

allora:

i pedali odierni da velocità son tali da assicurare un doppio serraggio per avere la massima adesione del ssitema uomo-bici. Pertanto trattasi di speciali perdali, i quali, benche provvisti di sgangio rapido tipo look, hanno anche fibbie e cinghietti tali da poter essere stretti sulla tomaia dello scarpino onde assicurarne la totale solidità dell'unione.

la moderna scarpina da velocista, invece, conserva il "vezzo" del laccio, un po' per retaggio storico (famossissime le scarpe a laccetto rosso del roberto chiappa) un po' per, di nuovo, avere una calzata completamente fasciante il piede. Non di rado, inoltre, è di carbonio anche la parte inferiore della tomaia, di modo da poter scaricare con meno flessioni/dispersioni tutta la potenza dal piede al pedale. Per finire, i pistard usualmente non portano i calzini, per aver ulteriormente accentuato il contatto saldo tra piede-pedale-bici

(sono andato bene dane?)

aggiungeri inoltre che le stringhe, rispetto al velcro rotelle ecc... evitano di interferire con i cinghietti

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Quasi perfetto Riky, direi abbondantemente promosso. Tre sole piccole precisazioni oltre a quella pertinente di Tamagio.

1) La stringatura più che un vezzo è dovuta appunto al fatto di dover eliminar completamente ogni intercapedine d'aria tra piede e scarpa, cosa che si ottiene meglio con la stringatura lunga tutto il dorso del piede (Fra potrà farvi l'esempio di quanto avviene nelle scarpette da free-climbing, se poi mi cita le vecchie ballerine elasticizzate dell'Asolo usate dalla Patissier lo mando affanculo... :-D ) piuttosto che con i 3 tradizionali strappi che assicurano la scarpa al piede ma sigillano gli spazi in realtà solo in tre punti.

2) Il calzino non è sempre eliminato, è che spesso non si vede perchè si usano i cosiddetti "fantasmini". Nel ciclismo normale il calzino è più alto perchè trattandosi di attività in esterno si cerca di conservare più caldo possibile per le estremità per favorire tendini e muscoli (un po' come nel calcio o nel rugby che si usano i calzettoni anche coi pantaloncini corti...). In pista, trattandosi al giorno d'oggi di un attività prevalentemente indoor questa necessità non c'è, anzi, spesso c'è la necessità, data l'alta temperatura e l'alto tasso di umidità degli ambienti, di rinfrescare le gambe. Da qui il calzino invisibile.

Le tendenze infatti sono generalmente due: scarpa senza calza del numero giusto, oppure (per eliminare il fastidioso appiccichìo che a causa del sudore a volte capita tocendo il piede e che fatichi ad eliminare ri-torcendo semplicemente il piede, fatale in una gara di tre giri...) scarpa con calzino ma con scarpa di numero leggermente inferiore (come nel free-climbing, appunto) per recuperare l'aderenza persa per colpa della stoffa del calzino.

3) Per gli stessi motiivi di indoor, temperatura ed umidità, le scarpe da pista sono inoltre più traspiranti e meno impermeabili, con più parti in stoffa...

Direi che possiamo farci "la pizzata di classe" per il passato esame... :-D

Modificato da Dane (visualizza cornologia modifica)
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Quasi perfetto Riky, direi abbondantemente promosso. Tre sole piccole precisazioni oltre a quella pertinente di Tamagio.

1) La stringatura più che un vezzo è dovuta appunto al fatto di dover eliminar completamente ogni intercapedine d'aria tra piede e scarpa, cosa che si ottiene meglio con la stringatura lunga tutto il dorso del piede (Fra potrà farvi l'esempio di quanto avviene nelle scarpette da free-climbing, se poi mi cita le vecchie ballerine elasticizzate dell'Asolo usate dalla Patissier lo mando affanculo... :-D ) piuttosto che con i 3 tradizionali strappi che assicurano la scarpa al piede ma sigillano gli spazi in realtà solo in tre punti.

2) Il calzino non è sempre eliminato, è che spesso non si vede perchè si usano i cosiddetti "fantasmini". Nel ciclismo normale il calzino è più alto perchè trattandosi di attività in esterno si cerca di conservare più caldo possibile per le estremità per favorire tendini e muscoli (un po' come nel calcio o nel rugby che si usano i calzettoni anche coi pantaloncini corti...). In pista, trattandosi al giorno d'oggi di un attività prevalentemente indoor questa necessità non c'è, anzi, spesso c'è la necessità, data l'alta temperatura e l'alto tasso di umidità degli ambienti, di rinfrescare le gambe. Da qui il calzino invisibile.

Le tendenze infatti sono generalmente due: scarpa senza calza del numero giusto, oppure (per eliminare il fastidioso appiccichìo che a causa del sudore a volte capita tocendo il piede e che fatichi ad eliminare ri-torcendo semplicemente il piede, fatale in una gara di tre giri...) scarpa con calzino ma con scarpa di numero leggermente inferiore (come nel free-climbing, appunto) per recuperare l'aderenza persa per colpa della stoffa del calzino.

3) Per gli stessi motiivi di indoor, temperatura ed umidità, le scarpe da pista sono inoltre più traspiranti e meno impermeabili, con più parti in stoffa...

Direi che possiamo farci "la pizzata di classe" per il passato esame... :-D

hihih mandami affanculo allora perchè io uso queste

five_ten_5x_14.jpg

è un pelo differente rispetto al free climbing perchè li si usano 2-3 numeri in meno di scarpette per cui è impossibile, anche senza stringatura, avere spazi vuoti :-) poi si usano ancora le stringhe èh però è molto a sensazione personale, personalmente le stringhe nelle scarpette d'arrampicata le ho sempre odiate! :-)

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A parte gli scherzi, lo so che c'è differenza tra avere mezzo numero in meno e avere 2 numeri in meno, intendevo solo dire che il principio è lo stesso... ;-)

p.s.: io invece ho sempre preferito le scarpette stringate, perchè la tomaia dopo un po' perde fatalmente elasticità e con le stringhe puoi ogni volta stringere un po' di più... :-P

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A parte gli scherzi, lo so che c'è differenza tra avere mezzo numero in meno e avere 2 numeri in meno, intendevo solo dire che il principio è lo stesso... ;-)

p.s.: io invece ho sempre preferito le scarpette stringate, perchè la tomaia dopo un po' perde fatalmente elasticità e con le stringhe puoi ogni volta stringere un po' di più... :-P

si si il concetto è esattissimo!

p.s. per me le scarpette d'arrampicata quandio mollano son da buttare! :-) le scarpe molli si chiamano ciabatte! :-) hihih

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p.s. per me le scarpette d'arrampicata quandio mollano son da buttare! :-) le scarpe molli si chiamano ciabatte! :-) hihih

Per me quando ti accorgi che mollano vuol dire che è già tardi!... :-D

Un po' come la sete, è che io sono esigente e per questo preferivo le stringhe: così già alla terza uscita cominciavo a stringer di più, altrimenti le ballerine avrei dovuto buttarle al quinto utilizzo... :-DDD

p.s.: siamo OT, adesso arrivano il Gatto&LaVolpe e ci frustano...... :-S

Quindi a proposito di Baugè, skid, sganci rapidi e sprint rilancio con questo:

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Si dice Bàuge (BOODJE) almeno, i cronisti lo chiamano così poi oh

C'è pieno di neri che vanno a canna in bici, siamo noi in EU che ne abbiamo pochi. C'è fior di velocisti da CdM nei caraibi, per non parlare dei Malesi che sono scurini e sono velocisti "top-end".

Il laccio odiernamente si usa nella velocità, nel km e nel keirin perchè in volata o nel massimale da fermo ti può scappare il pedale dallo sganzio rapido, e la giuria non è obbligata in quell'istanza a darti la ripartenza. Di solito i pedali col laccetto più gettonati sono gli shimano perchè con una rondella puoi mettere il portalaccio, sennò ci sono gli exustar specifici.

Comunque è una faccenda minore.

tecniche da 1 vs 1 che insegno ai bimbi ce ne sono diverse:

sassata da 750 metri (750 metri da fermo, partite forte con una bella spinta dell'allenatore, potrete sorprendere l'altro. Da usarsi solo se siete spacciati tipo avete l'ultimo tempo, siete andati contro il primo tempo e state perdendo 1 a 0)

razor (rasoiata, fate i 200 metri con lancio veloce come se faceste le qualifiche; eventualmente corregete la situazione facilmente se l'avversario vi attacca all'interno prima del tempo - state già andando forte... E' da usarsi solo se siete manifestamente più forti del vostro avversario, altrimenti viene counterata facilmente dal gap).

gap (spazio! si attua solo se siete già secondi. Consiste nel lasciare un buon buco fra voi e quello davanti a voi, tipo 3-4 metri; seguitene ogni mossa e quando eroga, erogate anche voi. Erogate per lo più alla campana, quando quello davanti a voi sarà lanciato, poi *da seduti* sul rettilineo opposto senza curarvi troppo della linea (avete il gap da colmare...qui dovete fare il massimale) ed entrate nell'ultima curva che siete appena entrati in scia (colmato il gap) e a velocità doppia, uscite di linea e mantenete la velocità fino all'arrivo).

hook (gancio! il gancio è una tecnichina da usare se siete primi, consiste nello scodare leggermente e repentinamente in una pedalata di sinistra, senza uscire dalla riga rossa però sennò siete squalificati. E' una microoscillazione della vostra bici che induce anche l'altro a farne una (ma visto che è incontrollata sarà di entità maggiore, con perdita di una ventina di cm di percorso - che può fare la differenza). Occhio che se troppo evidente vi sanzionano).

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Ottimo Luca!

Ma quando ci fai qualche lezioncina mirata anche a noi? :)

il ragazzo inizia a temerci e non ci insegna più nulla!!

hahahahahah (sì...nei film....) ;)

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1) Si dice Bàuge (BOODJE) almeno, i cronisti lo chiamano così poi oh

2) C'è pieno di neri che vanno a canna in bici, siamo noi in EU che ne abbiamo pochi. C'è fior di velocisti da CdM nei caraibi, per non parlare dei Malesi che sono scurini e sono velocisti "top-end".

3) hook (gancio! il gancio è una tecnichina da usare se siete primi, consiste nello scodare leggermente e repentinamente in una pedalata di sinistra, senza uscire dalla riga rossa però sennò siete squalificati. E' una microoscillazione della vostra bici che induce anche l'altro a farne una (ma visto che è incontrollata sarà di entità maggiore, con perdita di una ventina di cm di percorso - che può fare la differenza). Occhio che se troppo evidente vi sanzionano).

1) I telecronisti quali?! Quelli italiani?! Perchè io dai francesi ho sempre sentito dire Baugè, poi se han deciso loro di francesizzare il cognome del martinicano (credo, se non ricordo male...) da bravi colonialisti, onestamente non lo so... :-P

2) Tipo Awang, che contro Baugè perse appunto al finale ai Mondiali di Chorzów, sorprendendo tutti in semifinale quando col colpo di reni arrivò ad impennare sul traguardo... :-D

3) Sì, in effetti anch'io mi ricordo che spesso ti sanzionano... :-(

p.s.: :-P

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beh qui si sale decisamente in spessore tecnico..

mi sto decisamente appassionando..

ho visto il filmato per la centesima volta..ma è la prima che lo visiono con occhio critico.. e alla luce di quanto detto mi pare di capire che il tipo davanti (oltre ad essersi asfaltato) abbia probabilmente perso qualcosa quando si è alzato sui pedali prima di affrontare l'ultima parabolica.. right? Baugè molto più compatto inizia a risucchiarlo in quel momemento..

considerazione banale immagino..

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1) I telecronisti quali?! Quelli italiani?! Perchè io dai francesi ho sempre sentito dire Baugè, poi se han deciso loro di francesizzare il cognome del martinicano (credo, se non ricordo male...) da bravi colonialisti, onestamente non lo so... :-P

Ah eh io ho sempre sentito le cronache eurosport UK, è veramente probabile che stiano inglesizzando loro!!!

2) Tipo Awang, che contro Baugè perse appunto al finale ai Mondiali di Chorzów, sorprendendo tutti in semifinale quando col colpo di reni arrivò ad impennare sul traguardo... :-D

Eh si, Awang lo fa, lo fa...di impennare quando vince. I migliori di loro sono Awang, Ng, Md (non scherzo! sono ragazzetti simpatici, hanno cognomi un po' ameni ma ci sanno fare)

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