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Storia di furti a Milano


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disarmante...

tempo fa mi hanno rubato in auto, il ladro stava armeggiando su altre auto nello stesso parcheggio e quindi ho chiamato il 113....

mi hanno detto di attendere sul posto, dopo due ore e mezza di inutile attesa sono andato in caserma a fare denuncia

Ovvio che i furti siano in ascesa, le forze dell'ordine sono assenti...

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mi è capitata una cosa molto simile quando mi hanno rubato la moto a mazzo di rho a luglio di quest'anno..

chiamati i carabinieri mi hanno risposto:"ancora ne hanno rubate? anche ieri e settimana scorsa ne son sparite tre"

ma perchè non mettere una pattuglia dove sai che più volte la settimana rubano moto e scooter? troppo fine come intuizione credo...

Ovvio che i furti siano in ascesa, le forze dell'ordine sono assenti...

le forze dell'ordine sono assenti e nel mio caso ti dico anche che lo erano perchè faceva caldo e loro erano in caserma con l'aria condizionata, sia a mazzo di rho, sia a cesano boscone dove ho poi fatto la denuncia...

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Il problema non sta nella microcriminalità ma nella mentalità della gente, finché ci saranno persone che comprano bici ben sapendo che sono rubate ci saranno persone che le rubano, stop. Lo stesso dicasi per ogni merce contrafatta che finanzia la criminalità organizzata etc...etc...

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Il problema non sta nella microcriminalità ma nella mentalità della gente, finché ci saranno persone che comprano bici ben sapendo che sono rubate ci saranno persone che le rubano, stop. Lo stesso dicasi per ogni merce contrafatta che finanzia la criminalità organizzata etc...etc...

sono d'accordo, ma come si può risolvere il problema? A san donato ed in altri "tipici" posti sai che ci sono bici rubate, ma se compri da un privato che ne sai se è sua o rubata?

Ci vorrebbe un vero registro delle biciclette, dove ad ogni numero di telaio è associata una persona, e in caso di acquisto ci deve essere una specie di passaggio di proprietà, naturalmente non tramite notaio ma semplicemente tramite sito. Quindi un registro bici obbligatorio per tutti. Cosi anche chi compra da un privato può verificare se la bici appartiene realmente alla persona che ti sta davanti.

I contro sono 2:

1 conoscendo la storia italiana andrebbe a finire che tasserebbero anche le bici

2 essendo tutto online un hacker potrebbe intestarsi a se più bici fregandole fisicamente e internetamente al vero proprietario, quindi ci vorrebbero anche dei documenti della bici, cosa che rafforzerebbe il primo punto, oppure una mail-sms che viene inviato al passaggio di proprietà al venditore.

Spero di essere stato chiaro e di non aver sparato cavolate, se poi sono inattuabili è un altro di scorso.

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Il problema non sta nella microcriminalità ma nella mentalità della gente, finché ci saranno persone che comprano bici ben sapendo che sono rubate ci saranno persone che le rubano, stop. Lo stesso dicasi per ogni merce contrafatta che finanzia la criminalità organizzata etc...etc...

Ma questo non è un pretesto valido perché nessuno faccia nulla. Con le mie tasse pago lo stipendio anche delle forze dell'ordine e quindi mi sembra corretto pretendere che l'ordine pubblico sia mantenuto.

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quando leggo ste cose benedico chi mi ha fatto nascere in una sperduta valle del Trentino.

qua puoi tranquillamente lasciare tutto aperto, casa, macchine, nessuno ti porta via nulla.

nella malaugurata occasione che sparisce una bici sai già che l'ha usata qualcuno per tornare a casa di notte, fai un giretto per i paesi vicini e la ritrovi!

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Il problema non sta nella microcriminalità ma nella mentalità della gente, finché ci saranno persone che comprano bici ben sapendo che sono rubate ci saranno persone che le rubano, stop. Lo stesso dicasi per ogni merce contrafatta che finanzia la criminalità organizzata etc...etc...

sono d'accordo, ma come si può risolvere il problema? A san donato ed in altri "tipici" posti sai che ci sono bici rubate, ma se compri da un privato che ne sai se è sua o rubata?

Ci vorrebbe un vero registro delle biciclette, dove ad ogni numero di telaio è associata una persona, e in caso di acquisto ci deve essere una specie di passaggio di proprietà, naturalmente non tramite notaio ma semplicemente tramite sito. Quindi un registro bici obbligatorio per tutti. Cosi anche chi compra da un privato può verificare se la bici appartiene realmente alla persona che ti sta davanti.

I contro sono 2:

1 conoscendo la storia italiana andrebbe a finire che tasserebbero anche le bici

2 essendo tutto online un hacker potrebbe intestarsi a se più bici fregandole fisicamente e internetamente al vero proprietario, quindi ci vorrebbero anche dei documenti della bici, cosa che rafforzerebbe il primo punto, oppure una mail-sms che viene inviato al passaggio di proprietà al venditore.

Spero di essere stato chiaro e di non aver sparato cavolate, se poi sono inattuabili è un altro di scorso.

L'idea che sto sviluppando (lo so, lo dico sempre, spero di mostrarvi qualcosa di pratico a breve) è in questo senso cercando di ridurre al minimo le problematiche descritte

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Il problema non sta nella microcriminalità ma nella mentalità della gente, finché ci saranno persone che comprano bici ben sapendo che sono rubate ci saranno persone che le rubano, stop. Lo stesso dicasi per ogni merce contrafatta che finanzia la criminalità organizzata etc...etc...

sono d'accordo, ma come si può risolvere il problema? A san donato ed in altri "tipici" posti sai che ci sono bici rubate, ma se compri da un privato che ne sai se è sua o rubata?

Ci vorrebbe un vero registro delle biciclette, dove ad ogni numero di telaio è associata una persona, e in caso di acquisto ci deve essere una specie di passaggio di proprietà, naturalmente non tramite notaio ma semplicemente tramite sito. Quindi un registro bici obbligatorio per tutti. Cosi anche chi compra da un privato può verificare se la bici appartiene realmente alla persona che ti sta davanti.

I contro sono 2:

1 conoscendo la storia italiana andrebbe a finire che tasserebbero anche le bici

2 essendo tutto online un hacker potrebbe intestarsi a se più bici fregandole fisicamente e internetamente al vero proprietario, quindi ci vorrebbero anche dei documenti della bici, cosa che rafforzerebbe il primo punto, oppure una mail-sms che viene inviato al passaggio di proprietà al venditore.

Spero di essere stato chiaro e di non aver sparato cavolate, se poi sono inattuabili è un altro di scorso.

L'idea che sto sviluppando (lo so, lo dico sempre, spero di mostrarvi qualcosa di pratico a breve) è in questo senso cercando di ridurre al minimo le problematiche descritte

ma che tu sappia il chip nella bici ha un effettivo riscontro in caso di furto? le forze dell'ordine controllano l'esistenza del chip quando recuperano bici rubate?

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Il problema non sta nella microcriminalità ma nella mentalità della gente, finché ci saranno persone che comprano bici ben sapendo che sono rubate ci saranno persone che le rubano, stop. Lo stesso dicasi per ogni merce contrafatta che finanzia la criminalità organizzata etc...etc...

sono d'accordo, ma come si può risolvere il problema? A san donato ed in altri "tipici" posti sai che ci sono bici rubate, ma se compri da un privato che ne sai se è sua o rubata?

Ci vorrebbe un vero registro delle biciclette, dove ad ogni numero di telaio è associata una persona, e in caso di acquisto ci deve essere una specie di passaggio di proprietà, naturalmente non tramite notaio ma semplicemente tramite sito. Quindi un registro bici obbligatorio per tutti. Cosi anche chi compra da un privato può verificare se la bici appartiene realmente alla persona che ti sta davanti.

I contro sono 2:

1 conoscendo la storia italiana andrebbe a finire che tasserebbero anche le bici

2 essendo tutto online un hacker potrebbe intestarsi a se più bici fregandole fisicamente e internetamente al vero proprietario, quindi ci vorrebbero anche dei documenti della bici, cosa che rafforzerebbe il primo punto, oppure una mail-sms che viene inviato al passaggio di proprietà al venditore.

Spero di essere stato chiaro e di non aver sparato cavolate, se poi sono inattuabili è un altro di scorso.

L'idea che sto sviluppando (lo so, lo dico sempre, spero di mostrarvi qualcosa di pratico a breve) è in questo senso cercando di ridurre al minimo le problematiche descritte

ma che tu sappia il chip nella bici ha un effettivo riscontro in caso di furto? le forze dell'ordine controllano l'esistenza del chip quando recuperano bici rubate?

No, non avevano neanche i lettori fino a poco tempo fa. All'atto pratico serve a poco o niente

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Il problema non sta nella microcriminalità ma nella mentalità della gente, finché ci saranno persone che comprano bici ben sapendo che sono rubate ci saranno persone che le rubano, stop. Lo stesso dicasi per ogni merce contrafatta che finanzia la criminalità organizzata etc...etc...

sono d'accordo, ma come si può risolvere il problema? A san donato ed in altri "tipici" posti sai che ci sono bici rubate, ma se compri da un privato che ne sai se è sua o rubata?

Ci vorrebbe un vero registro delle biciclette, dove ad ogni numero di telaio è associata una persona, e in caso di acquisto ci deve essere una specie di passaggio di proprietà, naturalmente non tramite notaio ma semplicemente tramite sito. Quindi un registro bici obbligatorio per tutti. Cosi anche chi compra da un privato può verificare se la bici appartiene realmente alla persona che ti sta davanti.

I contro sono 2:

1 conoscendo la storia italiana andrebbe a finire che tasserebbero anche le bici

2 essendo tutto online un hacker potrebbe intestarsi a se più bici fregandole fisicamente e internetamente al vero proprietario, quindi ci vorrebbero anche dei documenti della bici, cosa che rafforzerebbe il primo punto, oppure una mail-sms che viene inviato al passaggio di proprietà al venditore.

Spero di essere stato chiaro e di non aver sparato cavolate, se poi sono inattuabili è un altro di scorso.

L'idea che sto sviluppando (lo so, lo dico sempre, spero di mostrarvi qualcosa di pratico a breve) è in questo senso cercando di ridurre al minimo le problematiche descritte

ma che tu sappia il chip nella bici ha un effettivo riscontro in caso di furto? le forze dell'ordine controllano l'esistenza del chip quando recuperano bici rubate?

No, non avevano neanche i lettori fino a poco tempo fa. All'atto pratico serve a poco o niente

grazie

:-(

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CREDO che alcune zone siano "lasciate in pace" dalle fdo... ci sono (state) trattative stato-mafia, figurati se a milano non ci sono zone dove anche se chiami non arriva nessuno (soprattutto per una bici)...

dico questo perchè due anni fa mi è capitato di sorprendere un ladro che, fuori dall'uni, stava tagliando la catena ad una mtb, e quando ho chiamo il 113 sono arrivate TRE volanti nel giro di 6-7 minuti...

ci sono poi testimonianze di effettiva collaborazione delle fdo per il recupero delle bici (vedi quando sono andati in borghese con quell'utente che aveva trovato la sua bici in vendita su ebay)... quindi sicuro ci son dei gran coglioni e spesso capita che non intervengono, intervengono male, abusano dei loro poteri etc,,, ma questo imho non deve essere una scusa per non fare denuncia o per non chiamarli quando serve... anche perchè comunque li paghiamo e se capita che vengono chiamati e poi non intervengono, possiamo lamentarci, ma se a priori partiamo dal fatto che non facciano un cazzo, poi non possiamo nemmeno lamentarci più di tanto...no?

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