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Latte di soya,capra ,andorla e riso...si,no marche.


PELT
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@Mtt ma guarda che ho capito quello che dici e guarda che non sono certo qui a sostenere l'ecosostenibilità dell'allevamento intensivo del bestiame, non l'ho mai detto. Quello che sto dicendo è che se sei passato dall'eroina al metadone sempre tossico rimani.

Quanto alle differenze nutrizionali c'è una bella differenza anche tra Latte di riso, soia e mandorla. Tra i tre direi che il miglior inutile candidato a sostituire un prodotto non indispensabile è quello di soia ma non avendone mai bevuto potrei sbagliarmi. Di certo non sostituisci il latte con dei cereali super raffinati e nemmeno con un prodotto la cui fonte calorica principale è zucchero bianco ad altissimo indice glicemico. 

Comunque la discussione è estenuante ed estremamente sterile e la lascio volentieri.

@Dens non ho capito il paragone coi tossici. Vedi, io non voglio convincere nessuno a bere quello che bevo io, ma proprio perché la discussione non sia sterile vorrei cercare di ragionare in termini realistici. 

Sostituire il latte con una tazza di the o con una bevanda di soia è un po' diverso, non serve essere nutrizionisti per vedere ad esempio il ben diverso apporto proteico. Seconda di poi, esiste latte di soia arricchito o meno, biologico o meno, con più o meno ingredienti. Scusa ma mi pare tu abbia un po'di preconcetti, generalizzare dicendo che è pieno di zuccheri bianchi o addensanti secondo me allontana dalla realtà. Alcuni qui hanno segnalato alcune marche tipo isolabio, io come ho già scritto in un post ad esempio bevo latte di soia non arricchito e bio, i cui ingredienti sono al massimo due-tre: acqua, soia, in alcuni una percentuale minima di sale. Questi tipi di latte si trovano facilmente, anche alla Coop, e non costano tanto. Poi possono piacere o no, per carità, ma non sono per forza dei prodotti industriali raffinati pieni di zucchero bianco.

 

 

Intendevo dire che alla fine è uguale, non sposti di una virgola il problema della sostenibilità alimentare e con entrambi gli alimenti se non ci stai attento fai danno a te stesso e al mondo.

Comunque la confusione nasce già dal titolo, non c'è nulla che possa assimilare latte di capra, latte di soia, latte di riso e latte di mandorla. Certo sono liquidi e bianchi ma sono 4 cose totalmente diverse. Direi che il miglior surrogato del latte è forse quello di soia sia per l'equilibrio tra carboidrati e proteine sia per l'elevato contenuto di aminoacidi anabolici. Non a caso le proteine dei palestrati o sono derivate dal latte o dalla soia. Il latte di riso è riso, è un cereale non centra una favazza con il latte ne ha solo la forma ma è più simile al risotto in chicchi che mi sono mangiato a cena che al latte.

Quello di mandorla è un dolciume, è pieno di zucchero e di aromi, è tipo la cassata, è una merendina liquida.

Anche tutto questo attaccamento al bio bio bio, ok è un ottimo sistema per coltivare, ok va incentivato, ok dobbiamo arrivare a coltivare così e solo così perchè è possibile. Però i camion che trasportano prodotti bio sono forse bio? Le navi e gli aerei che trasportano banane bio sono forse bio? Le celle frigorifere enormi in cui stocchiamo tutta questa logistica del freddo usano energia elettrica bio? 

E allora rispondi alla mia domanda è più sostenibile alimentarsi con prodotti semplici e poco raffinati che hanno percorso pochi km e subito poche trasformazioni o affidarsi alla grande distribuzione agroalimentare globale? A livello di salute personale è meglio rinunciare a qualcosa e abbassare un pochino il proprio introito di cibo spostando la propria alimentazione verso un sistema alimentare semplice differenziato disponibile o inseguire tutti il surrogato del momento? La soia è un ottimo alimento ma da me non c'è perchè dovrei usarla se posso farne a meno? C'è un sacco di cibo ottimo attorno a me devo andarlo a comprare a 1000 km da qui? Meglio un uovo cagato a Bertonico o una banana bio cresciuta in Africa? Quale dei due alimenti disponibili del mio frigo renderà la mia colazione più sostenibile?

 

Dens, fanne a meno della soia, che è meglio, e lascia fare pure le banane. Io le uova di bertonico non le conosco, ma quelle di mio zio sì e sono parecchio buone. Scusa, conosco il tipo di filiera di certi prodotti e le conseguenze, ma la tua domanda non ha molto senso in quanto mi pare aver già espresso il mio parere sul tema. Contrapporre il km zero con la GDO mi pare solo un'ovvietà che non ha molto senso ai fini della discussione. Nel caso del latte di soia, come in tutti i prodotti, basta leggere l'etichetta con un po' di attenzione e fare delle scelte in base a ciò. Se poi preferisci continuare a pensare che la soia venga solo dalla Cina, fai pure. :)

 

Scusa, ma sono un po' scettico sulla parte evidenziata, ma tanto per fare un esempio, se anche l'Arpa che dovrebbe tutelarci e garantirci trasparenza su temi di una "certa importanza", camuffa totalmente analisi sulla radioattività/tossicità di terreni e falde acquifere su cui la gente vive e coltiva, come fa a darti tutta questa sicurezza una semplice etichetta?!

 

E quindi, non la leggo e scelgo a caso? L'informazione non sarà mai completa ma anche se non c'è scritto molto, gli ingredienti ci sono. Puoi scegliere così un latte di soia con solo acqua, soia, e sale, o uno con altra roba aggiunta. Puoi scegliere un latte di soia e bio o meno e avere indicazione sulla provenienza. Putroppo non credo che la maggior parte della gente la legga quando compra un prodotto.

 

Nessuna polemica, solo curiosità sul tuo parere dal cui traspare una certa sicurezza verso l'etichetta

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@Mtt ma guarda che ho capito quello che dici e guarda che non sono certo qui a sostenere l'ecosostenibilità dell'allevamento intensivo del bestiame, non l'ho mai detto. Quello che sto dicendo è che se sei passato dall'eroina al metadone sempre tossico rimani.

Quanto alle differenze nutrizionali c'è una bella differenza anche tra Latte di riso, soia e mandorla. Tra i tre direi che il miglior inutile candidato a sostituire un prodotto non indispensabile è quello di soia ma non avendone mai bevuto potrei sbagliarmi. Di certo non sostituisci il latte con dei cereali super raffinati e nemmeno con un prodotto la cui fonte calorica principale è zucchero bianco ad altissimo indice glicemico. 

Comunque la discussione è estenuante ed estremamente sterile e la lascio volentieri.

@Dens non ho capito il paragone coi tossici. Vedi, io non voglio convincere nessuno a bere quello che bevo io, ma proprio perché la discussione non sia sterile vorrei cercare di ragionare in termini realistici. 

Sostituire il latte con una tazza di the o con una bevanda di soia è un po' diverso, non serve essere nutrizionisti per vedere ad esempio il ben diverso apporto proteico. Seconda di poi, esiste latte di soia arricchito o meno, biologico o meno, con più o meno ingredienti. Scusa ma mi pare tu abbia un po'di preconcetti, generalizzare dicendo che è pieno di zuccheri bianchi o addensanti secondo me allontana dalla realtà. Alcuni qui hanno segnalato alcune marche tipo isolabio, io come ho già scritto in un post ad esempio bevo latte di soia non arricchito e bio, i cui ingredienti sono al massimo due-tre: acqua, soia, in alcuni una percentuale minima di sale. Questi tipi di latte si trovano facilmente, anche alla Coop, e non costano tanto. Poi possono piacere o no, per carità, ma non sono per forza dei prodotti industriali raffinati pieni di zucchero bianco.

 

 

Intendevo dire che alla fine è uguale, non sposti di una virgola il problema della sostenibilità alimentare e con entrambi gli alimenti se non ci stai attento fai danno a te stesso e al mondo.

Comunque la confusione nasce già dal titolo, non c'è nulla che possa assimilare latte di capra, latte di soia, latte di riso e latte di mandorla. Certo sono liquidi e bianchi ma sono 4 cose totalmente diverse. Direi che il miglior surrogato del latte è forse quello di soia sia per l'equilibrio tra carboidrati e proteine sia per l'elevato contenuto di aminoacidi anabolici. Non a caso le proteine dei palestrati o sono derivate dal latte o dalla soia. Il latte di riso è riso, è un cereale non centra una favazza con il latte ne ha solo la forma ma è più simile al risotto in chicchi che mi sono mangiato a cena che al latte.

Quello di mandorla è un dolciume, è pieno di zucchero e di aromi, è tipo la cassata, è una merendina liquida.

Anche tutto questo attaccamento al bio bio bio, ok è un ottimo sistema per coltivare, ok va incentivato, ok dobbiamo arrivare a coltivare così e solo così perchè è possibile. Però i camion che trasportano prodotti bio sono forse bio? Le navi e gli aerei che trasportano banane bio sono forse bio? Le celle frigorifere enormi in cui stocchiamo tutta questa logistica del freddo usano energia elettrica bio? 

E allora rispondi alla mia domanda è più sostenibile alimentarsi con prodotti semplici e poco raffinati che hanno percorso pochi km e subito poche trasformazioni o affidarsi alla grande distribuzione agroalimentare globale? A livello di salute personale è meglio rinunciare a qualcosa e abbassare un pochino il proprio introito di cibo spostando la propria alimentazione verso un sistema alimentare semplice differenziato disponibile o inseguire tutti il surrogato del momento? La soia è un ottimo alimento ma da me non c'è perchè dovrei usarla se posso farne a meno? C'è un sacco di cibo ottimo attorno a me devo andarlo a comprare a 1000 km da qui? Meglio un uovo cagato a Bertonico o una banana bio cresciuta in Africa? Quale dei due alimenti disponibili del mio frigo renderà la mia colazione più sostenibile?

 

Dens, fanne a meno della soia, che è meglio, e lascia fare pure le banane. Io le uova di bertonico non le conosco, ma quelle di mio zio sì e sono parecchio buone. Scusa, conosco il tipo di filiera di certi prodotti e le conseguenze, ma la tua domanda non ha molto senso in quanto mi pare aver già espresso il mio parere sul tema. Contrapporre il km zero con la GDO mi pare solo un'ovvietà che non ha molto senso ai fini della discussione. Nel caso del latte di soia, come in tutti i prodotti, basta leggere l'etichetta con un po' di attenzione e fare delle scelte in base a ciò. Se poi preferisci continuare a pensare che la soia venga solo dalla Cina, fai pure. :)

 

Scusa, ma sono un po' scettico sulla parte evidenziata, ma tanto per fare un esempio, se anche l'Arpa che dovrebbe tutelarci e garantirci trasparenza su temi di una "certa importanza", camuffa totalmente analisi sulla radioattività/tossicità di terreni e falde acquifere su cui la gente vive e coltiva, come fa a darti tutta questa sicurezza una semplice etichetta?!

 

E quindi, non la leggo e scelgo a caso? L'informazione non sarà mai completa ma anche se non c'è scritto molto, gli ingredienti ci sono. Puoi scegliere così un latte di soia con solo acqua, soia, e sale, o uno con altra roba aggiunta. Puoi scegliere un latte di soia e bio o meno e avere indicazione sulla provenienza. Putroppo non credo che la maggior parte della gente la legga quando compra un prodotto.

 

Nessuna polemica, solo curiosità sul tuo parere dal cui traspare una certa sicurezza verso l'etichetta

 

Guarda, io penso che ovviamente la cosa migliore, se possibile, sia prendere la roba dal proprio orto o da produttori di fiducia. Putroppo per certe cose non è possibile, e tocca fidarsi. La cosa che a me da più noia delle etichette è che in molti casi dovrebbero essere più complete, soprattutto sulla provenienza. Per non parlare poi del caso del vino, dove non ci sono nemmeno gli ingredienti.

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Butto i miei €0.02.

Se non vuoi bere latte animale liberissimo, per qualunque motivo.

Prima di decidere che bevande di origine vegetale siano automaticamente più sane, pensa a come vengono ottenute e che parti sono utilizzate per farle, in particolare la parte grassa e quella proteica. Pensa, o meglio ricerca, quali sono i processi industriali che portano al prodotto finito. Potrai valutare se sono un prodotto migliore, o più semplicemente più adatto a te.

Stavo per convincermi a provare questi tipi di latte ma ci sto già ripensando, effettivamente un latte fatto dal riso o soia non mi pare logico, evviva le vacche!

Comunque cerco di consumare pochi latticini, però @Stizzy dimmi quello che vuoi, ma il 99% dei formaggi sono da seghe a due mani... Tiggiuro che pure io lo pensavo. Magnavo kg di gorgonzola.

È tutta questione di "non lo mangio, mi sento tremila volte meglio".

Se uno nn c prova, non lo saprà mai ed è inutile che sto a tediarvi. <3

 

Se lo eviti e stai meglio posso darti più che ragione, come tutti i cibi pesanti o poco salutari, però strachin l'è bon!

 

 

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Butto i miei €0.02.

Se non vuoi bere latte animale liberissimo, per qualunque motivo.

Prima di decidere che bevande di origine vegetale siano automaticamente più sane, pensa a come vengono ottenute e che parti sono utilizzate per farle, in particolare la parte grassa e quella proteica. Pensa, o meglio ricerca, quali sono i processi industriali che portano al prodotto finito. Potrai valutare se sono un prodotto migliore, o più semplicemente più adatto a te.

Stavo per convincermi a provare questi tipi di latte ma ci sto già ripensando, effettivamente un latte fatto dal riso o soia non mi pare logico, evviva le vacche!

Comunque cerco di consumare pochi latticini, però @Stizzy dimmi quello che vuoi, ma il 99% dei formaggi sono da seghe a due mani...

Tiggiuro che pure io lo pensavo. Magnavo kg di gorgonzola.

È tutta questione di "non lo mangio, mi sento tremila volte meglio".

Se uno nn c prova, non lo saprà mai ed è inutile che sto a tediarvi. <3

Se lo eviti e stai meglio posso darti più che ragione, come tutti i cibi pesanti o poco salutari, però strachin l'è bon!senza parmigiano reggiano 24 mesi non vivo <3
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Butto i miei €0.02.

Se non vuoi bere latte animale liberissimo, per qualunque motivo.

Prima di decidere che bevande di origine vegetale siano automaticamente più sane, pensa a come vengono ottenute e che parti sono utilizzate per farle, in particolare la parte grassa e quella proteica. Pensa, o meglio ricerca, quali sono i processi industriali che portano al prodotto finito. Potrai valutare se sono un prodotto migliore, o più semplicemente più adatto a te.

Stavo per convincermi a provare questi tipi di latte ma ci sto già ripensando, effettivamente un latte fatto dal riso o soia non mi pare logico, evviva le vacche!

Comunque cerco di consumare pochi latticini, però @Stizzy dimmi quello che vuoi, ma il 99% dei formaggi sono da seghe a due mani...Tiggiuro che pure io lo pensavo. Magnavo kg di gorgonzola.

È tutta questione di "non lo mangio, mi sento tremila volte meglio".

Se uno nn c prova, non lo saprà mai ed è inutile che sto a tediarvi. <3

Se lo eviti e stai meglio posso darti più che ragione, come tutti i cibi pesanti o poco salutari, però strachin l'è bon!

Eh.

Pensa che, l anno scorso mi pare, madre tornò da Napoli con kg e kg d mozzarella d bufala, la mia preferita, convinta che io cedessi alla tentazione. Ne assaggiai una forchettata e sentivo solo sapore di stalla: sterco/fieno/piscio/fiato/mangime si mescolavano nel mio ormai tornato vergine palato. Il resto della palla la smollai nel piatto a babbo.

Si cambia.

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@Mtt ma guarda che ho capito quello che dici e guarda che non sono certo qui a sostenere l'ecosostenibilità dell'allevamento intensivo del bestiame, non l'ho mai detto. Quello che sto dicendo è che se sei passato dall'eroina al metadone sempre tossico rimani.

Quanto alle differenze nutrizionali c'è una bella differenza anche tra Latte di riso, soia e mandorla. Tra i tre direi che il miglior inutile candidato a sostituire un prodotto non indispensabile è quello di soia ma non avendone mai bevuto potrei sbagliarmi. Di certo non sostituisci il latte con dei cereali super raffinati e nemmeno con un prodotto la cui fonte calorica principale è zucchero bianco ad altissimo indice glicemico. 

Comunque la discussione è estenuante ed estremamente sterile e la lascio volentieri.

@Dens non ho capito il paragone coi tossici. Vedi, io non voglio convincere nessuno a bere quello che bevo io, ma proprio perché la discussione non sia sterile vorrei cercare di ragionare in termini realistici. 

Sostituire il latte con una tazza di the o con una bevanda di soia è un po' diverso, non serve essere nutrizionisti per vedere ad esempio il ben diverso apporto proteico. Seconda di poi, esiste latte di soia arricchito o meno, biologico o meno, con più o meno ingredienti. Scusa ma mi pare tu abbia un po'di preconcetti, generalizzare dicendo che è pieno di zuccheri bianchi o addensanti secondo me allontana dalla realtà. Alcuni qui hanno segnalato alcune marche tipo isolabio, io come ho già scritto in un post ad esempio bevo latte di soia non arricchito e bio, i cui ingredienti sono al massimo due-tre: acqua, soia, in alcuni una percentuale minima di sale. Questi tipi di latte si trovano facilmente, anche alla Coop, e non costano tanto. Poi possono piacere o no, per carità, ma non sono per forza dei prodotti industriali raffinati pieni di zucchero bianco.

 

 

Intendevo dire che alla fine è uguale, non sposti di una virgola il problema della sostenibilità alimentare e con entrambi gli alimenti se non ci stai attento fai danno a te stesso e al mondo.

Comunque la confusione nasce già dal titolo, non c'è nulla che possa assimilare latte di capra, latte di soia, latte di riso e latte di mandorla. Certo sono liquidi e bianchi ma sono 4 cose totalmente diverse. Direi che il miglior surrogato del latte è forse quello di soia sia per l'equilibrio tra carboidrati e proteine sia per l'elevato contenuto di aminoacidi anabolici. Non a caso le proteine dei palestrati o sono derivate dal latte o dalla soia. Il latte di riso è riso, è un cereale non centra una favazza con il latte ne ha solo la forma ma è più simile al risotto in chicchi che mi sono mangiato a cena che al latte.

Quello di mandorla è un dolciume, è pieno di zucchero e di aromi, è tipo la cassata, è una merendina liquida.

Anche tutto questo attaccamento al bio bio bio, ok è un ottimo sistema per coltivare, ok va incentivato, ok dobbiamo arrivare a coltivare così e solo così perchè è possibile. Però i camion che trasportano prodotti bio sono forse bio? Le navi e gli aerei che trasportano banane bio sono forse bio? Le celle frigorifere enormi in cui stocchiamo tutta questa logistica del freddo usano energia elettrica bio? 

E allora rispondi alla mia domanda è più sostenibile alimentarsi con prodotti semplici e poco raffinati che hanno percorso pochi km e subito poche trasformazioni o affidarsi alla grande distribuzione agroalimentare globale? A livello di salute personale è meglio rinunciare a qualcosa e abbassare un pochino il proprio introito di cibo spostando la propria alimentazione verso un sistema alimentare semplice differenziato disponibile o inseguire tutti il surrogato del momento? La soia è un ottimo alimento ma da me non c'è perchè dovrei usarla se posso farne a meno? C'è un sacco di cibo ottimo attorno a me devo andarlo a comprare a 1000 km da qui? Meglio un uovo cagato a Bertonico o una banana bio cresciuta in Africa? Quale dei due alimenti disponibili del mio frigo renderà la mia colazione più sostenibile?

 

Dens, fanne a meno della soia, che è meglio, e lascia fare pure le banane. Io le uova di bertonico non le conosco, ma quelle di mio zio sì e sono parecchio buone. Scusa, conosco il tipo di filiera di certi prodotti e le conseguenze, ma la tua domanda non ha molto senso in quanto mi pare aver già espresso il mio parere sul tema. Contrapporre il km zero con la GDO mi pare solo un'ovvietà che non ha molto senso ai fini della discussione. Nel caso del latte di soia, come in tutti i prodotti, basta leggere l'etichetta con un po' di attenzione e fare delle scelte in base a ciò. Se poi preferisci continuare a pensare che la soia venga solo dalla Cina, fai pure. :)

 

Scusa, ma sono un po' scettico sulla parte evidenziata, ma tanto per fare un esempio, se anche l'Arpa che dovrebbe tutelarci e garantirci trasparenza su temi di una "certa importanza", camuffa totalmente analisi sulla radioattività/tossicità di terreni e falde acquifere su cui la gente vive e coltiva, come fa a darti tutta questa sicurezza una semplice etichetta?!

 

E quindi, non la leggo e scelgo a caso? L'informazione non sarà mai completa ma anche se non c'è scritto molto, gli ingredienti ci sono. Puoi scegliere così un latte di soia con solo acqua, soia, e sale, o uno con altra roba aggiunta. Puoi scegliere un latte di soia e bio o meno e avere indicazione sulla provenienza. Putroppo non credo che la maggior parte della gente la legga quando compra un prodotto.

 

Nessuna polemica, solo curiosità sul tuo parere dal cui traspare una certa sicurezza verso l'etichetta

 

Guarda, io penso che ovviamente la cosa migliore, se possibile, sia prendere la roba dal proprio orto o da produttori di fiducia. Putroppo per certe cose non è possibile, e tocca fidarsi. La cosa che a me da più noia delle etichette è che in molti casi dovrebbero essere più complete, soprattutto sulla provenienza. Per non parlare poi del caso del vino, dove non ci sono nemmeno gli ingredienti.

 

 

Se è Vino l'ingrediente è uno solo ;-)

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@Mtt ma guarda che ho capito quello che dici e guarda che non sono certo qui a sostenere l'ecosostenibilità dell'allevamento intensivo del bestiame, non l'ho mai detto. Quello che sto dicendo è che se sei passato dall'eroina al metadone sempre tossico rimani.

Quanto alle differenze nutrizionali c'è una bella differenza anche tra Latte di riso, soia e mandorla. Tra i tre direi che il miglior inutile candidato a sostituire un prodotto non indispensabile è quello di soia ma non avendone mai bevuto potrei sbagliarmi. Di certo non sostituisci il latte con dei cereali super raffinati e nemmeno con un prodotto la cui fonte calorica principale è zucchero bianco ad altissimo indice glicemico. 

Comunque la discussione è estenuante ed estremamente sterile e la lascio volentieri.

@Dens non ho capito il paragone coi tossici. Vedi, io non voglio convincere nessuno a bere quello che bevo io, ma proprio perché la discussione non sia sterile vorrei cercare di ragionare in termini realistici. 

Sostituire il latte con una tazza di the o con una bevanda di soia è un po' diverso, non serve essere nutrizionisti per vedere ad esempio il ben diverso apporto proteico. Seconda di poi, esiste latte di soia arricchito o meno, biologico o meno, con più o meno ingredienti. Scusa ma mi pare tu abbia un po'di preconcetti, generalizzare dicendo che è pieno di zuccheri bianchi o addensanti secondo me allontana dalla realtà. Alcuni qui hanno segnalato alcune marche tipo isolabio, io come ho già scritto in un post ad esempio bevo latte di soia non arricchito e bio, i cui ingredienti sono al massimo due-tre: acqua, soia, in alcuni una percentuale minima di sale. Questi tipi di latte si trovano facilmente, anche alla Coop, e non costano tanto. Poi possono piacere o no, per carità, ma non sono per forza dei prodotti industriali raffinati pieni di zucchero bianco.

 

 

Intendevo dire che alla fine è uguale, non sposti di una virgola il problema della sostenibilità alimentare e con entrambi gli alimenti se non ci stai attento fai danno a te stesso e al mondo.

Comunque la confusione nasce già dal titolo, non c'è nulla che possa assimilare latte di capra, latte di soia, latte di riso e latte di mandorla. Certo sono liquidi e bianchi ma sono 4 cose totalmente diverse. Direi che il miglior surrogato del latte è forse quello di soia sia per l'equilibrio tra carboidrati e proteine sia per l'elevato contenuto di aminoacidi anabolici. Non a caso le proteine dei palestrati o sono derivate dal latte o dalla soia. Il latte di riso è riso, è un cereale non centra una favazza con il latte ne ha solo la forma ma è più simile al risotto in chicchi che mi sono mangiato a cena che al latte.

Quello di mandorla è un dolciume, è pieno di zucchero e di aromi, è tipo la cassata, è una merendina liquida.

Anche tutto questo attaccamento al bio bio bio, ok è un ottimo sistema per coltivare, ok va incentivato, ok dobbiamo arrivare a coltivare così e solo così perchè è possibile. Però i camion che trasportano prodotti bio sono forse bio? Le navi e gli aerei che trasportano banane bio sono forse bio? Le celle frigorifere enormi in cui stocchiamo tutta questa logistica del freddo usano energia elettrica bio? 

E allora rispondi alla mia domanda è più sostenibile alimentarsi con prodotti semplici e poco raffinati che hanno percorso pochi km e subito poche trasformazioni o affidarsi alla grande distribuzione agroalimentare globale? A livello di salute personale è meglio rinunciare a qualcosa e abbassare un pochino il proprio introito di cibo spostando la propria alimentazione verso un sistema alimentare semplice differenziato disponibile o inseguire tutti il surrogato del momento? La soia è un ottimo alimento ma da me non c'è perchè dovrei usarla se posso farne a meno? C'è un sacco di cibo ottimo attorno a me devo andarlo a comprare a 1000 km da qui? Meglio un uovo cagato a Bertonico o una banana bio cresciuta in Africa? Quale dei due alimenti disponibili del mio frigo renderà la mia colazione più sostenibile?

 

Dens, fanne a meno della soia, che è meglio, e lascia fare pure le banane. Io le uova di bertonico non le conosco, ma quelle di mio zio sì e sono parecchio buone. Scusa, conosco il tipo di filiera di certi prodotti e le conseguenze, ma la tua domanda non ha molto senso in quanto mi pare aver già espresso il mio parere sul tema. Contrapporre il km zero con la GDO mi pare solo un'ovvietà che non ha molto senso ai fini della discussione. Nel caso del latte di soia, come in tutti i prodotti, basta leggere l'etichetta con un po' di attenzione e fare delle scelte in base a ciò. Se poi preferisci continuare a pensare che la soia venga solo dalla Cina, fai pure. :)

 

Scusa, ma sono un po' scettico sulla parte evidenziata, ma tanto per fare un esempio, se anche l'Arpa che dovrebbe tutelarci e garantirci trasparenza su temi di una "certa importanza", camuffa totalmente analisi sulla radioattività/tossicità di terreni e falde acquifere su cui la gente vive e coltiva, come fa a darti tutta questa sicurezza una semplice etichetta?!

 

E quindi, non la leggo e scelgo a caso? L'informazione non sarà mai completa ma anche se non c'è scritto molto, gli ingredienti ci sono. Puoi scegliere così un latte di soia con solo acqua, soia, e sale, o uno con altra roba aggiunta. Puoi scegliere un latte di soia e bio o meno e avere indicazione sulla provenienza. Putroppo non credo che la maggior parte della gente la legga quando compra un prodotto.

 

Nessuna polemica, solo curiosità sul tuo parere dal cui traspare una certa sicurezza verso l'etichetta

 

Guarda, io penso che ovviamente la cosa migliore, se possibile, sia prendere la roba dal proprio orto o da produttori di fiducia. Putroppo per certe cose non è possibile, e tocca fidarsi. La cosa che a me da più noia delle etichette è che in molti casi dovrebbero essere più complete, soprattutto sulla provenienza. Per non parlare poi del caso del vino, dove non ci sono nemmeno gli ingredienti.

 

 

Se è Vino l'ingrediente è uno solo ;-)

 

Eh, magari! :) Che poi, finché non era obbligatorio mettere in etichetta la presenza di solfiti (credo sia l'unico "ingrediente" che devono segnalare obbligatoriamente per legge) tutti negavano di metterli. Da quando è diventato un obbligo, è presente in quasi tutti i vini. 

Modificato da Mtt (visualizza cornologia modifica)
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@Mtt ma guarda che ho capito quello che dici e guarda che non sono certo qui a sostenere l'ecosostenibilità dell'allevamento intensivo del bestiame, non l'ho mai detto. Quello che sto dicendo è che se sei passato dall'eroina al metadone sempre tossico rimani.

Quanto alle differenze nutrizionali c'è una bella differenza anche tra Latte di riso, soia e mandorla. Tra i tre direi che il miglior inutile candidato a sostituire un prodotto non indispensabile è quello di soia ma non avendone mai bevuto potrei sbagliarmi. Di certo non sostituisci il latte con dei cereali super raffinati e nemmeno con un prodotto la cui fonte calorica principale è zucchero bianco ad altissimo indice glicemico. 

Comunque la discussione è estenuante ed estremamente sterile e la lascio volentieri.

@Dens non ho capito il paragone coi tossici. Vedi, io non voglio convincere nessuno a bere quello che bevo io, ma proprio perché la discussione non sia sterile vorrei cercare di ragionare in termini realistici. 

Sostituire il latte con una tazza di the o con una bevanda di soia è un po' diverso, non serve essere nutrizionisti per vedere ad esempio il ben diverso apporto proteico. Seconda di poi, esiste latte di soia arricchito o meno, biologico o meno, con più o meno ingredienti. Scusa ma mi pare tu abbia un po'di preconcetti, generalizzare dicendo che è pieno di zuccheri bianchi o addensanti secondo me allontana dalla realtà. Alcuni qui hanno segnalato alcune marche tipo isolabio, io come ho già scritto in un post ad esempio bevo latte di soia non arricchito e bio, i cui ingredienti sono al massimo due-tre: acqua, soia, in alcuni una percentuale minima di sale. Questi tipi di latte si trovano facilmente, anche alla Coop, e non costano tanto. Poi possono piacere o no, per carità, ma non sono per forza dei prodotti industriali raffinati pieni di zucchero bianco.

 

 

Intendevo dire che alla fine è uguale, non sposti di una virgola il problema della sostenibilità alimentare e con entrambi gli alimenti se non ci stai attento fai danno a te stesso e al mondo.

Comunque la confusione nasce già dal titolo, non c'è nulla che possa assimilare latte di capra, latte di soia, latte di riso e latte di mandorla. Certo sono liquidi e bianchi ma sono 4 cose totalmente diverse. Direi che il miglior surrogato del latte è forse quello di soia sia per l'equilibrio tra carboidrati e proteine sia per l'elevato contenuto di aminoacidi anabolici. Non a caso le proteine dei palestrati o sono derivate dal latte o dalla soia. Il latte di riso è riso, è un cereale non centra una favazza con il latte ne ha solo la forma ma è più simile al risotto in chicchi che mi sono mangiato a cena che al latte.

Quello di mandorla è un dolciume, è pieno di zucchero e di aromi, è tipo la cassata, è una merendina liquida.

Anche tutto questo attaccamento al bio bio bio, ok è un ottimo sistema per coltivare, ok va incentivato, ok dobbiamo arrivare a coltivare così e solo così perchè è possibile. Però i camion che trasportano prodotti bio sono forse bio? Le navi e gli aerei che trasportano banane bio sono forse bio? Le celle frigorifere enormi in cui stocchiamo tutta questa logistica del freddo usano energia elettrica bio? 

E allora rispondi alla mia domanda è più sostenibile alimentarsi con prodotti semplici e poco raffinati che hanno percorso pochi km e subito poche trasformazioni o affidarsi alla grande distribuzione agroalimentare globale? A livello di salute personale è meglio rinunciare a qualcosa e abbassare un pochino il proprio introito di cibo spostando la propria alimentazione verso un sistema alimentare semplice differenziato disponibile o inseguire tutti il surrogato del momento? La soia è un ottimo alimento ma da me non c'è perchè dovrei usarla se posso farne a meno? C'è un sacco di cibo ottimo attorno a me devo andarlo a comprare a 1000 km da qui? Meglio un uovo cagato a Bertonico o una banana bio cresciuta in Africa? Quale dei due alimenti disponibili del mio frigo renderà la mia colazione più sostenibile?

 

Dens, fanne a meno della soia, che è meglio, e lascia fare pure le banane. Io le uova di bertonico non le conosco, ma quelle di mio zio sì e sono parecchio buone. Scusa, conosco il tipo di filiera di certi prodotti e le conseguenze, ma la tua domanda non ha molto senso in quanto mi pare aver già espresso il mio parere sul tema. Contrapporre il km zero con la GDO mi pare solo un'ovvietà che non ha molto senso ai fini della discussione. Nel caso del latte di soia, come in tutti i prodotti, basta leggere l'etichetta con un po' di attenzione e fare delle scelte in base a ciò. Se poi preferisci continuare a pensare che la soia venga solo dalla Cina, fai pure. :)

 

Scusa, ma sono un po' scettico sulla parte evidenziata, ma tanto per fare un esempio, se anche l'Arpa che dovrebbe tutelarci e garantirci trasparenza su temi di una "certa importanza", camuffa totalmente analisi sulla radioattività/tossicità di terreni e falde acquifere su cui la gente vive e coltiva, come fa a darti tutta questa sicurezza una semplice etichetta?!

 

E quindi, non la leggo e scelgo a caso? L'informazione non sarà mai completa ma anche se non c'è scritto molto, gli ingredienti ci sono. Puoi scegliere così un latte di soia con solo acqua, soia, e sale, o uno con altra roba aggiunta. Puoi scegliere un latte di soia e bio o meno e avere indicazione sulla provenienza. Putroppo non credo che la maggior parte della gente la legga quando compra un prodotto.

 

Nessuna polemica, solo curiosità sul tuo parere dal cui traspare una certa sicurezza verso l'etichetta

 

Guarda, io penso che ovviamente la cosa migliore, se possibile, sia prendere la roba dal proprio orto o da produttori di fiducia. Putroppo per certe cose non è possibile, e tocca fidarsi. La cosa che a me da più noia delle etichette è che in molti casi dovrebbero essere più complete, soprattutto sulla provenienza. Per non parlare poi del caso del vino, dove non ci sono nemmeno gli ingredienti.

 

 

Se è Vino l'ingrediente è uno solo ;-)

 

Eh, magari! :) Che poi, finché non era obbligatorio mettere in etichetta la presenza di solfiti (credo sia l'unico "ingrediente" che devono segnalare obbligatoriamente per legge) tutti negavano di metterli. Da quando è diventato un obbligo, è presente in quasi tutti i vini. 

 

 

I solfiti sono SEMPRE presenti nel vino perchè sono un naturale sottoprodotto della fermentazione alcolica, oltre ai solfiti presenti naturalmente possono essere aggiunti solfiti come agente conservante nelle varie fasi della lavorazione. Generalmente nei vini di qualità non vengono aggiunti perchè quantitativi e tempi di vinificazione non creano problemi di conservazione, nei vini industriali vinificati a tonnellate vengono aggiunti in più fasi. I vini bianchi ne contengono di più dei rossi e credo i dolci più dei secchi ma non ne sono sicuro.

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@Dens

Lo so, mi riferivo ai solfiti aggiunti. Non mi sono spiegato bene, ma da quello che so possono indicare in etichetta se ci sono solfiti aggiunti o meno, no? Io comunque ho trovato anche vini sicuramente di qualità ma non particolarmente pregiati ma senza solfiti aggiunti, con altri metodi di conservazione. (e il fatto che il giorno dopo la botta alla testa si senta molto meno per la mia esperienza è vero).

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@Dens

Lo so, mi riferivo ai solfiti aggiunti. Non mi sono spiegato bene, ma da quello che so possono indicare in etichetta se ci sono solfiti aggiunti o meno, no? Io comunque ho trovato anche vini sicuramente di qualità ma non particolarmente pregiati ma senza solfiti aggiunti, con altri metodi di conservazione. (e il fatto che il giorno dopo la botta alla testa si senta molto meno per la mia esperienza è vero).

 

Se i solfiti superano una determinata concentrazione devono indicarli sia che essi siano aggiunti sia che essi derivino dalla fermentazione ma non credo che sia obbligatorio dichiarare se sono aggiunti. Diciamo che comunque un vino dai 5 euro alla bottiglia in su al super difficilmente contiene solfiti aggiunti almeno in Italia. Il problema maggiore dei solfiti è che sono un forte allergene, la tossicità non è poi così elevata comunque meno ce ne è meglio è. Se compri un vino di un consorzio serio puoi star tranquillo se bevi vino da cartone bè bevi vino da cartone...

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@Dens

Lo so, mi riferivo ai solfiti aggiunti. Non mi sono spiegato bene, ma da quello che so possono indicare in etichetta se ci sono solfiti aggiunti o meno, no? Io comunque ho trovato anche vini sicuramente di qualità ma non particolarmente pregiati ma senza solfiti aggiunti, con altri metodi di conservazione. (e il fatto che il giorno dopo la botta alla testa si senta molto meno per la mia esperienza è vero).

 

Se i solfiti superano una determinata concentrazione devono indicarli sia che essi siano aggiunti sia che essi derivino dalla fermentazione ma non credo che sia obbligatorio dichiarare se sono aggiunti. Diciamo che comunque un vino dai 5 euro alla bottiglia in su al super difficilmente contiene solfiti aggiunti almeno in Italia. Il problema maggiore dei solfiti è che sono un forte allergene, la tossicità non è poi così elevata comunque meno ce ne è meglio è. Se compri un vino di un consorzio serio puoi star tranquillo se bevi vino da cartone bè bevi vino da cartone...

 

Ok, quel che dico io è questo: è obbligatorio mettere in etichetta se ci sono, credo che quelli naturalmente presenti comunque superino la concentrazione per cui scatta l'obbligatorietà. Però il produttore se non li aggiunge può specificarlo in etichetta, e io preferisco quelli lì, magari bio e presi direttamente dal produttore.. Comunque in generale non vorrei dovermi fidare a scatola chiusa ma vorrei sapere dettagliatamente cosa ci mettono nelle bottiglie . A questo punto se Pelt dovesse sostituire il latte con il vino si gioverà di questa discussione.

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@Dens

Lo so, mi riferivo ai solfiti aggiunti. Non mi sono spiegato bene, ma da quello che so possono indicare in etichetta se ci sono solfiti aggiunti o meno, no? Io comunque ho trovato anche vini sicuramente di qualità ma non particolarmente pregiati ma senza solfiti aggiunti, con altri metodi di conservazione. (e il fatto che il giorno dopo la botta alla testa si senta molto meno per la mia esperienza è vero).

Se i solfiti superano una determinata concentrazione devono indicarli sia che essi siano aggiunti sia che essi derivino dalla fermentazione ma non credo che sia obbligatorio dichiarare se sono aggiunti. Diciamo che comunque un vino dai 5 euro alla bottiglia in su al super difficilmente contiene solfiti aggiunti almeno in Italia. Il problema maggiore dei solfiti è che sono un forte allergene, la tossicità non è poi così elevata comunque meno ce ne è meglio è. Se compri un vino di un consorzio serio puoi star tranquillo se bevi vino da cartone bè bevi vino da cartone...

Ok, quel che dico io è questo: è obbligatorio mettere in etichetta se ci sono, credo che quelli naturalmente presenti comunque superino la concentrazione per cui scatta l'obbligatorietà. Però il produttore se non li aggiunge può specificarlo in etichetta, e io preferisco quelli lì, magari bio e presi direttamente dal produttore.. Comunque in generale non vorrei dovermi fidare a scatola chiusa ma vorrei sapere dettagliatamente cosa ci mettono nelle bottiglie . A questo punto se Pelt dovesse sostituire il latte con il vino si gioverà di questa discussione.tanto, se si parla di vino, altro che etichetta mi serve...
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