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Interviste ai Pro Cap.2


lele200mph
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Sulla scia di quanto proposto da Ricky metto anche io una bella intervista, e questa secondo me da qualche spunto reale di conversazione in più..perchè analizza con un certo distacco (dato dall'essere ormai fuori dal giro) e in maniera molto critica il nostro mondo oggi.....

E beh secondo me dice cose (putroppo) sostanzialmente giuste!! C'è da rivedere il tiro...da cambiare lo spirito di tante cose e riportarsi verso valori e cose più reali...specialmente nel mondo Pro o semi!

E poi bellissimo il progetto di hotel con velodromo annesso!

Argentin ne ha per tutti

"Ciclisti, dov'è la fantasia?"

Il campione di San Donà festeggia 50 anni e non è tenero con i corridori di oggi: "Io avevo fame, ora vedo solo uomini radiocomandati, mollicci e tutti uguali"

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Moreno Argentin, campione del mondo nel 1986

MILANO, 17 dicembre 2010 - La sua nuova frontiera si chiama risparmio energetico. "Convincere la gente che con 350 euro può riscaldare per un anno un appartamento di 100 metri quadrati. Mentre adesso spende almeno il triplo". Edilizia, corsi, progetti, idee. Come sempre, brillanti. "Non è che avessi un gran fisico quando correvo, però l’astuzia e la tattica di corsa, quelle sì. Nel ciclismo, e anche nella vita, la sola forza non basta". Moreno Argentin e 50 candeline da spegnere oggi. Per il corridore italiano più vincente in Belgio (1 Giro delle Fiandre, 4 Liegi-Bastogne-Liegi, 3 Freccia Vallone), più Mondiale e Lombardia, il sogno ora è costruire un albergo con velodromo nelle Dolomiti. Con un progetto del pluripremiato architetto altoatesino Matteo Thun.

Argentin, se si gira indietro che cosa vede?

"Ringrazio i miei genitori per avermi fatto nascere in quel periodo. Avevo fame. Adesso vedo in gruppo ragazzi mollicci, senza personalità. C’è in giro gente con poca fame, che guadagna bene già da juniores. I tempi sono diversi, le generazioni cambiano, hanno tutto già da piccoli. Ecco perché quando guardi le corse mancano le emozioni, mancano i corridori che ti facciano esaltare".

Qualche esempio?

"Contador. Tutto calcolato, una perfetta macchina da corsa costruita in laboratorio per una gara, il Tour. Non importa se sia personaggio o meno. Lui e Schleck sono uguali. Sai come corrono, sai dove devi aspettarli. Non hanno fantasia, non rischiano. Io Indurain, che dominava ai miei tempi i grandi giri, l’ho battuto in una Liegi. E veniva anche alla Sanremo, perché riconosceva la storia di questo sport. Gli atleti adesso sono tutti automi".

Beh, siamo partiti bene.

"Forature e cadute fanno parte del gioco. E con le radioline ormai i corridori sembrano mossi da un joystick. E’ tutto il movimento che non va".

Lei è sempre rimasto una voce nel deserto.

"Nel ciclismo di oggi, o ti adegui o non vivi. E io rispondo soltanto alla mia coscienza. Sono fuori volontariamente, e sto bene qui, a San Donà di Piave, con il mio lavoro. Contano soltanto l’Uci (la federciclo mondiale, ndr) e il suo business. Sponsor e corridori non hanno diritto di parlare. C’è una falsa democrazia nel ciclismo, non c’è propensione al cambiamento. La pista è morta e decotta, e la strada sta facendo la stessa fine. Tutto sullo stesso piano, i Grandi Giri, le classiche monumento e corse senza tradizione. Ma come?".

Un’analisi spietata.

"Io so che contano il Giro, il Tour e le grandi classiche monumento, qui c’è la storia del ciclismo, quello che porta la gente sulle strade. Adesso l’Uci sta livellando tutto verso il basso, i valori non contano più. Per questo hanno fatto la guerra agli organizzatori di Giro e Tour".

Contano solo i soldi?

"Certo. Guardate come sono cambiati regolamenti, punteggi e classifiche. Introiti e business. Gli sponsor portano i soldi, danno da vivere ai corridori, ma non possono parlare, non possono discutere di regole. Invece sono loro a meritare rispetto, sono loro gli attori".

Il plastico del progetto "albergo con velodromo"

E i corridori?

"Non hanno personalità. Perché se alzano la voce, non corrono più. Prendete Pellizotti, che ho incontrato l’altro giorno. Ha perso tutto l’anno per valori dubbi (del passaporto biologico, ndr), ma non dice nulla, perché altrimenti...".

C’è una via di uscita?

"I corridori devono fermarsi per riscrivere le regole che li stanno stritolando. Dai punteggi all’antidoping, con quella reperibilità che li fa assomigliare a carcerati in libertà vigilata. Ma vedo che sono incapaci di far gruppo e di pensare al futuro. Ho fatto 14 stagioni di professionismo: ora quanti arrivano almeno alla metà?".

E l’albergo-velodromo?

"L’architetto Thun ha sposato una mia idea. Il progetto è a emissioni zero. Non è solo un velodromo o una pista: vuole dare risposte tecniche, scientifiche e di salute agli appassionati. Ci saranno specialisti, sale fitness, training camp, test di valutazione, metodiche di allenamento e alimentazione. Bici d’estate e sci d’inverno. L’ho presentato alla provincia di Belluno per realizzarlo ad Alleghe, nella zona della Marmolada. Mi sono dato un paio di mesi per una risposta".

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si masticazzi! ad alleghe! tra l'altro è una mia impressione o il velodromo è aperto?

Modificato da fra78s (visualizza cornologia modifica)
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L'avevo già letta e mi aveva in particolare colpito il fatto che

Argentin dichiarasse la pista (intesa come attività) "morta e decotta"

e poi avesse in mente il fatto di aprire un hotel con Velodromo.

Forse l'idea è più turistica che agonistica, ma potrei sbagliarmi.

@franz: cosa ti lamenti: 2 settimane di ferie ad Alleghe:

di giorno gran vie dolomitiche e di sera girare in pista

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L'avevo già letta e mi aveva in particolare colpito il fatto che

Argentin dichiarasse la pista (intesa come attività) "morta e decotta"

e poi avesse in mente il fatto di aprire un hotel con Velodromo.

Forse l'idea è più turistica che agonistica, ma potrei sbagliarmi.

@franz: cosa ti lamenti: 2 settimane di ferie ad Alleghe:

di giorno gran vie dolomitiche e di sera girare in pista

e chi ce l'ha 2 settimane di ferie!!!! :-\ in più se consideri gli avvicinamenti dolomitici, che gambe ti rimarrebbero la sera per girare! ahahaha

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L'avevo già letta e mi aveva in particolare colpito il fatto che

Argentin dichiarasse la pista (intesa come attività) "morta e decotta"

e poi avesse in mente il fatto di aprire un hotel con Velodromo.

Forse l'idea è più turistica che agonistica, ma potrei sbagliarmi.

@franz: cosa ti lamenti: 2 settimane di ferie ad Alleghe:

di giorno gran vie dolomitiche e di sera girare in pista

e chi ce l'ha 2 settimane di ferie!!!! :-\ in più se consideri gli avvicinamenti dolomitici, che gambe ti rimarrebbero la sera per girare! ahahaha

Chiaramente esageravo ;-) Però a giorni alterni magari....

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L'avevo già letta e mi aveva in particolare colpito il fatto che

Argentin dichiarasse la pista (intesa come attività) "morta e decotta"

e poi avesse in mente il fatto di aprire un hotel con Velodromo.

Forse l'idea è più turistica che agonistica, ma potrei sbagliarmi.

@franz: cosa ti lamenti: 2 settimane di ferie ad Alleghe:

di giorno gran vie dolomitiche e di sera girare in pista

e chi ce l'ha 2 settimane di ferie!!!! :-\ in più se consideri gli avvicinamenti dolomitici, che gambe ti rimarrebbero la sera per girare! ahahaha

Chiaramente esageravo ;-) Però a giorni alterni magari....

naaa preferisco tutta la vita concentrarmi sulla scalata in vacanza! di giorno stampi gli 8a e la sera ti scassi per festeggiare!!! :-)

Modificato da fra78s (visualizza cornologia modifica)
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con un archistar come Thun, Argentin va sul sicuro ...

a merano ha progettato gli edifici delle nuove Terme, inutile dire che sono belli oltre che costruiti con tutti i crismi della bio-ediliza.

Argentin era alla gewiss prima ancora che all'Ariostea ... in quegli anni hanno vinto tutto, purtroppo anche con corridori-meteore molto discussi

come Berzin,Ugrumov,Bobrik passando x Furlan,Volpi ( beccati x doping) senza dimenticare il ben noto Riis ...

Da ricordare una tripletta alla Freccia Vallone ; Argenti, furlan,Berzin peccato che all'arrivo il medico della squadra, il fantomatico Dott.Ferrari dichiara:"tutto ciò che passa i test nn è da ritenere DOPING ... sic...

Lui e Ferretti ( Ariostea) erano un bel binomio, ma con Bombini (Gewiss) nn scherzava e ha fatto la storia del Ciclismo x tutti gli anni'80 e gli inizi '90.

A Moreno auguro che vada in porto il suo progetto, sarebbe una boccata di ossigeno x il ciclismo

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Se uno va ad Alleghe per pedalare in un velodromo, con una ventina di salite fra le più belle al mondo nel raggio di 50km è un MONA[

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Il rendering è piccolo ma da quel che si vede il progetto non mi sembra un granchè, per di più in posto considerato patrimonio dell'umanità. Che senso ha un velodromo aperto, in montagna?

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Il rendering è piccolo ma da quel che si vede il progetto non mi sembra un granchè, per di più in posto considerato patrimonio dell'umanità. Che senso ha un velodromo aperto, in montagna?

Già, bisognerebbe chiederlo ad Argentin. Ma son sicuro che non risponderebbe.....

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Il rendering è piccolo ma da quel che si vede il progetto non mi sembra un granchè, per di più in posto considerato patrimonio dell'umanità. Che senso ha un velodromo aperto, in montagna?

Già, bisognerebbe chiederlo ad Argentin. Ma son sicuro che non risponderebbe.....

In più ideato da uno che si dice interessato al risparmio energetico e che si fa appoggiare da un architetto che dice di curarsi della qualità dell'ambiente...

Modificato da Revo (visualizza cornologia modifica)
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Caro Argentin i tempi cambiano e cambia anche il modo di gestire una gara. Se vuoi puntare alla tappa puoi permetterti una fuga da lontano ma se sei in classifica e ti prendi una cotta hai buttato via tutti i tuoi sforzi e quelli di un gruppo che ha lavorato per te sacrificandosi e facendosi un culo nero.

Il livello dei pro è talmente alto che devi limare per forza .

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