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cino cinelli SC


tony75
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Per chiarire sulla brooks..fino alla fine degl'anni 60 la brooks il top di sella che un corridore poteva avere e moltissimi ne facevano uso,poi già negl'anni 60 aziende come San Marco,selle italia,la stessa cinelli con la unicanitor(fu praticamente la prima a proporre una sella dagli standard qualitativi alti) iniziavano a far capolino nel mercato,quindi cronologicamente la brooks su questa bici è più che esatta.ho una unicanitor suede ma non mi piaceva il colore con il resto della bici,ci voleva caso mai una in pelle nera ma non l'avevo.amen

Buttaci una BLB fly arancio e passa la paura La Selle Italia e' coeva della Brooks e già forniva Coppi con modello specifico pista con forchetta piatta per resistere alle sollecitazioni.

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- la forcella con la testa “sloping”: rendendo in questo modo più corti i foderi della forcella, ne deriva una maggiore rigidità; inoltre il nuovo disegno della testa forcella ha un vantaggio aerodinamico;

 

 

 

La forcella rastremata la facevano già a Torino negli anni '30, introdotta da Beltramo che a sua volta aveva imparato a farla alla Alcyon negli anni '20 ;)

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Per chiarire sulla brooks..fino alla fine degl'anni 60 la brooks il top di sella che un corridore poteva avere e moltissimi ne facevano uso,poi già negl'anni 60 aziende come San Marco,selle italia,la stessa cinelli con la unicanitor(fu praticamente la prima a proporre una sella dagli standard qualitativi alti) iniziavano a far capolino nel mercato,quindi cronologicamente la brooks su questa bici è più che esatta.ho una unicanitor suede ma non mi piaceva il colore con il resto della bici,ci voleva caso mai una in pelle nera ma non l'avevo.amen

Buttaci una BLB fly arancio e passa la paura La Selle Italia e' coeva della Brooks e già forniva Coppi con modello specifico pista con forchetta piatta per resistere alle sollecitazioni.

 

la selle italia con il primo modello fatto da loro(il super sprint) per il grande pubblico erano praticamente delle riproduzioni delle brooks,poi le esigenze ciclistiche dei prof e in genere dei ciclisti negl'anni 70 e a venire sono cambiate,e sono cambiati anche le tecnologie.

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Apri un museo? :-)

Splendida!

Se è il telaio che ha fatto capolino all'Upcycle di Milano qualche giorno prima dell'Eroica è veramente magnifico!

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- la forcella con la testa “sloping”: rendendo in questo modo più corti i foderi della forcella, ne deriva una maggiore rigidità; inoltre il nuovo disegno della testa forcella ha un vantaggio aerodinamico;

 

 

 

La forcella rastremata la facevano già a Torino negli anni '30, introdotta da Beltramo che a sua volta aveva imparato a farla alla Alcyon negli anni '20 ;)

 

per carità,può essere,ma Beltramo nessuno se lo ricorda,Cinelli invece...

come del resto Colnago e la precisa,a chi interessa chi fu il primo(sconosciuto) ad introdurla?

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la bici è bellissima. come è da guidare?

con il rapporto che ha(52/15) decisamente duro,il telaio è un'opera d'arte.diciamo che sta bici la strada la vedrà veramente poco...pochissimissimo

 

peccato.

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prima di presentare questo capolavoro di quel gran genio di Valsassina voglio fare un prologo:

 

La "Cicli Giotto Cinelli" nasce nel 1938-39 a Firenze; inizialmente per la produzione di attacchi e curve manubrio, poi anche bici. 

Nel 1948 Giotto cede l’attività al fratello Cino Cinelli, precedentemente corridore di successo. Cino aveva corso per la Frejùs, la Bianchi, la Benotto, vincendo, tra l'altro, la Milano-Sanremo del 1943. 

Con il passaggio a Cino, la produzione viene spostata a Milano. 

Poiché la parte principale della produzione Cinelli era costituita da attacchi e curve manubrio, Cino non ha mai spinto troppo sulla vendita di telai e biciclette complete: per evitare di avere rapporti concorrenziali con gli altri produttori di biciclette. Anche per questa scelta, le bici Cinelli, dopo il primissimo periodo, sono rimaste bici di valore e prezzo elevati, così come elevato ne era il contenuto tecnico e di innovazione; sono state definite le Rolls Royce delle biciclette.

In effetti, Cinelli ha introdotto o comunque diffuso numerose innovazioni nelle bici da corsa: 

- la forcella con la testa “sloping”: rendendo in questo modo più corti i foderi della forcella, ne deriva una maggiore rigidità; inoltre il nuovo disegno della testa forcella ha un vantaggio aerodinamico;

- un particolare snodo di sella (dal 1953), nel quale la vite di serraggio del tubo reggisella attraversa i pendenti posteriori del telaio);

- il pedale a sgancio rapido (1973);

- il manubrio in alluminio (1963), già esistente ma diffuso da Cinelli;

- la sella in plastica (Unicantor 1962), prima introdotta da T. Nieddu con cui la Cinelli collaborerà; 

La Cinelli è anche la prima casa ad avere portato in Italia la Mountain Bike (con il "Rampichino", 1984), dopo la cessione, nel 1978, ai fratelli Colombo (della Columbus).

La SC nasce nel 1947. Quando avvia la sua impresa, Cino Cinelli porta via alla Bianchi il telaista Luigi Valsassina, che alla Bianchi aveva preparato telai per Coppi (Valsassina rimarrà alla Cinelli, come telaista principale, sino alla pensione negli anni ottanta).  In quel periodo Cinelli prepara dei telai prototipi appunto per Fausto Coppi. Da qui ha origine la Cinelli SC. 

SC stà per Speciale Corsa (ma in alcuni cataloghi, in particolare 1963 - compare anche con il nome Supercorsa; è però lo stesso modello). E' definito anche Modello A, per distinguerlo dai modelli B e C: la A è il top di gamma, versione "Lusso" nel  Catalogo Cinelli del 1950. Inizialmente i tubi sono i Reynolds 531; più avanti saranno Columbus.(fonte "giro d'italia d'epoca")

Nel 1978 Cino si ritira e vende l'azienda a Colombo e sappiamo tutti com'è andata a finire..

 

telaio:cinelli super corsa seconda metà anni 60' saldato da luigi valsassina

guarnitura:campagnolo record pista 151 bcd 52 denti

MC:campagnolo record pista

serie sterzo:campagnolo record pista

pipa:cinelli pista steel

piega:cinelli pista steel n°19

pedali:campagnolo record pista-gabbiette cinelli

ruote:mozzi campagnolo record pista 36 su cerchi ambrosio

reggisella:campagnolo record

sella:brooks b17

 

ps. un grazie a giovanni napoli aka squarenoise per il "regalo"

 

 

g400.jpeg

 

 

96br.jpg

 

dqgw.jpg

 

 

5f9z.jpg

 

 

z2qs.jpg

 

la prossima volta faccio foto migliori e più dettagliate...e come sempre VIVA cino e FANCULO colombo

i mozzi bivalente,cribbio!

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- la forcella con la testa “sloping”: rendendo in questo modo più corti i foderi della forcella, ne deriva una maggiore rigidità; inoltre il nuovo disegno della testa forcella ha un vantaggio aerodinamico;

 

 

 

La forcella rastremata la facevano già a Torino negli anni '30, introdotta da Beltramo che a sua volta aveva imparato a farla alla Alcyon negli anni '20 ;)

 

 

 

Aggiungerei che non è tanto la testa della forcella a rendere più o meno rigido il tutto, quanto la forma dei foderi (che in una forcella a testa sloping sono ovali).

 

Bici gioiello, complimenti :)

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- la forcella con la testa “sloping”: rendendo in questo modo più corti i foderi della forcella, ne deriva una maggiore rigidità; inoltre il nuovo disegno della testa forcella ha un vantaggio aerodinamico;

 

 

 

La forcella rastremata la facevano già a Torino negli anni '30, introdotta da Beltramo che a sua volta aveva imparato a farla alla Alcyon negli anni '20 ;)

 

per carità,può essere,ma Beltramo nessuno se lo ricorda,Cinelli invece...

come del resto Colnago e la precisa,a chi interessa chi fu il primo(sconosciuto) ad introdurla?

 

 

Quindi?

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- la forcella con la testa “sloping”: rendendo in questo modo più corti i foderi della forcella, ne deriva una maggiore rigidità; inoltre il nuovo disegno della testa forcella ha un vantaggio aerodinamico;

 

 

 

La forcella rastremata la facevano già a Torino negli anni '30, introdotta da Beltramo che a sua volta aveva imparato a farla alla Alcyon negli anni '20 ;)

 

 

 

Aggiungerei che non è tanto la testa della forcella a rendere più o meno rigido il tutto, quanto la forma dei foderi (che in una forcella a testa sloping sono ovali).

 

Bici gioiello, complimenti :)

 

che poi io non ne sarei così sicuro,quelle da pista sono tutte a testa piatta e a foderi tondi.

ma alla guida poi,io differenze proprio non sento,per me testa spiovente,doppia o tripla piastra,pari sono.

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