Da possessore di Diverge (modello da poveri, molto pesante), secondo me è una buona scelta a queste sole condizioni:
- per te è molto importante il primo punto, cioè l'uscita su strada, non necessariamente con il coltello tra i denti, ma diciamo che è qualcosa che non ti faccia rimpiangere troppo il corsa vero e proprio. La Diverge più o meno è la Roubaix come geometrie. Le altre bici elencate mi paiono molto spostate sul cicloturismo (Pacer a parte, che avevo valutato anch'io). Idem le citate AWOL, Sequoia
- prendi non il modello poco più che base, non dico necessariamente carbon, ma almeno l'alluminio "premium" (non ricordo il nome, ma non è la A1 come la mia per capirci, potrebbe chiamarsi E1 ma sinceramente non ricordo), e soprattutto con i perni passanti, non con gli sganci tradizionali (con i dischi na merda, bestemmio tutte le volte che cambio ruote). Non sarebbe male spendere qualcosa in più e prendere un modello con freni idraulici, ma dipende dal budget. La versione Alu più figa mi pare abbia anche la forcella con gli attacchi per i portapacchi, non solo dietro, in ottica di viaggio, anche se ormai con il bikepacking mi pare che il discorso portapacchi sia un po' passato, soprattutto per viaggi del weekend.
- con la Diverge, soprattutto con i modelli da barbone come la mia, metti in conto l'acquisto di 2 ruote decenti (soprattutto leggere), le originali le terrei come faccio io per fare l'asino sugli sterrati, oppure valuterei di farmele ritirare nuove già dal venditore. I cazzi con la diverge con perno passante dietro è l'adozione di un passo non standard per il PP da 135mm (chiamato SCS), a meno che con il modello 2017 non siano rinsaviti
- sullo sterrato, inteso come strade bianche, ma anche qualcosa di più (ho fatto anche sentieri) va benissimo sia con le slick originali da 30mm che, ancora meglio, con i 32mm tassellati. Su strada lascio i soliti Conti da 25mm e per come la uso io mi ci trovo bene (peso a parte)