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fissa per cicloturismo


nicogazza
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Fissa sconsigliatissima, soprattutto se giri molti chilometri e come dici tu trovi quello che capita (e salite e discese capitano sempre quando sei stanco). Indispensabile portapacchi e borse impermeabili. Consiglio tubus per il primo e ortlieb per le seconde. Ti cambiano la vita.

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sarò bacato io (probabilmente sì) ma il concetto di vacanza in bici (come in moto) non mi attira per un cazzo...

ti devo passare due libri!!!

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sarò bacato io (probabilmente sì) ma il concetto di vacanza in bici (come in moto) non mi attira per un cazzo...

Non sei bacato sei vecchio!!!!

Comunque non si parte in bici o in moto per una vacanza, si parte per un VIAGGIO, c'è differenza ;-)

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Senza dubbio la ruota libera, i freni e il cambio danno dei vantaggi per quanto riguarda salite e discese.

Ma, se ami il modo di pedalare che ti offre la ruota fissa, nulla vieta di usarla anche per viaggiare (non amo il termine turismo).

L'estate scorsa l'ho sperimentato personalmente con una delle mie modestissime conversioni a basso costo,

montata con un 42/17, comodo anche in salita.

Gli itinerari percorsi raramente erano eccessivamente impegnativi, le tappe abbastanza corte (sui 60 Km), e il bagaglio adeguatamente minimale.

Ho partecipato alle prime due tappe di EcotopiaBikeTour: da Firenze a Empoli lungo la val d'Arno, poi su per ripide colline fino a incrociare la Francigena dove siamo stati ospiti in una cascina. Il giorno seguente discesona e via fino a Pontedera. Purtroppo non ho proseguito fino in Cilento per impegni di lavoro.

Qualche settimana dopo con quattro amici/che (uno dei quali in TallBike), per andare a Parigi alla VelorutionUniverselle, siamo arrivati a Troyes in treno e abbiamo costeggiato la Senna per tre giorni.

Infine a settembre con la mia compagna (pure lei in fissa) abbiamo percorso la costa istriana da Rovigno a Fiume (gran saliscendi e pure un po' di sterrato). L'idea era di andare sulle isole croate ma abbiamo interrotto perchè la mia bella si è beccata un colpo di sole in spiaggia

(sfighe che capitano...).

Lo racconto per dire che SI PUO' FARE anche senza particolare allenamento e con mezzi di recupero allestiti in ciclofficina.

Se vuoi puoi fare tricks con le Brompton o la bici della nonna, o fare il Ghisallo in graziella, non è il mezzo che conta ma l'attitudine.

Poi dò per scontato che in viaggio non cerchi la performance atletica, ma l'esperienza e il piacere di spostarsi in totale autonomia con la forza dei propri muscoli.

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Senza dubbio la ruota libera, i freni e il cambio danno dei vantaggi per quanto riguarda salite e discese.

Ma, se ami il modo di pedalare che ti offre la ruota fissa, nulla vieta di usarla anche per viaggiare (non amo il termine turismo).

L'estate scorsa l'ho sperimentato personalmente con una delle mie modestissime conversioni a basso costo,

montata con un 42/17, comodo anche in salita.

Gli itinerari percorsi raramente erano eccessivamente impegnativi, le tappe abbastanza corte (sui 60 Km), e il bagaglio adeguatamente minimale.

Ho partecipato alle prime due tappe di EcotopiaBikeTour: da Firenze a Empoli lungo la val d'Arno, poi su per ripide colline fino a incrociare la Francigena dove siamo stati ospiti in una cascina. Il giorno seguente discesona e via fino a Pontedera. Purtroppo non ho proseguito fino in Cilento per impegni di lavoro.

Qualche settimana dopo con quattro amici/che (uno dei quali in TallBike), per andare a Parigi alla VelorutionUniverselle, siamo arrivati a Troyes in treno e abbiamo costeggiato la Senna per tre giorni.

Infine a settembre con la mia compagna (pure lei in fissa) abbiamo percorso la costa istriana da Rovigno a Fiume (gran saliscendi e pure un po' di sterrato). L'idea era di andare sulle isole croate ma abbiamo interrotto perchè la mia bella si è beccata un colpo di sole in spiaggia

(sfighe che capitano...).

Lo racconto per dire che SI PUO' FARE anche senza particolare allenamento e con mezzi di recupero allestiti in ciclofficina.

Se vuoi puoi fare tricks con le Brompton o la bici della nonna, o fare il Ghisallo in graziella, non è il mezzo che conta ma l'attitudine.

Poi dò per scontato che in viaggio non cerchi la performance atletica, ma l'esperienza e il piacere di spostarsi in totale autonomia con la forza dei propri muscoli.

io viaggio molto easy però ecco io viaggiavo in moto, ora vorrei farlo in bicicletta

io viaggio senza tener tempi e varie però viaggio con borse posteriori e stop

il problema sta: se trovo uno sterrato o salitone, devo morirci con la fissa o no?

grazie mille

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io viaggio molto easy però ecco io viaggiavo in moto, ora vorrei farlo in bicicletta

io viaggio senza tener tempi e varie però viaggio con borse posteriori e stop

il problema sta: se trovo uno sterrato o salitone, devo morirci con la fissa o no?

grazie mille

Uno no. Un giorno di saliscendi ti spacca. E poi magari il giorno dopo ricominci. E poi ancora.

Insomma tutto dipende da quanto sei scimmiato e quanto vuoi soffrire.

Ognuno poi ha il suo metro. Penso a rocco che in fissa s'è fatto un ventimiglia-barcellona. Hecto un migliaio sulla costa australiana, le pipe dalla Germania alla Spagna. O la Milano Venezia. Queste cose si fanno, ma a mio avviso sono più imprese che viaggi o vacanze. Almeno per il mio criterio di vacanza.

La fissa ti può portare dappertutto, ma non è lo strumento più adatto per farlo. Su questo non credo ci siano dubbi.

Penso che se avessi fatto i miei viaggi in fissa mi sarei ammazzato. Se penso ai discesoni da 15/20 km che in libera fai a a 70 km/h. Oppure gli sterrati difficili, oppure le tappe da 200km, e potrei continuare.

Insomma in viaggio la ruota libera è più versatile, comoda, meno impegnativa sul fisico e più adatta a macinare tanti chilometri. Poi c'è chi viaggia col monociclo, ma a ognuno il suo metro.

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io viaggio molto easy però ecco io viaggiavo in moto, ora vorrei farlo in bicicletta

io viaggio senza tener tempi e varie però viaggio con borse posteriori e stop

il problema sta: se trovo uno sterrato o salitone, devo morirci con la fissa o no?

grazie mille

Uno no. Un giorno di saliscendi ti spacca. E poi magari il giorno dopo ricominci. E poi ancora.

Insomma tutto dipende da quanto sei scimmiato e quanto vuoi soffrire.

Ognuno poi ha il suo metro. Penso a rocco che in fissa s'è fatto un ventimiglia-barcellona. Hecto un migliaio sulla costa australiana, le pipe dalla Germania alla Spagna. O la Milano Venezia. Queste cose si fanno, ma a mio avviso sono più imprese che viaggi o vacanze. Almeno per il mio criterio di vacanza.

La fissa ti può portare dappertutto, ma non è lo strumento più adatto per farlo. Su questo non credo ci siano dubbi.

Penso che se avessi fatto i miei viaggi in fissa mi sarei ammazzato. Se penso ai discesoni da 15/20 km che in libera fai a a 70 km/h. Oppure gli sterrati difficili, oppure le tappe da 200km, e potrei continuare.

Insomma in viaggio la ruota libera è più versatile, comoda, meno impegnativa sul fisico e più adatta a macinare tanti chilometri. Poi c'è chi viaggia col monociclo, ma a ognuno il suo metro.

ho paura più che altro che una normale ruota libera con marcie sia più fragile e difficile da riparare

mi sbaglio?

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Se trovi uno sterrato non dovresti avere problemi.

Se trovi un salitone al 20% male che vada scendi e spingi.

Magari eviti itinerari transalpini.

Le tappe da 200 Km non sono obbligatorie e quando sei stanco ti puoi sempre fermare.

Pensa che c'è ancora gente che sostiene che la fissa non è lo strumento più adatto per girare in città,

dicono che senza freni ti ammazzi! Sai quanti stanno ancora aspettando che mi stampi su un autobus?

Come ho premesso, indubbiamente una libera col cambio offre dei vantaggi, ma anche una pedalata assistita,

o una vespa, o meglio ancora un camper, non sono male se vuoi stare comodo.

Rocco viaggiava con uno zainetto,

Hecto in FlatOut aveva il furgone di appoggio,

la Milano-Venezia e la Milano-Torino sono (erano?) corse in giornata,

effettivamente più imprese atletiche che viaggi.

Una normale ruota libera col cambio non è necessariamente più fragile (tanti viaggiano in Mtb),

di certo devi saper fare manutenzione e riparazione di tutti i componenti,

ti devi portare tutti gli attrezzi necessari, e assortimento di ricambi (cavi, guaine, pattini dei freni, etc.).

Con una fissa sarà un po' più leggero il bagaglio di ferri del mestiere

e più limitato il bagaglio di competenze.

Per usare un iperbole:

sull'Himalaya c'è chi va in vetta con le bombole

e chi gira intorno ai massicci a piedi nudi.

Questione di scelte.

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Se trovi uno sterrato non dovresti avere problemi.

Se trovi un salitone al 20% male che vada scendi e spingi.

Magari eviti itinerari transalpini.

Le tappe da 200 Km non sono obbligatorie e quando sei stanco ti puoi sempre fermare.

Pensa che c'è ancora gente che sostiene che la fissa non è lo strumento più adatto per girare in città,

dicono che senza freni ti ammazzi! Sai quanti stanno ancora aspettando che mi stampi su un autobus?

Come ho premesso, indubbiamente una libera col cambio offre dei vantaggi, ma anche una pedalata assistita,

o una vespa, o meglio ancora un camper, non sono male se vuoi stare comodo.

Rocco viaggiava con uno zainetto,

Hecto in FlatOut aveva il furgone di appoggio,

la Milano-Venezia e la Milano-Torino sono (erano?) corse in giornata,

effettivamente più imprese atletiche che viaggi.

Una normale ruota libera col cambio non è necessariamente più fragile (tanti viaggiano in Mtb),

di certo devi saper fare manutenzione e riparazione di tutti i componenti,

ti devi portare tutti gli attrezzi necessari, e assortimento di ricambi (cavi, guaine, pattini dei freni, etc.).

Con una fissa sarà un po' più leggero il bagaglio di ferri del mestiere

e più limitato il bagaglio di competenze.

Per usare un iperbole:

sull'Himalaya c'è chi va in vetta con le bombole

e chi gira intorno ai massicci a piedi nudi.

Questione di scelte.

ecco io di solito viaggio con un bagaglio limitatissimo

tenda, sacco e pochi vestiti

nel caso sarebbe possibile trasformare in fissa un telaio tipo mtb bello resistente? con magari gomme larghe

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Convertire una Mtb è possibile, ma non necessario.

(l'ho fatto con una Bianchi dell'86, per gioco e con l'idea di andare in pineta)

Rompere un telaio (strada o pista che sia) è veramente difficile,

al massimo ti si può rompere la catena, ma ce ne vuole, o un raggio.

Le gomme larghe ti potrebbero servire se girassi su sentieri o sabbia,

ma su strada semplicemente aumentano attrito e peso.

Per stare comodi bastano da 28C.

Nel bagaglio io includo anche kit riparazioni e scorta di cibo e acqua.

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secondo voi rispetto a una normale bici, ci son particolari svantaggi a usare una fissa per lunghi cicloviaggi?

perchè pensavo per esempio ad alcuni pro: leggerezza e semplicità meccanica quindi meno rotture e noie

ci son particolari controindicazioni?

Ciao qualche tempo fa ho postato su questo forum una fotografia di un tedesco che si è fatto la 1001 Miglia. (1600 Km) con la bicifissa con i parafanghi e con il bagaglio posteriore. Io siccome oltre che fissato sono anche un randonneur, non mi meraviglio più di niente. Io ero al controllo dei passaggi a mettere i timbri e a dare i rifornimenti e non ho resistito a farmi una foto con lui.

Cose di questo genere in Inghilterra e in Germania sono normali. Chi vuol divertirsi a vedere l' altimetria della 1001 Miglia può andare sul sito e vedere il tutto.

Buone pedalate a tutti

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ho paura più che altro che una normale ruota libera con marcie sia più fragile e difficile da riparare

mi sbaglio?

Di questo non dovresti preoccuparti. Una buona bici non dovrebbe rompersi, fissa o libera che sia. Se capita devi saper fare almeno il minimo indispensabile. Il problema più frequente in viaggio è la foratura, e volendo con gli sganci rapidi è più rapida da risolvere.

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