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Esperienze con le bici pieghevoli?


canaglia
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Io uso la pieghevole tutti i giorni per andare al lavoro. La scelta della pieghevole non e' facile, se non scegli quella giusta alle tue esigenze rischi di scazzarti subito, e non la usi piu'. Quanto vuoi spendere? quanti km devi fare? tutta pianura o anche salite? la trasporti quotidianamente nei mezzi pubblici?

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io personalmente uso una doniselli M006 pieghevole con ruota da 20. mi ci trovo benone. è abbastanza leggera! forse avrei messo qualche dente in piu alla guarnitura per frullare un po meno ma tutto sommato sono piu che soddisfatto per quella decina di km che la uso al giorno quando lavoro

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La mia Dahon Speed P8 è praticamente il mio mezzo di trasporto.

Ci rinuncio solo quando diluvia e dalle mie parti significa rinunciarci una decina di giorni l'anno.

Ne avevo parlato qui: http://www.fixedforum.it/forum/topic/70226-vi-presento-la-mia-piccolina

Ora è così (nuova costosissima sella ;) ):

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Io uso la pieghevole tutti i giorni per andare al lavoro. La scelta della pieghevole non e' facile, se non scegli quella giusta alle tue esigenze rischi di scazzarti subito, e non la usi piu'. Quanto vuoi spendere? quanti km devi fare? tutta pianura o anche salite? la trasporti quotidianamente nei mezzi pubblici?

vorrei stare sotto i 200, per il resto la userei per u 5/6 km e treno nei week end , solo pianura 

 

 

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Per le tue esigenze quelle del deca vanno bene. Non e' male questa :

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Per spendere meno anche queste non sono male :

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Qualitativamente secondo me sono equivalenti.

A questi prezzi non puoi pretendere della roba di grande qualita', ma x il tuo uso secondo me vanno bene.

Un po' meglio c'e' la Olmo Wave, sembre da 20, ma siamo sui 350/400 euro.

Lo step successivo sono le dahon, tern, nanoo ecc... ma siamo gia' da 600 euro in su'.

Per concludere la panoramica: il top e' ovviamente la brompton. Ma con parafanghi e cambio siamo a 1300 euro.

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Per la cronaca, io ho una nanoo con ruote da 12. Avevo la necessita' di una bici comoda nel trasporto pubblico (quotidianamente la trasporto su treno e metro), e in questo la nanoo e' perfetta. Da casa vado in stazione in bici, la chiudo e la carico prima sul treno, poi metro. all'uscita della metro la riapro, vado in ufficio, la richiudo e me la porto a fianco della scrivania. Uno spettacolo; apertura e chiusura in 10 sec.

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Ciao a tutti, finalmente mi sono deciso ad iscrivermi a questo forum, sono avervi seguito per giorni e giorni... ed in attesa della prima fixed, posso parlarvi della mia esperienza con le pieghevoli. La mia Dahon Dash P18 è in effetti una "minivelo pieghevole"... una bici veramente divertente da guidare ma di dimensioni non minuscole (diciamo più una ripiegabile). Ne sono felice possessore da quasi 2 anni, mai avuto problemi... però non è una "vera" pieghevole da "12 secondi a piegata"... se avete domande fate pure...

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Modificato da battle71 (visualizza cornologia modifica)
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  • 1 month later...

Vi presento il mio nuovo acquisto. :)

Si tratta, in effetti, di una bici usata, fuori produzione da quattro anni, ma che ho avuto il c... di trovare praticamente nos: una Dahon Ios XL con ruote da 24", una bici il cui prezzo originario si aggirava sui 1.700 €!

La XL costituiva il top di gamma per il modello Ios fino al 2011. Le differenze fondamentali (che giustificavano il prezzo originario), rispetto agli altri modelli, sono costituite dal cambio al mozzo Shimano Alfine ad 8 velocità, dai freni a disco idraulici Avid Juicy e dalla dinamo al mozzo anteriore sempre Alfine. Inoltre, monta: guarnitura, cerchi e barra Kinetix; sella, manopole (comodissime) e post-pump Biologic (pompa integrata nel reggisella); gomme Schwalbe Kojak; un cavalletto "da moto"...
A proposito delle gomme, uno mi ha detto: "Hai le gomme lisce!" e io "Ma tu hai visto come si chiamano?"  ;D
Questo modello, poi, disponeva di una vera chicca, il Biologic Reecharge: in pratica, un carica-batterie per smartphone collegato alla dinamo! Il venditore, però, mi ha preventivamente avvisato di averlo forse smarrito. Sinceramente, penso che non l'avrei mai usato (così come la pompa integrata nel reggisella: ci pensate a voler gonfiare le Kojak con quella!?  ;D).

La bici è, secondo me, decisamente bella. In merito alla livrea, finalmente ho coronato il mio sogno di avere una bici all-black.
Il telaio è veramente monumentale: trasuda robustezza. È in alluminio idroformato 7005 (c.d. ergal commerciale).
La leggerezza non era uno degli scopi del progettista: siamo sui 15 kg; ma è comprensibile, dati i componenti (se pensiamo che una Ios S9 pesa circa 12 kg...!). Ma per l'uso che ne faccio io, ciò non costituisce un problema. E sono sempre meno dei 24 kg della bipa pieghevole che avevo qualche anno fa...
Le dimensioni da piegata sono relativamente compatte: 38 x 78 x 82 cm. Curiosamente, per ridurre la dimensione in altezza, non bisogna abbassare del tutto il sellino. Il piantone si piega all'esterno e, se ciò costituisce un difetto a riguardo della compattezza, nello stesso tempo velocizza, secondo me, le operazioni di piega. Oltretutto, per le mie esigenze, non si rende nemmeno necessario alzare il particolare stem orientabile (dato che io, come vedrete nelle foto, prediligendo una guida sportiva, lo tengo abbassato). Un'altra curiosità è costituita dal fatto che la ruota anteriore deve essere girata al contrario. Per questo motivo, in un primo momento, stavo per montare al contrario tanto la ruota quanto il parafango anteriori (che mi sono arrivati smontati, per esigenze di imballo): mi portavano fuori strada i due componenti del magnete di blocco, che, a bici spiegata, si trovano sui due lati opposti.

Impressioni di guida.

La prima cosa che ho notato è l'estrema facilità di guida! I primi momenti che si inforca una bici, soprattutto se si tratta di un modello particolare, lasciano sempre un tantino disorientati. In questo caso, invece, mi è immediatamente sembrato di avere già una forte confidenza col mezzo. Poi, ero sinceramente preoccupato dal fattore peso: pensavo che, data anche la presenza del cambio al mozzo, mi sarei ritrovato con una specie di mastodonte immobile. Per fortuna, mi sono ricreduto anche su questo: è una bici agile, veloce e relativamente reattiva. È anche meno rigida di quanto mi aspettassi: evidentemente, il diametro delle ruote, nonostante che le Kojak le abbia gonfiate ai limiti del mio povero compressorino (che stava per tirare le cuoia  ;D), aiuta tantissimo da questo punto di vista.

Rispetto alla mia precedente pieghevole (la Dahon Speed P8), questa è una bici più tranquilla, con un allestimento che io definisco "da manager"; in effetti, complici anche il cambio al mozzo e il copricatena integrale Biologic FreeDrive, può essere cavalcata anche in tenute da cerimonia. Con la Speed ero decisamente spericolato; questa è forse più adatta a me, che forse dimentico di non essere più un ragazzino.

Per l'uso cittadino, il cambio al mozzo è di una comodità impareggiabile: il fatto di poter cambiare da fermi non ha prezzo! È preciso, silenzioso e offre un buon range di possibilità: nelle prime uscite, ho voluto affrontare delle salite importanti e devo dire che il risultato è stato superiore alle aspettative. Il particolare shifter, poi, composto da due levette push-pull (azionate rispettivamente da pollice ed indice), è di utilizzo immediato.

I freni a disco idraulici sono veramente impressionanti.

Insomma, credo di aver acquistato una bici adatta a me ed all'uso principale che ne devo fare: casa-lavoro senza intermodalità, ma avendo la concreta possibilità di portarmela dietro tanto in casa quanto in ufficio.

Qualche foto:

 

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Il particolarissimo stem orientabile Archos

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Date un occhio anche al brucone copricatena integrale. Non sarà una soluzione per puristi, ma non ti sporca i pantaloni...

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Anche il movimento centrale mi sembra bello particolare...

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Modificato da nino# (visualizza cornologia modifica)
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