Serchio Country Race 2 - [LUCCA/PISA] - 8 /12 /2012

[cuoco]

Ragazzi grazie a tutti quelli che sono intervenuti ed hanno gradito la gara la compagnia e il cibo, a quelli che non sono venuti dico: mi dispiace ma non sapete cosa vi siete persi!!!

Non disperate però di "serchio country race" se si continua così ce ne saranno altre e credo anche più belle di questa!!!!!

Un ringraziamento speciale a tutti quelli che gli piace sporcarsi di fango e morca ed affrontare il pericolo in sella a mezzi messi insieme con pezzi di recupero e magari anche non adatti all'occasione.....credetemi è questo il vero spirito con il quale si deve affrontare la SCR!!!

GRAZIE GRAZIE.......

P.S.w radio corsa!!

Modificato Dicembre 10, 2012 da cuoco (visualizza cornologia modifica)

[negusse]

Veramente bella. Percorso, bici, personaggi...

grazie a tutti!.

[cuoco]

......A dimenticavo per la prossima edizione vorremmo offrire anche il servizio lavaggio bici!!!

affrettatevi con le prenotazioni!!!

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Modificato Dicembre 10, 2012 da cuoco (visualizza cornologia modifica)

[GORI]

Veramente bella. Percorso, bici, personaggi...

grazie a tutti!.

ricordiamo negus. primo lucchese che partecipa ad una gara organizzata da noi...

anche queste son soddisfazioni!!! : )

Modificato Dicembre 10, 2012 da GORI (visualizza cornologia modifica)

[Fixmonk]

Grazie a tutti, in particolare agli organizzatori e alla loro ospitalità, anche se la fissa era un po' scomoda per l'occasione, mi sono divertito molto!

[marianel]

Ecco, allora.

Si parte in 2 sabato mattina ore 8 con neve e gelo pensando: "Dai cazzo, si va al caldo sole del sud!".

Ma quando ci arriviamo si capisce subito che è un sud impostore: anche a Lucca si battono i denti... Per fortuna ai ritrovi di Nozzano e Ripafratta si riconosce subito qualche (brutta) faccia amica e si prova a pensare ad altro.

Stazione di Ripafratta. Mentre gli organizzatori si organizzano, ci si scalda a vino rosso e alcool ©fattoamanodafano.

Poi alle 14e30 si parte e si capisce subito che aria tira: dopo un paio di km scarsi d'asfalto cominciano delle profonde buche piene d'acqua con un po' di sterrato intorno, banco di prova per il cxss messo insieme qualche giorno fa per l'occasione.

Si giunge a breve al primo check point dove io e qualche altro disgraziato cogliamo delle informazioni sbagliate: "di qua poi la prima a destra". Solo che "la prima a destra" è un tratturo cieco che si perde nei campi... Torniamo indietro smadonnando e altri corridori ci indicano la strada giusta: sempre dritto.

Dopo averla sacramentata, si accende un cero alla Madonna e si riparte. Di tempo ne abbiamo perso fin troppo e allora si spinge.

Si crea così un gruppetto: io, Clava, Carlo, Dens, l'altro lodigiano e il tipo con la Lefty.

Il percorso è vario e bastardo al punto giusto: strade distrutte dalle acque, sentieri fangosi tra i pioppi, piste sterrate, tracce nell'erba scivolosa, lungoargine invasi dalla sabbia, tratturi dissestati con pietre emergenti...

Ogni tanto tocca pure fermarsi e consultare il road book per non sbagliare strada e perdersi in qualche palude abitata da creature inenarrabili: Lovecraft ce lo insegna.

Come se non bastasse, incontriamo curiosi figuri lungo il percorso: qualcuno ti infila un sasso di fiume o un ciocco di legna nello zaino, qualcun altro vestito da ufficiale dell'armata rossa gode nel vederti risalire la china al passo del leopardo, due nordafricani nella macchia vengono scambiati per check-pointers...

I piedi sono ormai due appendici dure e inanimate quando c'è da guadare un canale largo circa 3 metri, ma il Cuoco dall'altra sponda usa le parole giuste e l'attraversamento si risolve per quello che è: tre passi in acqua con la bici in spalla. Si risale un ripido argine e si attraversa la ss 439: il castello di Nozzano è là in fondo.

Prima però arriva la sassata finale: si costeggia sotto argine la riva destra del Serchio per circa 3 km di fondo sterrato con qualche centimetro di sabbia dove le ruote sprofondano e io comincio a pagare il rapporto un po' troppo duro.

Intanto mi giro e noto che del gruppetto siamo rimasti solo io e Clava e mi dico: " O ho cannato strada io oppure gli altri sono annegati al guado...". Siamo in due, non sappiamo chi c'è davanti né chi c'è dietro, arriviamo ad una pozza lunga un centinaio di metri nella quale ci buttiamo pedalando con l'acqua che arriva alle ginocchia e le gambe dure per il fondo sabbioso: un secondo guado, insomma. All'uscita mi scende pure la catena ma bastano pochi secondi per rimontare in sella. Procediamo nella sabbia fangosa quasi a passo d'uomo fin quando il tracciato rimonta deciso l'argine del Serchio: il castello di Nozzano è lì di fronte. Ridiscendiamo l'argine e puntiamo la rocca. Ci siamo: dopo una salita lunga un paio di centinaia di metri io e Clava siamo all'arrivo, rispettivamente 4° e 5°.

Vince Riccardone da Colleferro, che vince perché è giusto che sia così.

E poi c'è la festa, la polenta, il tè caldo, il camino acceso, la birra, i divani, l'ospitalità dei Goris e biciclettasblues col Cuoco maestro di cerimonia: Lucca vince sempre e i Valtellinesi ringraziano.

[Righe]

Sarò ripetitivo, ma io mi sogno ancora la polenta...

[GORI]

Ecco, allora.
Si parte in 2 sabato mattina ore 8 con neve e gelo pensando: "Dai cazzo, si va al caldo sole del sud!".
Ma quando ci arriviamo si capisce subito che è un sud impostore: anche a Lucca si battono i denti... Per fortuna ai ritrovi di Nozzano e Ripafratta si riconosce subito qualche (brutta) faccia amica e si prova a pensare ad altro.

Stazione di Ripafratta. Mentre gli organizzatori si organizzano, ci si scalda a vino rosso e alcool ©fattoamanodafano.
Poi alle 14e30 si parte e si capisce subito che aria tira: dopo un paio di km scarsi d'asfalto cominciano delle profonde buche piene d'acqua con un po' di sterrato intorno, banco di prova per il cxss messo insieme qualche giorno fa per l'occasione.

Si giunge a breve al primo check point dove io e qualche altro disgraziato cogliamo delle informazioni sbagliate: "di qua poi la prima a destra". Solo che "la prima a destra" è un tratturo cieco che si perde nei campi... Torniamo indietro smadonnando e altri corridori ci indicano la strada giusta: sempre dritto.
Dopo averla sacramentata, si accende un cero alla Madonna e si riparte. Di tempo ne abbiamo perso fin troppo e allora si spinge.
Si crea così un gruppetto: io, Clava, Carlo, Dens, l'altro lodigiano e il tipo con la Lefty.

Il percorso è vario e bastardo al punto giusto: strade distrutte dalle acque, sentieri fangosi tra i pioppi, piste sterrate, tracce nell'erba scivolosa, lungoargine invasi dalla sabbia, tratturi dissestati con pietre emergenti...
Ogni tanto tocca pure fermarsi e consultare il road book per non sbagliare strada e perdersi in qualche palude abitata da creature inenarrabili: Lovecraft ce lo insegna.

Come se non bastasse, incontriamo curiosi figuri lungo il percorso: qualcuno ti infila un sasso di fiume o un ciocco di legna nello zaino, qualcun altro vestito da ufficiale dell'armata rossa gode nel vederti risalire la china al passo del leopardo, due nordafricani nella macchia vengono scambiati per check-pointers...

I piedi sono ormai due appendici dure e inanimate quando c'è da guadare un canale largo circa 3 metri, ma il Cuoco dall'altra sponda usa le parole giuste e l'attraversamento si risolve per quello che è: tre passi in acqua con la bici in spalla. Si risale un ripido argine e si attraversa la ss 439: il castello di Nozzano è là in fondo.
Prima però arriva la sassata finale: si costeggia sotto argine la riva destra del Serchio per circa 3 km di fondo sterrato con qualche centimetro di sabbia dove le ruote sprofondano e io comincio a pagare il rapporto un po' troppo duro.

Intanto mi giro e noto che del gruppetto siamo rimasti solo io e Clava e mi dico: " O ho cannato strada io oppure gli altri sono annegati al guado...". Siamo in due, non sappiamo chi c'è davanti né chi c'è dietro, arriviamo ad una pozza lunga un centinaio di metri nella quale ci buttiamo pedalando con l'acqua che arriva alle ginocchia e le gambe dure per il fondo sabbioso: un secondo guado, insomma. All'uscita mi scende pure la catena ma bastano pochi secondi per rimontare in sella. Procediamo nella sabbia fangosa quasi a passo d'uomo fin quando il tracciato rimonta deciso l'argine del Serchio: il castello di Nozzano è lì di fronte. Ridiscendiamo l'argine e puntiamo la rocca. Ci siamo: dopo una salita lunga un paio di centinaia di metri io e Clava siamo all'arrivo, rispettivamente 4° e 5°.

Vince Riccardone da Colleferro, che vince perché è giusto che sia così.

E poi c'è la festa, la polenta, il tè caldo, il camino acceso, la birra, i divani, l'ospitalità dei Goris e biciclettasblues col Cuoco maestro di cerimonia: Lucca vince sempre e i Valtellinesi ringraziano.

il ganzo è che ivan e simona che v hanno fatto quell infamata di risalire il poggio... l hanno fatta di loro spontanea volontà.. così come i travestimenti... ahhahaha
è un piacere ospitarvi...hanno nuovo vediamo di organizzare una bella trasferta sull Adda!!! Modificato Novembre 17, 2013 da GORI (visualizza cornologia modifica)

[marianel]

è un piacere ospitarvi...hanno nuovo vediamo di organizzare una bella trasferta sull Adda!!!

Nell'anno nuovo qualcosa succederà, vedrai...

Modificato Dicembre 10, 2012 da marianel (visualizza cornologia modifica)

[GORI]

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Modificato Dicembre 10, 2012 da GORI (visualizza cornologia modifica)

[negusse]

ricordiamo NEGUSSE. primo lucchese che partecipa ad una gara organizzata da noi...

anche queste son soddisfazioni!!! : )

...perchè detto alla lucchese "vellaltri un san querchè si perdano a un venì, oppure han paura di fà 'na figuretta!"... e invece strafigata abbestia!

[Il Canottiere]

Degna di nota il super epic fail a 500m all'arrivo, mio e di miniflò (flavio)! Contenti perché eravamo primi con un discreto vantaggio e perché ormai era finita, senza pensarci, sbagliamo strada girando a sinistra invece che a destra.

Riccardone invece non ha sbagliato e ce la messa nel culo :P (ce lo siamo meritati)

Rispettivamente terzo (io) e secondo miniflò

Mi sono dimenticato di fare in complimenti a Riccardone e quindi colgo l'occasione di farglieli ora, ha fatto un ottima gara con la mtb! Faccio anche i complimenti a miniflò che con arroganza ha fatto un percorso di guerra con i copertoncini da 23 lisci

è la prima volta faccio questo genere di gare e devo dire che è fantastico, forse dovrei iniziare anche io a farmi un mezzo da fuoristrada (che sia cx oppure mtb)

[fanino]

come lo scorso anno ripropongo questa scena !

a mio avviso sintetizza perfettamente l'atmosfera della giornata!

Modificato Dicembre 10, 2012 da fanino (visualizza cornologia modifica)

[fanino]

haa !!! questo è il gruppo che io e il cuoco proveremo a contattare per la prossima edizione della S C R

[cuoco]

ARRIVEDERCI ALLA PROSSIMA YEAAAHHHH!!!!!!

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