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Idea: Indumenti per sfollati?


helix
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Piccolo OT "serio": data la situazione in Emilia, stavo pensando di raccogliere indumenti che non metto più o che non mi van più bene ma ancora ovviamente in ottimo stato.

Dopodichè fare un pacco, e spedirlo da loro, in modo che chi non può entrare in casa abbia almeno di che cambiarsi.

Se pensate sia una buona idea, si può poi procedere con spedizione presso ad es. MBE che ha tariffe "decenti".

Scrivo qui perchè chi volesse può magari provare ad aggregarsi ed evitare mille pacchi.

Inoltre, servirebbe un contatto in zona per poi poter distribuire/dare accesso ai pacchi.

Cosa ne pensate?

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si, per quello chiedo: conviene capire anzitutto di cosa c'è bisogno, chiedendo a chi è la direttamente magari, dopodichè ci si organizza.

attrezzature da campeggio, vettovaglie, indumenti, etc.

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si, per quello chiedo: conviene capire anzitutto di cosa c'è bisogno, chiedendo a chi è la direttamente magari, dopodichè ci si organizza.

attrezzature da campeggio, vettovaglie, indumenti, etc.

l'idea è buona, la realizzazione è utopia. O conosci qualcuno che te li strappa dalle mani oppure sta tranquillo che 9 volte su 10 vanno a finire nel cesso.

Quindi assolutamente zero appoggio ad enti vari. La roba deve passare di mano in mano.

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si, per quello chiedo: conviene capire anzitutto di cosa c'è bisogno, chiedendo a chi è la direttamente magari, dopodichè ci si organizza.

attrezzature da campeggio, vettovaglie, indumenti, etc.

l'idea è buona, la realizzazione è utopia. O conosci qualcuno che te li strappa dalle mani oppure sta tranquillo che 9 volte su 10 vanno a finire nel cesso.

Quindi assolutamente zero appoggio ad enti vari. La roba deve passare di mano in mano.

il concetto, silent, è proprio questo: gestione "diretta" della faccenda, ed appoggio locale a gente in grado di far funzionare la cosa.

Altrimenti davo tutto direttamente alla Onlus di turno (nulla contro queste, ovviamente) e voilà. :)

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io avevo scritto alla responsabile di san carlo, cercavano biciclette, pompe per far muovere tra il paese i volontari.

io avevo una bici ma non saprei come portarla su, magari ci organizziamo insieme

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si, per quello chiedo: conviene capire anzitutto di cosa c'è bisogno, chiedendo a chi è la direttamente magari, dopodichè ci si organizza.

attrezzature da campeggio, vettovaglie, indumenti, etc.

l'idea è buona, la realizzazione è utopia. O conosci qualcuno che te li strappa dalle mani oppure sta tranquillo che 9 volte su 10 vanno a finire nel cesso.

Quindi assolutamente zero appoggio ad enti vari. La roba deve passare di mano in mano.

il concetto, silent, è proprio questo: gestione "diretta" della faccenda, ed appoggio locale a gente in grado di far funzionare la cosa.

Altrimenti davo tutto direttamente alla Onlus di turno (nulla contro queste, ovviamente) e voilà. :)

lasciamo perdere le onlus, ci ho lavorato.

Il problema è che la legge è facilmente aggirabile, troppo facilmente. Alla fine fanno veramente qualcosa di buono ma il problema è che quello che arriva alla bocca della gente è praticamente decisione di chi gestisce la onlus. Non va assolutamente bene. LA solidarietà può creare occupazione ma non deve essere la via facilitata per campare sulle spalle della gente.

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ok, chiarito il tuo punto di vista sulle Onlus, e sottolineato che l'intento è proprio quello invece di muoversi "sul campo", direi se avete contatti di cominciare a capire cosa serve, e soprattutto capire se ci sia qualcuno disposto ad organizzare la cosa con appoggio locale (es. se ha un esercizio, etc.). ;)

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io sono in contatto con una ragazza di ferrara che vive qui a torino e che sta raccogliendo materiale attraverso la sua organizzazione.. da quanto ci ha detto non possono inviare materiale usato, di nessun genere, tutto l'usato deve passare attraverso la caritas, altrimenti la protezione civile non lo fa entrare nei campi.

da quanto ci ha raccontato ci sono persone che escono, si prendono la roba direttamente dalle mani di chi la porta e la contrabbandano nei campi, perché in teoria si potrebbe solo passare merce imballata con tanto di scontrino fiscale.. solita idiota iper-regolamentazione italiana

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solita idiota iper-regolamentazione italiana

A me pare più associazione a delinquere, o per lo meno connivenza, ma vabbè...

quindi, si va di contrabbando? :)

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quindi, si va di contrabbando? :)

se volete chiedo a mia moglie il contatto di questa ragazza, oppure potremmo contattare direttamente qualche locals di modena..

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Ivestiti sono stati assolutamente vietati, con un così alto rischio infezioni e malattie introdurre vestiario "non sicuro" in un ambiente già problematico di suo a livello di igene è sconsigliabile. Ci sono già state diverse iniziative del genere che però sono state dirottate verso la caritas. grazie cmq per l'impegno!

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Ivestiti sono stati assolutamente vietati, con un così alto rischio infezioni e malattie introdurre vestiario "non sicuro" in un ambiente già problematico di suo a livello di igene è sconsigliabile. Ci sono già state diverse iniziative del genere che però sono state dirottate verso la caritas. grazie cmq per l'impegno!

vabbè, queste sono le stronzate al quale arriva un paese altamente civilizzato in situazioni catastrofiche. Che se ne vada a fanculo la caritas e anche tutti quelli che a vario titolo raccolgono vestiario. Sappiamo bene dove vanno a finire i vestiti "non igienicamente sicuri". Poi parliamoci chiaro, non credo che ci sia persona qua che stia pensando di donare mutande usate e non lavate.

Per quanto riguarda l'iniziativa io sono daccordo per la via clandestina, è l'unica se non vuoi passare dalle grinfie di chi fa della solidarietà un lavoro.

Mi spiace comunque ma io non posso dare il mio contributo; avevo raccolto due sacchetti di vestiti usato ma comunque indossabilissimi e li tenevo in macchina aspettando l'occasione giusta per donarli, non volendo metterli nei cassonetti della raccolta indumenti. Una bella notte se li sono fottuti...

Spero almeno che ne abbiano bisogno.

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