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se il trasporto pubblico fosse gratuito


lo-fi boi
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@Capiero

Seppur io concordi con la tua analisi, mi fa specie sentir parlare te (strenuo difensore dell'antifascismo) con accezione negativa nei confronti di un sistema voluto e organizzato da sindacati che non son certo figli del ventennio.

O forse, nuovamente, sbaglio ad interpretare il tuo semplice e schematico pensiero?

@Dane @Pablohoney

@lelefix il fatto che uno pensi fuori dai tuoi schemi/preconcetti ti ha messo in difficoltà e hai dovuto chiamare i rinforzi?

 

Quando c'era lui i bus passavano in orario.

 

Quando c'era lui i bus si chiamavano corriere. Ma dubito che arrivassero in orario

 

AH AH AH!!!

@lelefix, sto giro pure te ti sei beccato del fascista senza passare dal "Via!"... :-D

#sillogismi

 

 

Sono abituato da sempre a beccarmi (rispettivamente) del

 

"fascista"

"leghista"

"comunista"

"anarchico"

"qualunquista"

"superficiale"

"terrone"

"capitalista"

ecc ecc

 

epiteti giunti ogni volta che mi son trovato in situazioni nelle

quali, non ho voluto gettare il cervello all'ammasso e ho voluto

mettere in discussione alcuni "dogmi" senza accettare

supinamente il  "verbo e volere" della cricca o setta

di turno. 

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A me spiace che chi ha aperto questa discussione, cercasse spunti di riflessione, sollevasse dubbi, non egocentrismi ot fini a sé stessi. Punzecchiarsi via web è inutile e disturba chi, con questa riflessione, vuole approfondire, o più semplicemente, di leggere cose nuove.  :-/

Le dispute di quest'epoca, dividono ed inaridiscono i/le sempre meno interessati/e alla socialità e spostano le masse navigatrici all'edonismo esasperato e virale.

Se non si riesce a discutere di certi argomenti qui, piantiamola lì, che è meglio. Ed è meglio, come dice ad es. @lelefix , di continuare a scornarsi, seduti, con le gambe sotto un tavolo.

Chiedo si finisca con gli off topic, grazie.

Poi non lagnate se vi si cancellano scritti, eh? ;-)

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tralascio il fatto che l'articolo ha prodotto ciò che la giornalista voleva ottenere, cioè contrappore due schemi ideologici e farli scornare, visto che ci siete riusciti benissimo, ma avete visto i banner pubblicitari?
ora se non li avete visti, ci può anche stare perchè eravate presi dall'articolo, ma a mio parere discutere su qualcosa che prima pone delle domande - il titolo - e poi nel corpo non da delle risposte, credo sia uno dei must del moderno giornalismo inutile e internettiano.
Un articolo deve costruire, non deve dividere, deve essere un ponte non un muro, ed invece ecco cosa accade, che ci si scontra su tematiche sociali, portando esempi di questa o quell'altra città, dimenticando le differenze culturali delle società stesse. Come esse siano state formate,costruite e cresciute e sopratutto la loro storia, le origini che ne hanno fatto una società.
Non credo a queste soluzioni ecosimpatiche, ne credo a soluzioni drastiche del tipo tutti in bici o tutti in auto,piuttosto che tutti sui mezzi pubblici, per un semplice motivo. Chi usa, qualsiasi cosa, deve ringraziare chi la produce e senza uno non esiste l'altro. E' così almeno dal 1920 e lo sarà sempre.

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Io avevo capito che la motivazione della cancellazione di certi scritti fossero altri, ma ho sicuramente capito male io come al solito.

Ci tornerò comunque con un topic apposito, così almeno non mi si potrà accusare di essere OT....

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@Romafix b'è questo è un tuo parere, parere sicuramente condiviso ma non per questo necessariamente giusto. Chi usa una cosa deve ringraziare chi l'ha fatta? O chi l'ha fatta deve ringraziare chi la usa? E' una bella domanda che ne nasconde un'altra chi l'ha fatta perchè l'ha fatta? L'ha fatta perchè venisse usata o l'ha fatta per guadagnarci qualcosa di materiale, per avere riconoscenza.  Mi sembra che si sia perso il senso profondo delle cose, le cose non servono a far quadrare i conti, i conti sono accessori, sono strumenti, convenzioni.

Non è affatto vero che il mondo funziona così, ha sempre funzionato così e sempre funzionerà così. Siamo noi poveri ciechi cittadini di una società che ci impedisce di vedere il mondo che pensiamo che il mondo sia un modello economico ma il mondo e l'Uomo se ne fregano dei modelli economici, il sole sorge, la pioggia cade, la gravità grava, se una sola di queste grandezze venisse a mancare verrebbe a mancare tutto eppure queste cose succedono, sono gratis, non le abbiamo programmate e non le possiamo controllare eppure ci tengono in vita. Le cose che mi rendono più felice non mi portano soldi, non quadrano, sono in perdita totale eppure senza quelle cose sarei nulla. Curare il cancro è un inutile stupidaggine dal punto di vista economico, amare lo è allo stesso modo, come lo è dipingere, pregare, meditare, festeggiare, persino ciulare non ha nessun senso troppi casini possiamo riprodurci in maniera più efficiente e senza complicazioni "Abbiamo la tecnologia" (cit). Il fine ultimo di ogni essere umano su questa bella palla è essere felice e essere felice non quadra mai. E allora perchè deve quadrare la società, perchè un modello sociale deve essere per forza economicamente sostenibile, se è bello se è utile se ci rende felici facciamolo e basta seza stare a pensare al prezzo dei preservativi, non è quello il punto! La società è fatta di uomini non di conti costruiamo idee sociali umane non bancarie poi se i banchieri saranno bravi le sapranno far quadrare altrimenti verranno spazzati via da un sistema più appropriato è successo mille volte succederà ancora non bisogna aver paura di fallire economicamente bisogna aver paura di fallire umanamente.

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tralascio il fatto che l'articolo ha prodotto ciò che la giornalista voleva ottenere, cioè contrappore due schemi ideologici e farli scornare, visto che ci siete riusciti benissimo, ma avete visto i banner pubblicitari?

ora se non li avete visti, ci può anche stare perchè eravate presi dall'articolo, ma a mio parere discutere su qualcosa che prima pone delle domande - il titolo - e poi nel corpo non da delle risposte, credo sia uno dei must del moderno giornalismo inutile e internettiano.

Un articolo deve costruire, non deve dividere, deve essere un ponte non un muro, ed invece ecco cosa accade, che ci si scontra su tematiche sociali, portando esempi di questa o quell'altra città, dimenticando le differenze culturali delle società stesse. Come esse siano state formate,costruite e cresciute e sopratutto la loro storia, le origini che ne hanno fatto una società.

Non credo a queste soluzioni ecosimpatiche, ne credo a soluzioni drastiche del tipo tutti in bici o tutti in auto,piuttosto che tutti sui mezzi pubblici, per un semplice motivo. Chi usa, qualsiasi cosa, deve ringraziare chi la produce e senza uno non esiste l'altro. E' così almeno dal 1920 e lo sarà sempre.

lo scornarsi da quel che ho capito non deriva dall'articolo.

comunque, come ho già detto, wired non è una delle mie riviste preferite (con questo intendo dire che mi fa cagare), però l'articolo mi ha fatto pensare ad un interessante spunto di riflessione. L'idea del mezzo pubblico gratuito dovrebbe essere una spinta per avere città più vivibili, ma spesso non accade perché in fondo ai giorni nostri "c'eccita lu pagà" siamo figli del "o c'hai gli sghei o non sei nessuno". Fortunatamente in molti posti di questo pazzo mondo di tasse molti stanno andando in contro tendenza perché hanno capito che il sistema economico su cui si basa la nostra economia e dunque la nostra vita inizia fare acqua da tutte le parti e non è più sostenibile.

io penso inoltre che questa non debba essere una soluzione tutti sugli autobus, perché non sarebbe credibile, ne quasi possibile, vale lo stesso per la bici. Ma credo che siano buoni incentivi per cercare quantomeno di ridurre gli spostamenti con mezzi privati.

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Mah....la bici è gratis, però incontra minor successo. La verità è che l'auto in Italia fa molto status symbol, in più il paese è stato letteralmente automobilizzato dal lavaggio del cervello fatto dai soliti noti per soliti motivi e l'italiano medio per pigrizia (soprattutto mentale) non riesce a farne a meno.

Il caso del nuovo stadio di Roma è emblematico...

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Mah....la bici è gratis, però incontra minor successo. La verità è che l'auto in Italia fa molto status symbol, in più il paese è stato letteralmente automobilizzato dal lavaggio del cervello fatto dai soliti noti per soliti motivi e l'italiano medio per pigrizia (soprattutto mentale) non riesce a farne a meno.

Il caso del nuovo stadio di Roma è emblematico...

 

Ma cosa dici dai! Finiamola con certe stronzate antiautomobilistiche, le auto sono ECOLOGICHE, SICURE ed ECONOMICHE... me lo ha detto Babbo Natale ;-)

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allora sapete benissimo che sono realista, magari sembrerò cinico, ma di questo dobbiamo vivere, i sogni le utopie servono solo per incantare i popoli. Quindi parliamo di realtà. 
La realtà è che l'idea se pur piacevole è irrealizzabile per una serie di motivi. Ma prima di elencare i motivi, faccio una distinzione.

Io parlo per Roma, la mia città, dove vivo, dove vivono altre 3milioni di persone fisse, e dove ne arrivano altre 3/4 al giorno e ne escono altrettante dalle sue strade e dalle sue ferrovie. Poche per la verità,mal messe e anche fatiscenti se vogliamo, quindi prima di parlare di un generico "mezzi pubblici per tutti", dobbiamo analizzare alcuni fattori. 
Il primo per esempio è il fattore demografico; per avere una minima possibilità di offrire un servizio gratis, dobbiamo selezionare chi lo usa, chi ne fa uso costante, per quanti km lo deve usare, che vantaggi ne può avere etc ect. Fatte queste valutazioni, si può pensare ad una "gratuità" per gli utilizzatori. Già questo per esempio comporta una "selezione" appunto che scarta altri, rendendo l'offerta buona per alcuni meno buona per altri. Come la mettiamo allora con il "tutto per tutti"?
tempo fa un governatore del Lazio, fece una proposta simile, facendo salire sui mezzi pubblici gratis tutte le persone anziane sopra i 70 anni. Come proposta poteva essere condivisa, se non fosse che venne tacciata la proposta con questa frase......"misura da ventennio fascista" ( ci risiamo sempre come al solito mi dispiace per @capiero) perché la proposta chiaramente veniva da un esponente di destra e non di sinistra. A loro volta quelli di sinistra non hanno più proposto nessuna alternativa valida ed ecco che si paga tutto come prima. Poco male.
Fatto questo, ammettendo che si possa fare, gratis per tutti, dobbiamo parlare dei costi. Come si mantiene un bus se nessuno paga? Chi amministra il bene - il mezzo pubblico - perché dovrebbe farlo gratis? Per mecenatismo? Amore per il prossimo? Spirito idealista? Rivoluzione politica? Insomma per quale motivo lo deve fare? E se non vuole farlo che si fa? Si cerca uno che lo fa?
Anche qui, ammettiamo che troviamo il mecenate che offre servizi gratis per tutti. e supponiamo che si rompe l'autobus? Chi lo ripara, con quali soldi, chi ci si mette ad aggiustarlo e custodirlo per il tempo della rottura? 
Ma ammettiamo anche che si possa fare, troviamo mecenati meccanici che riparano gratis l'autobus - cominciano già ad essere troppe le cose gratuite il che fa nascere già il sospetto, perché va contro tutte le parole descritte da Hume sulla natura umana o Plauto se vogliamo - dicevo, riparano gratis l'autobus a cosa lo alimentiamo? Gasolio? benzina? cherosene? Sterco animale? 
Ammettiamo che si possa fare con lo sterco animale...................chi lo raccoglie? e lo tratta, per tutti quelli che vogliono viaggiare gratis? 

Insomma ciò che voglio spiegarvi, oltre al pilotto serale che non leggerete, è che il mondo oramai è fatto così. Abbiamo concetrato in un secolo - quello passato - 2000 anni di storia umana che la rivoluzione industriale - la vera rivoluzione e non quella politica - ha sintetizzato rendendoci più schiavi di noi stessi. SI possono sfumare alcune cose, sgridare alcuni passaggi, ipotizzare alcune soluzioni, ma non si potrà mai fare "tutto per tutti"  o altri slogan che stimolano il cuore tipo "ne pubblico ne privato, ma comune", perché sono utopie. 
Se volete vivere d'utopie, liberi di farlo, ma se vi svegliano non vi arrabbiate. 

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Mah....la bici è gratis, però incontra minor successo. La verità è che l'auto in Italia fa molto status symbol, in più il paese è stato letteralmente automobilizzato dal lavaggio del cervello fatto dai soliti noti per soliti motivi e l'italiano medio per pigrizia (soprattutto mentale) non riesce a farne a meno.

Il caso del nuovo stadio di Roma è emblematico...

 

Ma cosa dici dai! Finiamola con certe stronzate antiautomobilistiche, le auto sono ECOLOGICHE, SICURE ed ECONOMICHE... me lo ha detto Babbo Natale ;-)

 

 

oddio, recenti studi e ricerche per esempio della Ford, hanno permesso di realizzare una vettura che l'azienda produrrà a partire dal prossimo anno 2016, per il 90% completamente riciclabile. Non so quanto possa essere ecologica - le emissioni sono sempre poche, ma esistono comunque - ma di certo è economica. 

La Subaru poi, è l'unica azienda al mondo certificata che non immette gas inquinanti nell'aria ma solo vapore acqueo, attraverso una costruzione fatta dalla stessa azienda per dei catalizzatori sulle sue ciminiere, quindi non saprei se è economica, ma di certo è ecologica, almeno l'azienda! 

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Quando mi hanno operato di appendicite o aggiustato la clavicola non ho tirato fuori un euro eppure non è roba che vien via gratis... pagano tutti con le tasse esattamente come pagano tutti con le tasse la manutenzione delle strade o la costruzione di strade nuove. Vai a vedere quanto costa la TEM, opera utile ma non certo gratuita. Con gli stessi soldi si potevacostruire una ferrovia o completare il canale navigabile Cremona Milano, si è fatta una scelta.

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Per intenderci, 32 km di TEM (Tangenziale Esterna Milano) + 38 km di opere di interconnessione + 30 km di piste ciclopedonali costano 2,2 miliardi di euro oneri ed iva compresi, praticamente 22 milioni di euro al km. Lo stato ne ha stanziati 330 milioni come finanziamento pubblico, il resto è coperto da investitori privati, in pratica banche che partecipano al progetto o hanno concesso prestiti, fondi europei e prestiti dalla Banca Europea per gli investimenti. La mobilità individuale ha già un prezzo altissimo non è che sia gratis, non è che un km percorso in auto non pesa sulle casse dello stato e sul debito pubblico.

Inoltre sono stato molto buono nel calcolare in 100 i km di TEM includendoci le opere collaterali ma lo scopo di questi 2,2 miliardi di euro è quello di costruire 32 km di tangenziale e allora il costo al km sale a 68750000 di euro.

 

La fonte è la TEM stessa:

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