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Legor Cicli x FNG


legnogrezzo
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Tanto di cappello! Peró farei un appunto..gli italiani passano sempre per una massa di cerebrolesi con le orecchie tappate..peró tanti conoscono Cinelli che a sua volta è conosciuto in tutto il mondo! In più se vai nei negozi di bici il primo a presentarti un prodotto straniero è il ciclista..non manca la cultura..manca la pubblicità! Crei un bel marchio e fai girare il tuo prodotto, lo esponi..ti avvicini all'orecchio di chi non ne sa..

Penso parlasse riferendosi a tutti gli italiani e ad un certo tipo di approccio ai materiali e non solo rivolto a se stesso.

Scusa, ma non ho capito cosa intendi..immaginavo si riferisse a tutti gli italiani peró non farei di tutta l'erba un fascio..ci sono anche italiani che sarebbero contenti di avere un alternativa valida!!

e qui scatta il pippone entro...

3... 2... 1...

Perché pippone? In realtà non ho capito a quale parte del mio pensiero si riferisse Legno. In totale buonafede..anche perché ho letto un'intervista in 5 righe e non posso dare giudizi su realtà che non conosco! Volevo solo dire che se cambi paese, non ti aspettano con il libretto degli assegni in mano!
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Perché pippone? In realtà non ho capito a quale parte del mio pensiero si riferisse Legno. In totale buonafede..anche perché ho letto un'intervista in 5 righe e non posso dare giudizi su realtà che non conosco! Volevo solo dire che se cambi paese, non ti aspettano con il libretto degli assegni in mano!

No, Jhonny, non era riferito a te.

So bene cosa intendi, infatti quoto in toto quello che dici.

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Intendevo tutti i telaisti italiani che lavorano ancora l'acciaio (solo ed esclusivamente acciaio). Non ditemi che hanno la fila e sfornano migliaia di telai. Non ci credo.

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Intendevo tutti i telaisti italiani che lavorano ancora l'acciaio (solo ed esclusivamente acciaio). Non ditemi che hanno la fila e sfornano migliaia di telai. Non ci credo.

Ti sembrerà strano ma Pegoretti ha la fila e tanta anche!

Avere la fila non significa sfornare migliaia di telai.

Questo è un tenore che può sostenere Montalbetti, non un "telaista".

Libero di non crederci comunque.

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sfodero una opinione probabilmente banale e sicuramente da totale inesperto in termini ciclistici, ma conosco un po' il mondo dell'artigianato con il quale di tanto in tanto lavoro.

vedere persone giovani e appassionate mi piace sempre tanto, mi chiedo se sia possibile che in questo settore telaisti "giovani" riescano a condividere alcuni "standard" qualitativi che gli permettano di costruire una sorta di circuito (o di distretto, tanto per usare un termine da sociologia del lavoro) in cui, oltre che a livello informale, ci sia una promozione reciproca (dentro e fuori i confini nazionali) che garantisca qualità alta o medio-alta, riduzione delle code e delle liste d'attesa (se ce ne sono), crescita collettiva, ma che contemporaneamente salvi lo stile individuale (prezioso nell'artigianato).

dico castronerie ?

P.S.: ....se quando ero giovane fosse esistito internet e fixed forum probabilmente avrei imparato a saldare, piuttosto che a strizzare cervelli

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In realtà da quel che ho capito frequentando un pochino Legor, Pitz e Zullo, tra loro c'è molta condivisione di idee e progetti, ho assistito ad una chiacchierata Tra Legor e Zullo e mi sembrava che il secondo si prestasse ben volentieri alle domande del più giovane, poi parlavano di acido borico e quindi ho capito poco e un cazzo. Anche nei confronti delle fiere mi pare che ci sia condivisione per affrontare spese di spedizione cazzi e mazzi. Solo che lo spazio per questo genere di telaisti nei saloni non c'è. C'è il NAHBS e poco altro in Germania ma fuori da USA e Germania la bicicletta artigianale a livello di business e di promozione non ha molti spazi. Parlando con Alessandro alias Pitz però mi pare di capire che il mercato italiano gli interessi fino ad un certo punto, lui mi diceva che vende di più in Corea che in Italia eppure è di Arcore. Qui da noi se non sei recensito dalle maggiori riviste non esisti, solo che un piccolo produttore mica può produrre telai da far girare per il mondo tra le varie redazioni. Anche il discorso massima qualità fatica un po' a passare, Pitz usa solo, tubi Columbus Spirit, solo forcelle full carbon credo Rtchey, solo serie sterzo Chris King, solo verniciature studiate e curatissime, tutto questo fa schizzare in alto i costi. Quando gli ho chiesto quanto mi sarebbe costato un suo telaio mi ha risposto molto sinceramente "Un botto!" però mi ha anche spiegato come viene pensato, cosa intende per su misura, come sarebbe stato montato e verniciato, insomma saldare è solo una parte del giochino ma se vuoi esistere devi esporre al NAHBS e se vuoi esporre al NAHBS la qualità deve essere altissima.

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Faccio una riflessione partendo da lontano...e generalizzo un pò allontanandomi un pò dal settore bici..

In Italia come all'estero ormai il mercato è quello di massa ed è diretto appunto a quella clientela che non sa aspettare e vuole tutto, subito e spesso sorvola su delle finiture di pregio per poter ottenere nel più breve tempo possibile il proprio prodotto! Tutto questo senza contarne la spesa che più o meno si equipara a quella di un prodotto artigianale.

Nel mercato ciclistico, e lo deduco guardando chi esce il sabato mattina o la domenica, si vedono solo telai in alluminio o addirittura carbonio e più o meno sempre delle stesse marche! Quindi deduco che anche volendo l'ipotesi di farsi fare un telaio in acciaio da un bravo telaista non sia nelle corde di motle persone. Parlo a grandi linee sia chiaro!

Il pregio di un artigiano stà nel tempo e nella cura e concordo con chi ( ben per loro ) hanno molte richieste e ci mettono molto tempo ad evaderle! Perchè questo significa avere nonostante tutto uno standard qualitativo alto a prescindere dal numero di prodotti fatti.

Quindi ben vengano gli artigiani e soprattutto i giovani artigiani!!

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l'artigiano oggi può vivere solo con il su misura di altissima qualità... per tutto il resto il mercato è gia più che saturo...

Uais spacca i culi, ha uno stile riconoscibile ed è in grado di costruire qualunque tipo di bicicletta...non sono molti a farlo...

Avere un suo telaio è un mio sogno da tanto... chissa...

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ci vorrebbe un cazzo di folletto che si avvicina ad ogni compratore di gazzetta a sussurrargli...sei sicuro di voler buttare via tutti quei soldi in un cancello con il trucco?

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guardando le foto ho notato il supporto per la guaina per il freno...son quelle la particolarità che mi fanno impazzire, non sono niente di assurdo ma sono fighissime!!!

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In realtà da quel che ho capito frequentando un pochino Legor, Pitz e Zullo, tra loro c'è molta condivisione di idee e progetti, ho assistito ad una chiacchierata Tra Legor e Zullo e mi sembrava che il secondo si prestasse ben volentieri alle domande del più giovane, poi parlavano di acido borico e quindi ho capito poco e un cazzo. Anche nei confronti delle fiere mi pare che ci sia condivisione per affrontare spese di spedizione cazzi e mazzi. Solo che lo spazio per questo genere di telaisti nei saloni non c'è. C'è il NAHBS e poco altro in Germania ma fuori da USA e Germania la bicicletta artigianale a livello di business e di promozione non ha molti spazi. Parlando con Alessandro alias Pitz però mi pare di capire che il mercato italiano gli interessi fino ad un certo punto, lui mi diceva che vende di più in Corea che in Italia eppure è di Arcore. Qui da noi se non sei recensito dalle maggiori riviste non esisti, solo che un piccolo produttore mica può produrre telai da far girare per il mondo tra le varie redazioni. Anche il discorso massima qualità fatica un po' a passare, Pitz usa solo, tubi Columbus Spirit, solo forcelle full carbon credo Rtchey, solo serie sterzo Chris King, solo verniciature studiate e curatissime, tutto questo fa schizzare in alto i costi. Quando gli ho chiesto quanto mi sarebbe costato un suo telaio mi ha risposto molto sinceramente "Un botto!" però mi ha anche spiegato come viene pensato, cosa intende per su misura, come sarebbe stato montato e verniciato, insomma saldare è solo una parte del giochino ma se vuoi esistere devi esporre al NAHBS e se vuoi esporre al NAHBS la qualità deve essere altissima.

no sono proprio del tutto in linea con il tuo pensiero.

partendo dalla tua analisi c'è da dire che l'Inghilterra e l'Olanda sono altrettanto forti e spinte per il mercato dell'artigianato (ovviamente mi riferisco solo ed esclusivamente al mondo della bici, ovvio).

andando avanti con la tua anlisi, ritrovandoci a confronto con la parte "pubblicità". non mi sembra che se non sei recensito dalle grandi riviste il tuo nome non esiste. Dodici Cicli (per fare un esempio)?

nell'editoria di settore è un nome che non esiste, eppure qui si fa a "Gara" per avere un telaio del noto marchio meneghino.

passando poi per i particolari che fanno al differenza del prezzo, la tua analisi va fatta nel rispetto di chi è produttore e compra direttamente da un produttore.

credi che comprare una serie sterzo Chris King costi gli stessi soldi di noi comuni mortali? oppure la verniciatura accurata e pensata costi gli stessi 200 euro che pago io quando varco la porta di Dossena?

credi che usare tubazioni Spirit per chi compra tubi da 6mt e li taglia alla propria misura esigente, costi quanto te che vai da Columbus a comprare una serie di tubi già tagliata, inscatolata e venduta con tante scrittine "Columbus" su tutti i lati?

detto questo, reputo che sia giustificato il prezzo che Zullo ti fa pagare per un suo telaio, o tutte le bestemmie che ci sono dietro ad un Luigino di Pegoretti da 1700 euro.

ci sono arrivati con il tempo ed in un momento in cui il mercato era il loro e dove l'artigianato in questo campo aveva un senso.

oggi come oggi, un artigiano bravo, se non ha un nome proveniente dal passato che fa tremare l'asfalto alla sola pronuncia, dovrebbe arrivare a quei livelli partendo dal basso.

è pur vero che la situazione attuale, il mercato, il costo della vita e la figa, non ti permettono di vivere con un telaio arigianale bello e fatto bene a pochi euro.

Dossena quando ha iniziato a verniciare costava 50mila lire ed ha iniziato perché l'azienda dove lavorava l'aveva messo in cassa integrazione (e faceva il verniciatore) e mettendo insieme bravura di mestiere e passione per la bici è andato avanti. oggi costa quanto un Rolex.

Pegoretti alle origini credete che faceva il cottimista a 1700 euro a telaio finito? non penso proprio.

Detto questo, la misura di tutto questo sta nelle variabili che NON sono uguali ne per chi le produce, ne tantomeno per chi acquista.

Tradotto: per me potrebbe essere "pagare poco" un Luigino 1700 euro e per Pegoretti potrebbe essere "farsi pagare poco" per lo stesso telaio. Mer me potrebeb essere "pagare tanto" un Legor come per mattia potrebbe essere "molto molto poco" un tuo telaio.

Relatività.

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Riccardone dice che oggi basta fare un corso di due settimane , costruire un bel sito possibilmente figo , investire un pò di soldi per andare al nahbs e sei diventato un telaista .

In effetti ha ragione , questo è probabilmente quello che in molti casi viene percepito all'esterno. (come sarebbe stato montato e verniciato, insomma saldare è solo una parte del giochino ma se vuoi esistere devi esporre al NAHBS e se vuoi esporre al NAHBS la qualità deve essere altissima.)

Sul fatto che la qualità deve essere altissima c'è quel "deve" che proprio ci stona , io ho visto anche cose eseguite male e d'altronde non è che puoi chiedere miracoli a persone che hanno bagagli di esperienza di due o tre anni , a meno che uno non sia un vero fenomeno e a parte due o tre di fenomeni non ne vedo molti.

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Riccardone dice che oggi basta fare un corso di due settimane , costruire un bel sito possibilmente figo , investire un pò di soldi per andare al nahbs e sei diventato un telaista .

In effetti ha ragione , questo è probabilmente quello che in molti casi viene percepito all'esterno. (come sarebbe stato montato e verniciato, insomma saldare è solo una parte del giochino ma se vuoi esistere devi esporre al NAHBS e se vuoi esporre al NAHBS la qualità deve essere altissima.)

Sul fatto che la qualità deve essere altissima c'è quel "deve" che proprio ci stona , io ho visto anche cose eseguite male e d'altronde non è che puoi chiedere miracoli a persone che hanno bagagli di esperienza di due o tre anni , a meno che uno non sia un vero fenomeno e a parte due o tre di fenomeni non ne vedo molti.

Allora, domanda..."quando" un telaio e' un "buon" telaio?

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