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Latte di soya,capra ,andorla e riso...si,no marche.


PELT
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Spero che la cosa del latte che fa male sia una delle solite stronzate, perchè ne ho sempre bevuto e ne bevo tuttora tanto che se avessi una mucca in casa non ce la farebbe a star dietro a miei ritmi di consumo.

Ma tanto prima o poi devo crepare, almeno ho magnato quel che mi piace.

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Dici bene: stronzate.

Messe in giro dagli stessi che consigliano:

la mela a fine pasto fa male

solo pasta integrale perché la farina è raffinata

lo zucchero fa male

io mangio solo formaggio di capra perché meno grasso

il burro fa male, solo olio

Anche l'acqua fa male, ci credi? Ti posso assicurare che se tu bevessi 10 litri di acqua al giorno sicuramente moriresti, sappi anche che tutte le persone che sono entrate in contatto con l'acqua almeno una volta... Sono morte. Terribile

Si può raccontare qualsiasi favola su qualsiasi cosa con informazioni incomplete e con l'omissione. Che sia per ignoranza o per complicità.

Tutte verità alternative che li fanno sentire intelligenti e smaniosi di condividere con gli altri poveri idioti creduloni la nuova scoperta, sentendosi quasi dei geni, i depositari di una verità assoluta.

Molti dei siti gestiti da tali individui li puoi immediatamente riconoscere guardando il dominio della pagina e il genere di "articoli" che pubblicano. Il 90% si occupa di "smentire" concetti saldi è dimostrati da anni dalla comunità scientifica. Tanto per far visita. Si sa che il sensazionalismo fa molto più traffico della vera informazione. Ma cosa aspettarsi in un mondo dove anche il peggiore degli ignoranti può professarsi "blogger" "giornalista" divulgatore d'informazione.

Non sarò certo io a proibirglielo. Certo è che l'affidabilità delle notizie che girano nella rete è mediamente bassa.

Tutto questo per poi nutrirsi con un surrogato che prende il nome del prodotto sostituito, ma che di fatto non lo sostituisce per nulla.

Latte di soia di riso etc? Non dico non sia buono, anzi. Ma, latte? Mungono il riso?

Vabbe.

Formaggio di soia?

Vi accorgete che ve li fanno strapagare inoltre?

È possibile che del latte di soia costi come o anche più del latte di vacca? Al produttore sicuramente no.

Ho il flame nel sangue.

Comunque, se ne bevi un litro al giorno e poi consumi derivati del latte in buona quantità, proprio bene non ti fa. XD

Voglio dire non puoi berlo per dissetarti come berresti l'acqua. Stessa cosa per altri alimenti, vedi il vino. MAMMAMIA.

Siamo di fronte a un disastro di disinformazione ostinata e incagliata nella tua testa.

Cambiamo un secondo le tue fonti informative? Dai, che bello sarebbe.

EDIT: ti ho lanciato la palla e chiudo subito che se no mi si incazza il Visconte. Mah a parte qualche imprecisione l'amico qui sopra mi sembra che dica cose giuste.

Ad esempio per cuocere a temperature elevate i grassi animali sono migliori dell'olio d'oliva perchè hanno un "punto di fumo" molto più alto e liberano meno sostanze cancerogene, quindi affermare che l'olio d'oliva sia SEMPRE meglio del burro o dello strutto è sbagliato.

Chiamare latte una bevanda ottenuta dalla raffinazione industriale di prodotti vegetali è sbagliato e serve solo ad illudere il consumatore. Dovremmo chiamarle "Bevande a base di...". Tra le altre cose l'industria agrotecnica che si "nutre" di soia e riso non è poi così sostenibile. Non so se hai presente l'impatto ambientale di una piantagione di riso. Necessita terreno "in bolla" ergo devi sbancare ettari, cambia il paesaggio e il clima e favorisce il diffondersi di specie animali non autoctone portando le autoctone all'estinzione. Necessita di enormi quantitativi di acqua. Necessita di pesanti quantitarivi di sostanze chimiche o di classi lavoratrici sfruttate al limite della schavitù, mondine.

Vogliamo parlare del costo energetico di raccogliere soia chissà dove, lavorarla chissà dove e portarla sui banchi dei supermercati di chissà dove? Non lo fanno ne in cascina ne al consorzio il latte di soia...

Quindi facciamolo tutti lo sforzo di diversificare le fonti ;-)

@PELT ma limitarsi a non bere latte senza sostituirlo con un surrogato industriale? Alla fine se ne può fare a meno.

 

Sinceramente ho dei dubbi sul fatto che cucinare con il burro o con lo strutto faccia meno male che usare l'olio, ma tant'è, io uso prevalentemente olio d'oliva (d'altronde sono toscano, la merenda migliore per me è pane abbrustolito e olio novo) e a crudo, evito di cucinare con grassi. 

In quanto al termine più adatto per latte di soia e affini credo che legalmente si debba chiamare "bevanda di.. " e non latte, se poi comunemente viene chiamato latte non credo ci sia nulla di male, mi pare evidente a tutti che sia diverso dal latte.

Io non credo che si possa affermare una maggior sostenibilità degli allevamenti bovini. Prima di tutto essi sono responsabili da soli del 39% delle emissioni di metano nell'atmosfera, la maggior parte sono intensivi, e bisognerebbe soprattutto andare a vedere cosa danno da mangiare alle mucche, perché è lì che si gioca molto della qualità o meno del latte. Poi, non crediamo che la filiera del latte sia tanto più corta della soia, perché comunque l'Italia ne importa molto dall'estero.

Io sono d'accordo che pure l'agroindustria abbia un'impatto sull'ambiente, ci sono zone della Francia dove ha fatto più danni che gli scavi della Tav in Mugello, difatti quando ho dato il mio parere qualche post più su mi sono limitato a consigliare latte di soia o avena o riso biologici, che non sono ogm e sono molto più sostenibili. Valsoia ad esempio non rientra tra questi, ma ci sono parecchie altre marche tra cui poter scegliere, come qualcuno ha consigliato c'è ad esempio isolabio che è buonissima ed usa materia prima italiana (almeno per il latte d'avena, che mi sto sorseggiando in questo momento). In Francia ci sono anche dei consorzi di produttori di soia biologica francese.

A naso ti direi che la probabilità che vengano fatti nuovi campi adibiti alla coltivazione di soia o riso, con i conseguenti sbancamenti e modificazioni del territorio di cui parli, siano basse, per il fatto che abbiamo già migliaia di ettari di terreno agricolo non sfruttato e abbandonato. Potrei sbagliarmi ma mi pare bassa la probabilità che se ne cerchino altri.

Sullo sfruttamento dei lavoratori ai limiti della schiavitù secondo me è un'esagerazione. Le mondine ormai sono il passato, ci sono certo casi di sfruttamento da parte di aziende agricole, e un esempio sono i raccoglitori di arance o pomodori al sud, ma credere che tutto il mondo agricolo sia così secondo me è non è realistico. Se poi vogliamo andare a vedere le cause remote dello sfruttamento dovremmo considerare il valore reale che diamo al cibo e cosa ciò comporta, invece di lamentarci che  i prodotti bio costano troppo (ma non mi riferisco a te).

Se iniziamo a dare il giusto valore al cibo, iniziamo a dare il giusto valore anche al lavoro che lo produce. In conclusione, e credo che sono un po' OT, io non voglio demonizzare l'uso del latte, ma credo che se non si è sensibili alle sofferenze animali, e ci può stare, dovremmo forse esserlo rispetto alle sofferenze dell'ambiente e rispetto alla qualità di ciò che ci mettiamo nel piatto o nel bicchiere, sia esso latte vaccino che latte di soia. Penso infatti che al netto del gusto personale o delle proprie idee sulla salute per entrambi si possano trovare alternative più sostenibili sotto vari punti di vista, e sarebbe già un bel passo avanti per tutti. Io però preferisco le bevande vegetali.

 

 

Potresti citare le fonti di questi dati?

 

In Italia possiamo acquistare tre tipi di latte di vacca (vacca perché mucca fino a qualche anno fa nemmeno stava nel dizionario): latte proveniente dall'estero quindi dai cari francesi che non fanno altro che incularci a sangue, dalla polonia, dall'est europa etc; latte prodotto in Italia secondo certi standard; latte italiano Alta Qualità. 

Ora, il nostro paese non fa poi così schifo e difatti esistono molte diciture e certificazioni che garantiscono la qualità e provenienza di certi prodotti, una fra queste è appunto Altà Qualità:

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i controlli alle aziende sono giornalieri ed anche severi, PRESUMO ma smentitemi pure, che ben pochi tra i prodotti citati in questa discussione, siano certificati in questo modo.

 

Ecco perché mi incazzo quando vedo in vendita del latte anonimo a 60 centesimi, proveniente chissà da dove e che con ogni probabilità è merda liquida e la gente che magari si lamenta per spendere 1,5 euro. Cristo costa di più la benzina -.-

 

A mio parere sul cibo non si dovrebbe risparmiare, risparmiamo sui jeans piuttosto.

 

Insomma c'è latte e latte, come penso ci sia "latte" di soia buono come anche la merda che la soia non l'ha mai vista.

 

Comunque sono d'accordo sulla maggior parte del resto.

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@Mtt ma guarda che ho capito quello che dici e guarda che non sono certo qui a sostenere l'ecosostenibilità dell'allevamento intensivo del bestiame, non l'ho mai detto. Quello che sto dicendo è che se sei passato dall'eroina al metadone sempre tossico rimani.

Quanto alle differenze nutrizionali c'è una bella differenza anche tra Latte di riso, soia e mandorla. Tra i tre direi che il miglior inutile candidato a sostituire un prodotto non indispensabile è quello di soia ma non avendone mai bevuto potrei sbagliarmi. Di certo non sostituisci il latte con dei cereali super raffinati e nemmeno con un prodotto la cui fonte calorica principale è zucchero bianco ad altissimo indice glicemico. 

Comunque la discussione è estenuante ed estremamente sterile e la lascio volentieri.

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@Mtt ma guarda che ho capito quello che dici e guarda che non sono certo qui a sostenere l'ecosostenibilità dell'allevamento intensivo del bestiame, non l'ho mai detto. Quello che sto dicendo è che se sei passato dall'eroina al metadone sempre tossico rimani.

Quanto alle differenze nutrizionali c'è una bella differenza anche tra Latte di riso, soia e mandorla. Tra i tre direi che il miglior inutile candidato a sostituire un prodotto non indispensabile è quello di soia ma non avendone mai bevuto potrei sbagliarmi. Di certo non sostituisci il latte con dei cereali super raffinati e nemmeno con un prodotto la cui fonte calorica principale è zucchero bianco ad altissimo indice glicemico. 

Comunque la discussione è estenuante ed estremamente sterile e la lascio volentieri.

@Dens non ho capito il paragone coi tossici. Vedi, io non voglio convincere nessuno a bere quello che bevo io, ma proprio perché la discussione non sia sterile vorrei cercare di ragionare in termini realistici. 

Sostituire il latte con una tazza di the o con una bevanda di soia è un po' diverso, non serve essere nutrizionisti per vedere ad esempio il ben diverso apporto proteico. Seconda di poi, esiste latte di soia arricchito o meno, biologico o meno, con più o meno ingredienti. Scusa ma mi pare tu abbia un po'di preconcetti, generalizzare dicendo che è pieno di zuccheri bianchi o addensanti secondo me allontana dalla realtà. Alcuni qui hanno segnalato alcune marche tipo isolabio, io come ho già scritto in un post ad esempio bevo latte di soia non arricchito e bio, i cui ingredienti sono al massimo due-tre: acqua, soia, in alcuni una percentuale minima di sale. Questi tipi di latte si trovano facilmente, anche alla Coop, e non costano tanto. Poi possono piacere o no, per carità, ma non sono per forza dei prodotti industriali raffinati pieni di zucchero bianco.

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Spero che la cosa del latte che fa male sia una delle solite stronzate, perchè ne ho sempre bevuto e ne bevo tuttora tanto che se avessi una mucca in casa non ce la farebbe a star dietro a miei ritmi di consumo.

Ma tanto prima o poi devo crepare, almeno ho magnato quel che mi piace.

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Dici bene: stronzate.

Messe in giro dagli stessi che consigliano:

la mela a fine pasto fa male

solo pasta integrale perché la farina è raffinata

lo zucchero fa male

io mangio solo formaggio di capra perché meno grasso

il burro fa male, solo olio

Anche l'acqua fa male, ci credi? Ti posso assicurare che se tu bevessi 10 litri di acqua al giorno sicuramente moriresti, sappi anche che tutte le persone che sono entrate in contatto con l'acqua almeno una volta... Sono morte. Terribile

Si può raccontare qualsiasi favola su qualsiasi cosa con informazioni incomplete e con l'omissione. Che sia per ignoranza o per complicità.

Tutte verità alternative che li fanno sentire intelligenti e smaniosi di condividere con gli altri poveri idioti creduloni la nuova scoperta, sentendosi quasi dei geni, i depositari di una verità assoluta.

Molti dei siti gestiti da tali individui li puoi immediatamente riconoscere guardando il dominio della pagina e il genere di "articoli" che pubblicano. Il 90% si occupa di "smentire" concetti saldi è dimostrati da anni dalla comunità scientifica. Tanto per far visita. Si sa che il sensazionalismo fa molto più traffico della vera informazione. Ma cosa aspettarsi in un mondo dove anche il peggiore degli ignoranti può professarsi "blogger" "giornalista" divulgatore d'informazione.

Non sarò certo io a proibirglielo. Certo è che l'affidabilità delle notizie che girano nella rete è mediamente bassa.

Tutto questo per poi nutrirsi con un surrogato che prende il nome del prodotto sostituito, ma che di fatto non lo sostituisce per nulla.

Latte di soia di riso etc? Non dico non sia buono, anzi. Ma, latte? Mungono il riso?

Vabbe.

Formaggio di soia?

Vi accorgete che ve li fanno strapagare inoltre?

È possibile che del latte di soia costi come o anche più del latte di vacca? Al produttore sicuramente no.

Ho il flame nel sangue.

Comunque, se ne bevi un litro al giorno e poi consumi derivati del latte in buona quantità, proprio bene non ti fa. XD

Voglio dire non puoi berlo per dissetarti come berresti l'acqua. Stessa cosa per altri alimenti, vedi il vino. MAMMAMIA.

Siamo di fronte a un disastro di disinformazione ostinata e incagliata nella tua testa.

Cambiamo un secondo le tue fonti informative? Dai, che bello sarebbe.

EDIT: ti ho lanciato la palla e chiudo subito che se no mi si incazza il Visconte. Mah a parte qualche imprecisione l'amico qui sopra mi sembra che dica cose giuste.

Ad esempio per cuocere a temperature elevate i grassi animali sono migliori dell'olio d'oliva perchè hanno un "punto di fumo" molto più alto e liberano meno sostanze cancerogene, quindi affermare che l'olio d'oliva sia SEMPRE meglio del burro o dello strutto è sbagliato.

Chiamare latte una bevanda ottenuta dalla raffinazione industriale di prodotti vegetali è sbagliato e serve solo ad illudere il consumatore. Dovremmo chiamarle "Bevande a base di...". Tra le altre cose l'industria agrotecnica che si "nutre" di soia e riso non è poi così sostenibile. Non so se hai presente l'impatto ambientale di una piantagione di riso. Necessita terreno "in bolla" ergo devi sbancare ettari, cambia il paesaggio e il clima e favorisce il diffondersi di specie animali non autoctone portando le autoctone all'estinzione. Necessita di enormi quantitativi di acqua. Necessita di pesanti quantitarivi di sostanze chimiche o di classi lavoratrici sfruttate al limite della schavitù, mondine.

Vogliamo parlare del costo energetico di raccogliere soia chissà dove, lavorarla chissà dove e portarla sui banchi dei supermercati di chissà dove? Non lo fanno ne in cascina ne al consorzio il latte di soia...

Quindi facciamolo tutti lo sforzo di diversificare le fonti ;-)

@PELT ma limitarsi a non bere latte senza sostituirlo con un surrogato industriale? Alla fine se ne può fare a meno.

 

Sinceramente ho dei dubbi sul fatto che cucinare con il burro o con lo strutto faccia meno male che usare l'olio, ma tant'è, io uso prevalentemente olio d'oliva (d'altronde sono toscano, la merenda migliore per me è pane abbrustolito e olio novo) e a crudo, evito di cucinare con grassi. 

In quanto al termine più adatto per latte di soia e affini credo che legalmente si debba chiamare "bevanda di.. " e non latte, se poi comunemente viene chiamato latte non credo ci sia nulla di male, mi pare evidente a tutti che sia diverso dal latte.

Io non credo che si possa affermare una maggior sostenibilità degli allevamenti bovini. Prima di tutto essi sono responsabili da soli del 39% delle emissioni di metano nell'atmosfera, la maggior parte sono intensivi, e bisognerebbe soprattutto andare a vedere cosa danno da mangiare alle mucche, perché è lì che si gioca molto della qualità o meno del latte. Poi, non crediamo che la filiera del latte sia tanto più corta della soia, perché comunque l'Italia ne importa molto dall'estero.

Io sono d'accordo che pure l'agroindustria abbia un'impatto sull'ambiente, ci sono zone della Francia dove ha fatto più danni che gli scavi della Tav in Mugello, difatti quando ho dato il mio parere qualche post più su mi sono limitato a consigliare latte di soia o avena o riso biologici, che non sono ogm e sono molto più sostenibili. Valsoia ad esempio non rientra tra questi, ma ci sono parecchie altre marche tra cui poter scegliere, come qualcuno ha consigliato c'è ad esempio isolabio che è buonissima ed usa materia prima italiana (almeno per il latte d'avena, che mi sto sorseggiando in questo momento). In Francia ci sono anche dei consorzi di produttori di soia biologica francese.

A naso ti direi che la probabilità che vengano fatti nuovi campi adibiti alla coltivazione di soia o riso, con i conseguenti sbancamenti e modificazioni del territorio di cui parli, siano basse, per il fatto che abbiamo già migliaia di ettari di terreno agricolo non sfruttato e abbandonato. Potrei sbagliarmi ma mi pare bassa la probabilità che se ne cerchino altri.

Sullo sfruttamento dei lavoratori ai limiti della schiavitù secondo me è un'esagerazione. Le mondine ormai sono il passato, ci sono certo casi di sfruttamento da parte di aziende agricole, e un esempio sono i raccoglitori di arance o pomodori al sud, ma credere che tutto il mondo agricolo sia così secondo me è non è realistico. Se poi vogliamo andare a vedere le cause remote dello sfruttamento dovremmo considerare il valore reale che diamo al cibo e cosa ciò comporta, invece di lamentarci che  i prodotti bio costano troppo (ma non mi riferisco a te).

Se iniziamo a dare il giusto valore al cibo, iniziamo a dare il giusto valore anche al lavoro che lo produce. In conclusione, e credo che sono un po' OT, io non voglio demonizzare l'uso del latte, ma credo che se non si è sensibili alle sofferenze animali, e ci può stare, dovremmo forse esserlo rispetto alle sofferenze dell'ambiente e rispetto alla qualità di ciò che ci mettiamo nel piatto o nel bicchiere, sia esso latte vaccino che latte di soia. Penso infatti che al netto del gusto personale o delle proprie idee sulla salute per entrambi si possano trovare alternative più sostenibili sotto vari punti di vista, e sarebbe già un bel passo avanti per tutti. Io però preferisco le bevande vegetali.

 

 

Potresti citare le fonti di questi dati?

 

In Italia possiamo acquistare tre tipi di latte di vacca (vacca perché mucca fino a qualche anno fa nemmeno stava nel dizionario): latte proveniente dall'estero quindi dai cari francesi che non fanno altro che incularci a sangue, dalla polonia, dall'est europa etc; latte prodotto in Italia secondo certi standard; latte italiano Alta Qualità. 

Ora, il nostro paese non fa poi così schifo e difatti esistono molte diciture e certificazioni che garantiscono la qualità e provenienza di certi prodotti, una fra queste è appunto Altà Qualità:

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i controlli alle aziende sono giornalieri ed anche severi, PRESUMO ma smentitemi pure, che ben pochi tra i prodotti citati in questa discussione, siano certificati in questo modo.

 

Ecco perché mi incazzo quando vedo in vendita del latte anonimo a 60 centesimi, proveniente chissà da dove e che con ogni probabilità è merda liquida e la gente che magari si lamenta per spendere 1,5 euro. Cristo costa di più la benzina -.-

 

A mio parere sul cibo non si dovrebbe risparmiare, risparmiamo sui jeans piuttosto.

 

Insomma c'è latte e latte, come penso ci sia "latte" di soia buono come anche la merda che la soia non l'ha mai vista.

 

Comunque sono d'accordo sulla maggior parte del resto.

 

Ma infatti stiamo dicendo le stesse cose. Per quanto riguarda le emissioni di metano, non ricordo se l'ho letto su uno degli ultimi numeri di internazionale o di altroconsumo, comunque il fatto che gli allevamenti siano così inquinanti penso sia ben noto. Sulle importazioni di latte qui c'è una tabellina: 

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. Leggevo poi oggi un'articolo della Coldiretti (che è quello che è, ma credo sia perlomeno affidabile) per cui l'Italia importa il 40% di latte e carne. Sulle certificazioni del latte ok, ma cosa mi dicono riguardo a ciò che viene dato da mangiare agli animali?

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Spero che la cosa del latte che fa male sia una delle solite stronzate, perchè ne ho sempre bevuto e ne bevo tuttora tanto che se avessi una mucca in casa non ce la farebbe a star dietro a miei ritmi di consumo.

Ma tanto prima o poi devo crepare, almeno ho magnato quel che mi piace.

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Dici bene: stronzate.

Messe in giro dagli stessi che consigliano:

la mela a fine pasto fa male

solo pasta integrale perché la farina è raffinata

lo zucchero fa male

io mangio solo formaggio di capra perché meno grasso

il burro fa male, solo olio

Anche l'acqua fa male, ci credi? Ti posso assicurare che se tu bevessi 10 litri di acqua al giorno sicuramente moriresti, sappi anche che tutte le persone che sono entrate in contatto con l'acqua almeno una volta... Sono morte. Terribile

Si può raccontare qualsiasi favola su qualsiasi cosa con informazioni incomplete e con l'omissione. Che sia per ignoranza o per complicità.

Tutte verità alternative che li fanno sentire intelligenti e smaniosi di condividere con gli altri poveri idioti creduloni la nuova scoperta, sentendosi quasi dei geni, i depositari di una verità assoluta.

Molti dei siti gestiti da tali individui li puoi immediatamente riconoscere guardando il dominio della pagina e il genere di "articoli" che pubblicano. Il 90% si occupa di "smentire" concetti saldi è dimostrati da anni dalla comunità scientifica. Tanto per far visita. Si sa che il sensazionalismo fa molto più traffico della vera informazione. Ma cosa aspettarsi in un mondo dove anche il peggiore degli ignoranti può professarsi "blogger" "giornalista" divulgatore d'informazione.

Non sarò certo io a proibirglielo. Certo è che l'affidabilità delle notizie che girano nella rete è mediamente bassa.

Tutto questo per poi nutrirsi con un surrogato che prende il nome del prodotto sostituito, ma che di fatto non lo sostituisce per nulla.

Latte di soia di riso etc? Non dico non sia buono, anzi. Ma, latte? Mungono il riso?

Vabbe.

Formaggio di soia?

Vi accorgete che ve li fanno strapagare inoltre?

È possibile che del latte di soia costi come o anche più del latte di vacca? Al produttore sicuramente no.

Ho il flame nel sangue.

Comunque, se ne bevi un litro al giorno e poi consumi derivati del latte in buona quantità, proprio bene non ti fa. XD

Voglio dire non puoi berlo per dissetarti come berresti l'acqua. Stessa cosa per altri alimenti, vedi il vino. MAMMAMIA.

Siamo di fronte a un disastro di disinformazione ostinata e incagliata nella tua testa.

Cambiamo un secondo le tue fonti informative? Dai, che bello sarebbe.

EDIT: ti ho lanciato la palla e chiudo subito che se no mi si incazza il Visconte. Mah a parte qualche imprecisione l'amico qui sopra mi sembra che dica cose giuste.

Ad esempio per cuocere a temperature elevate i grassi animali sono migliori dell'olio d'oliva perchè hanno un "punto di fumo" molto più alto e liberano meno sostanze cancerogene, quindi affermare che l'olio d'oliva sia SEMPRE meglio del burro o dello strutto è sbagliato.

Chiamare latte una bevanda ottenuta dalla raffinazione industriale di prodotti vegetali è sbagliato e serve solo ad illudere il consumatore. Dovremmo chiamarle "Bevande a base di...". Tra le altre cose l'industria agrotecnica che si "nutre" di soia e riso non è poi così sostenibile. Non so se hai presente l'impatto ambientale di una piantagione di riso. Necessita terreno "in bolla" ergo devi sbancare ettari, cambia il paesaggio e il clima e favorisce il diffondersi di specie animali non autoctone portando le autoctone all'estinzione. Necessita di enormi quantitativi di acqua. Necessita di pesanti quantitarivi di sostanze chimiche o di classi lavoratrici sfruttate al limite della schavitù, mondine.

Vogliamo parlare del costo energetico di raccogliere soia chissà dove, lavorarla chissà dove e portarla sui banchi dei supermercati di chissà dove? Non lo fanno ne in cascina ne al consorzio il latte di soia...

Quindi facciamolo tutti lo sforzo di diversificare le fonti ;-)

@PELT ma limitarsi a non bere latte senza sostituirlo con un surrogato industriale? Alla fine se ne può fare a meno.

 

Sinceramente ho dei dubbi sul fatto che cucinare con il burro o con lo strutto faccia meno male che usare l'olio, ma tant'è, io uso prevalentemente olio d'oliva (d'altronde sono toscano, la merenda migliore per me è pane abbrustolito e olio novo) e a crudo, evito di cucinare con grassi. 

In quanto al termine più adatto per latte di soia e affini credo che legalmente si debba chiamare "bevanda di.. " e non latte, se poi comunemente viene chiamato latte non credo ci sia nulla di male, mi pare evidente a tutti che sia diverso dal latte.

Io non credo che si possa affermare una maggior sostenibilità degli allevamenti bovini. Prima di tutto essi sono responsabili da soli del 39% delle emissioni di metano nell'atmosfera, la maggior parte sono intensivi, e bisognerebbe soprattutto andare a vedere cosa danno da mangiare alle mucche, perché è lì che si gioca molto della qualità o meno del latte. Poi, non crediamo che la filiera del latte sia tanto più corta della soia, perché comunque l'Italia ne importa molto dall'estero.

Io sono d'accordo che pure l'agroindustria abbia un'impatto sull'ambiente, ci sono zone della Francia dove ha fatto più danni che gli scavi della Tav in Mugello, difatti quando ho dato il mio parere qualche post più su mi sono limitato a consigliare latte di soia o avena o riso biologici, che non sono ogm e sono molto più sostenibili. Valsoia ad esempio non rientra tra questi, ma ci sono parecchie altre marche tra cui poter scegliere, come qualcuno ha consigliato c'è ad esempio isolabio che è buonissima ed usa materia prima italiana (almeno per il latte d'avena, che mi sto sorseggiando in questo momento). In Francia ci sono anche dei consorzi di produttori di soia biologica francese.

A naso ti direi che la probabilità che vengano fatti nuovi campi adibiti alla coltivazione di soia o riso, con i conseguenti sbancamenti e modificazioni del territorio di cui parli, siano basse, per il fatto che abbiamo già migliaia di ettari di terreno agricolo non sfruttato e abbandonato. Potrei sbagliarmi ma mi pare bassa la probabilità che se ne cerchino altri.

Sullo sfruttamento dei lavoratori ai limiti della schiavitù secondo me è un'esagerazione. Le mondine ormai sono il passato, ci sono certo casi di sfruttamento da parte di aziende agricole, e un esempio sono i raccoglitori di arance o pomodori al sud, ma credere che tutto il mondo agricolo sia così secondo me è non è realistico. Se poi vogliamo andare a vedere le cause remote dello sfruttamento dovremmo considerare il valore reale che diamo al cibo e cosa ciò comporta, invece di lamentarci che  i prodotti bio costano troppo (ma non mi riferisco a te).

Se iniziamo a dare il giusto valore al cibo, iniziamo a dare il giusto valore anche al lavoro che lo produce. In conclusione, e credo che sono un po' OT, io non voglio demonizzare l'uso del latte, ma credo che se non si è sensibili alle sofferenze animali, e ci può stare, dovremmo forse esserlo rispetto alle sofferenze dell'ambiente e rispetto alla qualità di ciò che ci mettiamo nel piatto o nel bicchiere, sia esso latte vaccino che latte di soia. Penso infatti che al netto del gusto personale o delle proprie idee sulla salute per entrambi si possano trovare alternative più sostenibili sotto vari punti di vista, e sarebbe già un bel passo avanti per tutti. Io però preferisco le bevande vegetali.

 

 

Potresti citare le fonti di questi dati?

 

In Italia possiamo acquistare tre tipi di latte di vacca (vacca perché mucca fino a qualche anno fa nemmeno stava nel dizionario): latte proveniente dall'estero quindi dai cari francesi che non fanno altro che incularci a sangue, dalla polonia, dall'est europa etc; latte prodotto in Italia secondo certi standard; latte italiano Alta Qualità. 

Ora, il nostro paese non fa poi così schifo e difatti esistono molte diciture e certificazioni che garantiscono la qualità e provenienza di certi prodotti, una fra queste è appunto Altà Qualità:

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i controlli alle aziende sono giornalieri ed anche severi, PRESUMO ma smentitemi pure, che ben pochi tra i prodotti citati in questa discussione, siano certificati in questo modo.

 

Ecco perché mi incazzo quando vedo in vendita del latte anonimo a 60 centesimi, proveniente chissà da dove e che con ogni probabilità è merda liquida e la gente che magari si lamenta per spendere 1,5 euro. Cristo costa di più la benzina -.-

 

A mio parere sul cibo non si dovrebbe risparmiare, risparmiamo sui jeans piuttosto.

 

Insomma c'è latte e latte, come penso ci sia "latte" di soia buono come anche la merda che la soia non l'ha mai vista.

 

Comunque sono d'accordo sulla maggior parte del resto.

 

Ma infatti stiamo dicendo le stesse cose. Per quanto riguarda le emissioni di metano, non ricordo se l'ho letto su uno degli ultimi numeri di internazionale o di altroconsumo, comunque il fatto che gli allevamenti siano così inquinanti penso sia ben noto. Sulle importazioni di latte qui c'è una tabellina: 

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. Leggevo poi oggi un'articolo della Coldiretti (che è quello che è, ma credo sia perlomeno affidabile) per cui l'Italia importa il 40% di latte e carne. Sulle certificazioni del latte ok, ma cosa mi dicono riguardo a ciò che viene dato da mangiare agli animali?

 

Wired parla di un quinto delle emissioni totali, altri siti dicono cose diverse, è difficile farci chiarezza: si parla di bovini in allevamento o della totalità della specie?

Un esempio di disinformazione

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mi informerò meglio perché sono curioso..

 

Dici bene sull'importazione, una barzelletta... fatto curioso, la Cina sta prendendo accordi milionari perché vuole il latte italiano che alla nostra grande distribuzione fa tanto schifo.

 

Circa i mangimi non ti so rispondere, chiedo in famiglia che ne sanno più di me. Sicuramente nel nostro paese certe porcate non verranno mai usate, vedi la somatotropina bovina

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Butto i miei €0.02.

Se non vuoi bere latte animale liberissimo, per qualunque motivo.

Prima di decidere che bevande di origine vegetale siano automaticamente più sane, pensa a come vengono ottenute e che parti sono utilizzate per farle, in particolare la parte grassa e quella proteica. Pensa, o meglio ricerca, quali sono i processi industriali che portano al prodotto finito. Potrai valutare se sono un prodotto migliore, o più semplicemente più adatto a te.

 

Stavo per convincermi a provare questi tipi di latte ma ci sto già ripensando, effettivamente un latte fatto dal riso o soia non mi pare logico, evviva le vacche!

 

Comunque cerco di consumare pochi latticini, però @Stizzy dimmi quello che vuoi, ma il 99% dei formaggi sono da seghe a due mani...

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@Mtt ma guarda che ho capito quello che dici e guarda che non sono certo qui a sostenere l'ecosostenibilità dell'allevamento intensivo del bestiame, non l'ho mai detto. Quello che sto dicendo è che se sei passato dall'eroina al metadone sempre tossico rimani.

Quanto alle differenze nutrizionali c'è una bella differenza anche tra Latte di riso, soia e mandorla. Tra i tre direi che il miglior inutile candidato a sostituire un prodotto non indispensabile è quello di soia ma non avendone mai bevuto potrei sbagliarmi. Di certo non sostituisci il latte con dei cereali super raffinati e nemmeno con un prodotto la cui fonte calorica principale è zucchero bianco ad altissimo indice glicemico. 

Comunque la discussione è estenuante ed estremamente sterile e la lascio volentieri.

@Dens non ho capito il paragone coi tossici. Vedi, io non voglio convincere nessuno a bere quello che bevo io, ma proprio perché la discussione non sia sterile vorrei cercare di ragionare in termini realistici. 

Sostituire il latte con una tazza di the o con una bevanda di soia è un po' diverso, non serve essere nutrizionisti per vedere ad esempio il ben diverso apporto proteico. Seconda di poi, esiste latte di soia arricchito o meno, biologico o meno, con più o meno ingredienti. Scusa ma mi pare tu abbia un po'di preconcetti, generalizzare dicendo che è pieno di zuccheri bianchi o addensanti secondo me allontana dalla realtà. Alcuni qui hanno segnalato alcune marche tipo isolabio, io come ho già scritto in un post ad esempio bevo latte di soia non arricchito e bio, i cui ingredienti sono al massimo due-tre: acqua, soia, in alcuni una percentuale minima di sale. Questi tipi di latte si trovano facilmente, anche alla Coop, e non costano tanto. Poi possono piacere o no, per carità, ma non sono per forza dei prodotti industriali raffinati pieni di zucchero bianco.

 

 

Intendevo dire che alla fine è uguale, non sposti di una virgola il problema della sostenibilità alimentare e con entrambi gli alimenti se non ci stai attento fai danno a te stesso e al mondo.

Comunque la confusione nasce già dal titolo, non c'è nulla che possa assimilare latte di capra, latte di soia, latte di riso e latte di mandorla. Certo sono liquidi e bianchi ma sono 4 cose totalmente diverse. Direi che il miglior surrogato del latte è forse quello di soia sia per l'equilibrio tra carboidrati e proteine sia per l'elevato contenuto di aminoacidi anabolici. Non a caso le proteine dei palestrati o sono derivate dal latte o dalla soia. Il latte di riso è riso, è un cereale non centra una favazza con il latte ne ha solo la forma ma è più simile al risotto in chicchi che mi sono mangiato a cena che al latte.

Quello di mandorla è un dolciume, è pieno di zucchero e di aromi, è tipo la cassata, è una merendina liquida.

Anche tutto questo attaccamento al bio bio bio, ok è un ottimo sistema per coltivare, ok va incentivato, ok dobbiamo arrivare a coltivare così e solo così perchè è possibile. Però i camion che trasportano prodotti bio sono forse bio? Le navi e gli aerei che trasportano banane bio sono forse bio? Le celle frigorifere enormi in cui stocchiamo tutta questa logistica del freddo usano energia elettrica bio? 

E allora rispondi alla mia domanda è più sostenibile alimentarsi con prodotti semplici e poco raffinati che hanno percorso pochi km e subito poche trasformazioni o affidarsi alla grande distribuzione agroalimentare globale? A livello di salute personale è meglio rinunciare a qualcosa e abbassare un pochino il proprio introito di cibo spostando la propria alimentazione verso un sistema alimentare semplice differenziato disponibile o inseguire tutti il surrogato del momento? La soia è un ottimo alimento ma da me non c'è perchè dovrei usarla se posso farne a meno? C'è un sacco di cibo ottimo attorno a me devo andarlo a comprare a 1000 km da qui? Meglio un uovo cagato a Bertonico o una banana bio cresciuta in Africa? Quale dei due alimenti disponibili del mio frigo renderà la mia colazione più sostenibile?

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@Mtt ma guarda che ho capito quello che dici e guarda che non sono certo qui a sostenere l'ecosostenibilità dell'allevamento intensivo del bestiame, non l'ho mai detto. Quello che sto dicendo è che se sei passato dall'eroina al metadone sempre tossico rimani.

Quanto alle differenze nutrizionali c'è una bella differenza anche tra Latte di riso, soia e mandorla. Tra i tre direi che il miglior inutile candidato a sostituire un prodotto non indispensabile è quello di soia ma non avendone mai bevuto potrei sbagliarmi. Di certo non sostituisci il latte con dei cereali super raffinati e nemmeno con un prodotto la cui fonte calorica principale è zucchero bianco ad altissimo indice glicemico.

Comunque la discussione è estenuante ed estremamente sterile e la lascio volentieri.

@Dens non ho capito il paragone coi tossici. Vedi, io non voglio convincere nessuno a bere quello che bevo io, ma proprio perché la discussione non sia sterile vorrei cercare di ragionare in termini realistici.

Sostituire il latte con una tazza di the o con una bevanda di soia è un po' diverso, non serve essere nutrizionisti per vedere ad esempio il ben diverso apporto proteico. Seconda di poi, esiste latte di soia arricchito o meno, biologico o meno, con più o meno ingredienti. Scusa ma mi pare tu abbia un po'di preconcetti, generalizzare dicendo che è pieno di zuccheri bianchi o addensanti secondo me allontana dalla realtà. Alcuni qui hanno segnalato alcune marche tipo isolabio, io come ho già scritto in un post ad esempio bevo latte di soia non arricchito e bio, i cui ingredienti sono al massimo due-tre: acqua, soia, in alcuni una percentuale minima di sale. Questi tipi di latte si trovano facilmente, anche alla Coop, e non costano tanto. Poi possono piacere o no, per carità, ma non sono per forza dei prodotti industriali raffinati pieni di zucchero bianco.

Intendevo dire che alla fine è uguale, non sposti di una virgola il problema della sostenibilità alimentare e con entrambi gli alimenti se non ci stai attento fai danno a te stesso e al mondo.

Comunque la confusione nasce già dal titolo, non c'è nulla che possa assimilare latte di capra, latte di soia, latte di riso e latte di mandorla. Certo sono liquidi e bianchi ma sono 4 cose totalmente diverse. Direi che il miglior surrogato del latte è forse quello di soia sia per l'equilibrio tra carboidrati e proteine sia per l'elevato contenuto di aminoacidi anabolici. Non a caso le proteine dei palestrati o sono derivate dal latte o dalla soia. Il latte di riso è riso, è un cereale non centra una favazza con il latte ne ha solo la forma ma è più simile al risotto in chicchi che mi sono mangiato a cena che al latte.

Quello di mandorla è un dolciume, è pieno di zucchero e di aromi, è tipo la cassata, è una merendina liquida.

Anche tutto questo attaccamento al bio bio bio, ok è un ottimo sistema per coltivare, ok va incentivato, ok dobbiamo arrivare a coltivare così e solo così perchè è possibile. Però i camion che trasportano prodotti bio sono forse bio? Le navi e gli aerei che trasportano banane bio sono forse bio? Le celle frigorifere enormi in cui stocchiamo tutta questa logistica del freddo usano energia elettrica bio?

E allora rispondi alla mia domanda è più sostenibile alimentarsi con prodotti semplici e poco raffinati che hanno percorso pochi km e subito poche trasformazioni o affidarsi alla grande distribuzione agroalimentare globale? A livello di salute personale è meglio rinunciare a qualcosa e abbassare un pochino il proprio introito di cibo spostando la propria alimentazione verso un sistema alimentare semplice differenziato disponibile o inseguire tutti il surrogato del momento? La soia è un ottimo alimento ma da me non c'è perchè dovrei usarla se posso farne a meno? C'è un sacco di cibo ottimo attorno a me devo andarlo a comprare a 1000 km da qui? Meglio un uovo cagato a Bertonico o una banana bio cresciuta in Africa? Quale dei due alimenti disponibili del mio frigo renderà la mia colazione più sostenibile?

<3
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@Mtt ma guarda che ho capito quello che dici e guarda che non sono certo qui a sostenere l'ecosostenibilità dell'allevamento intensivo del bestiame, non l'ho mai detto. Quello che sto dicendo è che se sei passato dall'eroina al metadone sempre tossico rimani.

Quanto alle differenze nutrizionali c'è una bella differenza anche tra Latte di riso, soia e mandorla. Tra i tre direi che il miglior inutile candidato a sostituire un prodotto non indispensabile è quello di soia ma non avendone mai bevuto potrei sbagliarmi. Di certo non sostituisci il latte con dei cereali super raffinati e nemmeno con un prodotto la cui fonte calorica principale è zucchero bianco ad altissimo indice glicemico.

Comunque la discussione è estenuante ed estremamente sterile e la lascio volentieri.

@Dens non ho capito il paragone coi tossici. Vedi, io non voglio convincere nessuno a bere quello che bevo io, ma proprio perché la discussione non sia sterile vorrei cercare di ragionare in termini realistici.

Sostituire il latte con una tazza di the o con una bevanda di soia è un po' diverso, non serve essere nutrizionisti per vedere ad esempio il ben diverso apporto proteico. Seconda di poi, esiste latte di soia arricchito o meno, biologico o meno, con più o meno ingredienti. Scusa ma mi pare tu abbia un po'di preconcetti, generalizzare dicendo che è pieno di zuccheri bianchi o addensanti secondo me allontana dalla realtà. Alcuni qui hanno segnalato alcune marche tipo isolabio, io come ho già scritto in un post ad esempio bevo latte di soia non arricchito e bio, i cui ingredienti sono al massimo due-tre: acqua, soia, in alcuni una percentuale minima di sale. Questi tipi di latte si trovano facilmente, anche alla Coop, e non costano tanto. Poi possono piacere o no, per carità, ma non sono per forza dei prodotti industriali raffinati pieni di zucchero bianco.

Intendevo dire che alla fine è uguale, non sposti di una virgola il problema della sostenibilità alimentare e con entrambi gli alimenti se non ci stai attento fai danno a te stesso e al mondo.

Comunque la confusione nasce già dal titolo, non c'è nulla che possa assimilare latte di capra, latte di soia, latte di riso e latte di mandorla. Certo sono liquidi e bianchi ma sono 4 cose totalmente diverse. Direi che il miglior surrogato del latte è forse quello di soia sia per l'equilibrio tra carboidrati e proteine sia per l'elevato contenuto di aminoacidi anabolici. Non a caso le proteine dei palestrati o sono derivate dal latte o dalla soia. Il latte di riso è riso, è un cereale non centra una favazza con il latte ne ha solo la forma ma è più simile al risotto in chicchi che mi sono mangiato a cena che al latte.

Quello di mandorla è un dolciume, è pieno di zucchero e di aromi, è tipo la cassata, è una merendina liquida.

Anche tutto questo attaccamento al bio bio bio, ok è un ottimo sistema per coltivare, ok va incentivato, ok dobbiamo arrivare a coltivare così e solo così perchè è possibile. Però i camion che trasportano prodotti bio sono forse bio? Le navi e gli aerei che trasportano banane bio sono forse bio? Le celle frigorifere enormi in cui stocchiamo tutta questa logistica del freddo usano energia elettrica bio?

E allora rispondi alla mia domanda è più sostenibile alimentarsi con prodotti semplici e poco raffinati che hanno percorso pochi km e subito poche trasformazioni o affidarsi alla grande distribuzione agroalimentare globale? A livello di salute personale è meglio rinunciare a qualcosa e abbassare un pochino il proprio introito di cibo spostando la propria alimentazione verso un sistema alimentare semplice differenziato disponibile o inseguire tutti il surrogato del momento? La soia è un ottimo alimento ma da me non c'è perchè dovrei usarla se posso farne a meno? C'è un sacco di cibo ottimo attorno a me devo andarlo a comprare a 1000 km da qui? Meglio un uovo cagato a Bertonico o una banana bio cresciuta in Africa? Quale dei due alimenti disponibili del mio frigo renderà la mia colazione più sostenibile?

che poi nemmeno si tratterebbe di intaccare la salute personale, di prodotti ottimi a km zero ne siamo pieni
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I camion che trasportano prodotti bio sono forse bio? Le navi e gli aerei che trasportano banane bio sono forse bio? Le celle frigorifere enormi in cui stocchiamo tutta questa logistica del freddo usano energia elettrica bio? 

E allora rispondi alla mia domanda è più sostenibile alimentarsi con prodotti semplici e poco raffinati che hanno percorso pochi km e subito poche trasformazioni o affidarsi alla grande distribuzione agroalimentare globale?

te che non sei pirla ma a volte hai bisogno di aiuto, capirai da solo che le banane pompate (che ti arrivano semi acerbe) non crescono certo a poggibonsi o macerata, ma in coltivazioni attigue a quelle bio (che ti arrivano ben cotte e buone) (entrambe dall'altra parte del mondo)

tale per cui insistere a pigliare banane verdi non bio è come continuare a portare i figli a scuola cor gippone "perchè se c andrebbero ha piedi ho in bici respirerebbero lo smog"

Dog_Picture_43.jpg

prima o poi la catena ha da iniziare a spezzarsi.......

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@Mtt ma guarda che ho capito quello che dici e guarda che non sono certo qui a sostenere l'ecosostenibilità dell'allevamento intensivo del bestiame, non l'ho mai detto. Quello che sto dicendo è che se sei passato dall'eroina al metadone sempre tossico rimani.

Quanto alle differenze nutrizionali c'è una bella differenza anche tra Latte di riso, soia e mandorla. Tra i tre direi che il miglior inutile candidato a sostituire un prodotto non indispensabile è quello di soia ma non avendone mai bevuto potrei sbagliarmi. Di certo non sostituisci il latte con dei cereali super raffinati e nemmeno con un prodotto la cui fonte calorica principale è zucchero bianco ad altissimo indice glicemico. 

Comunque la discussione è estenuante ed estremamente sterile e la lascio volentieri.

@Dens non ho capito il paragone coi tossici. Vedi, io non voglio convincere nessuno a bere quello che bevo io, ma proprio perché la discussione non sia sterile vorrei cercare di ragionare in termini realistici. 

Sostituire il latte con una tazza di the o con una bevanda di soia è un po' diverso, non serve essere nutrizionisti per vedere ad esempio il ben diverso apporto proteico. Seconda di poi, esiste latte di soia arricchito o meno, biologico o meno, con più o meno ingredienti. Scusa ma mi pare tu abbia un po'di preconcetti, generalizzare dicendo che è pieno di zuccheri bianchi o addensanti secondo me allontana dalla realtà. Alcuni qui hanno segnalato alcune marche tipo isolabio, io come ho già scritto in un post ad esempio bevo latte di soia non arricchito e bio, i cui ingredienti sono al massimo due-tre: acqua, soia, in alcuni una percentuale minima di sale. Questi tipi di latte si trovano facilmente, anche alla Coop, e non costano tanto. Poi possono piacere o no, per carità, ma non sono per forza dei prodotti industriali raffinati pieni di zucchero bianco.

 

 

Intendevo dire che alla fine è uguale, non sposti di una virgola il problema della sostenibilità alimentare e con entrambi gli alimenti se non ci stai attento fai danno a te stesso e al mondo.

Comunque la confusione nasce già dal titolo, non c'è nulla che possa assimilare latte di capra, latte di soia, latte di riso e latte di mandorla. Certo sono liquidi e bianchi ma sono 4 cose totalmente diverse. Direi che il miglior surrogato del latte è forse quello di soia sia per l'equilibrio tra carboidrati e proteine sia per l'elevato contenuto di aminoacidi anabolici. Non a caso le proteine dei palestrati o sono derivate dal latte o dalla soia. Il latte di riso è riso, è un cereale non centra una favazza con il latte ne ha solo la forma ma è più simile al risotto in chicchi che mi sono mangiato a cena che al latte.

Quello di mandorla è un dolciume, è pieno di zucchero e di aromi, è tipo la cassata, è una merendina liquida.

Anche tutto questo attaccamento al bio bio bio, ok è un ottimo sistema per coltivare, ok va incentivato, ok dobbiamo arrivare a coltivare così e solo così perchè è possibile. Però i camion che trasportano prodotti bio sono forse bio? Le navi e gli aerei che trasportano banane bio sono forse bio? Le celle frigorifere enormi in cui stocchiamo tutta questa logistica del freddo usano energia elettrica bio? 

E allora rispondi alla mia domanda è più sostenibile alimentarsi con prodotti semplici e poco raffinati che hanno percorso pochi km e subito poche trasformazioni o affidarsi alla grande distribuzione agroalimentare globale? A livello di salute personale è meglio rinunciare a qualcosa e abbassare un pochino il proprio introito di cibo spostando la propria alimentazione verso un sistema alimentare semplice differenziato disponibile o inseguire tutti il surrogato del momento? La soia è un ottimo alimento ma da me non c'è perchè dovrei usarla se posso farne a meno? C'è un sacco di cibo ottimo attorno a me devo andarlo a comprare a 1000 km da qui? Meglio un uovo cagato a Bertonico o una banana bio cresciuta in Africa? Quale dei due alimenti disponibili del mio frigo renderà la mia colazione più sostenibile?

 

Dens, fanne a meno della soia, che è meglio, e lascia fare pure le banane. Io le uova di bertonico non le conosco, ma quelle di mio zio sì e sono parecchio buone. Scusa, conosco il tipo di filiera di certi prodotti e le conseguenze, ma la tua domanda non ha molto senso in quanto mi pare aver già espresso il mio parere sul tema. Contrapporre il km zero con la GDO mi pare solo un'ovvietà che non ha molto senso ai fini della discussione. Nel caso del latte di soia, come in tutti i prodotti, basta leggere l'etichetta con un po' di attenzione e fare delle scelte in base a ciò. Se poi preferisci continuare a pensare che la soia venga solo dalla Cina, fai pure. :)

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Butto i miei €0.02.

Se non vuoi bere latte animale liberissimo, per qualunque motivo.

Prima di decidere che bevande di origine vegetale siano automaticamente più sane, pensa a come vengono ottenute e che parti sono utilizzate per farle, in particolare la parte grassa e quella proteica. Pensa, o meglio ricerca, quali sono i processi industriali che portano al prodotto finito. Potrai valutare se sono un prodotto migliore, o più semplicemente più adatto a te.

Stavo per convincermi a provare questi tipi di latte ma ci sto già ripensando, effettivamente un latte fatto dal riso o soia non mi pare logico, evviva le vacche!

Comunque cerco di consumare pochi latticini, però @Stizzy dimmi quello che vuoi, ma il 99% dei formaggi sono da seghe a due mani...

Tiggiuro che pure io lo pensavo. Magnavo kg di gorgonzola.

È tutta questione di "non lo mangio, mi sento tremila volte meglio".

Se uno nn c prova, non lo saprà mai ed è inutile che sto a tediarvi. <3

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I camion che trasportano prodotti bio sono forse bio? Le navi e gli aerei che trasportano banane bio sono forse bio? Le celle frigorifere enormi in cui stocchiamo tutta questa logistica del freddo usano energia elettrica bio?

E allora rispondi alla mia domanda è più sostenibile alimentarsi con prodotti semplici e poco raffinati che hanno percorso pochi km e subito poche trasformazioni o affidarsi alla grande distribuzione agroalimentare globale?

te che non sei pirla ma a volte hai bisogno di aiuto, capirai da solo che le banane pompate (che ti arrivano semi acerbe) non crescono certo a poggibonsi o macerata, ma in coltivazioni attigue a quelle bio (che ti arrivano ben cotte e buone) (entrambe dall'altra parte del mondo)

tale per cui insistere a pigliare banane verdi non bio è come continuare a portare i figli a scuola cor gippone "perchè se c andrebbero ha piedi ho in bici respirerebbero lo smog"

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prima o poi la catena ha da iniziare a spezzarsi.......

Uuuhhhhh!!! Foto della settimana <3

Menomale che al bio hanno pure le verdi che pero son verdi per altri motivi.

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@Mtt ma guarda che ho capito quello che dici e guarda che non sono certo qui a sostenere l'ecosostenibilità dell'allevamento intensivo del bestiame, non l'ho mai detto. Quello che sto dicendo è che se sei passato dall'eroina al metadone sempre tossico rimani.

Quanto alle differenze nutrizionali c'è una bella differenza anche tra Latte di riso, soia e mandorla. Tra i tre direi che il miglior inutile candidato a sostituire un prodotto non indispensabile è quello di soia ma non avendone mai bevuto potrei sbagliarmi. Di certo non sostituisci il latte con dei cereali super raffinati e nemmeno con un prodotto la cui fonte calorica principale è zucchero bianco ad altissimo indice glicemico. 

Comunque la discussione è estenuante ed estremamente sterile e la lascio volentieri.

@Dens non ho capito il paragone coi tossici. Vedi, io non voglio convincere nessuno a bere quello che bevo io, ma proprio perché la discussione non sia sterile vorrei cercare di ragionare in termini realistici. 

Sostituire il latte con una tazza di the o con una bevanda di soia è un po' diverso, non serve essere nutrizionisti per vedere ad esempio il ben diverso apporto proteico. Seconda di poi, esiste latte di soia arricchito o meno, biologico o meno, con più o meno ingredienti. Scusa ma mi pare tu abbia un po'di preconcetti, generalizzare dicendo che è pieno di zuccheri bianchi o addensanti secondo me allontana dalla realtà. Alcuni qui hanno segnalato alcune marche tipo isolabio, io come ho già scritto in un post ad esempio bevo latte di soia non arricchito e bio, i cui ingredienti sono al massimo due-tre: acqua, soia, in alcuni una percentuale minima di sale. Questi tipi di latte si trovano facilmente, anche alla Coop, e non costano tanto. Poi possono piacere o no, per carità, ma non sono per forza dei prodotti industriali raffinati pieni di zucchero bianco.

 

 

Intendevo dire che alla fine è uguale, non sposti di una virgola il problema della sostenibilità alimentare e con entrambi gli alimenti se non ci stai attento fai danno a te stesso e al mondo.

Comunque la confusione nasce già dal titolo, non c'è nulla che possa assimilare latte di capra, latte di soia, latte di riso e latte di mandorla. Certo sono liquidi e bianchi ma sono 4 cose totalmente diverse. Direi che il miglior surrogato del latte è forse quello di soia sia per l'equilibrio tra carboidrati e proteine sia per l'elevato contenuto di aminoacidi anabolici. Non a caso le proteine dei palestrati o sono derivate dal latte o dalla soia. Il latte di riso è riso, è un cereale non centra una favazza con il latte ne ha solo la forma ma è più simile al risotto in chicchi che mi sono mangiato a cena che al latte.

Quello di mandorla è un dolciume, è pieno di zucchero e di aromi, è tipo la cassata, è una merendina liquida.

Anche tutto questo attaccamento al bio bio bio, ok è un ottimo sistema per coltivare, ok va incentivato, ok dobbiamo arrivare a coltivare così e solo così perchè è possibile. Però i camion che trasportano prodotti bio sono forse bio? Le navi e gli aerei che trasportano banane bio sono forse bio? Le celle frigorifere enormi in cui stocchiamo tutta questa logistica del freddo usano energia elettrica bio? 

E allora rispondi alla mia domanda è più sostenibile alimentarsi con prodotti semplici e poco raffinati che hanno percorso pochi km e subito poche trasformazioni o affidarsi alla grande distribuzione agroalimentare globale? A livello di salute personale è meglio rinunciare a qualcosa e abbassare un pochino il proprio introito di cibo spostando la propria alimentazione verso un sistema alimentare semplice differenziato disponibile o inseguire tutti il surrogato del momento? La soia è un ottimo alimento ma da me non c'è perchè dovrei usarla se posso farne a meno? C'è un sacco di cibo ottimo attorno a me devo andarlo a comprare a 1000 km da qui? Meglio un uovo cagato a Bertonico o una banana bio cresciuta in Africa? Quale dei due alimenti disponibili del mio frigo renderà la mia colazione più sostenibile?

 

Dens, fanne a meno della soia, che è meglio, e lascia fare pure le banane. Io le uova di bertonico non le conosco, ma quelle di mio zio sì e sono parecchio buone. Scusa, conosco il tipo di filiera di certi prodotti e le conseguenze, ma la tua domanda non ha molto senso in quanto mi pare aver già espresso il mio parere sul tema. Contrapporre il km zero con la GDO mi pare solo un'ovvietà che non ha molto senso ai fini della discussione. Nel caso del latte di soia, come in tutti i prodotti, basta leggere l'etichetta con un po' di attenzione e fare delle scelte in base a ciò. Se poi preferisci continuare a pensare che la soia venga solo dalla Cina, fai pure. :)

 

Scusa, ma sono un po' scettico sulla parte evidenziata, ma tanto per fare un esempio, se anche l'Arpa che dovrebbe tutelarci e garantirci trasparenza su temi di una "certa importanza", camuffa totalmente analisi sulla radioattività/tossicità di terreni e falde acquifere su cui la gente vive e coltiva, come fa a darti tutta questa sicurezza una semplice etichetta?!

Modificato da lignorante (visualizza cornologia modifica)
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@Mtt ma guarda che ho capito quello che dici e guarda che non sono certo qui a sostenere l'ecosostenibilità dell'allevamento intensivo del bestiame, non l'ho mai detto. Quello che sto dicendo è che se sei passato dall'eroina al metadone sempre tossico rimani.

Quanto alle differenze nutrizionali c'è una bella differenza anche tra Latte di riso, soia e mandorla. Tra i tre direi che il miglior inutile candidato a sostituire un prodotto non indispensabile è quello di soia ma non avendone mai bevuto potrei sbagliarmi. Di certo non sostituisci il latte con dei cereali super raffinati e nemmeno con un prodotto la cui fonte calorica principale è zucchero bianco ad altissimo indice glicemico. 

Comunque la discussione è estenuante ed estremamente sterile e la lascio volentieri.

@Dens non ho capito il paragone coi tossici. Vedi, io non voglio convincere nessuno a bere quello che bevo io, ma proprio perché la discussione non sia sterile vorrei cercare di ragionare in termini realistici. 

Sostituire il latte con una tazza di the o con una bevanda di soia è un po' diverso, non serve essere nutrizionisti per vedere ad esempio il ben diverso apporto proteico. Seconda di poi, esiste latte di soia arricchito o meno, biologico o meno, con più o meno ingredienti. Scusa ma mi pare tu abbia un po'di preconcetti, generalizzare dicendo che è pieno di zuccheri bianchi o addensanti secondo me allontana dalla realtà. Alcuni qui hanno segnalato alcune marche tipo isolabio, io come ho già scritto in un post ad esempio bevo latte di soia non arricchito e bio, i cui ingredienti sono al massimo due-tre: acqua, soia, in alcuni una percentuale minima di sale. Questi tipi di latte si trovano facilmente, anche alla Coop, e non costano tanto. Poi possono piacere o no, per carità, ma non sono per forza dei prodotti industriali raffinati pieni di zucchero bianco.

 

 

Intendevo dire che alla fine è uguale, non sposti di una virgola il problema della sostenibilità alimentare e con entrambi gli alimenti se non ci stai attento fai danno a te stesso e al mondo.

Comunque la confusione nasce già dal titolo, non c'è nulla che possa assimilare latte di capra, latte di soia, latte di riso e latte di mandorla. Certo sono liquidi e bianchi ma sono 4 cose totalmente diverse. Direi che il miglior surrogato del latte è forse quello di soia sia per l'equilibrio tra carboidrati e proteine sia per l'elevato contenuto di aminoacidi anabolici. Non a caso le proteine dei palestrati o sono derivate dal latte o dalla soia. Il latte di riso è riso, è un cereale non centra una favazza con il latte ne ha solo la forma ma è più simile al risotto in chicchi che mi sono mangiato a cena che al latte.

Quello di mandorla è un dolciume, è pieno di zucchero e di aromi, è tipo la cassata, è una merendina liquida.

Anche tutto questo attaccamento al bio bio bio, ok è un ottimo sistema per coltivare, ok va incentivato, ok dobbiamo arrivare a coltivare così e solo così perchè è possibile. Però i camion che trasportano prodotti bio sono forse bio? Le navi e gli aerei che trasportano banane bio sono forse bio? Le celle frigorifere enormi in cui stocchiamo tutta questa logistica del freddo usano energia elettrica bio? 

E allora rispondi alla mia domanda è più sostenibile alimentarsi con prodotti semplici e poco raffinati che hanno percorso pochi km e subito poche trasformazioni o affidarsi alla grande distribuzione agroalimentare globale? A livello di salute personale è meglio rinunciare a qualcosa e abbassare un pochino il proprio introito di cibo spostando la propria alimentazione verso un sistema alimentare semplice differenziato disponibile o inseguire tutti il surrogato del momento? La soia è un ottimo alimento ma da me non c'è perchè dovrei usarla se posso farne a meno? C'è un sacco di cibo ottimo attorno a me devo andarlo a comprare a 1000 km da qui? Meglio un uovo cagato a Bertonico o una banana bio cresciuta in Africa? Quale dei due alimenti disponibili del mio frigo renderà la mia colazione più sostenibile?

 

Dens, fanne a meno della soia, che è meglio, e lascia fare pure le banane. Io le uova di bertonico non le conosco, ma quelle di mio zio sì e sono parecchio buone. Scusa, conosco il tipo di filiera di certi prodotti e le conseguenze, ma la tua domanda non ha molto senso in quanto mi pare aver già espresso il mio parere sul tema. Contrapporre il km zero con la GDO mi pare solo un'ovvietà che non ha molto senso ai fini della discussione. Nel caso del latte di soia, come in tutti i prodotti, basta leggere l'etichetta con un po' di attenzione e fare delle scelte in base a ciò. Se poi preferisci continuare a pensare che la soia venga solo dalla Cina, fai pure. :)

 

Scusa, ma sono un po' scettico sulla parte evidenziata, ma tanto per fare un esempio, se anche l'Arpa che dovrebbe tutelarci e garantirci trasparenza su temi di una "certa importanza", camuffa totalmente analisi sulla radioattività/tossicità di terreni e falde acquifere su cui la gente vive e coltiva, come fa a darti tutta questa sicurezza una semplice etichetta?!

 

E quindi, non la leggo e scelgo a caso? L'informazione non sarà mai completa ma anche se non c'è scritto molto, gli ingredienti ci sono. Puoi scegliere così un latte di soia con solo acqua, soia, e sale, o uno con altra roba aggiunta. Puoi scegliere un latte di soia e bio o meno e avere indicazione sulla provenienza. Putroppo non credo che la maggior parte della gente la legga quando compra un prodotto.

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