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Confronto tra BDC: mancano le gambe?


lelefix
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Tempo fa ho deciso di aggiornare il mio parco BDC. Stavolta, prima di gettarmi nel solito acquisto immediato,

(stante anche l'eccessivo numero di bici che ho in casa), ho trovato il modo di provarne una.

Il mio meccanico, mi prepara quindi un biciclettino in carbonio di recente produzione (3 anni fa), fatto

su misure per un suo cliente da Bertoletti (quello che produce anche per Passoni).

Montaggio decoroso con cambio Dura Ace 10 v, tutto il resto FSA.

Ho usato le mie ruote abituali, per miglior confronto, e l'ho fatto settare con le mie posizioni abituali.

Poichè di solito utilizzo il Losa in acciaio (montato tutto Dura Ace 7700) pensavo di trovare delle enormi

differenze.... INVECE NO. ??!!!???

Sicuramente ho trovato una discreta differenza nei rilanci, sia in piano che in salita, così come una

sensazione di maggior "stabilità" (ovviamente data dalla maggior rigidità del carbonio), ma non ho

apprezzato differenze sostanziali nel passo in pianura e in salita.

Mi son quindi chiesto (e chiedo a voi): mi mancano le gambe per portare il mezzo al limite, apprezzandone

così gli indubbi vantaggi del carbonio, oppure, alla fin fine, i vantaggi stanno solo in ciò che ho elencato sopra?

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per quel che mi riguarda un telaio si sceglie anche tanto per come va in discesa, e tu non ne hai parlato.... lì sì che guidabilità, stabilità in frenata, tenuta delle traiettorie e senso di sicurezza sono slegati dalla nostra condizione atletica ed è lì che le magagne vengono fuori....

ed è per quello che ad oggi rimango con il mio superchina alu-carbon.... perchè a scendere mi diverto come quando ero in moto e poco importa se pesa un po' e se è bruttarello e se nei rilanci potrbbe essere un po' più rigido.

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In effetti non ne ho parlato perchè non ho avuto modo di provare

una discesa particolarmente tecnica e impegnativa, quindi non posso

esprimere un giudizio, per quanto, indicando la maggior "stabilità" mi

riferivo anche a questa ovvia caratteristica.

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E comunque il "passo" sia in pianura che un salita mica lo fà la bici..!

Ehhehe, chiaro ;-) mica ho citato le gambe a caso :-)

Ricapitolando i vantaggi evidenti:

1) Maggior stabilità e guidabilità in discesa

2) Rilanci

3) ?

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Questi non sono "vantaggi" nel gesto ciclistico ma caratteristiche tecniche ovviamente note per telai in carbonio. Non voglio fare i soliti confronti tra materiali ma capire effettivamente quali siano i vantaggi che potrei oggettivamente ottenere da una nuova bici: quindi, ripartendo:

3) ?

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Questi non sono "vantaggi" nel gesto ciclistico ma caratteristiche tecniche ovviamente note per telai in carbonio. Non voglio fare i soliti confronti tra materiali ma capire effettivamente quali siano i vantaggi che potrei oggettivamente ottenere da una nuova bici: quindi, ripartendo:

3) ?

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vai a farti 100 km con una e poi con l'altra, magari con in mezzo salite lunghe (sopra i 10 km) poi ne riparliamo ;-)

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3) Più hai gambe e più apprezzi le caratteristiche 1 e 2

Quando cominci a scaricare un pò di watt, e magari fai qualche garetta della domenica, la qualità dei 'rilanci' o reattività che dir si voglia unita al controllo fanno la differenza.

poi, anche, un pò di peso in meno non fa male al gesto ciclistico, quando la strada si impenna e si sta al gancio per tutto il tempo.....

:)

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Alla fine la spiegazione di Jan è quella che rispecchia più da vicino le

sensazioni che ho avuto.

In sostanza, se non tiri al limite il mezzo, fatichi ad apprezzare le

piccole differenze che però diventano grandi soprattutto in gara,

quando magari devi rispondere velocemente a uno scatto e andare

a prendere la ruota giusta, o scattare a tua volta.

Immagino anche che il discorso della distanza citata da Franz e Sfrenato

amplifichi le differenza sulla lunga percorrenza (io l'ho provata per un giro

di soli 90km con salitella di 6), magari aiutandoti ad arrivare più "fresco" alla

fase topica della gara.

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