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DEmoralizzato.


pendenza
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Ho iniziato l'avventura nel mondo "fissato" con grande passione e coinvolgimento, mi ricordava l'esordio con le MTB, non solo tecnica e gare, ma anche divertimento e un gruppo di amici con il quale abbiamo condiviso tante avventure.

Purtroppo poi quell'epoca è finita, il gruppo si è sciolto e da noi la MTB è diventata solo un ricordo.

Con lo scatto fisso pensavo di poter rivivere quell'epopea, invece, è passato circa un'anno da quando ho iniziato e l'entusiasmo in questo momento è calato.

I motivi sono grosso modo due:

1) l'orografia del territorio, c'è una sola strada pianeggiante e poche salite affrontabili con un rapporto fisso, dopo aver affrontato più volte gli stessi percorsi, la cosa mi ha un po stufato, per questo vorrei affiancare una bici con il cambio per ampliare i percorsi affrontando le grandi salite.

2) la cultura ciclistica urbana da noi è zero, mi posso fermare una giornata lungo la via principale della mia città e non vedere un solo ciclista urbano, oppure, al 90%, sarà l'immancabile extracomunitario in sella alla "shimano" cigolante...

Gli stradisti ci sono, ma nessuno verrebbe mai a fare qualche trick o a giocare a bike polo, sanno solo pedalare e pedalare. La mia ricerca per formare un gruppetto che si raduni a giocare a bike polo è stata veramente fallimentare, eppure, per via dei miei trascorsi passati, conosco praticamente tutti quelli che da noi vanno in Bici, semplicemente, non interessa a nessuno.

Insomma, la cosa mi ha un po demoralizzato, mi piace lo scatto fisso, la sua filosofia, l'essenzialità, e continuo ad usarla negli spostamenti urbani, però la passione è scemata e non ho più voglia di spenderci tempo e soldi.

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guarda ti posso capire...

sinceramente pure io abito in una zona non troppo movimentata per quanto riguarda la bicicletta in generale...

abito nella zona sud fuori milano..più vicino a pavia per intenderci...ti posso dire solo che per anni ho corso in bici e per anni mi sono allenato da solo...ma era talmente tana la voglia che sinceramente me ne sono sempre sbattuto...

FORSE PERCHE credo di star bene anche solo.

ORA è circa 7 8 mesi che uso la fissa e praticamente il 90 % delle volte esco solo...se non in rari casi con un bel gruppetto di gente a milano...ma c'è sempre lo sbatti di salire,di tornare prima degli altri...

però non c'è niente da fare...anche se son solo basta che ci faccio 100 metri che mi piglia l'esaltazione a 3000..e se purtroppo son solo ecc ecc...ho mi passa dalla mente..

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eh si pendenza...ho sempre pensato che la vera rovina d'italia è la provincia (e la provinicialità...).

e te lo dice uno che conosce bene sia roma che la piccola città d'arte tutta colline sali/scendi del centro italia.

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E' un peccato.

Diciamo che che il confronto-incontro con altri fissati è si uno step eventuale, tant'è che molti preferiscono viversi la propria biga per quello che è -un mezzo di trasporto- senza tutto il contorno "sociale". però inzomma, quando c'è tutto il circo fa piacere e ti gasa: compagnia per andare a correre, motivo per scollarsi dal divano una sera, o anche semplici scambi di dritte.

Seguendo un climax discendente (nel vero senso della parola) è già peggio perdere l'entusiasmo. Nel tuo caso è anche dovuto a motivi contingenti: un territorio non proprio facile.

Ancora peggio è la mancanza di cultura ciclistica. ma qui è un discorso ben più ampio...

Io invece ho notato una cosa, che un po' mi ha fatto riflettere, e mi riaggancio a quello che dici tu per segnalare un problema che sta agli antipodi.

Non mi sono avvicinato allo scatto fisso da molto, però ho vissuto in pieno il passaggio dal passaparola al boom. Quando ho cominciato ad interessarmi e cercare info i punti di riferimento erano pochi e molto diversi: qualche blog, il sito di shaldon brown, chaingang e sopratutto ciclofficina, dove recuperare pezzi improbabili e cercarsi di fare una biga cercando di non spendere i fantasiliardi nei non molti e ambiti pezzi pista. e sopratutto dove cercare di imparare qualcosa sulle bici.

Credevo che lo scoppio della moda portasse solo aspetti positivi: finalmente tanti pezzi di ricambio, costi più abbordabili etc.

Effettivamente la scelta si è ampliata, ma noto sempre di più che nel giro di pochissimi mesi si è passati ad intendere non più la biga per quello che è, ma come una semplice lista della spesa di pezzi, perdendo di vista il rispetto per il mezzo e lo sbattimento per ottenerlo.

Mi pare che alla fine la stessa bici, ora come ora, voglia superare il ciclista: il fissato medio sembra destinato a diventare succube del suo stesso mezzo, quasi fosse un biglietto di presentazione per entrare nel clan...

Non più ore passate a bestemmiare per registrare bene i movimenti, capire come tenere la biga sempre in ordine e funzionale o cercare informazioni su come fare questo o quello, bensì cataloghi, accessori, prezzi, colori...

Boh, io sono arrivato veramente tanto dopo rispetto ai pionieri, però ultimamente credo proprio di capire meglio le parole dei vari Lanerossi e Dane quando rimarcano quanto fosse diversa la loro generazione, la stessa che in un modo o nell'altro è stata presa come modello (perchè l'unico) e punto di partenza da quelli che si sono avvicinati allo scatto fisso fino a non troppo tempo fa.

Basti un esempio su tutti: quanto il concetto di semplicità rimarcato da tutti stia diventando sempre più fumoso e annebbiato. Quando si parla di filosofia fissa a me viene sempre in mente il mastro rotafixa. mi pare che ultimamente di quella filosofia si veda ben poco in giro... in compenso ci sono un sacco di aerospoke strafighi in tinta con le tende della vicina di casa, e sopratutto tutti hanno finalmente il loro bel telaio pseudopista d'ordinanza.

Maronno quante cazzate che ho scritto! :D

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Standing ovation per Ico (mi è venuto in mente il dialogo che ho avuto ieri su milanofixed in merito alla gara del 15...), a Pendenza invece vorrei dire che quando da ragazzino skateavo c'era uno slogan americano "shut-up and skate!" che in Italia fu tradotto con "spingi il tuo skate e chissenefrega degli altri!".

Capisco benissimo e condivido il tuo sconforto, ma credo che quello slogan sia applicabile anche alla fissa. Io ad esempio ho "convertito" (nel senso religioso del termine...) un sacco di gente (pure un motociclista...) solo con l'esempio: "...mah, la tua bici non ha i freni!...ma come fai a frenare?!....ma perchè è così nuda?!...me la fai provare?!....ma dici che ci potrei andare al lavoro?!....ma costerebbe tanto farsene una?!...". Dalla prima domanda all'ultima normalmente passano tra i 15 giorni e il mese di tempo.

Ecco, già il problema delle colline è un po' più complicato da risolvere... :-D

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E' un peccato.

si è passati ad intendere non più la biga per quello che è, ma come una semplice lista della spesa di pezzi, perdendo di vista il rispetto per il mezzo e lo sbattimento per ottenerlo.

Mi pare che alla fine la stessa bici, ora come ora, voglia superare il ciclista: il fissato medio sembra destinato a diventare succube del suo stesso mezzo, quasi fosse un biglietto di presentazione per entrare nel clan...

Non più ore passate a bestemmiare per registrare bene i movimenti, capire come tenere la biga sempre in ordine e funzionale o cercare informazioni su come fare questo o quello, bensì cataloghi, accessori, prezzi, colori...

Basti un esempio su tutti: quanto il concetto di semplicità rimarcato da tutti stia diventando sempre più fumoso e annebbiato.

Ico, sottoscrivo tutto.

ma mica perchè ce l'ho con quelli con l'aerospoke, sticazzi. però boh, per me la fissa (e la bici) è un'altra cosa. innanzitutto una cosa UTILE prima che bella, o forse bella perchè utile ed efficace. per questo mi fa strano chi, pur avendola, non ritenesse la fissa il miglio commuter cittadino ma addirittura svantaggiato nelle alleycat (e allora, perchè farsela? qui, nella citazione di pelt: viewtopic.php?f=5&t=795&start=20#p7955 qualche traccia. il mio intervento non lo ritrovo più, perduto come lacrime nella pioggia :D ).

e poi si, cazzo, i prezzi. praticamente ormai è impossibile comprare qualcosa se non da qualche vecchio ciclista ignaro di quanto ci potrebbe speculare con quel vecchio scatolone di concor o quei record da pista, che comunque sa che son roba buona.

e i prezzi alti vogliono dire solo una cosa: che c'è gente coi soldi pronti a spenderceli.

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grazie per le testimonianze.

è vero ICO, ma anche io intendo così la fixa, infatti la mia è rigorosamente un insieme di pezzi di recupero e anche ai tempi della MTB, la mia non era affatto esoterica, era il giusto per non aprirsi in due in discesa.

Il bello era stare insieme con gli amici, condividere la stessa filosofia, stare una giornata per sentieri, perdersi, arrivare in cima, mangiare pane e salame insieme ai cacciatori, mettere i pallini nel manubrio del malcapitato, buttare una palata di m...a di vacca nella macchina dell'ignaro di turno!

CErto, anche con la fixa mi piacerebbe ritrovare un gruppo, anche per uscire alla "pari", quando esco con gli stradisti i ritmi non sono mai gli stessi, perchè in pianura ti innestano il rapportone, in discesa vanno il doppio.

Però sarebbe bello trovare altra gente con la stessa filosofia "easy" e non solo votata alla pura pedalata o al fanatismo tecnico e che non abbia necessariamente una fissa, per radunarsi a giocare a bike polo e poi farsi una birra, cose del genere insomma.

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Ico, sottoscrivo tutto.

ma mica perchè ce l'ho con quelli con l'aerospoke, sticazzi. però boh, per me la fissa (e la bici) è un'altra cosa. innanzitutto una cosa UTILE prima che bella, o forse bella perchè utile ed efficace. per questo mi fa strano chi, pur avendola, non ritenesse la fissa il miglio commuter cittadino ma addirittura svantaggiato nelle alleycat (e allora, perchè farsela? qui, nella citazione di pelt: viewtopic.php?f=5&t=795&start=20#p7955 qualche traccia. il mio intervento non lo ritrovo più, perduto come lacrime nella pioggia :D ).

e poi si, cazzo, i prezzi. praticamente ormai è impossibile comprare qualcosa se non da qualche vecchio ciclista ignaro di quanto ci potrebbe speculare con quel vecchio scatolone di concor o quei record da pista, che comunque sa che son roba buona.

e i prezzi alti vogliono dire solo una cosa: che c'è gente coi soldi pronti a spenderceli.

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Pensa che io sto in una città che di fisse si sta riempiendo sempre più, e le evito!

A me la bici serve per andare a spasso divertendomici, e lo faccio insieme ai miei amici che hanno una varietà di biciclette da armata brancaleone tra recuperi e tuning da ciclofficina.

Due settimane fa abbiamo fatto milano-bergamo in formazione 1 fissa, 1 contropedale,1 corsa, 1 mtb, 2 singlespeed, 1 passeggio!

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