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Grab, il Grande Raccordo Anulare delle bici


Gab
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Che ne pensate? Io non mi sono ancora informato a modino...

Flame mode "ON"

Sent with HTC One

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Io tremo ogni volta che leggo il GRANDE....seguito da qualcosa che parla di viabilità.

 

Vista la situazione economica della ns Nazione mi piacerebbe sentire d'ora in poi "il Piccolo Progretto etc".

Cioè è più realizzabile, dai su :)

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se organizzato bene, con incroci intelligenti con le strade, e senza pedoni ritardati, può essere ottimo. a londra è pieno di cose così.

scusate, pensavo fosse un progetto unitario. visto la cartina in fondo. vedere la parola "marciapiede" mi fa propendere per la solita cacata immonda.

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abito a Roma da sempre, ed una amministrazione più disgraziata di questa verso i ciclisti non mi era mai capitata. Parole,progetti,spese per queste presentazioni e fatti zero. Nel mio tragitto, da una delle zone che dovrebbe avere la ciclabile almeno dal 1993 come progetto presentato, ci sono buche che risalgono a tre anni fa, e le vedo ogni giorno.

Purtroppo i giornali di regime, non dicono alcune cosette a riguardo le decisioni che può prendere un Sindaco. I suoi poteri a riguardo decisioni simili (viabilità,costruzione strade,parcheggi etc) sono stati ridimensionati dalla legge Bassanini che ne ha, per meglio tutelarne le esigenze di partito, le decisioni a riguardo, al fine di non far coinvolgere il Sindaco in scandali tangentisti. Ma questi sono dettagli che al cittadino (E)lettore non devono essere comunicati.   

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abito a Roma da sempre, ed una amministrazione più disgraziata di questa verso i ciclisti non mi era mai capitata. Parole,progetti,spese per queste presentazioni e fatti zero. Nel mio tragitto, da una delle zone che dovrebbe avere la ciclabile almeno dal 1993 come progetto presentato, ci sono buche che risalgono a tre anni fa, e le vedo ogni giorno.

Purtroppo i giornali di regime, non dicono alcune cosette a riguardo le decisioni che può prendere un Sindaco. I suoi poteri a riguardo decisioni simili (viabilità,costruzione strade,parcheggi etc) sono stati ridimensionati dalla legge Bassanini che ne ha, per meglio tutelarne le esigenze di partito, le decisioni a riguardo, al fine di non far coinvolgere il Sindaco in scandali tangentisti. Ma questi sono dettagli che al cittadino (E)lettore non devono essere comunicati.   

Nei primi anni '80 scendendo da Bracciano (Braccianese, Cassia poi verso la Tiburtina e infine ai Castellii faceva il GRA in bici, andai a vedere una tappa del giro!

Era una goduria. Ma anche da Bracciano a Cerveteri c'era una linea gialla lungo la strada, che era ciclabile. Ora è tutto un girone infernale.

Comunque anche in Toscana promesse tante e fatti Zero!

M

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Fossi in voi non me la prenderei tanto. Personalmente non credo sia nemmeno un discorso da ricondurre alle varie amministrazioni locali, la cosa è semplicemente un'altra ; dalle nostre parti manca ancora la mentalità per concepire una mobilitazione sana , sicura e low-cost. In Italia siamo ancora troppo legati a vecchie concezioni e modi obsoleti di interpretare mobilità e questioni energetiche che in Europa al contrario, hanno recepito già da diversi anni....

 

E' duro ammetterlo ma...siamo solo una provincia, bigotta e assai vecchia in quasi tutto. ( parlo di servizi ai cittadini , ovviamente il discorso cambia se parliamo di controlli elettronici delle assicurazioni auto , o di strisce blu o varchi elettronici ecc....in certi ambiti - casualmente - siamo molto più evoluti ), le cose cambieranno ma ci vorrà ancora del tempo...

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Riporto qui la mia esperienza... Nella mia città erano state create delle piste ciclabili semplicemente tracciando con la vernice una linea di separazione arancione e la carreggiata di blu un operazione costata diverse centinaia di migliaia di euro, la creazione di queste piste è costata troppo e da subito gli automobilisti e i commercianti si son schierati contro di esse... A fine mandato del sindaco(nonché attuale senatore) si è susseguito un suo burattino il quale come prima cosa per ripagare i suoi elettori ha eliminato le piste ciclabili raschiando l'asfalto con le ruspe e lasciando l'asfalto in questo stato: 89638542e256794e7df0494573ac4dd2.jpg

La foto non è recente ma le strade son ancora cosi è questa operazione è costata altre centinaia di migliaia di euro e ora i pochi tratti di pista rimasti son usati cosi:

0f913412f74c82f3c92a179c789a9bfa.jpg

030a8cfd0bd312b9a894486d2623b057.jpg

c0fd48ee2a75e3914f4e50255b7c23a3.jpg

Se vi va leggete pure:

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Tutto è stato fatto a spese dei cittadini questi sono gli esempi italiani

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Fossi in voi non me la prenderei tanto. Personalmente non credo sia nemmeno un discorso da ricondurre alle varie amministrazioni locali, la cosa è semplicemente un'altra ; dalle nostre parti manca ancora la mentalità per concepire una mobilitazione sana , sicura e low-cost. In Italia siamo ancora troppo legati a vecchie concezioni e modi obsoleti di interpretare mobilità e questioni energetiche che in Europa al contrario, hanno recepito già da diversi anni....

 

E' duro ammetterlo ma...siamo solo una provincia, bigotta e assai vecchia in quasi tutto. ( parlo di servizi ai cittadini , ovviamente il discorso cambia se parliamo di controlli elettronici delle assicurazioni auto , o di strisce blu o varchi elettronici ecc....in certi ambiti - casualmente - siamo molto più evoluti ), le cose cambieranno ma ci vorrà ancora del tempo...

Sei un estremista, come fa la gente ha lavorare sennò??? Tutti in bici?

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Non è la mentalità ad essere sbagliata.Basta con sti discorsi da bar.

Questo è tutto frutto di una politica dei trasporti pesantemente fallimentare intrapresa dalle istituzioni pubbliche dagli anni 50 ad oggoggi.L'automobile è stata messa al centro della vita cittadina, le città sono state costruite/rimodernate con l'automobile al centro.

Non c'è da stupirsi se la gente non utilizza la bici come mezzo di trasporto.

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In italia c'è un equazione semplice ,ho un terreno edificabile o da riconvertire ,per tenere in piedi qualunque progetto ho bisogno di una quota di residenziale cioè case...cioè strade,parcheggi che rosicchiano buona parte degli oneri di urbanizzazione.Il classico cane che si morde la coda e gira su se stesso.

La bici è uno sport prevalentemente nella testa dell'italiano medio la pista ciclabile è campagna elettorale ...nella migliore delle ipotesi si fa la pista ciclabile per spendere 2 e ottenere 20 di finanziamento per le piste i 18 servono per pagare gli stipendi dei dipendenti della pubblica amministrazione.

La rivoluzione nel mondo consumistico la fa il consumatore, ben vengano i Bollani che fanno tendenza (fin che dura)oppure ben venga una bella crisi petrolifera con benzine e gasolio a 50 € al litro ..prima o poi qualcuno si sveglierà.

Il giorno che spariranno le auto dalle strade ci potremo sbizzarrire e avremo un vantaggio non da poco noi siamo già abituati ad andarci in bicicletta .

Non prendete troppo sul serio ciò che dico da un lato c'è amarezza dall'altro poca speranza sarò anziano tocca a voi giovani cambiare questo paese noi non ne siamo stati capaci.

 

 

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Non è la mentalità ad essere sbagliata.Basta con sti discorsi da bar.

Questo è tutto frutto di una politica dei trasporti pesantemente fallimentare intrapresa dalle istituzioni pubbliche dagli anni 50 ad oggoggi.L'automobile è stata messa al centro della vita cittadina, le città sono state costruite/rimodernate con l'automobile al centro.

Non c'è da stupirsi se la gente non utilizza la bici come mezzo di trasporto.

 

 

Qualcuno di voi ha mai visto il film "Togliatti(grad)"?

Per chi non lo ha visto riassumo in breve di cosa parla. A seguito dell'accordo con l'URSS e la Fiat di, tra la fine degli anni 50 e linizio degli anni '60, si sviluppò in URSS una nuova città intitolata appunto a quel personaggio dell'allora PCI. Chiamandola appunto Togliattigrad, la città si svluppo seguendo la fabbrica di auto VAZ che produceva vetture.

Più vetture produceva, più i palazzi si costruivano, più gli autobus si riempivano fino a trasportare quasi 30mila (si avete letto bene) 30 mial operai al giorno, facendo spola tra i casermoni costruiti nella steppa e la fabbrica VAZ.

Ci fu, pensate anche un interscambio formativo. Operai sovietici vennero a Torino per imparare, ed operai Torinesi esperti e qualificati furono inviati in URSS per formare maestranze. Chiaramente tutto intorno ruotavano, interpreti, ingegneri,scuole,locali commerciali,terzo settore ect ect.........il famoso indotto insomma.

Quel "modello" di lavoro, venne replicato anche in Italia, con la nascita degli stabilimenti a Pomigliano d'Arco, Melfi, e Termini Imerese. Ora provate ad immagginare alla "forza lavoro" impiegata per costruire un auto e quello invece per costruire una bicicletta.

Secondo voi e seguendo quel modello, che aggiungo di par mio idealista e privo di futuro logico ma solo espressione di immediato e rapida soluzione ad un problema, cosa si poteva ottenere se non il caos attuale? 

  

Modificato da Romafix (visualizza cornologia modifica)
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  • 1 month later...

L'idea del grande raccordo 'e anacronistica se prendiamo in esempio la nuova ciclabile su via Portuense, solo un piccolo tratto che soddisfa le necessita' di un' intera citta' (per chi non lo sapesse si tratta di corsia, parcheggio e ciclabile...una pazzia che almeno ha avuto forma dopo anni di incidenti) e da come la stanno descrivendo i media sebra essere l'itinerario ideale per chi vuole girare in bici specialmente durante i giorni festivi primaverili.

Le poche righe sulle nuove proposte di chiusura dell'appia al traffico che in questi giorni caratterizzano le bacheche di ogni gruppo inducono a pensare piu' ad una lotta di classe contro i residenti che ad un miglioramento per i turisti ecologici dal momento che le vie a rischio vengono parzialmente tutelate lasciando scoperti incroci pericolosi.
Il problema sebra esser risolto con un tratto in un parco storico confinante(Caffarella), colmo di monumenti per poi sfociare su via dell'Almone, una strada ad alto scorrimento e scarsa illuminazione in cui 'e facile incontrare pastori maremmani in piena liberta'.

Questo 'e solo un esempio.....
La causa generale come in tutte le iniziative che coinvolgono privati, amministrazioni pubbliche e gruppi, risiede nella contaminazione politica a scopo lucrativo e di notorieta'.
Roma purtroppo ne e' la capitale a tutti gli effetti.





 

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Non è la mentalità ad essere sbagliata.Basta con sti discorsi da bar.

Questo è tutto frutto di una politica dei trasporti pesantemente fallimentare intrapresa dalle istituzioni pubbliche dagli anni 50 ad oggoggi.L'automobile è stata messa al centro della vita cittadina, le città sono state costruite/rimodernate con l'automobile al centro.

Non c'è da stupirsi se la gente non utilizza la bici come mezzo di trasporto.

 

 

Qualcuno di voi ha mai visto il film "Togliatti(grad)"?

Per chi non lo ha visto riassumo in breve di cosa parla. A seguito dell'accordo con l'URSS e la Fiat di, tra la fine degli anni 50 e linizio degli anni '60, si sviluppò in URSS una nuova città intitolata appunto a quel personaggio dell'allora PCI. Chiamandola appunto Togliattigrad, la città si svluppo seguendo la fabbrica di auto VAZ che produceva vetture.

Più vetture produceva, più i palazzi si costruivano, più gli autobus si riempivano fino a trasportare quasi 30mila (si avete letto bene) 30 mial operai al giorno, facendo spola tra i casermoni costruiti nella steppa e la fabbrica VAZ.

Ci fu, pensate anche un interscambio formativo. Operai sovietici vennero a Torino per imparare, ed operai Torinesi esperti e qualificati furono inviati in URSS per formare maestranze. Chiaramente tutto intorno ruotavano, interpreti, ingegneri,scuole,locali commerciali,terzo settore ect ect.........il famoso indotto insomma.

Quel "modello" di lavoro, venne replicato anche in Italia, con la nascita degli stabilimenti a Pomigliano d'Arco, Melfi, e Termini Imerese. Ora provate ad immagginare alla "forza lavoro" impiegata per costruire un auto e quello invece per costruire una bicicletta.

Secondo voi e seguendo quel modello, che aggiungo di par mio idealista e privo di futuro logico ma solo espressione di immediato e rapida soluzione ad un problema, cosa si poteva ottenere se non il caos attuale? 

  

Ci sono state anche delle ipotesi teoriche interessanti seppur centrate sull'uso dell'automobile.

La città verticale di Hilberseimer separava nettamente il traffico automobilistico da quello pedonale su due livelli.

 

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La città verticale di Hilberseimer separava nettamente il traffico automobilistico da quello pedonale su due livelli.

 

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mazza che tristezza

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