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cino cinelli SC


tony75
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- la forcella con la testa “sloping”: rendendo in questo modo più corti i foderi della forcella, ne deriva una maggiore rigidità; inoltre il nuovo disegno della testa forcella ha un vantaggio aerodinamico;

 

La forcella rastremata la facevano già a Torino negli anni '30, introdotta da Beltramo che a sua volta aveva imparato a farla alla Alcyon negli anni '20 ;) per carità,può essere,ma Beltramo nessuno se lo ricorda,Cinelli invece...

come del resto Colnago e la precisa,a chi interessa chi fu il primo(sconosciuto) ad introdurla?

Quindi? quindi chissenefrega chi ci è arivato pepprimo,è Cinelli che è anche famoso per la forca slope,cosìccome per il nodo sella fastback,mica Dei o freschi o Vattelappesca.

Io preferisco l'originale di nicchia al pezzo famoso copiato. Preferisco una Picchio Special ad una qualsiasi Colnago ed una Beltramo ad una Cinelli. Poi per l'italiano medio ignorante in materia una Bianchi Sprint è una bici da collezione quindi sticazzi di quanto una marca è famosa.

Mi spiace x l' ot,ma mai sentite tante cazzate in un sol colpo.

Per paragonare un picchio,che non ha mai vinto mezzo prosciutto de paese,ad un Colnago,che ha vinto di tutto e deppiu',ci vuole un fegato tanto.

Per non parlare di un Beltramo vicino ad un Cinelli....

Fine ot.

 

 

Ho scritto chiaramente che "preferisco", non ho parlato di valutazioni in senso assoluto. Non ho detto che Picchio è meglio di Colnago anche perché facevano mestieri diversi e non si possono paragonare. Picchio era telaista e inventore, Colnago meccanico e imprenditore. Dai, su...

 

Poi nel primo post si parlava comunque di innovazioni. Cinelli sarà più famoso di Beltramo ma la forcella così non l'ha inventata lui, e come facevi notare anche quel nodo sella non l'ha inventato lui. Cosa c'entrano le vittorie? Boh...

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a proposito di belletti,avete mai provato a sverniciare un suo telaio ed a vedere come sò fatte le saldature?

piene de buci stuccati....

io li ho visti, sverniciati pero'... quello blu che intendi tu non era sverniciato... e probabilmente era stato sabbiato

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- la forcella con la testa “sloping”: rendendo in questo modo più corti i foderi della forcella, ne deriva una maggiore rigidità; inoltre il nuovo disegno della testa forcella ha un vantaggio aerodinamico;

 

 

 

La forcella rastremata la facevano già a Torino negli anni '30, introdotta da Beltramo che a sua volta aveva imparato a farla alla Alcyon negli anni '20 ;)

 

 

 

Aggiungerei che non è tanto la testa della forcella a rendere più o meno rigido il tutto, quanto la forma dei foderi (che in una forcella a testa sloping sono ovali).

 

Bici gioiello, complimenti :)

 

 

Non credo sia una question di foderi visto che sulle bdc sono tutti ovali e comunque un fodero rotondo è più rigido. Basta vedere come sono fatte le forcelle pista.

 

 

 

Un fodero ovale (28x18) è più rigido nella direzione del suo asse maggiore rispetto ad un fodero cilindrico (diam. 24).  

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se hai voglia ti calcoli i due moduli di resistenza a flessione nei due casi e ne riparliamo. A me vengono 327mm^3 per l'asse maggiore e 255mm^3 per l'asse minore nel caso ovale e 290mm^3 per il caso circolare. È meccanica, non lo decido io.

 

 

Su questo siamo d'accordo. Però è da valutare lo sforzo a cui viene sottoposta la forcella, che è meno immediato, e capire quale sia effettivamente più rigida alle sollecitazioni a cui viene sottoposta. Non ho mai studiato a dovere la fisica dei foderi della forcella ma se in pista li facevano tondi era sicuramente per aumentare la rigidità, quindi lo prendo per buono.

 

L'unica spiegazione che mi viene in mente per dei foderi ovali è che sia una questione aerodinamica.

Modificato da Antonio_Torino (visualizza cornologia modifica)
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a proposito di belletti,avete mai provato a sverniciare un suo telaio ed a vedere come sò fatte le saldature?

piene de buci stuccati....

pure se svernici un laser ha una 10ina di kg di stucco...poi ti sarà toccato uno stelbel del cazzo(mi pare improbabile..) o uno che l'ha trattato di cazzo.ripeto colnago era un'imprenditore ed era bravo come quello,non come telaista e nessuno ha detto che cinelli era un telaista

 

due belletti su bdc,uno i un americano che chiedeva lumi,e un italiano che confermava con tanto di foto.

diverso l'impiego dello stucco nei due casi che citi,uno riempi buci grossolani;l'altro,se vogliamo,strutturale,sò due cose nettamente diverse.

comunque qvi finisco,se volete aprite altra discusione,qui,giustamente,c'è da celebrare una splendida bici.

 

ma infatti sono opinioni,poi certamente uno dovrebbe conoscere alcuni retroscena.grazie la splendida bici:)

 

all'ora era ancora in vendita (infatti era un mercatino) non è mai stato montato 

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- la forcella con la testa “sloping”: rendendo in questo modo più corti i foderi della forcella, ne deriva una maggiore rigidità; inoltre il nuovo disegno della testa forcella ha un vantaggio aerodinamico;

La forcella rastremata la facevano già a Torino negli anni '30, introdotta da Beltramo che a sua volta aveva imparato a farla alla Alcyon negli anni '20 ;)per carità,può essere,ma Beltramo nessuno se lo ricorda,Cinelli invece...

come del resto Colnago e la precisa,a chi interessa chi fu il primo(sconosciuto) ad introdurla? Quindi?quindi chissenefrega chi ci è arivato pepprimo,è Cinelli che è anche famoso per la forca slope,cosìccome per il nodo sella fastback,mica Dei o freschi o Vattelappesca. Io preferisco l'originale di nicchia al pezzo famoso copiato. Preferisco una Picchio Special ad una qualsiasi Colnago ed una Beltramo ad una Cinelli. Poi per l'italiano medio ignorante in materia una Bianchi Sprint è una bici da collezione quindi sticazzi di quanto una marca è famosa. Mi spiace x l' ot,ma mai sentite tante cazzate in un sol colpo.

Per paragonare un picchio,che non ha mai vinto mezzo prosciutto de paese,ad un Colnago,che ha vinto di tutto e deppiu',ci vuole un fegato tanto.

Per non parlare di un Beltramo vicino ad un Cinelli....

Fine ot.

Ho scritto chiaramente che "preferisco", non ho parlato di valutazioni in senso assoluto. Non ho detto che Picchio è meglio di Colnago anche perché facevano mestieri diversi e non si possono paragonare. Picchio era telaista e inventore, Colnago meccanico e imprenditore. Dai, su...

Poi nel primo post si parlava comunque di innovazioni. Cinelli sarà più famoso di Beltramo ma la forcella così non l'ha inventata lui, e come facevi notare anche quel nodo sella non l'ha inventato lui. Cosa c'entrano le vittorie? Boh... Cinelli e Colnago sono più famosi di Beltrami e di belletti,questo e' pacifico.

e come mai,se al massimo li definite imprenditori?

Ma veramente pensate che uno la mattina si svegli e possa pensare di fare l' imprenditore di bici da corsa,da pista,da crono e cx,senza essere un telaista?

ma come fa uno,in qualsiasi campo,ad avete successo senza conoscere tutto,ma proprio tutto del proprio prodotto?

Colnago e cinelli non solo sono stati telaisti,ma costruttori di biciclette a 360 gradi,e capirono che per crescere,prima di tutto dovevano farlo a stretto contatto con i corridori,per crescere insieme a loro.

solo un telaista con i controcazzi può imporre a campioni come Saronni,di abbandonare il Mexico per un nuovo telaio con i tubi stellari da lui stesso ideati,e con i foderi ovali ideati da masi,quando con il Mexico ci vinceva tutto.

Oppure imporre la forca dritta quando tutto il mondo andava a steli curvi.

Oppure ad introdurre il carbonio in maniera seria prima ancora del boom dell' alluminio,vincendo più di tutti con il c40 messo a punto con tal Mario Camilotto.

E che c'entrano le vittorie?

Quelle sono solo la fine di un percorso portato avanti,passo dopo passo,insieme ai corridori,altri,tipo picchio,possono dire di aver fatto altrettanto?

E cino?

Credete che cino una mattina,mentre stava seduto sul cesso,sfogliando il Postal market degli inventori sfigati,abbia deciso di costruire una bici con tubi sottili,nodo fastback,forcella slope,geometria compatta,mozzi bivalente,m71,manubbrio de alumigno,sella de plastica,pedivelle extralunghe e dote piccole?

oppure,sempre per caso,abbia deciso di collaborare,insieme a pesenti,alla realizzasion do laser?

Che culo,entrambi entrati nella storia del ciclismo senza sapere un centesimo di quello che sapeveno belletti e picchio!

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prima di presentare questo capolavoro di quel gran genio di Valsassina voglio fare un prologo:

 

La "Cicli Giotto Cinelli" nasce nel 1938-39 a Firenze; inizialmente per la produzione di attacchi e curve manubrio, poi anche bici. 

Nel 1948 Giotto cede l’attività al fratello Cino Cinelli, precedentemente corridore di successo. Cino aveva corso per la Frejùs, la Bianchi, la Benotto, vincendo, tra l'altro, la Milano-Sanremo del 1943. 

Con il passaggio a Cino, la produzione viene spostata a Milano. 

Poiché la parte principale della produzione Cinelli era costituita da attacchi e curve manubrio, Cino non ha mai spinto troppo sulla vendita di telai e biciclette complete: per evitare di avere rapporti concorrenziali con gli altri produttori di biciclette. Anche per questa scelta, le bici Cinelli, dopo il primissimo periodo, sono rimaste bici di valore e prezzo elevati, così come elevato ne era il contenuto tecnico e di innovazione; sono state definite le Rolls Royce delle biciclette.

In effetti, Cinelli ha introdotto o comunque diffuso numerose innovazioni nelle bici da corsa: 

- la forcella con la testa “sloping”: rendendo in questo modo più corti i foderi della forcella, ne deriva una maggiore rigidità; inoltre il nuovo disegno della testa forcella ha un vantaggio aerodinamico;

- un particolare snodo di sella (dal 1953), nel quale la vite di serraggio del tubo reggisella attraversa i pendenti posteriori del telaio);

- il pedale a sgancio rapido (1973);

- il manubrio in alluminio (1963), già esistente ma diffuso da Cinelli;

- la sella in plastica (Unicantor 1962), prima introdotta da T. Nieddu con cui la Cinelli collaborerà; 

La Cinelli è anche la prima casa ad avere portato in Italia la Mountain Bike (con il "Rampichino", 1984), dopo la cessione, nel 1978, ai fratelli Colombo (della Columbus).

La SC nasce nel 1947. Quando avvia la sua impresa, Cino Cinelli porta via alla Bianchi il telaista Luigi Valsassina, che alla Bianchi aveva preparato telai per Coppi (Valsassina rimarrà alla Cinelli, come telaista principale, sino alla pensione negli anni ottanta).  In quel periodo Cinelli prepara dei telai prototipi appunto per Fausto Coppi. Da qui ha origine la Cinelli SC. 

SC stà per Speciale Corsa (ma in alcuni cataloghi, in particolare 1963 - compare anche con il nome Supercorsa; è però lo stesso modello). E' definito anche Modello A, per distinguerlo dai modelli B e C: la A è il top di gamma, versione "Lusso" nel  Catalogo Cinelli del 1950. Inizialmente i tubi sono i Reynolds 531; più avanti saranno Columbus.(fonte "giro d'italia d'epoca")

Nel 1978 Cino si ritira e vende l'azienda a Colombo e sappiamo tutti com'è andata a finire..

 

telaio:cinelli super corsa seconda metà anni 60' saldato da luigi valsassina

guarnitura:campagnolo record pista 151 bcd 52 denti

MC:campagnolo record pista

serie sterzo:campagnolo record pista

pipa:cinelli pista steel

piega:cinelli pista steel n°19

pedali:campagnolo record pista-gabbiette cinelli

ruote:mozzi campagnolo record pista 36 su cerchi ambrosio

reggisella:campagnolo record

sella:brooks b17

 

ps. un grazie a giovanni napoli aka squarenoise per il "regalo"

 

 

g400.jpeg

 

 

96br.jpg

 

dqgw.jpg

 

 

5f9z.jpg

 

 

z2qs.jpg

 

la prossima volta faccio foto migliori e più dettagliate...e come sempre VIVA cino e FANCULO colombo

madò. appena vengo giù me lo fai vedere dal vivo.

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- la forcella con la testa “sloping”: rendendo in questo modo più corti i foderi della forcella, ne deriva una maggiore rigidità; inoltre il nuovo disegno della testa forcella ha un vantaggio aerodinamico;

La forcella rastremata la facevano già a Torino negli anni '30, introdotta da Beltramo che a sua volta aveva imparato a farla alla Alcyon negli anni '20 ;) per carità,può essere,ma Beltramo nessuno se lo ricorda,Cinelli invece...

come del resto Colnago e la precisa,a chi interessa chi fu il primo(sconosciuto) ad introdurla? Quindi? quindi chissenefrega chi ci è arivato pepprimo,è Cinelli che è anche famoso per la forca slope,cosìccome per il nodo sella fastback,mica Dei o freschi o Vattelappesca. Io preferisco l'originale di nicchia al pezzo famoso copiato. Preferisco una Picchio Special ad una qualsiasi Colnago ed una Beltramo ad una Cinelli. Poi per l'italiano medio ignorante in materia una Bianchi Sprint è una bici da collezione quindi sticazzi di quanto una marca è famosa. Mi spiace x l' ot,ma mai sentite tante cazzate in un sol colpo.

Per paragonare un picchio,che non ha mai vinto mezzo prosciutto de paese,ad un Colnago,che ha vinto di tutto e deppiu',ci vuole un fegato tanto.

Per non parlare di un Beltramo vicino ad un Cinelli....

Fine ot.

Ho scritto chiaramente che "preferisco", non ho parlato di valutazioni in senso assoluto. Non ho detto che Picchio è meglio di Colnago anche perché facevano mestieri diversi e non si possono paragonare. Picchio era telaista e inventore, Colnago meccanico e imprenditore. Dai, su...

Poi nel primo post si parlava comunque di innovazioni. Cinelli sarà più famoso di Beltramo ma la forcella così non l'ha inventata lui, e come facevi notare anche quel nodo sella non l'ha inventato lui. Cosa c'entrano le vittorie? Boh... Cinelli e Colnago sono più famosi di Beltrami e di belletti,questo e' pacifico.

e come mai,se al massimo li definite imprenditori?

Ma veramente pensate che uno la mattina si svegli e possa pensare di fare l' imprenditore di bici da corsa,da pista,da crono e cx,senza essere un telaista?

ma come fa uno,in qualsiasi campo,ad avete successo senza conoscere tutto,ma proprio tutto del proprio prodotto?

Colnago e cinelli non solo sono stati telaisti,ma costruttori di biciclette a 360 gradi,e capirono che per crescere,prima di tutto dovevano farlo a stretto contatto con i corridori,per crescere insieme a loro.

solo un telaista con i controcazzi può imporre a campioni come Saronni,di abbandonare il Mexico per un nuovo telaio con i tubi stellari da lui stesso ideati,e con i foderi ovali ideati da masi,quando con il Mexico ci vinceva tutto.

Oppure imporre la forca dritta quando tutto il mondo andava a steli curvi.

Oppure ad introdurre il carbonio in maniera seria prima ancora del boom dell' alluminio,vincendo più di tutti con il c40 messo a punto con tal Mario Camilotto.

E che c'entrano le vittorie?

Quelle sono solo la fine di un percorso portato avanti,passo dopo passo,insieme ai corridori,altri,tipo picchio,possono dire di aver fatto altrettanto?

E cino?

Credete che cino una mattina,mentre stava seduto sul cesso,sfogliando il Postal market degli inventori sfigati,abbia deciso di costruire una bici con tubi sottili,nodo fastback,forcella slope,geometria compatta,mozzi bivalente,m71,manubbrio de alumigno,sella de plastica,pedivelle extralunghe e dote piccole?

oppure,sempre per caso,abbia deciso di collaborare,insieme a pipeto...ci sono esenti,alla realizzasion do laser?

Che culo,entrambi entrati nella storia del ciclismo senza sapere un centesimo di quello che sapeveno belletti e picchio!

 

ripeto....ci molte variabili e giochi all'interno delle squadre prof per preferire un telaista piuttosto che un'altro.molti teaisti come colnago avevano un'equipe e fondi per sperimentare e apporre modifiche strutturali alle proprie bici ed era un bravo imprenditore,di conseguenza sapeva il fatto suo a livello "politico".belletti scusa ma era un'artista e un cazzo di genio,uno che praticamente non ha fatto un telaio uguale a un'altro,che è stato il primo a usare il TIG...cmq non stiamo facendo una gara.ci sono molte variabili perchè un telaista sia stato più famoso di un'altro o che abbia avuto più fortuna.sicuramente colnago è stato più furbo di belletti

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- la forcella con la testa “sloping”: rendendo in questo modo più corti i foderi della forcella, ne deriva una maggiore rigidità; inoltre il nuovo disegno della testa forcella ha un vantaggio aerodinamico;

 

La forcella rastremata la facevano già a Torino negli anni '30, introdotta da Beltramo che a sua volta aveva imparato a farla alla Alcyon negli anni '20 ;) per carità,può essere,ma Beltramo nessuno se lo ricorda,Cinelli invece...

come del resto Colnago e la precisa,a chi interessa chi fu il primo(sconosciuto) ad introdurla?

Quindi? quindi chissenefrega chi ci è arivato pepprimo,è Cinelli che è anche famoso per la forca slope,cosìccome per il nodo sella fastback,mica Dei o freschi o Vattelappesca.

Io preferisco l'originale di nicchia al pezzo famoso copiato. Preferisco una Picchio Special ad una qualsiasi Colnago ed una Beltramo ad una Cinelli. Poi per l'italiano medio ignorante in materia una Bianchi Sprint è una bici da collezione quindi sticazzi di quanto una marca è famosa.

Mi spiace x l' ot,ma mai sentite tante cazzate in un sol colpo.

Per paragonare un picchio,che non ha mai vinto mezzo prosciutto de paese,ad un Colnago,che ha vinto di tutto e deppiu',ci vuole un fegato tanto.

Per non parlare di un Beltramo vicino ad un Cinelli....

Fine ot.

 

 

Ho scritto chiaramente che "preferisco", non ho parlato di valutazioni in senso assoluto. Non ho detto che Picchio è meglio di Colnago anche perché facevano mestieri diversi e non si possono paragonare. Picchio era telaista e inventore, Colnago meccanico e imprenditore. Dai, su...

 

Poi nel primo post si parlava comunque di innovazioni. Cinelli sarà più famoso di Beltramo ma la forcella così non l'ha inventata lui, e come facevi notare anche quel nodo sella non l'ha inventato lui. Cosa c'entrano le vittorie? Boh...

 

Ecco chi l' ha inventato...o meglio sperimentato....molte soluzioni adottate da Cinelli si ritrovano in telaio Ortelli e Montelatici, erano amici e sperimentavano!!!!Infatti leggenda vuole che il primo ad usarle fù addirittura Masi, ma usava una versione con tubo da 27,2 mm ed erano troppo delicate e qualcuna si ruppe, quindi le abbandonò.Dal canto suo Cino, le modificò con un inserto nel piantone che ne aumentava la resistenza,che si puol sentire al tatto infilando il dito dentro, ciò comportò una riduzione del foro, infatti i nodi sella di Cinelli, di quel tipo, son tutti per tubi da 26,2

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Modificato da ginoilcontadino (visualizza cornologia modifica)
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ragazzi, gli ideatori sono gli ideatori, i commercianti sono brutte bestie.

io infatti preferisco avere bici di ideatori, come

Morroni

Pogliaghi

Masi

Brambilla

Galmozzi

Beltramo

Stelbel.

ecc.... queste sono bici che oltre a valere dal punto di vista collezionistico, hanno avuto dietro personaggi affascinanti, che ti fanno appassionare piu di quanto lo si era prima.

colnago, cinelli, ecc.. è roba che AI TEMPI, quindi prima degli anni 80, erano belle bici fatte ancora da artigiani.

poi qualche animale le ha fatte mettere in serie.

è l'esempio del Valsassina con le bianchi. anche Drali lavorava in bianchi, e forse, se non quasi sicuramente ha fatto lui le piu prestigiose e belle. peccato che sia un artigiano di nicchia. Guarda caso lo conosco bene, ed ho anche una sua bici in suo onore.

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Cinelli e Colnago sono più famosi di Beltrami e di belletti,questo e' pacifico.

e come mai,se al massimo li definite imprenditori?

Ma veramente pensate che uno la mattina si svegli e possa pensare di fare l' imprenditore di bici da corsa,da pista,da crono e cx,senza essere un telaista?

ma come fa uno,in qualsiasi campo,ad avete successo senza conoscere tutto,ma proprio tutto del proprio prodotto?

Colnago e cinelli non solo sono stati telaisti,ma costruttori di biciclette a 360 gradi,e capirono che per crescere,prima di tutto dovevano farlo a stretto contatto con i corridori,per crescere insieme a loro.

solo un telaista con i controcazzi può imporre a campioni come Saronni,di abbandonare il Mexico per un nuovo telaio con i tubi stellari da lui stesso ideati,e con i foderi ovali ideati da masi,quando con il Mexico ci vinceva tutto.

Oppure imporre la forca dritta quando tutto il mondo andava a steli curvi.

Oppure ad introdurre il carbonio in maniera seria prima ancora del boom dell' alluminio,vincendo più di tutti con il c40 messo a punto con tal Mario Camilotto.

E che c'entrano le vittorie?

Quelle sono solo la fine di un percorso portato avanti,passo dopo passo,insieme ai corridori,altri,tipo picchio,possono dire di aver fatto altrettanto?

E cino?

Credete che cino una mattina,mentre stava seduto sul cesso,sfogliando il Postal market degli inventori sfigati,abbia deciso di costruire una bici con tubi sottili,nodo fastback,forcella slope,geometria compatta,mozzi bivalente,m71,manubbrio de alumigno,sella de plastica,pedivelle extralunghe e dote piccole?

oppure,sempre per caso,abbia deciso di collaborare,insieme a pesenti,alla realizzasion do laser?

Che culo,entrambi entrati nella storia del ciclismo senza sapere un centesimo di quello che sapeveno belletti e picchio!

Io concordo con te pero' ci sono da fare alcune precisazioni

che forse ti fanno capire cosa intendo io quando parlo di colnago come genio e grande imprenditore, forse piu' imprenditore (per quanto riguarda cino cinelli era tutta un altra storia, certo che era un telaista)

Ad es, prendiamo il c40 e Camilotto che hai appunto citato

Non ha messo a punto un cazzo, Camilotto una volta uscito da cinelli ha fondato insieme ad altri una ditta, che puntava all'uso del carbonio nelle bici, quando ancora non c'era NIENTE

inventa e produce le congiunzioni in carbonio

si inventa e produce il c40

a prodotto finito si presenta Ernesto che impressionato dal prodotto fa un contratto per cui la ditta deve produrre c40 solo per il marchio colnago

fine della questione

questa cosa non e' accaduta solo per il c40 ovviamente..

questo non significa che l'ernesto non sappia come si salda, non conosca ogni cm di un tubo, non conosca temperature, linee di forza etc, non abbia pensato ed ideato e portato al mondo innovazioni vincenti

pero' segna il confine tra quelli che (se non ho capito male) noi consideriamo geni, artigiani, produttori effettivi, progettatori, inventori e fantasisti

e quelli che ci piacciono un po' meno, ma che sono stati e sono ancora grandissimi personaggi del mondo del ciclismo

e' una differenza umana, proprio del concetto del lavoro che c'e' dietro ad un progetto

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ragazzi, gli ideatori sono gli ideatori, i commercianti sono brutte bestie.

io infatti preferisco avere bici di ideatori, come

Morroni

Pogliaghi

Masi

Brambilla

Galmozzi

Beltramo

Stelbel.

ecc.... queste sono bici che oltre a valere dal punto di vista collezionistico, hanno avuto dietro personaggi affascinanti, che ti fanno appassionare piu di quanto lo si era prima.

colnago, cinelli, ecc.. è roba che AI TEMPI, quindi prima degli anni 80, erano belle bici fatte ancora da artigiani.

poi qualche animale le ha fatte mettere in serie.

è l'esempio del Valsassina con le bianchi. anche Drali lavorava in bianchi, e forse, se non quasi sicuramente ha fatto lui le piu prestigiose e belle. peccato che sia un artigiano di nicchia. Guarda caso lo conosco bene, ed ho anche una sua bici in suo onore.

Mettere in serie,fare produzione di massa.....ommioddio che orrore!

Ma questo e' il ciclismo per voi,uno sport d'elite?

il nuovo golf?

nobile acciaio contro carbonio,ops,vil plastica?

Secondo voi Pino Morroni de torrespaccata,si sentiva nobile artigiano che costruiva qualche centellinato pezzo da collezione per qualche ciclista evoluto,o era semplicemente un meccanico che faceva bici da corsa e da pista più che spartane,nate per correre e basta?

Il ciclismo,per voi ciclisti che ne sapete di telai ed artigiani,e' quella buffonata carnevalesca che va sotto il none di "eroica"?

Per voi un mash,un vigorelli,un dolan,un desgena,valgono meno che zero,perché dietro non si sa nome e cognome delle sapienti mani che l' hanno forgiato?

Per me voi praticate quslcos'altro,non certo lo sport del ciclismo.

 

Caro Francesco, io sono piu collezionista che corridore, anche se qualche centinaio di chilometri al mese me li macino. sono due cose diverse il collezionismo di bici d'epoca, ed il ciclismo agonistico o non. Credo invece che l'eroica sia un modo per fondere queste due categorie a me care.

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ragazzi, gli ideatori sono gli ideatori, i commercianti sono brutte bestie.

io infatti preferisco avere bici di ideatori, come

Morroni

Pogliaghi

Masi

Brambilla

Galmozzi

Beltramo

Stelbel.

ecc.... queste sono bici che oltre a valere dal punto di vista collezionistico, hanno avuto dietro personaggi affascinanti, che ti fanno appassionare piu di quanto lo si era prima.

colnago, cinelli, ecc.. è roba che AI TEMPI, quindi prima degli anni 80, erano belle bici fatte ancora da artigiani.

poi qualche animale le ha fatte mettere in serie.

è l'esempio del Valsassina con le bianchi. anche Drali lavorava in bianchi, e forse, se non quasi sicuramente ha fatto lui le piu prestigiose e belle. peccato che sia un artigiano di nicchia. Guarda caso lo conosco bene, ed ho anche una sua bici in suo onore.

Mettere in serie,fare produzione di massa.....ommioddio che orrore!

Ma questo e' il ciclismo per voi,uno sport d'elite?

il nuovo golf?

nobile acciaio contro carbonio,ops,vil plastica?

Secondo voi Pino Morroni de torrespaccata,si sentiva nobile artigiano che costruiva qualche centellinato pezzo da collezione per qualche ciclista evoluto,o era semplicemente un meccanico che faceva bici da corsa e da pista più che spartane,nate per correre e basta?

Il ciclismo,per voi ciclisti che ne sapete di telai ed artigiani,e' quella buffonata carnevalesca che va sotto il none di "eroica"?

Per voi un mash,un vigorelli,un dolan,un desgena,valgono meno che zero,perché dietro non si sa nome e cognome delle sapienti mani che l' hanno forgiato?

Per me voi praticate quslcos'altro,non certo lo sport del ciclismo.

 

prevedo del potential...

 

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Cinelli e Colnago sono più famosi di Beltrami e di belletti,questo e' pacifico.

e come mai,se al massimo li definite imprenditori?

Ma veramente pensate che uno la mattina si svegli e possa pensare di fare l' imprenditore di bici da corsa,da pista,da crono e cx,senza essere un telaista?

ma come fa uno,in qualsiasi campo,ad avete successo senza conoscere tutto,ma proprio tutto del proprio prodotto?

Colnago e cinelli non solo sono stati telaisti,ma costruttori di biciclette a 360 gradi,e capirono che per crescere,prima di tutto dovevano farlo a stretto contatto con i corridori,per crescere insieme a loro.

solo un telaista con i controcazzi può imporre a campioni come Saronni,di abbandonare il Mexico per un nuovo telaio con i tubi stellari da lui stesso ideati,e con i foderi ovali ideati da masi,quando con il Mexico ci vinceva tutto.

Oppure imporre la forca dritta quando tutto il mondo andava a steli curvi.

Oppure ad introdurre il carbonio in maniera seria prima ancora del boom dell' alluminio,vincendo più di tutti con il c40 messo a punto con tal Mario Camilotto.

E che c'entrano le vittorie?

Quelle sono solo la fine di un percorso portato avanti,passo dopo passo,insieme ai corridori,altri,tipo picchio,possono dire di aver fatto altrettanto?

E cino?

Credete che cino una mattina,mentre stava seduto sul cesso,sfogliando il Postal market degli inventori sfigati,abbia deciso di costruire una bici con tubi sottili,nodo fastback,forcella slope,geometria compatta,mozzi bivalente,m71,manubbrio de alumigno,sella de plastica,pedivelle extralunghe e dote piccole?

oppure,sempre per caso,abbia deciso di collaborare,insieme a pesenti,alla realizzasion do laser?

Che culo,entrambi entrati nella storia del ciclismo senza sapere un centesimo di quello che sapeveno belletti e picchio!

Io concordo con te pero' ci sono da fare alcune precisazioni

che forse ti fanno capire cosa intendo io quando parlo di colnago come genio e grande imprenditore, forse piu' imprenditore (per quanto riguarda cino cinelli era tutta un altra storia, certo che era un telaista)

Ad es, prendiamo il c40 e Camilotto che hai appunto citato

Non ha messo a punto un cazzo, Camilotto una volta uscito da cinelli ha fondato insieme ad altri una ditta, che puntava all'uso del carbonio nelle bici, quando ancora non c'era NIENTE

inventa e produce le congiunzioni in carbonio

si inventa e produce il c40

a prodotto finito si presenta Ernesto che impressionato dal prodotto fa un contratto per cui la ditta deve produrre c40 solo per il marchio colnago

fine della questione

questa cosa non e' accaduta solo per il c40 ovviamente..

questo non significa che l'ernesto non sappia come si salda, non conosca ogni cm di un tubo, non conosca temperature, linee di forza etc, non abbia pensato ed ideato e portato al mondo innovazioni vincenti

pero' segna il confine tra quelli che (se non ho capito male) noi consideriamo geni, artigiani, produttori effettivi, progettatori, inventori e fantasisti

e quelli che ci piacciono un po' meno, ma che sono stati e sono ancora grandissimi personaggi del mondo del ciclismo

e' una differenza umana, proprio del concetto del lavoro che c'e' dietro ad un progetto Una volta qualcuno disse,infatti,che la grandezza di un uomo si vede anche dallo spessore dei suoi collaboratori.

Io,pero',ricordo foto di Camilotto In tuta Colnago in fabbrica Colnago,se non sbaglio,e il c40 e'andato oltre Camilotto,approdando prima al bstay e poi al bstay hp.

Chi sarà stato?

Qualche altro collaboratore?

Il cav stesso?

E chi lo sa,magari Freire avrà richiesto qualche prestazione in più al carro,e zacchete,eccoti i foderi hp del futuro c50.....

Ora e' curioso notare come,ai ciclisti evoluti,un prodotto di massa come l' estreme power,o il dream,o il master facciano schifo,mentre un Colnago freccia di 60 anni fa li mandi in visibilio solo perché molto raro e,forse,fatto dalle mani del giovane Ernesto.

Ma il problema e' che,proprio perché trattasi di un'opera prima di un giovane telaista,su strada vale meno di un cazzo rispetto ai modelli citati prima.

Io prendo le distanze da ste buffonate,perché me sogno a occhi aperti lo specialized all'ex sworks e il parallax,senza sapere i nomi degli operai cinesi,non artigiani,che vi stanno dietro.

Ed auspico,così Come sono sicuro lo auspichi Colnago,che in futuro,dietro ad un telaio di qualità,ci sia l' inarrivabile precisione esecutiva di un robot,che assicuri estrema qualità per milioni di ciclisti sportivi.

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