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secondo voi ha senso un "assemblato" partendo da un telaio di 100 anni fa?


skullbone
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buon giorno a tutti.

vengo subito al dunque: l'anno scorso avevo acquistato per due soldi un telaio recensito in uno dei forum dedicate al ciclismo antico.

tutto ruggine, si vedevano solo le forme, e dei residui del sistema frenante: bacchette tenute da fascette, e già questo dovrebbe collocare il telaio prima della metà degli anni 20. secondo gli esperti del forum poteva trattarsi di un telaio di casa Bianchi, magari una delle numerosissime versioni create negli anni (c'è chi proponeva per una Tebro, marchio antico poi assorbito da Bianchi, solo che le uniche tebro che vedo in giro per la rete sono anni 30, e li non dovrebbe più esserci il frenaggio a fascetta). il telaio è un 17K, e vedendo i cataloghi ci sono due annate in cui compare la numerazione compatibile: 1917 e 1921, entrambe comunque compatibili con i freni a fascetta.

 

il telaio purtroppo presentava, una volta pulito, degli evidenti logoramenti dell'acciaio dei foderi all'attacco del movimento centrale, e questo mi ha "obbligato" a sostituire i tubi prelevati da una bicicletta di identica fattura, ma più moderna (penso anni 40), la forcella era irrimediabilmente storta e lesa nei forcellini, la tengo come reperto ma ho messo la forcella anni 40.

 

vengo al dunque: da tempo ho già fatto brasature e progetti, ora si tratta di pulirla e verniciarla (tra l'altro sotto una delle fascette e in altri punti ci sono residui della vernice originale, un color tipo carta zucchero, forse un po' più sul verde). il manubrio è stato ricostruito dandogli la forma di manubri dell'epoca andandoli a vedere e misurare in un locale museo delle biciclette, per i cerchi userei due R come alcune Path racer del tempo, i mozzi sono "Adua" con oliatore, anni 30. in assenza per ora di un giroruota d'epoca, pensavo di "pettenelizzare" il mozzo Adua, e all'anteriore ricreare un freno a leva, ma sfruttando le fascette e di fatto con sistema a bacchetta (se non mi sono spiegato: il sistema frenante della Bianchi mod A: grossa leva che ricorda il freno a tampone, ma pastiglie per cerchi R. tipo questo 

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 ). la sella: se trovassi un telaio tipo "B17" mi verrebbe voglia di farla da me, partendo dalla forma di legno e da un foglio di cuoio da suole.

ci metterei copertoni rossi, che leggo in giro essere una moda nata a fine 800 e portata avanti fino agli anni 20, circa.

 

insomma: un falso storico partendo comunque da una struttura principale d'epoca e con soluzioni costruttive "coerenti" (quindi brasature ad argento \ ottone e no elettrico).

 

secondo voi vale a pena? ormai il più è fatto, quando l'ho portata a casa ero entusiasta del progetto, ma poi vedendo gente correre su veri cimeli di più di 100 anni, perfettamente conservati, mi sono demoralizzato. certo come spesa come minmo dvrei aggiungere uno zero a quella che sarà la cifra che spenderò alla fine (penso 100 euro). che ne dite?

 

vi mostro il "mezzo" (non guardate la ruota dietro in alluminio, è messa solo per farla star su)

 

alla fine in un unico mezzo avrei:

- la fissa

- la gravel (vintage)

-la corsa (vintage)

- la cx (vintage)

- la bacchettona

 

 

 

 

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Vendila ad un appassionato di cicli vintage e comprati un telaio moderno... è come volersi fare la Mini Cooper partendo da un Porsche 356.

Lascia questo gioiellino ad uno che la ama così e comprati un bel telaio di ora.

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@bix (ma bix beiderbecke?) no non la butto via tranquillo!

volevo solo darle il giusto collocamento. se non ha senso come "bici d'epoca" la finisco con quel che ho e ci giro.

sul forum da dove viene e su subito.it nessuno la voleva perchè di incerta classificazione e il telaio era troppo compromesso. ho speso 15 euro per portarlo a casa, 30 euro di ossigeno per le brasature, una decina per entrambi i mozzi, i cerchi li avevo... 

@pipco se quel telaio lo ho io è proprio perchè gli stessi appassionati non l'hanno voluta nemmeno al prezzo che ho scritto sopra... e ce ne sarà un motivo :P 

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Visto il lavoro che hai già fatto personalmente completerei il progetto! Se hai ricostruito il manubrio e sei in grado di replicare anche la sella non vedo l'ostacolo... Poi se ti diverti !!! Per le opinioni e delle bici altrui perfettamente conservate non mi darei pena.

Io rimango in attesa di vedere il seguito del ripristino... Ahhh  gli amerecan replicano le Ferrari partendo da un parafango riesumato e un motore arruginito e ne vanno orgogliosi ;-)

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48 minuti fa, esav ha scritto:

 Ahhh  gli amerecan replicano le Ferrari partendo da un parafango riesumato e un motore arruginito e ne vanno orgogliosi ;-)

 

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Ciao io farei una sorta di cafe racer, non so come si chiamino ma visto che hai già lavorato parecchio finiscila con i gommoni e dagli uno stile che piace tanto agli americani

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io con questo telaio di bici del nonno ci ho fatto la serchio due volte..

divertiti con materiale di recupero

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@saimonfvgquelle biciclette, specie la prima, sono le Path Racer. Sono le nonne delle biciclette da pista. a fine '800 era normale trovarle o fisse, o a contropedale (il progetto era del 1891, brevettato nel 1898 per cui ha preso subito moda. curioso che oggi venga tanto maltrattato). diciamo che è proprio ciò che vorrei fare io (la prima foto).

forse ho scritto un po' troppo all'inizio e il tutto si poteva riassumere con: "vorrei fare una bicicletta in stile corsa\path racer anni 10720... usando un telaio dell'epoca".

la compromissione del telaio era tale da renderla inutilizzabile, e l'incertezza del modello rendeva impossibile la ricerca dei componenti per ripristinarla.

posterò su "telai home made" il lavoro come ho fatto per gli altri recuperati.

visto che mi hai postato quelle foto dovrò anche far vedere come è venuta fuori la "elops 3" del decathlon che ho trasformato, che poi è stato il mio primo messaggio sul forum...

 

@galbo65 @esav grazie per la fiducia.

si non voglio assolutamente "spacciare" la bici per quello che non è, però visto che volevo fare una bicicletta "in stile" anni 10-20, e il telaio è stato forgiato in quell'epoca, vorrei semplicemente rimetterlo in strada (bianca). ovvio che se facessi fare i lavori di brasatura a terzi non ne varrebbe la pena, ma vi assicuro che vedere l'ottone che cola sul ferro rovente, è già un gran godimento!

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