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La bici supera l'auto, almeno nelle vendite.


Capiero
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Sorpasso bici, nelle vendite superano le auto

Le auto immatricolate nel 2011 sono state 1.748.143, le bici vendute 1.750.000. Antonio Della Venezia, FIAB: "Questo rinnovato amore aprirà la mentalità a chi ha sempre usato soltanto l’auto. Non credo che l’Italia tornerà ai livelli di vendita di auto precedenti al 2008. È l’occasione per cambiare stile di vita". L'intervento di Bicisnob

lunedì 01 ottobre 2012 12:24

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"Non l’avevano prevista nemmeno i Maya. Nel 2011 in Italia si sono vendute più biciclette che automobili. Un sorpasso storico che non accadeva dal Dopoguerra. Le auto immatricolate sono state 1.748.143, le bici vendute 1.750.000. Quasi duemila pezzi in più. Uno scarto minimo, se la si butta in matematica. In realtà simbolico di come le due ruote stiano marciando alla conquista del cuore degli italiani. Perché è vero, la crisi, e sì, c’è maggiore attenzione all’ambiente, ma quel dato racconta una rivoluzione degli stili di vita".

Inizia così l’articolo apparso in prima pagina sulla

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di oggi. Un segnale incoraggiante nella settimana che vedrà centinaia di persone incontrarsi a Reggio Emilia per gli Stati Generali della Bicicletta e della Mobilità Nuova organizzati da #salvaiciclisti, Legambiente, Anci e Fiab. Ecco cosa scrive Fabio Tonacci nel suo articolo: un’occasione per cambiare stili di vita.

Ripeteva in continuazione lo scrittore inglese di fantascienza Herbert George Wells: “Ogni volta che vedo un adulto in bicicletta penso che per il genere umano ci sia ancora speranza”. La fantascienza è diventata realtà, la bicicletta oggi si vende più della macchina. E anche se dall’altro lato della medaglia si scorge la più grave crisi del settore automobilistico degli ultimi decenni (il mercato è ripiombato ai livelli del 1964, ad agosto si è avuta la nona contrazione consecutiva a due cifre, con un meno 20 per cento di vendita rispetto al 2011), qualcosa si muove in avanti.

Anche perché alle biciclette vendute vanno aggiunti 200 mila restauri. Racconta Pietro Nigrelli, direttore del settore cicli di Confindustria Ancma: «Sempre più gente decide di recuperare vecchi modelli ritrovati in garage o in cantina. Con 100-150 euro i negozi specializzati, ce ne sono 2700 sparsi in Italia, ti propongono un restyling completo, seguendo le mode del momento: manubrio dritto, ruote colorate con lo scatto fisso, telaio riverniciato. Così si valorizzano bici vecchie ma che erano fatte su misura, con telai d’acciaio».

Insomma, ci piacciono talmente tanto che andiamo a recuperarle tra i bauli e la polvere delle cantine. Ma perché? Cos’è cambiato? La crisi, il prezzo della benzina arrivato a 2 euro al litro e i 7 mila euro all’anno (calcolati da Federconsumatori) per mantenere l’auto ci hanno sicuramente convinto a pedalare di più. «Ma non è solo questo — sostiene Nigrelli — il segreto del successo sta nel fatto che la bici è easy, facile da usare, costa poco, è maneggevole, comoda, oggi anche hi-tech nelle versioni ibride ed elettriche. Su un tratto di 5 km batte qualsiasi altro mezzo». Sarà per questo che è l’unico mezzo di trasporto privato che non ha subito un crollo di vendita. I produttori ne fanno di pieghevoli, a tre ruote, rétro, anfibie, senza pedali, placcate d’oro e in pelle di struzzo per chi vuole sì pedalare, ma con glamour.

Si usa per andare al lavoro, per spostarsi in città, per fare le gite. Eccolo, un altro motivo del successo: la vacanza a pedali. «La tendenza è quella di ricercare sempre di più il “turismo personalizzato” — dice Franco Isetti, presidente del Touring Club Italiano — le persone scelgono da sole mete e itinerari non omologati, che uniscono la visita ai beni culturali, il tour enogastronomico e il contatto con l’ambiente e i centri storici. La bicicletta è il mezzo ideale, il più semplice per coniugare tutto questo. Oltretutto, con i modelli ibridi la pedalata assistita e la possibilità di sfruttare anche il motore elettrico, si è aperto il mercato ai più anziani».

Il sorpasso della bicicletta sull’automobile è avvenuto anche in Germania. C’era da aspettarselo, lì le città sono decisamente “bikefriendly”, grazie al record europeo: 40 mila km di piste ciclabili. In Italia l’ultimo finanziamento ad hoc risale a 13 anni fa. «Questo rinnovato amore — ragiona Antonio Della Venezia, presidente della Federazione italiana amici della bicicletta — aprirà la mentalità a chi ha sempre usato soltanto l’auto. Non credo che l’Italia tornerà ai livelli di vendita di auto precedenti al 2008. È l’occasione per cambiare stile di vita».

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Altro che attenzione all'ambiente, vorrei vedere se la benzina calasse a 50c di € quanti andrebbero ancora a lavoro in bicicletta.

Quello che mi sta sul culo è che, come detto qui prima di me, all'italiano medio per farglielo capire bisogna davvero metterlo alla fame. Basti vedere quanti (ne ho di amici così, ne avrete sicuramente anche voi) usano l'auto anche per fare 500m e poi perdere pure del tempo (magari facendo altri km) per girare a trovare parcheggio!

A questo italiano medio dico: CAPRA! (Cit.)

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anche Repubblica porta questo articolo. Io sono tre anni che vado in ufficio in bici e se prima mi sentivo una mosca bianca adesso vedo sempre più persone in giro in bici al mattino. Forse è vero come ho letto in qualche post, che per schiantarli gli italiani, hanno bisogno della fame, ma non ne vedo tantissima di fame in giro per Roma. Il traffico è sempre lo stesso, se vi fate una passeggiata sul raccordo anulare a qualsiasi ora troverete masse di auto sempre in movimento, le strade principali della città sono sempre intasate. Insomma vero è che le bici sono in aumento, ma anche le auto, perché se non possono permettersi auto nuove - prezzi folli dei costruttori - si comprano usate o magari rispolverano quelle over 25 anni che pagano meno di tasse. ed oggi un auto di 20/25 è accessoriata bene.

resto dell'idea che ci vuole una vera reazione al traffico e se iniziassimo a bloccarlo andando tutti in bici, forse sarebbe meglio, se non altro per quei ladri dei produttori di benzina e loro affiliati.

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Altro che attenzione all'ambiente, vorrei vedere se la benzina calasse a 50c di € quanti andrebbero ancora a lavoro in bicicletta.

Sad but true

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Che poi dico, serve la crisi per capire che quei 50€ mensili bruciati in benzina per andare a lavoro sono sprecati? (prendo fiato)

Capisco che non sia così facile per tutti muoversi in bici, ci sono strade pericolose e troppo trafficate, ma se davvero in molti usassero la bici come mezzo principale, credo vedremmo nascere più piste ciclabili.

Mi ritengo fortunato ad avere il posto di lavoro a circa 2km da casa (forse meno) ed il tragitto è su di una strada veramente poco trafficata, nonostante ciò rappresento meno del 10% dei miei colleghi, questo a confermare che il vero freno è la pigrizia.

P.S. ho detto 50€ perché credo che chi ne spenda di più sarebbe ad una distanza dal posto di lavoro veramente difficile da coprire in bici.

Modificato da Supertramp (visualizza cornologia modifica)
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io mi aspetto da oggi a domani...che visto questa riscoperta dell uso della bici mi piazziano una bella targhettina con tanto di assicurazione da pagare :(

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io mi aspetto da oggi a domani...che visto questa riscoperta dell uso della bici mi piazziano una bella targhettina con tanto di assicurazione da pagare :(

Una volta la tassa sulle bici c'era quindi non sarebbe una cosa nuova. Secondo me partiranno col rendere obbligatoria l'assicurazione per le bici elettriche.

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a seguito della consapevolezza che lo stato potrebbe perdere soldi con i mancati incassi su benzina e autostrada che per forza diminuiranno se vi e' minor utilizzo dell'auto i nostri politicanti LADRI sicuro piazzeranno targa alle biciclette in modo da:poter arricchire ancora di piu' le assicurazioni rendendola obbligatoria anche per l'unico mezzo su cui non avevano ancora messo le mani e finalmente poterti piazzare multe in ogni situazione....

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io mi aspetto da oggi a domani...che visto questa riscoperta dell uso della bici mi piazziano una bella targhettina con tanto di assicurazione da pagare :(

Una volta la tassa sulle bici c'era quindi non sarebbe una cosa nuova. Secondo me partiranno col rendere obbligatoria l'assicurazione per le bici elettriche.

La penso esattamente come voi...

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è bello leggere queste notizie e soprattutto questi commenti!

noi non siamo nel traffico... NOI SIAMO IL TRAFFICO!!!

Modificato da carlomarrone (visualizza cornologia modifica)
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a seguito della consapevolezza che lo stato potrebbe perdere soldi con i mancati incassi su benzina e autostrada che per forza diminuiranno se vi e' minor utilizzo dell'auto i nostri politicanti LADRI sicuro piazzeranno targa alle biciclette in modo da:poter arricchire ancora di piu' le assicurazioni rendendola obbligatoria anche per l'unico mezzo su cui non avevano ancora messo le mani e finalmente poterti piazzare multe in ogni situazione....

O aumento spropositato di bici e parti di ricambio!!
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