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caro ciclista di fronte a me


oromisso
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Devi fermarla con la scusa di farle i complimenti per la bici con i contro cazzi e poi .... un würstel tira l'altro ha ha ha

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tutti rispettosi delle regole e poi a fare le alley??

 

rispettare gli altri ciclisti sicuramente,

ma con le macchine e' sempre guerra solo per avere un pezzo di strada

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Ogni utente della strada si sente in diritto di fare quello che gli pare, a cominciare dai pedoni.

Ieri tornando da un giro in bdc ho voluto fare il responsabile prendendo una volta in città la "ciclabile" che mi "porterebbe" quasi fino a casa...ebbene, mamme col passeggìno, podisti, cani, gente a chiacchierare, bici che procedevano a zig zag.Ho preferito riprendere la strada, mi sono sentito più sicuro ad essere accarezzato dall'aria smossa dalle auto sfreccianti piuttosto che rischiare di travolgere qualcuno o qualcosa e magari essere additato come il responsabile, prendere mazzate, rovinare la bici o quant'altro.

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Ogni utente della strada si sente in diritto di fare quello che gli pare, a cominciare dai pedoni.

Ieri tornando da un giro in bdc ho voluto fare il responsabile prendendo una volta in città la "ciclabile" che mi "porterebbe" quasi fino a casa...ebbene, mamme col passeggìno, podisti, cani, gente a chiacchierare, bici che procedevano a zig zag.Ho preferito riprendere la strada, mi sono sentito più sicuro ad essere accarezzato dall'aria smossa dalle auto sfreccianti piuttosto che rischiare di travolgere qualcuno o qualcosa e magari essere additato come il responsabile, prendere mazzate, rovinare la bici o quant'altro.

Quindi non sono l'unico che preferisce le strade dove circolano le auto alle piste ciclabili.

Per gli stessi esatti motivi tuoi.

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la verità vera.

aggiungerei 

9. vero che ti senti una fusione di Hoy e Armstrong, vero che la tua bici può anche costare dieci volte la mia, vero che la tua tutina sponsorizzata lampre ti fa sentire un pro e la mia maglietta di cotone sudata mi fa sentire stronzo, ma siamo in giro in bici entrambi, condividiamo una passione. Non può fare così schifo lasciarsi andare in un gesto di saluto. 

Purtroppo, e dico purtroppo, il fatto di condividere una passione non significa automaticamente acquisire l'educazione per un semplice saluto. E nel mondo delle biciclette c'è un sacco di arroganza.

Su questo siamo lontanissimi ad esempio dal mondo del trekking e dell'alpinismo dove tutti salutano tutti, sul sentiero/scalata/fatica condivisa.

 

Personalmente cerco di salutare tutti.

Qui in campagna ricambiano quasi tutti, molto ma molto meno accade presso le grandi città (giusto i vecchietti lo fanno).

Modificato da Rockarollas (visualizza cornologia modifica)
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Sono dell'idea che un utente della strada educato lo sia su qualunque mezzo porti. Se sei idiota lo sei sempre.

 

 

ecco questo è il sunto di tutto grande alan.. perche tutti i discorsi fatti sopra riguardano anche i pedoni, le mamme col passeggino od i bambini  ad cazzum..

 

mattina andando al lavoro, in centro a rovigo che poi centro.. se  va buò,  due mamme in giro con bambini  una in biciclettina con ruotine uno a piedi di fronte a me a 50 metri dalla zona pedonale si fermano a chiaccherare..

io le ho viste in distanza.. devo svoltare proprio nel posto dove sono ferme dove peraltrto cè la direzione obbligatoria da seguire,  rallento che sono gia preoccupato dalla scena, sono quasi vicino butto la freccia per girare .. i due bimbi si mettono a rincorrersi immediatamente davanti all'auto... fermato in 0,3 secondi perchè oramai ero a meno di 20 allora.. faccia delle mamme incazzate... ed urla di andare piano..

al che sono sceso sbattendo al portiera ed ho sclerato..  ho detot che ringrazino che io andavo piano senno i ragazzini erano belli che stesi che invece di aparlare in mezzo alla strada si spostassero di 20 passi in mezzo alla zona pedonale.. e che invece di fare le deficenti a parlare tra loro guardassero quel cazzo di bambini ignoranti... mi ha ricacciato in macchina un carabiniere che prendeva il caffè in un bar all'angolo... che bene o male mi conosce.. le avrei strozzate...

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la verità vera.

aggiungerei 

9. vero che ti senti una fusione di Hoy e Armstrong, vero che la tua bici può anche costare dieci volte la mia, vero che la tua tutina sponsorizzata lampre ti fa sentire un pro e la mia maglietta di cotone sudata mi fa sentire stronzo, ma siamo in giro in bici entrambi, condividiamo una passione. Non può fare così schifo lasciarsi andare in un gesto di saluto.

Purtroppo, e dico purtroppo, il fatto di condividere una passione non significa automaticamente acquisire l'educazione per un semplice saluto. E nel mondo delle biciclette c'è un sacco di arroganza.

Su questo siamo lontanissimi ad esempio dal mondo del trekking e dell'alpinismo dove tutti salutano tutti, sul sentiero/scalata/fatica condivisa.

 

Personalmente cerco di salutare tutti.

Qui in campagna ricambiano quasi tutti, molto ma molto meno accade presso le grandi città (giusto i vecchietti lo fanno).

 Perfettamente d'accordo. anche se qui, in campagna, prima ti squadran la bici, poi sbuffano di sufficienza buttando giu tutti i watt che possono.

E arrivando dalla mtb e dall'escursionismo, questa cosa la odio, la accuso come vero problema. (tra l'altro, i cazzoni di XC-fighettedafuoristrada son quelli piu simili ai "bitumari", sia come componenti,sia come abbigliamento, sia come atteggiamento..se passi una giornata in bike park e non fai amicizia con 2-3 gruppi, è perchè non hai la bici. Anzi no, perchè sei sociopatico, perchè anche senza bici sei li e tanto basta. Se passi una giornata in enduro su sentieri conosciuti senza salutare nessuno, fermarti a chiaccherare, o che altro, preoccupati: se non c'è in giro nessuno probabilmente c'è un motivo. ti sei perso, o sta arrivando un tornado. O ci han invaso gli alieni/apocalisse zombie.)

fortuna che poi ti trovi per le alley e c'è gente che la bici la usa ancora per divertimento, per passione, non per aumentare il testosterone quadraticamente rispetto alle coscie, al prezzo di listino di quel che hai sotto il culo e alla quantità di spandex usato.

 

Sono dell'idea che un utente della strada educato lo sia su qualunque mezzo porti. Se sei idiota lo sei sempre.

 

ecco questo è il sunto di tutto grande alan.. perche tutti i discorsi fatti sopra riguardano anche i pedoni, le mamme col passeggino od i bambini  ad cazzum..

non dirlo a EXTRA, però. Modificato da BobsHaero (visualizza cornologia modifica)
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caro ciclista che pedali di fronte a me, ricordati un paio di semplici fatti:

 

1- per fortuna, in giro ci sono sempre più bici

2- io che ti sto dietro non posso sapere se hai deciso di svoltare a sinistra o a destra, metti fuori la tua cazzo di manina, sempre

3- il punto 2 si applica non solo quando imbuchi una strada laterale, ma anche quando ti accorgi improvvisamnte che la donna dei tuoi sogni è al bar sull'altro lato della strada, e decidi di dichiararle il tuo amore

4- sei tanto figo, ma non sei il ciclista più veloce del mondo: se decidi di sorpassare un ciclista di fronte a te, guarda dietro, forse sto arrivando proprio io, con l'intenzione di superarti. Lasciami passare, o, se hai tempo, metti fuori la manina di cui al punto due, per farmi sapere che stai per scartare a sinistra

5- ti sei abituato a fare quel che vuoi se non senti rumore dietro a te, perchè le auto fanno rumore. Ma ormai dietro di te ci sono altre bici

6- ti prego, fatti vedere di notte, come faccio altrimenti a sapere che esisti?

7- se sbuchi di notte da una via laterale, esercita i tuoi occhi a vedere le luci di una bici, e non tarare i tuoi sensi solo sui fari delle auto. Se sto arrivando, e tu non mi vedi e per giunta sei senza luci, oppure se sei con le luci ma io ho la precedenza e non badi alle mie luci, sono cazzi.

8- ti voglio bene, ma sei una piaga

 

questo ottalogo è stato redatto orora a Berlino, città che negli ultimi due anni ha visto un aumento vertiginoso di bici, croce e delizia dei miei spostamenti quotidiani

 

mal comune mezzo gaudio.

pensavo che in berlinia l'etica ciclistica fosse diversa, ma vedo che è molto simile a quella italiana.

 

aggiungo anche che frequentando la Martesana per andare a lavoro, ogni giorno mi stupisco sempre di più della fauna che la frequenta.

Sì ormai si parla di fauna e non persone civili.

Tralasciando il discorso della gente a piedi (ma anche in bici) che ciondola in mezzo alla pista ciclabile come se non ci fosse un domani e magari ha un cane al guinzaglio che passa da una sponda all'altra della ciclabile.

Chi mi sta sul cazzo sono i Ciclisti.

Io sono conscio che andando sulla Martesana non posso tirare a 40 di media. per cui mi adatto ad un'andatura lenta, al max accellero nei momenti di vuoto cosmico (alla mattina)

Ma alla sera alle 18 quando si riversa tutto il genere umano, tu con la tua bicicletta superpro non puoi scannare a 40 senza minimamente frenare e fare lo slalom tra le persone costringendo chi ti arriva di fronte di prediligere una nuotata controcorrente nel naviglio. te ne vai in strada a scannare. ah li ci sono le macchine? esticazzi?

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Perfettamente d'accordo. anche se qui, in campagna, prima ti squadran la bici, poi sbuffano di sufficienza buttando giu tutti i watt che possono.

Si, è vero anche questo anche se un buon 70-80 per cento di tizi che trovi per strada è abilissima a fare dei calcoli totalmente sbagliati sui watt a disposizione!

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Perfettamente d'accordo. anche se qui, in campagna, prima ti squadran la bici, poi sbuffano di sufficienza buttando giu tutti i watt che possono.

Si, è vero anche questo anche se un buon 70-80 per cento di tizi che trovi per strada è abilissima a fare dei calcoli totalmente sbagliati sui watt a disposizione!

 

Io ho visto gente (durante i miei brevi percorsi) prendermi la ruota e poi non darmi neanche un bacino.

(e io vado piano)

 

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Perfettamente d'accordo. anche se qui, in campagna, prima ti squadran la bici, poi sbuffano di sufficienza buttando giu tutti i watt che possono.

Si, è vero anche questo anche se un buon 70-80 per cento di tizi che trovi per strada è abilissima a fare dei calcoli totalmente sbagliati sui watt a disposizione!

 

Io ho visto gente (durante i miei brevi percorsi) prendermi la ruota e poi non darmi neanche un bacino.

(e io vado piano)

 

 

Devi imparare a fare l'elastico.

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Ammazza, ma dove vivete? Pieno di ciclisti... Manco doveste prendere un'onda in una mareggiata estiva a Banzai beach...

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Ma alla sera alle 18 quando si riversa tutto il genere umano, tu con la tua bicicletta superpro non puoi scannare a 40 senza minimamente frenare e fare lo slalom tra le persone costringendo chi ti arriva di fronte di prediligere una nuotata controcorrente nel naviglio. te ne vai in strada a scannare. ah li ci sono le macchine? esticazzi?

 

In Belgio sulle ciclabili che tu, turista, percorri ad andatura turistica ti trovi treni di similpro che ti passano a 30 kmh in piu' scampanellando a tutto spiano per farti levare dai co****ni...

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è evidente che dei princìpi stilati sull'esperienza ciclistica di berlino siano applicabili anche a rescaldina.

berlino e rescaldina sono la stessa cosa, un po' come la proverbiale graziella e il proverbiale defender (quello di @Carlo Alberto , per la precisione)

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è vero che gli stronzi esistono, gli arroganti che arroganti sono sul suv e tali restano pure su due ruote. Detto questo, il senso del mio post era veramente e sinceramente non polemico. Molti ciclisti sono in buona fede: si affidano più che tutto, per quello che sta dietro a loro o dietro all'angolo, all'udito. E quindi partono dal principio che, se non sentono nulla, non ci sono auto, e quindi non ci sono mezzi in rotta di collisione.

Anche io, che sono stato sempre mediamente ligio alle regole della strada (chi è senza macchia scagli il primo pignone) ho dovuto abituarmi col tempo a integrare l'idea che i camabiamenti di direzione si segnalano sempre, anche nelle strade semivuote, in quanto le bici - è il loro bello - arrivano silenziose come ladri nella notte.

Insomma, da un lato prendiamocela con gli stronzi (io sono il primo ad avere una lista gioconda e multilingue di insulti stradali) ma parliamo anche con la gente: per fortuna le cose cambiano, ci sono più bici in giro, e non è detto che a tutti i ciclisti (e pedoni, come molti giustamente sottolineano) venga subito in mente che la loro percezione della strada deve cambiare integrando le nuove coordinate della realtà circostante.
Amen. Domani me ne parto a farmi un po' di giri nei monti svizzeri (con la bdc). Se non mi prende un cardiopalma sui curvoni fantozziani ci si risente presto.

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