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Guarda...io uso per allenarmi e per gare un colnago master del 1991 con gruppo 10v piu moderno e va da dio..qualche uscita in fissa anche...ma appena portro permettermelo mi prenderò la crono visto che intedo far le distanze lunghe "no draft".....gia iscritto all'IRONMAN 70.3 di Pescara 2018 ;-)


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Domandina, secondo voi ha senso investire in Delle prolunghe/protesi/aerobar short, come vogliamo chiamarle, per le gare draft legal? Il costo rapportato a quelle classiche è da folli!

Dubito farò mai dei 70.3, non ho il fisico adeguato per della roba così,  quindi la roba no draft non ci penso nemmeno a prenderla! 

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Domandina, secondo voi ha senso investire in Delle prolunghe/protesi/aerobar short, come vogliamo chiamarle, per le gare draft legal? Il costo rapportato a quelle classiche è da folli!
Dubito farò mai dei 70.3, non ho il fisico adeguato per della roba così,  quindi la roba no draft non ci penso nemmeno a prenderla! 
Provale.....se sei uno che sta davanti e "tira il gruppo" sicuramente qualcosina in km/h lo guadagni...dietro in scia son pericolosissime secondo me non avendo le mani sui freni...avevo visto delle deda belline su amazon a 40euro circa...

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colto sulla via di damasco (o meglio...del triathlon), oggi pomeriggio ho letto con avidità questo post, è bello sapere che più di qualcuno ha idee pazze nella vita...in senso positivo ovviamente!! ;)

sono 2 anni che cazzeggio senza meta come cicloamatore alla ricerca di un obiettivo sportivo, di recente mi sono fatto la fissa fighetta da pista e sto iniziando a mettere su qualche km su strada per ora, con l'obiettivo di sperimentare le crit e la pista dopo essere restato deluso dalle gf e dai circuiti su strada.

mi ha attizzato la storia di un ex pro della mia regione, che abbandonata la bici al chiodo, ha abbracciato (e abbraccia tuttora) con successo sia le prolughe da crono sia la piega pista nel circuito RHC (tale Bertazzo, team bahumer per gli stalker)

Volevo sapere se secondo voi si può riuscire a stabilire una tabella di allenamento che possa ottimizzare sia la resa nel futuro triathlon, che nelle crit, sia qualora decidessi di dedicarmi occasionalmente a qualche pazzia come trailrunning, gare di sci di fondo, scialpinismo e alla via così...

finora ho seguito una mia tabella di allenamento che, per quanto ignorante, devo dire che ha migliorato la mia resa sulla mezza maratona e sulla velocità in pianura in bicicletta, mio grande tallone d'achille quando pedalo. se volete ve la posto, nulla di particolare. 

chiaro che vorrei cimentarmi su distanze medie per il triathlon, non mi sento portato per la velocità pura...

Come prima cosa, note le mie carenze nel nuoto, volevo iniziare ad nuotare in piscina con degli amici ex nuotatori, per iniziare a sgrezzare il movimento...al momento non so quante vasche riuscirei a fare!! poche di sicuro...

es. 2-3 volte a settimana togliendo un allenamento di bici e uno di corsa al mio attuale programma...intanto fondo lavorando sulla tecnica e poi lavorando su cambi di ritmo, una volta acquisito un gesto decente..

c'è qualche matto che si è già cimentato in imprese simili? 

Conviene fare riferimento a società di triathlon, o viste le mie possibili "derive" (running, sci...) verrei malvisto in quanto "non concentrato su un singolo obiettivo" ?

Mi spiego, l'allenamento "alternativo" è ammesso, basandovi sulla vostra esperienza? Che so: saltuariamente sostituire un allenamento di corsa o bici (non nuoto, essendo io carente), con magari un bel giro di scialpinismo, o una garetta di trailrunning (magari non troppo lunga), semplicemente per cambiare un po' aria?

Vi sarò sembrato parecchio indeciso...e probabilmente lo sono ;)  diciamo che sto cercando di ri-organizzare la mia vita sportiva, da una parte sto cercando uno sport che mi dia certezze, obiettivi, cose che nel mondo dei cicloamatori non trovo. dall'altra, non vorrei rinunciare ad alcuni passatempi che da sempre mi hanno appassionato, ma di cui non vorrei fare una ragione di vita, per non perderne il gusto..cercando di mediare tra le due :)

Io la vedo a livello psicologico: un cicloamatore partecipa a competizioni che non sono miminamente paragonabili a quelle di un prof, come distanza dislivelli ecc. mi riferisco alle varie gf, mf, circuiti, cronoscalate. magari ad un cicloamatore senza velleità questo può andare anche bene, ma a me da fastidio sapere che, per quanto ci si possa impegnare, un cicloamatore non potrà mai mettersi a confronto con un pro. Provengo dal canottaggio, sport diviso per peso, età e specialità (tipo di barca). Distanze uguali per tutti. Chi vince, vince su tutti. Nessuna differenza tra chi inizia a 15 anni o a 35, la distanza di gara è quella. E, sinceramente, preferisco arrivare merdesimo, ma avere avuto la possibilità di confrontarmi con i migliori, piuttosto che vincere una competizione amatoriale, che per quanto di interesse internazionale, non sarà mai a livello di una competizione professionistica. Per questo voglio avvicinarmi alle crit, al triathlon, e alle specialità di cui sopra...per poter essere alla pari

se siete arrivati a leggere fin qua, chiedo scusa per lo sfogo...spero di essermi fatto capire, e spero di non avervi annoiato!! ringrazio fin d'ora chi mi saprà illuminare nell'oscurità delle mie poche e ben confuse idee...buone pedalate a tutti!!

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Tanti miei compagni di squadra nel periodo invernale sciano...non ne vedo il problema finche non vieni PAGATO per i tuoi risultati credo tu possa fare tutto quello che vuoi....compreso iscriversi a Kona con zero km nelle gambe...
Io per esempio non ce la farei...gia i 7/8 allenamenti settimanali son tantissimi da gestire tra lavoro e famiglia...e poi non so sciare ;-)
Per come lo vivo io è una gara su "me stesso"...se mi alleno bene potro raggiunger gli obiettivi che mi son fissato...se mi alleno male "fallirò" e mi servirà di lezione per il futuro...ma alla fine l'importante è fare sport e divertirsi facendolo...

Secondo me allenamenti rivolti alle crit non posson adeguarsi a quelli per una distanza medio lunga del triathlon...magari agli sprint si...dove lavori sul breve e sulla velocita, su distanze lunghe devi saperti gestire conscio del fatto che poi avrai svariati km da correre e piedi...ma non essendomi mai allenato per crit potrei sbagliarmi...
Ogni tanto qualche uscita in fissa me la faccio lo stesso anche io eh...

In bocca al lupo!!!




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Anche secondo me il problema, ancor prima di far allenamenti mirati e utili alternando vari sport, potrebbe essere di tempo e numero allenamenti.... 

Io valuterei l'opzione pausa pranzo per allenarmi e poi la sera o mattino per secondo allenamento... Quelli che conosco che fanno triathlon (escluso Giulio Molinari che lo fa per lavoro) fanno così...

Non entro nello specifico dei vari sport perché non lo so ma considera che qualcosa potrebbe essere controproducente.... 

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Il 20/10/2017 at 18:04 , Therower ha scritto:

colto sulla via di damasco (o meglio...del triathlon), oggi pomeriggio ho letto con avidità questo post, è bello sapere che più di qualcuno ha idee pazze nella vita...in senso positivo ovviamente!! ;)

sono 2 anni che cazzeggio senza meta come cicloamatore alla ricerca di un obiettivo sportivo, di recente mi sono fatto la fissa fighetta da pista e sto iniziando a mettere su qualche km su strada per ora, con l'obiettivo di sperimentare le crit e la pista dopo essere restato deluso dalle gf e dai circuiti su strada.

mi ha attizzato la storia di un ex pro della mia regione, che abbandonata la bici al chiodo, ha abbracciato (e abbraccia tuttora) con successo sia le prolughe da crono sia la piega pista nel circuito RHC (tale Bertazzo, team bahumer per gli stalker)

Volevo sapere se secondo voi si può riuscire a stabilire una tabella di allenamento che possa ottimizzare sia la resa nel futuro triathlon, che nelle crit, sia qualora decidessi di dedicarmi occasionalmente a qualche pazzia come trailrunning, gare di sci di fondo, scialpinismo e alla via così...

finora ho seguito una mia tabella di allenamento che, per quanto ignorante, devo dire che ha migliorato la mia resa sulla mezza maratona e sulla velocità in pianura in bicicletta, mio grande tallone d'achille quando pedalo. se volete ve la posto, nulla di particolare. 

chiaro che vorrei cimentarmi su distanze medie per il triathlon, non mi sento portato per la velocità pura...

Come prima cosa, note le mie carenze nel nuoto, volevo iniziare ad nuotare in piscina con degli amici ex nuotatori, per iniziare a sgrezzare il movimento...al momento non so quante vasche riuscirei a fare!! poche di sicuro...

es. 2-3 volte a settimana togliendo un allenamento di bici e uno di corsa al mio attuale programma...intanto fondo lavorando sulla tecnica e poi lavorando su cambi di ritmo, una volta acquisito un gesto decente..

c'è qualche matto che si è già cimentato in imprese simili? 

Conviene fare riferimento a società di triathlon, o viste le mie possibili "derive" (running, sci...) verrei malvisto in quanto "non concentrato su un singolo obiettivo" ?

Mi spiego, l'allenamento "alternativo" è ammesso, basandovi sulla vostra esperienza? Che so: saltuariamente sostituire un allenamento di corsa o bici (non nuoto, essendo io carente), con magari un bel giro di scialpinismo, o una garetta di trailrunning (magari non troppo lunga), semplicemente per cambiare un po' aria?

Vi sarò sembrato parecchio indeciso...e probabilmente lo sono ;)  diciamo che sto cercando di ri-organizzare la mia vita sportiva, da una parte sto cercando uno sport che mi dia certezze, obiettivi, cose che nel mondo dei cicloamatori non trovo. dall'altra, non vorrei rinunciare ad alcuni passatempi che da sempre mi hanno appassionato, ma di cui non vorrei fare una ragione di vita, per non perderne il gusto..cercando di mediare tra le due :)

Io la vedo a livello psicologico: un cicloamatore partecipa a competizioni che non sono miminamente paragonabili a quelle di un prof, come distanza dislivelli ecc. mi riferisco alle varie gf, mf, circuiti, cronoscalate. magari ad un cicloamatore senza velleità questo può andare anche bene, ma a me da fastidio sapere che, per quanto ci si possa impegnare, un cicloamatore non potrà mai mettersi a confronto con un pro. Provengo dal canottaggio, sport diviso per peso, età e specialità (tipo di barca). Distanze uguali per tutti. Chi vince, vince su tutti. Nessuna differenza tra chi inizia a 15 anni o a 35, la distanza di gara è quella. E, sinceramente, preferisco arrivare merdesimo, ma avere avuto la possibilità di confrontarmi con i migliori, piuttosto che vincere una competizione amatoriale, che per quanto di interesse internazionale, non sarà mai a livello di una competizione professionistica. Per questo voglio avvicinarmi alle crit, al triathlon, e alle specialità di cui sopra...per poter essere alla pari

se siete arrivati a leggere fin qua, chiedo scusa per lo sfogo...spero di essermi fatto capire, e spero di non avervi annoiato!! ringrazio fin d'ora chi mi saprà illuminare nell'oscurità delle mie poche e ben confuse idee...buone pedalate a tutti!!

io non ho capito una cosa: tu hai fatto/fai gf, mf, circuiti e cronoscalate e vincendo sempre non ti senti motivato e vorresti qualcosa di più?

Se così è capisco il discorso, altrimenti no^^'

#jesuismerdesimosempre

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io non ho capito una cosa: tu hai fatto/fai gf, mf, circuiti e cronoscalate e vincendo sempre non ti senti motivato e vorresti qualcosa di più?
Se così è capisco il discorso, altrimenti no^^'
#jesuismerdesimosempre
Chiaramente non sono un vincente [emoji23][emoji23][emoji23]però neanche ultimo, sono il classico da metà classifica. Non mi sento spronato ad allenarmi perché so che questo mondo (dei cicloamatori) non è minimamente paragonabile al ciclismo "dei pro". Parlo a livello di distanze di gara, dislivelli ecc. Appartengo a quella categoria di persone che preferisce arrivare merdesima, ma almeno essere messa allo stesso livello di un professionista del settore, cosa che nel ciclismo amatoriale non trovo. Anzi, noto che stanno accorciando sempre più le distanze....almeno in alcune gare
Non mi interessa vincere, bensì essere alla pari con tutti gli avversari possibili.
Non so se mi sono fatto capire.... :)

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13 minuti fa, Therower ha scritto:

Chiaramente non sono un vincente emoji23.pngemoji23.pngemoji23.pngperò neanche ultimo, sono il classico da metà classifica. Non mi sento spronato ad allenarmi perché so che questo mondo (dei cicloamatori) non è minimamente paragonabile al ciclismo "dei pro". Parlo a livello di distanze di gara, dislivelli ecc. Appartengo a quella categoria di persone che preferisce arrivare merdesima, ma almeno essere messa allo stesso livello di un professionista del settore, cosa che nel ciclismo amatoriale non trovo. Anzi, noto che stanno accorciando sempre più le distanze....almeno in alcune gare
Non mi interessa vincere, bensì essere alla pari con tutti gli avversari possibili.
Non so se mi sono fatto capire.... :)

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Non ho capito..... 

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Non ho capito..... 
Le gare dei cicloamatori non ti permettono di essere messo sullo stesso piano di un prof, semplice. Le gare dei cicloamatori sono molto più corte delle analoghe gare da prof. È una cosa a livello psicologico: pur allenamenti quanto vuoi, nei cicloamatori non arriverai mai a competere in una gara che abbia le stesse caratteristiche di una gara "pro". Parlo a livello di gp e gare in linea.
Provengo da un mondo (canottaggio) dove la distanza di gara è uguale per tutti, nessuna categoria intermedia. Non significa vincere, anzi!!
Significa gareggiare (e allenarsi) per un risultato che cerca anche un prof!!
Faccio il paragone con le RHC: distanza uguale per tutti, che tu sia un prof (Cortina) o una persona qualunque. In base ai tuoi risultati nelle qualificazioni, poi fai finale A o B. Ma della qualificazione, sei stato messo allo stesso livello dei vari Moser/fortin/ecc. É questo che cerco: essere messo allo stesso livello di qualunque concorrente partecipi alla competizione.
E vorrei cercare nel triathlon e nelle discipline di cui sopra questo genere di trattamento.
Un Ironman è sempre un Ironman sia che tu sia pagato per farlo, sia che tu sia un dilettante che lo fa per sfizio. Il Giro di Lombardia è lungo 240km se sei prof, ma da amatori è lungo 110km...ripeto, non voglio vincere, voglio solo essere messo alla pari con tutti.
Non saprei come altro dirlo....spero di essermi fatto capire [emoji6][emoji6]
Tornando al discorso di partenza...qualche consiglio/esperienza vostra?

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1 minuto fa, Therower ha scritto:

Le gare dei cicloamatori non ti permettono di essere messo sullo stesso piano di un prof, semplice. Le gare dei cicloamatori sono molto più corte delle analoghe gare da prof. È una cosa a livello psicologico: pur allenamenti quanto vuoi, nei cicloamatori non arriverai mai a competere in una gara che abbia le stesse caratteristiche di una gara "pro". Parlo a livello di gp e gare in linea.
Provengo da un mondo (canottaggio) dove la distanza di gara è uguale per tutti, nessuna categoria intermedia. Non significa vincere, anzi!!
Significa gareggiare (e allenarsi) per un risultato che cerca anche un prof!!
Faccio il paragone con le RHC: distanza uguale per tutti, che tu sia un prof (Cortina) o una persona qualunque. In base ai tuoi risultati nelle qualificazioni, poi fai finale A o B. Ma della qualificazione, sei stato messo allo stesso livello dei vari Moser/fortin/ecc. É questo che cerco: essere messo allo stesso livello di qualunque concorrente partecipi alla competizione.
E vorrei cercare nel triathlon e nelle discipline di cui sopra questo genere di trattamento.
Un Ironman è sempre un Ironman sia che tu sia pagato per farlo, sia che tu sia un dilettante che lo fa per sfizio. Il Giro di Lombardia è lungo 240km se sei prof, ma da amatori è lungo 110km...ripeto, non voglio vincere, voglio solo essere messo alla pari con tutti.
Non saprei come altro dirlo....spero di essermi fatto capire emoji6.pngemoji6.png
Tornando al discorso di partenza...qualche consiglio/esperienza vostra?

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Ora mi è chiaro.... 

Esprimo il mio parere: tralasciando il discorso tempo, preparazione, ecc dei prof.... Cosa peraltro non proprio trascurabile, non solo per il discorso risultati ma per quello famiglia, lavoro, ecc. 

Puoi sempre prendere e andare a fare il giro che si sono fatti per il Lombardia sfidando te stesso....Io così mi sentirei più in competizione rispetto ad una gf dove comunque arriverei merdesimo rispetto agli amatori che:

- hanno il motorino nella bici;

- si dopano;

- si allenano veramente. 

Con questo non dico che tu non debba fare triathlon ma guarda che per farlo ci vuole tempo per allenarsi e incastrarci altri sport ne richiede ancora di più 

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Ora mi è chiaro.... 
Esprimo il mio parere: tralasciando il discorso tempo, preparazione, ecc dei prof.... Cosa peraltro non proprio trascurabile, non solo per il discorso risultati ma per quello famiglia, lavoro, ecc. 
Puoi sempre prendere e andare a fare il giro che si sono fatti per il Lombardia sfidando te stesso....Io così mi sentirei più in competizione rispetto ad una gf dove comunque arriverei merdesimo rispetto agli amatori che:
- hanno il motorino nella bici;
- si dopano;
- si allenano veramente. 
Con questo non dico che tu non debba fare triathlon ma guarda che per farlo ci vuole tempo per allenarsi e incastrarci altri sport ne richiede ancora di più 
Hai capito benissimo e condivido tutto ciò che hai detto :) mi permetto di correggere solo la tua ultima frase: si, so benissimo che è dura. Però ho tutta la vita davanti per fare cose intelligenti...finché ho 21 anni e sono in salute, voglio provare a fare queste pazzie... ;) preferisco fallire nel tentativo, piuttosto che avere più avanti il rimpianto di non averci provato [emoji16][emoji16]bisogna essere un po' pazzi nella vita...sennò in bici andremmo tutti in giro con ruota libera, cambio 11v e dischi idraulici... ;)

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Io infatti non voglio frenarti, forse poi ho divagato un po'... valuta bene quali sport possono aiutarti e quali essere controproducenti.... 

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