la protesta dei corrieri foodora a torino

[fra1993]

Il 27/2/2018 at 12:50 , Revo ha scritto:

Vabbé, in attesa che si trovino un lavoro vero e che smettano di fare pena alla gente, vi giro la produzione grezza dei riderZ di Torino. Tra pioggia, sfruttamento e tassisti infuriati, trovano anche il tempo di registrarsi.

Grezza, ripeto.

Engioi!

 

capisco chi protesta, perchè cerca di vedere un futuro attraverso questo lavoro. Per me non è mai stato così, come ho detto, l'ho considerato fin dall'inizio un lavoro temporaneo che non mi togliesse troppo tempo allo studio. Spero invece che, per chi vuole affermarsi in questo settore e farlo diventare da "lavoretto" a lavoro vero, la regolamentazione cambi così come già successo in altri Stati e i contratti vengano definiti secondo categorizzazioni nazionali ed effettive.

P.s.: porco schifo quanto fa schifo sto rap, trap o come cazzo si chiama...

[Capiero]

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[sagatme]

E' questo che mi da fastidio: perchè devo fare pena? E' un lavoro, seppur senza garanzie future: preferisco questo che fare l' "universitario" mantenuto che a 25 anni si laurea e non sa cosa sia un giorno di lavoro nella propria vita. Meglio 1100 euro al mese adesso, paralleli ad una ricerca attiva di un lavoro vero, piuttosto che stare a casa a giocare alla playstation o al bar.

Beh 1100 € un operaio o anche impiegato neoassunto non è detto che li prenda...

In Italia esiste ancora il mito del posto fisso per la vita... Diciamo che negli ultimi anni la cosa si è un po' ridimensionata.

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[fra1993]

1 ora fa, sagatme ha scritto:

Beh 1100 € un operaio o anche impiegato neoassunto non è detto che li prenda...

In Italia esiste ancora il mito del posto fisso per la vita... Diciamo che negli ultimi anni la cosa si è un po' ridimensionata.

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Vero. Ah, tra parentesi, ho cambiato lavoro! 

[bartolopestalozidipinerolo]

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[Capiero]

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[modu]

7 ore fa, Capiero ha scritto:

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Grazie ;)

Mi ero perso l'evoluzione della vicenda e invece è bello vedere che anche i media ne parlino ancora. Per me va fatto un discorso a monte sul mondo del lavoro - nuove tipologie lavorative, globalizzazione, desindacalizzazione tanto per citare i primi tre aspetti che mi vengono in mente - che hanno portato alla situazione attuale di disastro.

Poi c'è il fatto che molti lavori vengono visti come un lavoro "temporaneo". Se esiste questa visione è anche perchè il datore di lavoro fa in modo che sia così, e gli fa molto comodo, perchè può tenere le paghe basse ma soprattutto non deve porre in essere una serie di accorgimenti per migliorarne la qualità

[ilcasta]

2 ore fa, modu ha scritto:

Grazie ;)

Mi ero perso l'evoluzione della vicenda e invece è bello vedere che anche i media ne parlino ancora. Per me va fatto un discorso a monte sul mondo del lavoro - nuove tipologie lavorative, globalizzazione, desindacalizzazione tanto per citare i primi tre aspetti che mi vengono in mente - che hanno portato alla situazione attuale di disastro.

Poi c'è il fatto che molti lavori vengono visti come un lavoro "temporaneo". Se esiste questa visione è anche perchè il datore di lavoro fa in modo che sia così, e gli fa molto comodo, perchè può tenere le paghe basse ma soprattutto non deve porre in essere una serie di accorgimenti per migliorarne la qualità

solitamente è perchè gli costerebbe più mettere a posto i singoli lavoratori "temporanei" rispetto a quel che effettivamente guadagnerebbe dal loro lavoro.

O almeno questo è quel che mi diceva il mio datore di lavoro anni fa quando facevo il cameriere da lui per pagarmi l'università. E ammetto che mi sia sempre andato bene farmi pagare metà stipendio in busta paga e metà in nero, già che era appunto un lavoro temporaneo e sicuramente non avrei voluto farlo per tutta la vita.

Poi appunto, se uno vuole consegnare cibo in bici e che tale lavoro gli sia riconosciuto e pagato bene e unafettadiculo torniamo al discorso iniziale che altri han già fatto prima di me.

peace.

[modu]

9 minuti fa, ilcasta ha scritto:

solitamente è perchè gli costerebbe più mettere a posto i singoli lavoratori "temporanei" rispetto a quel che effettivamente guadagnerebbe dal loro lavoro.

O almeno questo è quel che mi diceva il mio datore di lavoro anni fa quando facevo il cameriere da lui per pagarmi l'università. E ammetto che mi sia sempre andato bene farmi pagare metà stipendio in busta paga e metà in nero, già che era appunto un lavoro temporaneo e sicuramente non avrei voluto farlo per tutta la vita.

Poi appunto, se uno vuole consegnare cibo in bici e che tale lavoro gli sia riconosciuto e pagato bene e unafettadiculo torniamo al discorso iniziale che altri han già fatto prima di me.

peace.

Se guardiamo il lavoro come "un costo" allora siamo scesi veramente in basso da un punto di vista culturale. Non lo dico per criticare te, ci mancherebbe. Ma è un modo di pensare collettivo che trovo odioso. È come quando al telegiornale sparano cagate su quanto costi un ospedale o la sanità. La sanità costa perchè ci interessa curarci, o no?Anche io ho fatto le stagioni in bar e pizzeria e mi andava bene così, ma ho conosciuto camerieri professionisti che invece hanno fatto questo lavoro per una vita mantenendo la famiglia, e hanno dovuto fare periodi in nero e accettare ricatti proprio perchè cretini come me accettavano di lavorare con condizioni più degradanti.

Ps: Sono laureato in economia del lavoro tanto, per chiarire che non parlo a vanvera.

[ilcasta]

21 ore fa, modu ha scritto:

Se guardiamo il lavoro come "un costo" allora siamo scesi veramente in basso da un punto di vista culturale. Non lo dico per criticare te, ci mancherebbe. Ma è un modo di pensare collettivo che trovo odioso. È come quando al telegiornale sparano cagate su quanto costi un ospedale o la sanità. La sanità costa perchè ci interessa curarci, o no?Anche io ho fatto le stagioni in bar e pizzeria e mi andava bene così, ma ho conosciuto camerieri professionisti che invece hanno fatto questo lavoro per una vita mantenendo la famiglia, e hanno dovuto fare periodi in nero e accettare ricatti proprio perchè cretini come me accettavano di lavorare con condizioni più degradanti.

Ps: Sono laureato in economia del lavoro tanto, per chiarire che non parlo a vanvera.

ah, siamo d'accordo che quando un datore di lavoro vede i camerieri come un "costo" piuttosto che come una "risorsa" per il proprio business, significa che non sa fare bene i conti e non andrà lontano, a prescindere da ogni discorso culturale.

Diciamo che ho accettato di lavorare in certe condizioni fino ad un certo punto e comunque sempre in un'ottica di trovare qualcosa di migliore. Se un lavoro non mi piace (per il tipo di lavoro o per l'ambiente), nessuno mi costringe a farlo e mi adopero a cercarne un altro.

Esempio: se ho fatto l'alberghiero e inizio a lavorare in un merdoso catering, mi adopero e ci metto l'anima per acquisire competenze e passare da un posto all'altro puntando ad un ristorante stellato.
Però dico questo perchè a me lo stallo non piace, figuriamoci il posto fisso.

[ilcasta]

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"Samuele, più di 40 anni e 800 euro al mese"

Samuele, ovunque tu sia io ti voglio bene eh, ma per me tu dovevi svegliarti e lamentarti qualche anno fa. Tipo 20 anni fa.

 

[modu]

14 ore fa, ilcasta ha scritto:

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"Samuele, più di 40 anni e 800 euro al mese"

Samuele, ovunque tu sia io ti voglio bene eh, ma per me tu dovevi svegliarti e lamentarti qualche anno fa. Tipo 20 anni fa.

 

Nell'articolo si dice che "la Danimarca ha approvato una forma embrionale di contratto di categoria nazionale".

Poveretti.. Qui i problemi sono altri, tipo che siamo fuori dai mondiali di calcio, chi c'è al grande fratello ( ho scoperto l'altro giorno che esiste ancora questa puttanata), eccetera eccetera. 

Tristezza