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DIONISO CICLI...sei del forum?


PELT
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La butto là da ignorante... Secondo me la tua è più comoda proprio perchè i pendenti non sono saldati al tradizionale nodo tra tubo orizzontale e verticale. In questo modo tu dai ai foderi(pendenti) e al tubo verticale la possibilità di flettere come un arco di maggiore ampiezza pur mantenendo il supporto e la rigidità necessaria per non far collassare tutto. Con qualche disegnino tipo schemi di statica, ci si spiegherebbe meglio, ma non ne sono capace... Da quel che vedo mi pare che tu vada a irrigidire maggiormente la zona anteriore del telaio perchè sposti il nodo più verso lo sterzo, e questo mi spiega anche la scelta della forcella non dritta, altrimenti la bici diventava troppo rigida all'anteriore; questo avanzamento toglie rigidità al posteriore a tutto vantaggio della schiena... 

L'unica cosa che mi chiedo è se il tubo orizzontale sopporta lo sforzo in quel punto alla lunga...

Ma magari ho sparato cazzate... lorsignori vogliano perdonarmi...

evvai ci siamo!! hai centrato il bersaglio, primo perchè hai capito che stiamo parlando di statica e non di come si curva la bici o il suo baricentro secondo perchè sei arrivato subito al problema successivo, cioè lo sforzo che subisce l'orizzontale, però quello che dici sull'irigidimento dell'anteriore non è corretto perchè l'anteriore sarebbe diventato più rigido solo se io avessi saldato i foreri anche sul piantone ma non l'ho fatto... anzi l'anteriore è per niente rigido sul piano verticale questo perchè l'orizzontale è più lungo del normale essendo inclinato in avanti 

 

 

Undici pagine interventi di "antimateria" Zichici, della defunta ciclista Margherita Hack, ingeNieri di tutti i campi possibili, scienziati che nemmeno Fernandello...

 

Scusa ma barspinna?

 

anche io faccio fatica a capire quanta scienza ci possa essere dietro a 8 tubi messi in croce ma è proprio questo che mi ha sempre appassionato

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La butto là da ignorante... Secondo me la tua è più comoda proprio perchè i pendenti non sono saldati al tradizionale nodo tra tubo orizzontale e verticale. In questo modo tu dai ai foderi(pendenti) e al tubo verticale la possibilità di flettere come un arco di maggiore ampiezza pur mantenendo il supporto e la rigidità necessaria per non far collassare tutto. Con qualche disegnino tipo schemi di statica, ci si spiegherebbe meglio, ma non ne sono capace... Da quel che vedo mi pare che tu vada a irrigidire maggiormente la zona anteriore del telaio perchè sposti il nodo più verso lo sterzo, e questo mi spiega anche la scelta della forcella non dritta, altrimenti la bici diventava troppo rigida all'anteriore; questo avanzamento toglie rigidità al posteriore a tutto vantaggio della schiena... 

L'unica cosa che mi chiedo è se il tubo orizzontale sopporta lo sforzo in quel punto alla lunga...

Ma magari ho sparato cazzate... lorsignori vogliano perdonarmi...

evvai ci siamo!! hai centrato il bersaglio, primo perchè hai capito che stiamo parlando di statica e non di come si curva la bici o il suo baricentro secondo perchè sei arrivato subito al problema successivo, cioè lo sforzo che subisce l'orizzontale, però quello che dici sull'irigidimento dell'anteriore non è corretto perchè l'anteriore sarebbe diventato più rigido solo se io avessi saldato i foreri anche sul piantone ma non l'ho fatto... anzi l'anteriore è per niente rigido sul piano verticale questo perchè l'orizzontale è più lungo del normale essendo inclinato in avanti 

 

Aiutooo!!

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Bah... Se c'è scienza dietro un semplice angolo di sterzo, figurati quanta ce ne può essere dietro le tante combinazioni di 8 tubi.... soprattutto se si comincia a parlare di angoli e forze che interessano il telaio.

Io comunque lo dicevo che sono ignorante... pensavo che l'anteriore si irrigidisse spostando quel nodo.... ma i miei studi di statica sono stati fatti (malissimo) circa 20 anni fa, e mai applicati...

Riguardo al caad, non l'ho mai guidato ma ho avuto voci che è piuttosto rigidino a dire il vero... Insomma chi l'ha usato mi diceva che non era un granchè comodo... 

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Bah... Se c'è scienza dietro un semplice angolo di sterzo, figurati quanta ce ne può essere dietro le tante combinazioni di 8 tubi.... soprattutto se si comincia a parlare di angoli e forze che interessano il telaio.

Io comunque lo dicevo che sono ignorante... pensavo che l'anteriore si irrigidisse spostando quel nodo.... ma i miei studi di statica sono stati fatti (malissimo) circa 20 anni fa, e mai applicati...

Riguardo al caad, non l'ho mai guidato ma ho avuto voci che è piuttosto rigidino a dire il vero... Insomma chi l'ha usato mi diceva che non era un granchè comodo...

il carro del caad10 e' rigido trasversalmente laddove serve,e cioè vicino al mc,dove c'è un bel ponticello,e molto meno rigido verticalmente grazie ai foderi bassi schiacciati sul piano verticale,e grazie alla ridotta sezione dei pendenti.

Quelli che ne risulta e' un carro rigido rispetto alla forza impressa sulle pedivelle,e meno secco relativamente alle sollecitazioni del terreno(bbuche).

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allora visto che ci siamo arrivati quasi tutti è il momento di concludere dando anche prova della tesi e spiegando il perche di tutto stò casino

 

allora abbiamo capito che più un tubo è lungo e più flette e si torce (sempre a parità dimensionali) ma i una struttura come il telaio non è importante solo quanto sono lunghi i tubi ma anche, in egual misura, la loro angolazione

per capire meglio bisogna sapere come si propagano le forze attraverso la struttura nel nostro caso specifico quelle provenienti dal terreno che sono uguali e contrarie al nostro peso.

ora tutti sappiamo che una forza si può rappresentare graficamente trammite un vettore che avrà un verso, una direzione e una intensità....quando prendiamo un ostacolo si sviluppa una forza che in parte spinge all'indietro facendoci perdere velocità e in parte ci spinge verso l'alto, quest'ultima è quella che ci interessa (ora lo so che graficamente è tutto più capibile ma non sò mettere le immagini magari qualcuno ci riesce al posto mio così da essere d'aiuto)

questa forza compie un percorso lungo la struttura prima percorre tutta la ruota (copertone, cerchio, raggi) fino al perno del mozzo, ed ecco che qui avviene una deviazione perchè il pendente non è pependicolare al terreno ma inclinato allora la nostra forza è costretta a cambiare direzione ma per farlo perde parte della sua forza tendendo a dissiparsi....ora si trova lungo il pendente ma ben presto dovrà nuovamente cambiare direzione dividendosi nuovamente, maggiore è il cambio di direzione che deve effetture e maggiore intensità andrà persa....

così si spiega anche il motivo per cui un telaio con piantone esagerando di 70° sia molto più comodo di un uno a 75°

il fatto che la mia Contrappasso sia tanto comoda oltre ai pendenti lunghissimi è dato soprattutto dal fatto che sono molti inclinati e perchè quando si arriva all'orizzontale il vettore per arrivare fino alla sella deve non solo deve cambiare bruscamente direzione ma deve addirittura tornare indietro, ciò comporta che la maggior parte dell'energia si disperde lungo l'orizzintale stesso e solo una minima parte arriva alla sella

 

spero di essermi fatto capire

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Comunque,Dioniso,non te la prendere,ma ti vedo molto più portato per i telai in acciaio a congiunzioni,molto ben rifiniti.

Al limite,visto che nessuno lo offre sul mercato,penserei ad un bel telaio a congiunzioni con geometria sloping,con congiunzioni dedicate e non forzate negli angoli,come il Chesini Innovation.

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Bah... Se c'è scienza dietro un semplice angolo di sterzo, figurati quanta ce ne può essere dietro le tante combinazioni di 8 tubi.... soprattutto se si comincia a parlare di angoli e forze che interessano il telaio.

Io comunque lo dicevo che sono ignorante... pensavo che l'anteriore si irrigidisse spostando quel nodo.... ma i miei studi di statica sono stati fatti (malissimo) circa 20 anni fa, e mai applicati...

Riguardo al caad, non l'ho mai guidato ma ho avuto voci che è piuttosto rigidino a dire il vero... Insomma chi l'ha usato mi diceva che non era un granchè comodo...

il carro del caad10 e' rigido trasversalmente laddove serve,e cioè vicino al mc,dove c'è un bel ponticello,e molto meno rigido verticalmente grazie ai foderi bassi schiacciati sul piano verticale,e grazie alla ridotta sezione dei pendenti.

Quelli che ne risulta e' un carro rigido rispetto alla forza impressa sulle pedivelle,e meno secco relativamente alle sollecitazioni del terreno(bbuche).

 

quello che dici è verissimo ma all'atto pratico risulta un telaio cmq molto duro se tu lo provassi e potessi confrontarlo con altri, il motivo penso si dovuto al fatto che quei pendenti anche se piccoli sono molto spessi e quindi poco elastici

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allora visto che ci siamo arrivati quasi tutti è il momento di concludere dando anche prova della tesi e spiegando il perche di tutto stò casino

 

allora abbiamo capito che più un tubo è lungo e più flette e si torce (sempre a parità dimensionali) ma i una struttura come il telaio non è importante solo quanto sono lunghi i tubi ma anche, in egual misura, la loro angolazione

per capire meglio bisogna sapere come si propagano le forze attraverso la struttura nel nostro caso specifico quelle provenienti dal terreno che sono uguali e contrarie al nostro peso.

ora tutti sappiamo che una forza si può rappresentare graficamente trammite un vettore che avrà un verso, una direzione e una intensità....quando prendiamo un ostacolo si sviluppa una forza che in parte spinge all'indietro facendoci perdere velocità e in parte ci spinge verso l'alto, quest'ultima è quella che ci interessa (ora lo so che graficamente è tutto più capibile ma non sò mettere le immagini magari qualcuno ci riesce al posto mio così da essere d'aiuto)

questa forza compie un percorso lungo la struttura prima percorre tutta la ruota (copertone, cerchio, raggi) fino al perno del mozzo, ed ecco che qui avviene una deviazione perchè il pendente non è pependicolare al terreno ma inclinato allora la nostra forza è costretta a cambiare direzione ma per farlo perde parte della sua forza tendendo a dissiparsi....ora si trova lungo il pendente ma ben presto dovrà nuovamente cambiare direzione dividendosi nuovamente, maggiore è il cambio di direzione che deve effetture e maggiore intensità andrà persa....

così si spiega anche il motivo per cui un telaio con piantone esagerando di 70° sia molto più comodo di un uno a 75°

il fatto che la mia Contrappasso sia tanto comoda oltre ai pendenti lunghissimi è dato soprattutto dal fatto che sono molti inclinati e perchè quando si arriva all'orizzontale il vettore per arrivare fino alla sella deve non solo deve cambiare bruscamente direzione ma deve addirittura tornare indietro, ciò comporta che la maggior parte dell'energia si disperde lungo l'orizzintale stesso e solo una minima parte arriva alla sella

 

spero di essermi fatto capire

boiade ??

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allora visto che ci siamo arrivati quasi tutti è il momento di concludere dando anche prova della tesi e spiegando il perche di tutto stò casino

 

allora abbiamo capito che più un tubo è lungo e più flette e si torce (sempre a parità dimensionali) ma i una struttura come il telaio non è importante solo quanto sono lunghi i tubi ma anche, in egual misura, la loro angolazione

per capire meglio bisogna sapere come si propagano le forze attraverso la struttura nel nostro caso specifico quelle provenienti dal terreno che sono uguali e contrarie al nostro peso.

ora tutti sappiamo che una forza si può rappresentare graficamente trammite un vettore che avrà un verso, una direzione e una intensità....quando prendiamo un ostacolo si sviluppa una forza che in parte spinge all'indietro facendoci perdere velocità e in parte ci spinge verso l'alto, quest'ultima è quella che ci interessa (ora lo so che graficamente è tutto più capibile ma non sò mettere le immagini magari qualcuno ci riesce al posto mio così da essere d'aiuto)

questa forza compie un percorso lungo la struttura prima percorre tutta la ruota (copertone, cerchio, raggi) fino al perno del mozzo, ed ecco che qui avviene una deviazione perchè il pendente non è pependicolare al terreno ma inclinato allora la nostra forza è costretta a cambiare direzione ma per farlo perde parte della sua forza tendendo a dissiparsi....ora si trova lungo il pendente ma ben presto dovrà nuovamente cambiare direzione dividendosi nuovamente, maggiore è il cambio di direzione che deve effetture e maggiore intensità andrà persa....

così si spiega anche il motivo per cui un telaio con piantone esagerando di 70° sia molto più comodo di un uno a 75°

il fatto che la mia Contrappasso sia tanto comoda oltre ai pendenti lunghissimi è dato soprattutto dal fatto che sono molti inclinati e perchè quando si arriva all'orizzontale il vettore per arrivare fino alla sella deve non solo deve cambiare bruscamente direzione ma deve addirittura tornare indietro, ciò comporta che la maggior parte dell'energia si disperde lungo l'orizzintale stesso e solo una minima parte arriva alla sella

 

spero di essermi fatto capire

il motivo per cui un telaio con il piantone più inclinato è più scomodo non è dettato da quante volte la forza deve scomporsi, ma dalla scomposizione della forza in base all'angolo. E se immagini staticamente un incastro la forza non si dissipa mai, nel nodo la forza si scompone.

Modificato da mcekki (visualizza cornologia modifica)
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Bah... Se c'è scienza dietro un semplice angolo di sterzo, figurati quanta ce ne può essere dietro le tante combinazioni di 8 tubi.... soprattutto se si comincia a parlare di angoli e forze che interessano il telaio.

Io comunque lo dicevo che sono ignorante... pensavo che l'anteriore si irrigidisse spostando quel nodo.... ma i miei studi di statica sono stati fatti (malissimo) circa 20 anni fa, e mai applicati...

Riguardo al caad, non l'ho mai guidato ma ho avuto voci che è piuttosto rigidino a dire il vero... Insomma chi l'ha usato mi diceva che non era un granchè comodo...

il carro del caad10 e' rigido trasversalmente laddove serve,e cioè vicino al mc,dove c'è un bel ponticello,e molto meno rigido verticalmente grazie ai foderi bassi schiacciati sul piano verticale,e grazie alla ridotta sezione dei pendenti.

Quelli che ne risulta e' un carro rigido rispetto alla forza impressa sulle pedivelle,e meno secco relativamente alle sollecitazioni del terreno(bbuche).

quello che dici è verissimo ma all'atto pratico risulta un telaio cmq molto duro se tu lo provassi e potessi confrontarlo con altri, il motivo penso si dovuto al fatto che quei pendenti anche se piccoli sono molto spessi e quindi poco elastici

Mah,io un giretto ce l' ho fatto,ed effettivamente l' ho trovato molto più comodo rispetto a due classiconi in alluminio che possiedo,pittosto vecchiotti.

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allora visto che ci siamo arrivati quasi tutti è il momento di concludere dando anche prova della tesi e spiegando il perche di tutto stò casino

allora abbiamo capito che più un tubo è lungo e più flette e si torce (sempre a parità dimensionali) ma i una struttura come il telaio non è importante solo quanto sono lunghi i tubi ma anche, in egual misura, la loro angolazione

per capire meglio bisogna sapere come si propagano le forze attraverso la struttura nel nostro caso specifico quelle provenienti dal terreno che sono uguali e contrarie al nostro peso.

ora tutti sappiamo che una forza si può rappresentare graficamente trammite un vettore che avrà un verso, una direzione e una intensità....quando prendiamo un ostacolo si sviluppa una forza che in parte spinge all'indietro facendoci perdere velocità e in parte ci spinge verso l'alto, quest'ultima è quella che ci interessa (ora lo so che graficamente è tutto più capibile ma non sò mettere le immagini magari qualcuno ci riesce al posto mio così da essere d'aiuto)

questa forza compie un percorso lungo la struttura prima percorre tutta la ruota (copertone, cerchio, raggi) fino al perno del mozzo, ed ecco che qui avviene una deviazione perchè il pendente non è pependicolare al terreno ma inclinato allora la nostra forza è costretta a cambiare direzione ma per farlo perde parte della sua forza tendendo a dissiparsi....ora si trova lungo il pendente ma ben presto dovrà nuovamente cambiare direzione dividendosi nuovamente, maggiore è il cambio di direzione che deve effetture e maggiore intensità andrà persa....

così si spiega anche il motivo per cui un telaio con piantone esagerando di 70° sia molto più comodo di un uno a 75°

il fatto che la mia Contrappasso sia tanto comoda oltre ai pendenti lunghissimi è dato soprattutto dal fatto che sono molti inclinati e perchè quando si arriva all'orizzontale il vettore per arrivare fino alla sella deve non solo deve cambiare bruscamente direzione ma deve addirittura tornare indietro, ciò comporta che la maggior parte dell'energia si disperde lungo l'orizzintale stesso e solo una minima parte arriva alla sella

spero di essermi fatto capire

il motivo per cui un telaio con il piantone più inclinato è più scomodo non è dettato da quante volte la forza deve scomporsi, ma dalla scomposizione della forza in base all'angolo. E se immagini staticamente un incastro la forza non si dissipa mai, nel nodo la forza si scompone.

Forse volevi dire piantone meno inclinato....

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Comunque,Dioniso,non te la prendere,ma ti vedo molto più portato per i telai in acciaio a congiunzioni,molto ben rifiniti.

Al limite,visto che nessuno lo offre sul mercato,penserei ad un bel telaio a congiunzioni con geometria sloping,con congiunzioni dedicate e non forzate negli angoli,come il Chesini Innovation.

ehehe no tranquillo io non me la prendo mica, con le dovote maniere noi siamo liberi di pensare e dire le cose liberamente

sono già grato a voi che mi avete permesso di esprimermi senza insultarmi 

ribadisco che io non sono venuto quà ne per farmi pubblicità ne per fare lo sborone ne per prendere in giro la gente, a me fa solo piacere condividere con gli altri le mie esperienze dirette sul campo 

sono il primo a dire che la contrappasso faccia schifo alla maggior parte della gente ma io dopo aver passato nottate intere a studiare il mondo della telaistica non mi rimaneva altra scelta che mettere in pratica ciò che sono riuscito a capire, altrimenti farei la fine di quelli che sanno tutto solo per sentito dire ed è solo l'esperienza diretta del mio mestiere mi permette di trovare i riscontri pratici

a me piace molto l'acciaio perchè se lo si sà lavorare bene permette ad un progettista di sbizzarrirsi senza andare ad investire dei capitali con gli stampi per il carbonio

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allora abbiamo capito che più un tubo è lungo e più flette e si torce (sempre a parità dimensionali) ma i una struttura come il telaio non è importante solo quanto sono lunghi i tubi ma anche, in egual misura, la loro angolazione

per capire meglio bisogna sapere come si propagano le forze attraverso la struttura nel nostro caso specifico quelle provenienti dal terreno che sono uguali e contrarie al nostro peso.

ora tutti sappiamo che una forza si può rappresentare graficamente trammite un vettore che avrà un verso, una direzione e una intensità....quando prendiamo un ostacolo si sviluppa una forza che in parte spinge all'indietro facendoci perdere velocità e in parte ci spinge verso l'alto, quest'ultima è quella che ci interessa (ora lo so che graficamente è tutto più capibile ma non sò mettere le immagini magari qualcuno ci riesce al posto mio così da essere d'aiuto)

questa forza compie un percorso lungo la struttura prima percorre tutta la ruota (copertone, cerchio, raggi) fino al perno del mozzo, ed ecco che qui avviene una deviazione perchè il pendente non è pependicolare al terreno ma inclinato allora la nostra forza è costretta a cambiare direzione ma per farlo perde parte della sua forza tendendo a dissiparsi....ora si trova lungo il pendente ma ben presto dovrà nuovamente cambiare direzione dividendosi nuovamente, maggiore è il cambio di direzione che deve effetture e maggiore intensità andrà persa....

così si spiega anche il motivo per cui un telaio con piantone esagerando di 70° sia molto più comodo di un uno a 75°

il fatto che la mia Contrappasso sia tanto comoda oltre ai pendenti lunghissimi è dato soprattutto dal fatto che sono molti inclinati e perchè quando si arriva all'orizzontale il vettore per arrivare fino alla sella deve non solo deve cambiare bruscamente direzione ma deve addirittura tornare indietro, ciò comporta che la maggior parte dell'energia si disperde lungo l'orizzintale stesso e solo una minima parte arriva alla sella

spero di essermi fatto capire

il motivo per cui un telaio con il piantone più inclinato è più scomodo non è dettato da quante volte la forza deve scomporsi, ma dalla scomposizione della forza in base all'angolo. E se immagini staticamente un incastro la forza non si dissipa mai, nel nodo la forza si scompone.

Forse volevi dire piantone meno inclinato....

 

diciamo più"verticale"

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A proposito di risposta alle sollecitazioni dell' asfalto,ma la classica curvatura della forcella,secondo te,le "ammortizza" o gli va contro?

ottima domanda

la forcella è una struttura aperta quindi libera di flettere e più un tubo è curvo e più flette inoltre i foderi di una forcella dritta sono più corti quindi più rigidi

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