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Scatto fisso "antico" -- critiche e suggerimenti


thegryphon
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Ho misurato e il telaio è italiano!

Grazie per l'aiuto, adesso sarebbe fantastico riuscire ad individuare il costruttore (per colorarla con uno schema simile) ma è un po' come il classico ago nel pagliaio...

I mozzi di dimensioni più piccole sono qualcosa di difficile da trovare?

Credo che individuare il costruttore sia impresa ardua, quelle congiunzioni erano molto comuni all'epoca.

Se studi una qualunque colorazione in 'stile retrò' non ti sbagli, considerando che una mano di vernice non potrà cambiare radicalmente l'aspetto generale (vintage) di questo telaio. Per cui non è che se lo vernici nero opaco o fluo poi sembrerà un telaio moderno :) Prova a vedere se le parti cromate, sotto la vernice, fossero ancora buone. Sarebbe un tocco in più.

Per i mozzi: dipende da quanto spazio ti serve. A volte può bastare giocare con gli spessori dell'asse dei mozzi.

Anche se grosso modo è una cosa praticabile, io non ti consiglio di allargare a forza i foderi per farci entrare i mozzi. Poi fai tu :)

Ciao hai ragione, una volta quando ci fu il passaggio da 6 - 7 a 8 pignoni, infilavo la ruota un pò a forza perchè non mi volevo rifare il telaio nuovo. Dopo alcuni mesi mi si ruppe uno dei foderi bassi vicino alla scatola del movimento centrale.

Buone pedalate

Oops lo terrò presente, grazie!

Per il momento infatti ho proprio considerato il problema risolto forzando "un po'", ma ho tolto subito tutto dato che devo ancora verniciare ecc.

Credo ceh sia difficile trovare ruote già assemblate con la dimensione dei mozzi che serve a me -- se effettivamente diversa da quella più comune --, quindi forse l'unica soluzione sarebbe (far) costruire le ruote con un mozzo adattto ...

Ciao esistono le ruote Campagnolo Record di vecchio tipo con la fascetta metallica per l'ingrassaggio del mozzo. E' possibile togliere e/o variare gli spessori alla ruota posteriore e ricampanarla opportunamente. Oppure prendere un mozzo da pista e spessorarlo in modo simmetrico e non devi ricampanare . Io ho le rute Ambrosio che hanno l' asse abbastanza lungo per permettere questo tipo di modifica.

Buon lavoro e buon divertimento.

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Ciao,conconrdo all'incirca con gli altri utenti riguardo l'epoca del telaio, però se metti delle foto della serie sterzo si potrebbe scoprire la marca, per esmpio, la Bianchi fino agli anni 60-70 faceva delle serie sterzo particolari che faceva solo lei.....e via dicendo. Per i mozzi prova a fare così:

1) trova un mozzo pista o flip flop antico: di solito i vecchi ciclisti hanno su qualche scaffale impolverato dei vecchi mozzi, spesso è robaccia, ma a volte salta fuori della bella roba

2) una volta che hai il mozzo lo devi smontare completamente e ripulire dal vecchio grasso e tutte le schifezze che si possono trovare all'interno! io ci ho trovato delle cavallette:-)

3) a qesto punto con il calibro misura l battuta interna del carro posteriore (spazio interno fra i forcellini posteriori)

4) riassembla il mozzo mettendo grasso nuovo e magari se è il caso cambiando le sfere e i conetti che spesso si rompono sul bordo.

5) il mozzo l'hai richiuso ma devi bloccarlo con i controdadi, adesso arriva il bello! La distanza finale fra i due controdadi deve essere il più uguale possibile allo spaziamento misrato nel punto 3. Per fare questo devi trovare delle rondelle adatte da utilizzare come spessori. Si può anche verificare il caso in cui chiudendo i soli controdadi sui conetti lo spaziamento sia già a posto, comunque è una cosa da valutare ogni volta. Una cosa da tenere in considerazione per fare questo lavoro è la lunghezza dell'asse del mozzo posteriore (sbarretta filettata) che deve uscire almeno 1 centimetroi per parte dal telaio.

Per l'estetica io ti consiglio di fare così: cerca dei vecchi cerchi in alluminio, in quel periodo c'erano gli Ambrosio e i Fiamme di sicuro, non sò se Nisi era già nata come azienda. Per cercarli ad un prezzo umano il consiglio che posso darti è questo: vai da qualche ciclista e digli che ti serve una bici vecchia da spendere poco, ne trovi una che abbia i cerchi in alluminio possibilmente uguali te la compri e prendi i cerchi, poi monti sotto quella bici due ruote qualunque e te la rivendi allo stesso prezzo che l'hai comprata, così ti rimangono i cerchi a costo zero!

Sempre alivello estetico i copertoni devono essere in nero-para, se non sai cosa vuol dire, sono quei copertoni che hanno il battistrada nero e la spalla marroncina-gialla scura. Il tocco di classe olte al recupero delle cromature originali dve posibile sarebbe quello di chiudere le ruote con i "galletti" al posto dei dadi. Un'altra cosa di gran classe sarebbe avere un mozzo flip flop dove montare due rapporti diversi così quando vuoi correre ne tieni uno, quando vuoi andare tranquillo oppure affrontiuna salita, giri la ruota eusi il pignone sull'altro lato. Questo fatto era l'unico sistema di cambio prima dell'avvento dei primi sistemi di cambio. Un'altra cosa che mi funge da supporto a questa tesi è la lunghezza dei tuoi forcellini, essendo molto lunghi permettono ala ruota una corsa maggiore, il chè è indispensabile nell'utilizzo di rapporti con una differenza di denti notevole. Per il colore del telaio scegli un colore chiaro, da abbinare a nastro manubrio e sella in cuoio color miele, io vedrei bene u bianco crema oppure bianco perlato/panna con magari qualche dettaglio rosso e i sopracitati inserti in cuoio. Chiudo dicendo che all'epoca le bici sportive che avevano i parafanghi li avevano spesso in ottone, se ti piace come idea potresti montarli portando a nudo il metallo e dandogli una lucidata in modo da far risaltare il classico colore giallo scuro del materiale.

Spero di non averti annoiato, e anche se sono iscritto da poco nel forum ho abbastanza esperienza visto che per necessità aggiusto bici da quando avevo 12 anni! Se ti servono pezzi vari o se hai dei dubbi chiedi senza problemi.

Buon lavoro!

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Ciao esistono le ruote Campagnolo Record di vecchio tipo con la fascetta metallica per l'ingrassaggio del mozzo. E' possibile togliere e/o variare gli spessori alla ruota posteriore e ricampanarla opportunamente. Oppure prendere un mozzo da pista e spessorarlo in modo simmetrico e non devi ricampanare . Io ho le rute Ambrosio che hanno l' asse abbastanza lungo per permettere questo tipo di modifica.

Buon lavoro e buon divertimento.

Grzie per i consigli, ho dato un'occhiata in giro alla ricerca delle campagnolo record e credo di aver capito come giocare con gli spessori per arrivare alla dimensione esatta.

Ciao,conconrdo all'incirca con gli altri utenti riguardo l'epoca del telaio, però se metti delle foto della serie sterzo si potrebbe scoprire la marca, per esmpio, la Bianchi fino agli anni 60-70 faceva delle serie sterzo particolari che faceva solo lei.....e via dicendo.

Questa la serie sterzo. Non ci sono scritte, incisioni ecc...

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Per i mozzi prova a fare così:

1) trova un mozzo pista o flip flop antico: di solito i vecchi ciclisti hanno su qualche scaffale impolverato dei vecchi mozzi, spesso è robaccia, ma a volte salta fuori della bella roba

2) una volta che hai il mozzo lo devi smontare completamente e ripulire dal vecchio grasso e tutte le schifezze che si possono trovare all'interno! io ci ho trovato delle cavallette:-)

3) a qesto punto con il calibro misura l battuta interna del carro posteriore (spazio interno fra i forcellini posteriori)

4) riassembla il mozzo mettendo grasso nuovo e magari se è il caso cambiando le sfere e i conetti che spesso si rompono sul bordo.

5) il mozzo l'hai richiuso ma devi bloccarlo con i controdadi, adesso arriva il bello! La distanza finale fra i due controdadi deve essere il più uguale possibile allo spaziamento misrato nel punto 3. Per fare questo devi trovare delle rondelle adatte da utilizzare come spessori. Si può anche verificare il caso in cui chiudendo i soli controdadi sui conetti lo spaziamento sia già a posto, comunque è una cosa da valutare ogni volta. Una cosa da tenere in considerazione per fare questo lavoro è la lunghezza dell'asse del mozzo posteriore (sbarretta filettata) che deve uscire almeno 1 centimetroi per parte dal telaio.

Credo che guarderò in questa direzione... ma quindi mi consigli di (far) costruire una ruota -- quella dietro?

Per l'estetica io ti consiglio di fare così: cerca dei vecchi cerchi in alluminio, in quel periodo c'erano gli Ambrosio e i Fiamme di sicuro, non sò se Nisi era già nata come azienda. Per cercarli ad un prezzo umano il consiglio che posso darti è questo: vai da qualche ciclista e digli che ti serve una bici vecchia da spendere poco, ne trovi una che abbia i cerchi in alluminio possibilmente uguali te la compri e prendi i cerchi, poi monti sotto quella bici due ruote qualunque e te la rivendi allo stesso prezzo che l'hai comprata, così ti rimangono i cerchi a costo zero!

Sempre alivello estetico i copertoni devono essere in nero-para, se non sai cosa vuol dire, sono quei copertoni che hanno il battistrada nero e la spalla marroncina-gialla scura. Il tocco di classe olte al recupero delle cromature originali dve posibile sarebbe quello di chiudere le ruote con i "galletti" al posto dei dadi. Un'altra cosa di gran classe sarebbe avere un mozzo flip flop dove montare due rapporti diversi così quando vuoi correre ne tieni uno, quando vuoi andare tranquillo oppure affrontiuna salita, giri la ruota eusi il pignone sull'altro lato. Questo fatto era l'unico sistema di cambio prima dell'avvento dei primi sistemi di cambio. Un'altra cosa che mi funge da supporto a questa tesi è la lunghezza dei tuoi forcellini, essendo molto lunghi permettono ala ruota una corsa maggiore, il chè è indispensabile nell'utilizzo di rapporti con una differenza di denti notevole. Per il colore del telaio scegli un colore chiaro, da abbinare a nastro manubrio e sella in cuoio color miele, io vedrei bene u bianco crema oppure bianco perlato/panna con magari qualche dettaglio rosso e i sopracitati inserti in cuoio. Chiudo dicendo che all'epoca le bici sportive che avevano i parafanghi li avevano spesso in ottone, se ti piace come idea potresti montarli portando a nudo il metallo e dandogli una lucidata in modo da far risaltare il classico colore giallo scuro del materiale.

Spero di non averti annoiato, e anche se sono iscritto da poco nel forum ho abbastanza esperienza visto che per necessità aggiusto bici da quando avevo 12 anni! Se ti servono pezzi vari o se hai dei dubbi chiedi senza problemi.

Buon lavoro!

Ahaha grandissima idea!!

per i copertoncini, avevo gia pensato a quelli, ma ne ignoravo il nome.

I galletti sarebbero fantastici: probabilmente mettero due dadi qualsiasi e poi cercarli con calma e metodo. Le cromature sono intatte nella forcella, mentre le parti posteriori 8quelle a triangolo lungo i foderi) erano in condizioni pietose e le ho dovute grattare via. Temo che rimarrà così.

I parafanghi in ottone non credo di averli mai visti, e sono d'accordo che sarebbero un gran tocco di classe... ma non sono sicuro che mi convincano fino in fondo. Hai una foto da cui posso farmi un'idea?

Infine, grazie moltissimo per i suggerimenti e la disponibilità. E di certo non mi hai annoiato, anzi!! ho appena iniziato e come puoi ben vedere sono abbastanza in alto mare!

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Ciao esistono le ruote Campagnolo Record di vecchio tipo con la fascetta metallica per l'ingrassaggio del mozzo. E' possibile togliere e/o variare gli spessori alla ruota posteriore e ricampanarla opportunamente. Oppure prendere un mozzo da pista e spessorarlo in modo simmetrico e non devi ricampanare . Io ho le rute Ambrosio che hanno l' asse abbastanza lungo per permettere questo tipo di modifica.

Buon lavoro e buon divertimento.

Grzie per i consigli, ho dato un'occhiata in giro alla ricerca delle campagnolo record e credo di aver capito come giocare con gli spessori per arrivare alla dimensione esatta.

Ciao,conconrdo all'incirca con gli altri utenti riguardo l'epoca del telaio, però se metti delle foto della serie sterzo si potrebbe scoprire la marca, per esmpio, la Bianchi fino agli anni 60-70 faceva delle serie sterzo particolari che faceva solo lei.....e via dicendo.

Questa la serie sterzo. Non ci sono scritte, incisioni ecc...

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Per i mozzi prova a fare così:

1) trova un mozzo pista o flip flop antico: di solito i vecchi ciclisti hanno su qualche scaffale impolverato dei vecchi mozzi, spesso è robaccia, ma a volte salta fuori della bella roba

2) una volta che hai il mozzo lo devi smontare completamente e ripulire dal vecchio grasso e tutte le schifezze che si possono trovare all'interno! io ci ho trovato delle cavallette:-)

3) a qesto punto con il calibro misura l battuta interna del carro posteriore (spazio interno fra i forcellini posteriori)

4) riassembla il mozzo mettendo grasso nuovo e magari se è il caso cambiando le sfere e i conetti che spesso si rompono sul bordo.

5) il mozzo l'hai richiuso ma devi bloccarlo con i controdadi, adesso arriva il bello! La distanza finale fra i due controdadi deve essere il più uguale possibile allo spaziamento misrato nel punto 3. Per fare questo devi trovare delle rondelle adatte da utilizzare come spessori. Si può anche verificare il caso in cui chiudendo i soli controdadi sui conetti lo spaziamento sia già a posto, comunque è una cosa da valutare ogni volta. Una cosa da tenere in considerazione per fare questo lavoro è la lunghezza dell'asse del mozzo posteriore (sbarretta filettata) che deve uscire almeno 1 centimetroi per parte dal telaio.

Credo che guarderò in questa direzione... ma quindi mi consigli di (far) costruire una ruota -- quella dietro?

Per l'estetica io ti consiglio di fare così: cerca dei vecchi cerchi in alluminio, in quel periodo c'erano gli Ambrosio e i Fiamme di sicuro, non sò se Nisi era già nata come azienda. Per cercarli ad un prezzo umano il consiglio che posso darti è questo: vai da qualche ciclista e digli che ti serve una bici vecchia da spendere poco, ne trovi una che abbia i cerchi in alluminio possibilmente uguali te la compri e prendi i cerchi, poi monti sotto quella bici due ruote qualunque e te la rivendi allo stesso prezzo che l'hai comprata, così ti rimangono i cerchi a costo zero!

Sempre alivello estetico i copertoni devono essere in nero-para, se non sai cosa vuol dire, sono quei copertoni che hanno il battistrada nero e la spalla marroncina-gialla scura. Il tocco di classe olte al recupero delle cromature originali dve posibile sarebbe quello di chiudere le ruote con i "galletti" al posto dei dadi. Un'altra cosa di gran classe sarebbe avere un mozzo flip flop dove montare due rapporti diversi così quando vuoi correre ne tieni uno, quando vuoi andare tranquillo oppure affrontiuna salita, giri la ruota eusi il pignone sull'altro lato. Questo fatto era l'unico sistema di cambio prima dell'avvento dei primi sistemi di cambio. Un'altra cosa che mi funge da supporto a questa tesi è la lunghezza dei tuoi forcellini, essendo molto lunghi permettono ala ruota una corsa maggiore, il chè è indispensabile nell'utilizzo di rapporti con una differenza di denti notevole. Per il colore del telaio scegli un colore chiaro, da abbinare a nastro manubrio e sella in cuoio color miele, io vedrei bene u bianco crema oppure bianco perlato/panna con magari qualche dettaglio rosso e i sopracitati inserti in cuoio. Chiudo dicendo che all'epoca le bici sportive che avevano i parafanghi li avevano spesso in ottone, se ti piace come idea potresti montarli portando a nudo il metallo e dandogli una lucidata in modo da far risaltare il classico colore giallo scuro del materiale.

Spero di non averti annoiato, e anche se sono iscritto da poco nel forum ho abbastanza esperienza visto che per necessità aggiusto bici da quando avevo 12 anni! Se ti servono pezzi vari o se hai dei dubbi chiedi senza problemi.

Buon lavoro!

Ahaha grandissima idea!!

per i copertoncini, avevo gia pensato a quelli, ma ne ignoravo il nome.

I galletti sarebbero fantastici: probabilmente mettero due dadi qualsiasi e poi cercarli con calma e metodo. Le cromature sono intatte nella forcella, mentre le parti posteriori 8quelle a triangolo lungo i foderi) erano in condizioni pietose e le ho dovute grattare via. Temo che rimarrà così.

I parafanghi in ottone non credo di averli mai visti, e sono d'accordo che sarebbero un gran tocco di classe... ma non sono sicuro che mi convincano fino in fondo. Hai una foto da cui posso farmi un'idea?

Infine, grazie moltissimo per i suggerimenti e la disponibilità. E di certo non mi hai annoiato, anzi!! ho appena iniziato e come puoi ben vedere sono abbastanza in alto mare!

Ciao,

non ci avevo pensato prima, ora rileggendo, mi è venuto in mente. Ho una foto di come sistemai la ruota posteriore Campagnolo con la quale partecipai alla MITO 2010. La ruota era fatta per gli 8 rapporti. Era già stata risistemata per il passaggio da 7 a 8. ma a me serviva per la fissa, quindi ho dovuto rispaziarla e ricampanarla. Lavoro fatto in garage da me, utilizzando una specie di forchetta centraruote autocostruita. Il lavoro non è difficile. Il lavoro fu ottimo e con un pò di pazienza ci puoi riuscire anche tu.

Buone pedalate,

M

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Ciao....sei pronto al nuovo romanzo? :-)............

La serie sterzo sembra anche lei una Way Assauto, questo non aiuta a capire la marca del telaio perchè per farti un esempio sarebbe come dire: "di che marca è questo telaio con la serie sterzo Campagnolo?" di per se non vuol dire nulla! Piuttosto controlla anche i mozzi delle ruote originali, il movimento centrale e i pedali se sono anche loro marchiati Way Assauto.

Questa ditta era molto apprezzata per la produzione di componenti ciclistici per conto terzi, visto che la qualità era buona.

A proposito delle ruote e dei mozzi potresti fornire gli spaziamenti interni dei forcellini del telaio?

Per quanto riguarda le ruote io intendo che ti dovresti procurare tutto: cerchi mozzi e raggi cercando di non mischiare troppe marche, ovvero cerchi della stessa ditta e possibilmente dello stesso modello, stessa cosa per i mozzi,i raggi prendi gli Alpina in inox, li trovi in vendita su internet per 30 centesimi l'uno contro i circa 50 che fanno normalmente i negozi. Per i mozzi visto che dici che il telaio ha spaziamenti fuori standard sei obbligato a optare per mozzi che girano su sfere e non su cuscinetti, in quanto questi ultimi non hanno la possibilità di regolare lo spaziamento. Questo non dovrebbe essere un grosso problema visto che se vuoi fare un progetto fedele all'originale, di sicuro i mozzi a sfere sono obbligatori! Poi ovviamente le ruote dovresti montartele tu.....sfatiamo subito il mito che assemblare una ruota sia difficile, il difficile è centrarla, la campanatura in questo caso non serve, basta ovviamente spziare il mozzo in maniera giusta e tutto il resto viene di conseguenza. Se poi vuoi capire come si fà a raggiare una ruota chiedi tranquillamente, è un gioco da ragazzi, e forse quà sul forum avranno già spiegato qualche trucco. Comunque tornando al montaggio delle ruote: quando assembli da solo le ruote crei un legame indescrivibile con la tua bici e la soddisfazione che proverai guidandola non è neanche paragonabile a quella di una bici fatta assemblare da qualcun altro! Alla fine del montaggio comunque porta le ruote a centrare da qualcuno che abbia un centraruote professionale e sappia utilizzarlo, la centratura è una cosa fondamentale per il corretto funzionamento di una ruota, e se chi ti fà illavoro è onesto ti chiede 5€! Il laro lungo e caro è l'assemblaggio! Finito il reparto fondamentale delle ruote torniamo al telaio. Dalle foto che hai messo sembra che sia costituito da tubi in acciaio al cromo ovvero una specie di acciaio inox, per vedere se è così pensa a quando hai sverniciato, se sotto laverniceil ferro era scuro e poi grattando è diventato lucido probabilmente non è un acciaio al cromo, se invece sotto la vernice i tubi erano già come in foto è molto probabile che si tratti di tubazioni di buona qualità. Il fatto di avre tubazioni in acciaio al cromo potresti sfruttarlo per rendere nuovamente cromate le "pipe", basta lucidarle a specchio e poi mascherarle prima della verniciatura. Ovviamente devi essere sicuro che si tratta di acciaio inossidabile sennò dopo poco ti trovere con un telaio tutto ben verniciato ma con tutte le pipe arrugginite! Per i parafanghi invece non posso aiutarti al momento perchè non ho nessuna foto di parafanghi in ottone, comunque sono un dettaglio relativo ai gusti personali, quindi fai tu come ti piace. Visto che i componenti con cui hai trovato la bici sono di buona vecchia fattura prova a pulirli e lucidarli magari riesci a recuperarli. Di serie che manubrio c'er montato? Se ne vuoi mettere uno da corsa d'epoca cercane uno con un pipa che abbia la vite di serraggio con la test esagonale esterna, e non non la classica brugola a scomparsa. Io ci metterei anche i freni, giusto per essere in regola con la legge e per più sicurezza, la scelta obbligata se vuoi rimanerre nel campo del restauro cade su dei modelli della Universal o della Balilla, i modelli 61 (del 1961) a tiraggio centrale sono molto particolari e curiosi da vedere, farai sicuramente una bella figura. Ovviamente se i freni originali li hai e sono belli monta quelli con delle leve antiche!

Per ora non mi viene più in mente nulla, se hai bisogno di qualcosa chiedi pure.

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Ciao....sei pronto al nuovo romanzo? :-)............

La serie sterzo sembra anche lei una Way Assauto, questo non aiuta a capire la marca del telaio perchè per farti un esempio sarebbe come dire: "di che marca è questo telaio con la serie sterzo Campagnolo?" di per se non vuol dire nulla! Piuttosto controlla anche i mozzi delle ruote originali, il movimento centrale e i pedali se sono anche loro marchiati Way Assauto.

Questa ditta era molto apprezzata per la produzione di componenti ciclistici per conto terzi, visto che la qualità era buona.

A proposito delle ruote e dei mozzi potresti fornire gli spaziamenti interni dei forcellini del telaio?

dimensione anteriore: 10cm; posteriore: 11cm

Per quanto riguarda le ruote io intendo che ti dovresti procurare tutto: cerchi mozzi e raggi cercando di non mischiare troppe marche, ovvero cerchi della stessa ditta e possibilmente dello stesso modello, stessa cosa per i mozzi,i raggi prendi gli Alpina in inox, li trovi in vendita su internet per 30 centesimi l'uno contro i circa 50 che fanno normalmente i negozi. Per i mozzi visto che dici che il telaio ha spaziamenti fuori standard sei obbligato a optare per mozzi che girano su sfere e non su cuscinetti, in quanto questi ultimi non hanno la possibilità di regolare lo spaziamento. Questo non dovrebbe essere un grosso problema visto che se vuoi fare un progetto fedele all'originale, di sicuro i mozzi a sfere sono obbligatori! Poi ovviamente le ruote dovresti montartele tu.....sfatiamo subito il mito che assemblare una ruota sia difficile, il difficile è centrarla, la campanatura in questo caso non serve, basta ovviamente spziare il mozzo in maniera giusta e tutto il resto viene di conseguenza. Se poi vuoi capire come si fà a raggiare una ruota chiedi tranquillamente, è un gioco da ragazzi, e forse quà sul forum avranno già spiegato qualche trucco. Comunque tornando al montaggio delle ruote: quando assembli da solo le ruote crei un legame indescrivibile con la tua bici e la soddisfazione che proverai guidandola non è neanche paragonabile a quella di una bici fatta assemblare da qualcun altro! Alla fine del montaggio comunque porta le ruote a centrare da qualcuno che abbia un centraruote professionale e sappia utilizzarlo, la centratura è una cosa fondamentale per il corretto funzionamento di una ruota, e se chi ti fà illavoro è onesto ti chiede 5€! Il laro lungo e caro è l'assemblaggio!

Avevo pensato anch'io, fin da subito, di assemblare le ruote da solo, ma ero stato indotto ad aspettare tempi più maturi per via della centratura: non avevo pensato che era sufficiente portare soltanto a centrare le ruote... ahaha guarda te su che sciocchezze mi blocco!!

Finito il reparto fondamentale delle ruote torniamo al telaio. Dalle foto che hai messo sembra che sia costituito da tubi in acciaio al cromo ovvero una specie di acciaio inox, per vedere se è così pensa a quando hai sverniciato, se sotto laverniceil ferro era scuro e poi grattando è diventato lucido probabilmente non è un acciaio al cromo, se invece sotto la vernice i tubi erano già come in foto è molto probabile che si tratti di tubazioni di buona qualità. Il fatto di avre tubazioni in acciaio al cromo potresti sfruttarlo per rendere nuovamente cromate le "pipe", basta lucidarle a specchio e poi mascherarle prima della verniciatura. Ovviamente devi essere sicuro che si tratta di acciaio inossidabile sennò dopo poco ti trovere con un telaio tutto ben verniciato ma con tutte le pipe arrugginite!

Il telaio era subito così, quindi posso ricreare le "cromature anche dietro! :)

Per i parafanghi invece non posso aiutarti al momento perchè non ho nessuna foto di parafanghi in ottone, comunque sono un dettaglio relativo ai gusti personali, quindi fai tu come ti piace. Visto che i componenti con cui hai trovato la bici sono di buona vecchia fattura prova a pulirli e lucidarli magari riesci a recuperarli.

Ho trovato qualche immagine (sempre sia lodato google!) ma credo che non facciano per me. Per gli altri componenti, posso sicuramente tenere la serie sterzo, ma la guarnitura (a chiavelle) sembra sconsigliata per lo scatto fisso e così devo cambiare anche il mc... i pedali, le ruote e i parafango non c'erano.

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Di serie che manubrio c'er montato? Se ne vuoi mettere uno da corsa d'epoca cercane uno con un pipa che abbia la vite di serraggio con la test esagonale esterna, e non non la classica brugola a scomparsa. Io ci metterei anche i freni, giusto per essere in regola con la legge e per più sicurezza, la scelta obbligata se vuoi rimanerre nel campo del restauro cade su dei modelli della Universal o della Balilla, i modelli 61 (del 1961) a tiraggio centrale sono molto particolari e curiosi da vedere, farai sicuramente una bella figura. Ovviamente se i freni originali li hai e sono belli monta quelli con delle leve antiche!

Per ora non mi viene più in mente nulla, se hai bisogno di qualcosa chiedi pure.

Non so se di serie (il signore che l'aveva mi ha detto che il manubrio l'aveva aggiunto lui), ma c'era un manubrio simile al bianchi condorino, senza marchio bianchi. dalla datazione, in realta, potrebbe anche essere il suo originale...?

Ultima cosa, da completo principiante: per avere la ruaota posteriore con due pignoni a scatto fisso ho bisogno di un mozzo particolare o è sufficiente un mozzo fisso normale con un pignone in più?

Modificato da thegryphon (visualizza cornologia modifica)
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Per la raggiatura, quando dovrai assemblarti le ruote ricorda che c'è solo una cosa da tener presente: la valvola della camera d'aria deve rimanere fra due raggi paralleli sennò sarà difficile in gonfiaggio.

Per il mozzo posteriore a due rapporti devi avere il mozzo filettato da entrambe le flange, solitamente si trovano i mozzi che da un lato hanno la filettatura per lo scatto fisso e dall'altra parte quella per la ruota libera, ma ci sono anche quelli che hanno da tutte e due le parti il filetto per il pignone fisso o per la ruota libera. Ne producono di belli sia la gipiemme sia la miche, mi sembra che tutti e due siano a flangia alta ovviamente moderni, ma dall'aspetto abbastanza classico. Quando scegli i mozzi assicurati che siano predisposti per lo stesso numero di raggi del cerchio! Per lo spaziamento, quello anteriore è standard, il posteriore è invece il vecchio standard per le bici monovelocità, se prendi dei mozzi che girano su sfere non dovresti avere nessun problemi a regolarli per quelle dimensioni.

Per le cromature del telaio procedi rimuevendomprima tutta la vernice originale, magari con lo sverniciatore, poi lucidi a specchio levigando le parti desiderate con una serie di carte abrasive sempre più fini, come ultimo tocco passi la pasta abrasiva e poi il polish, il risultato è garantito, volendo potresti conmolta pazienza farci tutto il telaio! Assicurati però che si tratti effettivamente di acciaio al cromo, la verifica è semplice: lail telaio all'apeto per un po' di giorni, se vedi comparire qualche puntino di ruggine sulle parti lucidate a specchio allora i tubi non sono inossidabili e il gioco di lucidarli a specchio non si può fare! Se invece la ruggine non compare tiene sempre presente di coprire le superfici lucidate con della vernice trasparente (ovviamente lucida) per proteggere le parti dal diventare scure (una specie di ossidazione leggera).

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Per la raggiatura, quando dovrai assemblarti le ruote ricorda che c'è solo una cosa da tener presente: la valvola della camera d'aria deve rimanere fra due raggi paralleli sennò sarà difficile in gonfiaggio.

Per il mozzo posteriore a due rapporti devi avere il mozzo filettato da entrambe le flange, solitamente si trovano i mozzi che da un lato hanno la filettatura per lo scatto fisso e dall'altra parte quella per la ruota libera, ma ci sono anche quelli che hanno da tutte e due le parti il filetto per il pignone fisso o per la ruota libera. Ne producono di belli sia la gipiemme sia la miche, mi sembra che tutti e due siano a flangia alta ovviamente moderni, ma dall'aspetto abbastanza classico. Quando scegli i mozzi assicurati che siano predisposti per lo stesso numero di raggi del cerchio! Per lo spaziamento, quello anteriore è standard, il posteriore è invece il vecchio standard per le bici monovelocità, se prendi dei mozzi che girano su sfere non dovresti avere nessun problemi a regolarli per quelle dimensioni.

Per le cromature del telaio procedi rimuevendomprima tutta la vernice originale, magari con lo sverniciatore, poi lucidi a specchio levigando le parti desiderate con una serie di carte abrasive sempre più fini, come ultimo tocco passi la pasta abrasiva e poi il polish, il risultato è garantito, volendo potresti conmolta pazienza farci tutto il telaio! Assicurati però che si tratti effettivamente di acciaio al cromo, la verifica è semplice: lail telaio all'apeto per un po' di giorni, se vedi comparire qualche puntino di ruggine sulle parti lucidate a specchio allora i tubi non sono inossidabili e il gioco di lucidarli a specchio non si può fare! Se invece la ruggine non compare tiene sempre presente di coprire le superfici lucidate con della vernice trasparente (ovviamente lucida) per proteggere le parti dal diventare scure (una specie di ossidazione leggera).

Ciao, scusa se mi permetto. Ma è solo per una piccola informazione: generalmente quasi tutti gli acciai contengono una percentuale di cromo che gli conferisce qualche proprietà di resistenza agli attacchi degli agenti chimici blandi. L' acciaio inossidabile invece contiene una elevata percentuale di cromo che lo rende inossidabile. (esempio il pentolame da cucina).

Esistono da poco sul mercato dei telai realizzati con acciai inossidabili (COLUMBUS) che si saldano al TIG. L' acciaio inox si può saldare anche con l' elettrodo tradizionale ma con elettrodi specifici e si usa per tubi industriali e parti impiantistiche di grosso spessore.

Per vedere se un acciaio è inossidabile o meno, basta appoggiare una calamita. L' acciaio INOX propriamente detto non si attacca con la calamita.

Scusa di nuovo per l' intromissione e buone pedalate.

M

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Per la raggiatura, quando dovrai assemblarti le ruote ricorda che c'è solo una cosa da tener presente: la valvola della camera d'aria deve rimanere fra due raggi paralleli sennò sarà difficile in gonfiaggio.

Per il mozzo posteriore a due rapporti devi avere il mozzo filettato da entrambe le flange, solitamente si trovano i mozzi che da un lato hanno la filettatura per lo scatto fisso e dall'altra parte quella per la ruota libera, ma ci sono anche quelli che hanno da tutte e due le parti il filetto per il pignone fisso o per la ruota libera. Ne producono di belli sia la gipiemme sia la miche, mi sembra che tutti e due siano a flangia alta ovviamente moderni, ma dall'aspetto abbastanza classico. Quando scegli i mozzi assicurati che siano predisposti per lo stesso numero di raggi del cerchio! Per lo spaziamento, quello anteriore è standard, il posteriore è invece il vecchio standard per le bici monovelocità, se prendi dei mozzi che girano su sfere non dovresti avere nessun problemi a regolarli per quelle dimensioni.

Per le cromature del telaio procedi rimuevendomprima tutta la vernice originale, magari con lo sverniciatore, poi lucidi a specchio levigando le parti desiderate con una serie di carte abrasive sempre più fini, come ultimo tocco passi la pasta abrasiva e poi il polish, il risultato è garantito, volendo potresti conmolta pazienza farci tutto il telaio! Assicurati però che si tratti effettivamente di acciaio al cromo, la verifica è semplice: lail telaio all'apeto per un po' di giorni, se vedi comparire qualche puntino di ruggine sulle parti lucidate a specchio allora i tubi non sono inossidabili e il gioco di lucidarli a specchio non si può fare! Se invece la ruggine non compare tiene sempre presente di coprire le superfici lucidate con della vernice trasparente (ovviamente lucida) per proteggere le parti dal diventare scure (una specie di ossidazione leggera).

Ok, grazie. Adesso so con esattezza cosa cercare :)

Nei prossimi giorni proverò a lasciare fuori il telaio a vedere che succede.

Mi son perso vari pezzi di discussione :) comunque valuta tu, io un telaio così lo farei rivivere più che fissarlo!!

*azzo anche questo dubbio no! Ahaha non so, la mia idea iniziale -- forse l'ho già scritto da qualche parte -- era di costruire una bici fissa da capo (con conoscenze pari a circa zero), spendendo poco, per vedere come funzionanno queste benedette fisse e divertirmi imparando qualcosa di nuovo.

Poi tutto sta iniziando a sfuggire di mano XD mi sono iscritto al forum e ho trovato questo telaio che, come giustamente fai notare, è un peccato(?) snaturare del tutto.

Mi piaceva molto l'idea dei due pignoni fissi (decisamente stile di quell'epoca): forse posso fare una sorta di compromesso e ricavarci una bicicletta "sport": mozzo flip flop fisso-libero (magari con un pacco di 3 pignoni?) manubrio da corsa (montato abbastanza alto), parafanghi e uno di quei carter che coprono solo la parte superiore...

Che ve ne pare?

Ciao, scusa se mi permetto. Ma è solo per una piccola informazione: generalmente quasi tutti gli acciai contengono una percentuale di cromo che gli conferisce qualche proprietà di resistenza agli attacchi degli agenti chimici blandi. L' acciaio inossidabile invece contiene una elevata percentuale di cromo che lo rende inossidabile. (esempio il pentolame da cucina).

Esistono da poco sul mercato dei telai realizzati con acciai inossidabili (COLUMBUS) che si saldano al TIG. L' acciaio inox si può saldare anche con l' elettrodo tradizionale ma con elettrodi specifici e si usa per tubi industriali e parti impiantistiche di grosso spessore.

Per vedere se un acciaio è inossidabile o meno, basta appoggiare una calamita. L' acciaio INOX propriamente detto non si attacca con la calamita.

Scusa di nuovo per l' intromissione e buone pedalate.

M

"Scusa" scherzi? Almeno a mio avviso più informazioni riesco ad ottenere più sono contento!! Anzi, grazie a tutti voi dell'aiuto e dei preziosi suggerimenti che mi state dando!

Se i tubi columbus esistono solo da poco, dubito che questo telaio abbia qualcosa di cos recente... ma per quello che mi costa proverò lo stesso con una calamita.

Visto che, quasi sicuramente, NON sarà inox, posso tranquillamente tentare di replicare l'effetto cromatura lucidando e verniciando le parti interessate con una vernice trasparente?

A proposito di verniciare: il suggerimento più diffuso è rivolgersi a qualcuno che lo fa di mestiere (es. carrozzaio, boh?) o si riescono ad ottenere buoni risultati anche da soli?

Un conoscente, che, sinceramente, non so quali titoli abbia per darmi consigli di questo genere, mi ha suggerito di rimuovere la vernice vecchia prima con carta abrasiva sempre più fine (è il punto a cui sono fermo adesso) e poi, nei punti meno accessibili, con uno sverniciatore chimico. Dovrei quindi passare due mani di antiruggine, due mani di vernice, una mano di vernice trasparente e infine lucidare con della cera. Il tutto rigorosamente col pennello.

Procedo così?

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Vai tranquillo che non è inox, non importa nemmeno che fai la prova ! E comunque anche l'inox 316 , se non è tenuto lucidato a specchio, fa la ruggine se tenuto a lungo alle intemperie.

Tutto ciò che riporti a metallo grezzo di questa bici, anche ammesso tu voglia cimentarti in una lucidatura globale che, su superfici tonde e piene di angoli morti, prevede una pazienza da Padre del Deserto, tenderà a fare ruggine in un nanosecondo. Soprattutto di questa stagione.

Le parti cromate che riesci a recuperare saranno gli unici punti metallici abbastanza refrattari alla ruggine, a patto di fare una buona manutenzione ordinaria.

Il pennello per verniciare è ottimo, se sei un semi professionista. Altrimenti è quasi garantito che si vedano i segni del passaggio delle setole, soprattutto quando ci dai lo smalto. Poi magari tu hai una mano particolarmente felice !

Cerca un negozio di vernici che ti mette in bomboletta una poliuretanica bicomponente.

Prima però giustissime le mani di antiruggine, che fanno anche da aggrappante, o primer, tra il metallo nudo e la vernice finale.

Anche quelle ti consiglio di darle a bomboletta. Chiedi in negozio.

Tra una mano e l'altra ricorda sempre di dare una leggera carteggiata, tipo con una 600. Ma occhio agli angoli ! Carteggia solo le superfici dei tubi. E poi pulisci accuratamente dalla polvere di carteggiatura.

Buon lavoro :)

Ah, : tra il momento che hai ultimato il telaio al grezzo e la prima mano di primer non deve passare nemmeno un giorno. Anzi, l'ultima carteggiata al metallo falla nella stessa giornata, e che non sia piovosa o umida. Per non ritrovarti poi con punti di ruggine che sbucano da sotto la vernice.

Per finire: le parti a metallo si possono anche proteggere con una vernice trasparente. Personalmente non la ritengo una gran scelta: intanto la vernice deve essere bicomponente, altrimenti risulterà estremamente fragile. E comunque tenderà col tempo ad ingiallire e a rovinarsi facilmente; nei punti in cui si scheggia si formerà presto la ruggine ed agire per risanare sarà molto difficile e di dubbio risultato estetico. Poi, se generalmente la bici la tieni in salotto, si può tutto !

Modificato da jan (visualizza cornologia modifica)
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Per la verniciatura il discorso è lungo e io non sono in questo molto ferrato, mi spiace, una cosa fondamentale però la sò: quando si usano vari prodotti di tipologia differente assicurati sempre che siano compatibili! Per esempio se usi prima una vernice che va diluita ad acqua e poi sopra una che và diluita con la nitro, la nitro scioglie la vernice precedente. Poi quando dai molte mani di vernice assicurati sempre che lo strato sottostante sia asciutto e "fermo" ovvero che non si ritiri asciugandosi, sennò lo strato inferire asciugandosi strappa letteralmente lo strato che c'è sopra, oppure è il contrario, comunque si aprono certi solchi nella vernice che fanno paura! Se usi il pennello abbi la precauzione di dare molte mani sempre abbastanza liquide in modo danon lasciare i segni delle setole (un conto e spalmare la nutella, un conto è stendere un leggero velo d'acqua, capita la similitudine?). Per il mozzo l'opzione fisso da un lato e ruota libera a tre rapporti dall'altro era effettivamente lo standard per le bici da corsa dagli anni 30 fino ai primi anni 50. Esteticamente è un classico e fà una bella figura, l'unica cosa che mi preoccupa è montare un mozzo del genere con un misero spaziamento di 110 mm posteriore. E' vero però che la mia bici personale ha tre rpporti con uno spaziamento di 105 mm. Il succo del discorso è che devi fare molta attenzione alla spaziatura e successiva campanatura della ruota se monti il mozzo in configuarazione fisso/tripla.Tuttavia è solo una questione di pazienza. Per quanto riguarda l'acciaio inox teniamo tutti presente questo: le proprietà magnetiche sono una cosa quelle di resistenza alla corrosione un'altra. Può capitare che ci siano delle caratteristiche comuni, ma è più un caso. L'acciaio inox è un mix di acciaio (acciaio=ferro+carbonio) con Cromo e soprattutto Nikel! Il classico acciaio 18-10 che spesso si sente in giro è un acciaio al nikel cromo. la prova della calamita non è attendibile al 100% e confutarla è banale, prendiamo una forchetta, un cucchiaio, un coltello o più in generale una posata, di solito attacca, ma pur essendo spesso a contatto con l'umidità chi ha mai visto delle forchette arrugginite? Io personalmente posso dirti che avevo un telaio bianchi da donna degli anni 40-50??? realizzato con acciaio al cromo, l'ho tenuto sverniciato all'aria aperta sotto ogni tipo di intemperia e la ruggine non l'ho mai vista! Anche altre bici che ho recuperato, tenute dentro vecchi pollai pieni di "elementi acidi" aggressivi, se il telaio era costruito con acciaio di buona qualità non si sono arrugginiti, perlopiù diventano opachi, ma mai ruggine.

Tornando alla bici, se monti un mozzo flip flop e prevedi di usarlo e non averlo solo per figura, il parafango posteriore potrebbe essere d'impiccio, e il solo parafango anteriore stona. Sempre riguardo al flip flop, se monti pignoni con dentature differenti assicurati di avere la catena di lunghezza giusta e di avere abbastanza spazio nei forcellini per regolarne la tensione. Per l'idea di montare una bici sportiva con componenti corsa dell'epoca è una cosa molto valida se intendi mantenere una linea classica, poi è una questione di gusti personali quindi fai tu come preferisci. I freni originali li hai? Ne metteresti una foto?

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Vai tranquillo che non è inox, non importa nemmeno che fai la prova ! E comunque anche l'inox 316 , se non è tenuto lucidato a specchio, fa la ruggine se tenuto a lungo alle intemperie.

Tutto ciò che riporti a metallo grezzo di questa bici, anche ammesso tu voglia cimentarti in una lucidatura globale che, su superfici tonde e piene di angoli morti, prevede una pazienza da Padre del Deserto, tenderà a fare ruggine in un nanosecondo. Soprattutto di questa stagione.

Le parti cromate che riesci a recuperare saranno gli unici punti metallici abbastanza refrattari alla ruggine, a patto di fare una buona manutenzione ordinaria.

Il pennello per verniciare è ottimo, se sei un semi professionista. Altrimenti è quasi garantito che si vedano i segni del passaggio delle setole, soprattutto quando ci dai lo smalto. Poi magari tu hai una mano particolarmente felice !

Cerca un negozio di vernici che ti mette in bomboletta una poliuretanica bicomponente.

Prima però giustissime le mani di antiruggine, che fanno anche da aggrappante, o primer, tra il metallo nudo e la vernice finale.

Anche quelle ti consiglio di darle a bomboletta. Chiedi in negozio.

Tra una mano e l'altra ricorda sempre di dare una leggera carteggiata, tipo con una 600. Ma occhio agli angoli ! Carteggia solo le superfici dei tubi. E poi pulisci accuratamente dalla polvere di carteggiatura.

Buon lavoro :)

Ah, : tra il momento che hai ultimato il telaio al grezzo e la prima mano di primer non deve passare nemmeno un giorno. Anzi, l'ultima carteggiata al metallo falla nella stessa giornata, e che non sia piovosa o umida. Per non ritrovarti poi con punti di ruggine che sbucano da sotto la vernice.

Per finire: le parti a metallo si possono anche proteggere con una vernice trasparente. Personalmente non la ritengo una gran scelta: intanto la vernice deve essere bicomponente, altrimenti risulterà estremamente fragile. E comunque tenderà col tempo ad ingiallire e a rovinarsi facilmente; nei punti in cui si scheggia si formerà presto la ruggine ed agire per risanare sarà molto difficile e di dubbio risultato estetico. Poi, se generalmente la bici la tieni in salotto, si può tutto !

Ciao, in effetti a me è capitato la cosa che dici tu. Ho fatto un bellissimo lavoro con il telaio vintage: Lucidato con carta finissima ecc... poi antiruggine spray, colore e poi il trasparente. L' errore è stato di fare il lavoro in un giorno umido d' inverno (gennaio 2010) Infatti nel Giugno è uscita la prima ruggine. A quel punto lo ho ricarteggiato completamente, l' ho fatto cromare interamente da una ditta di Gambassi Terme (70 Euro)e la verniciatura celeste antico + il trasparente me l' ha fatto un amico carrozziere ciclista di Pontedera (50Euro). Appena lo monto metterò una foto.

Buone pedalate

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Scusate l' OT ma....un telaio cromato interamente a 70 euro è davvero un affare! Mica mi passeresti un contatto ?

Un telaio in acciaio può resistere abbastanza bene alle intemperie senza vernice grazie alla zincatura; un procedimento costoso e generalmente esclusivo dei marchi più blasonati (e cari), come senz'altro Bianchi, 'nei bei tempi andati'. Ho una BSA del 1918, ad esempio, interamente zincata e nei punti in cui la vernice è saltata non si forma ruggine ma si scurisce il metallo. Stesso dicasi, sempre a titolo di esempio, per una Gloria del 1936.

Comunque tu fai una prova: carteggia tutto e guarda che succede....al limite dovrai poi carteggiare di nuovo :)

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Vai tranquillo che non è inox, non importa nemmeno che fai la prova ! E comunque anche l'inox 316 , se non è tenuto lucidato a specchio, fa la ruggine se tenuto a lungo alle intemperie.

Tutto ciò che riporti a metallo grezzo di questa bici, anche ammesso tu voglia cimentarti in una lucidatura globale che, su superfici tonde e piene di angoli morti, prevede una pazienza da Padre del Deserto, tenderà a fare ruggine in un nanosecondo. Soprattutto di questa stagione.

Le parti cromate che riesci a recuperare saranno gli unici punti metallici abbastanza refrattari alla ruggine, a patto di fare una buona manutenzione ordinaria.

Ahaha ok, direi che a quesot punto me ne frego dei triangolini dietro.... tanto ve ne accorgereste solo voi appassionati di bici!! :D

Il pennello per verniciare è ottimo, se sei un semi professionista. Altrimenti è quasi garantito che si vedano i segni del passaggio delle setole, soprattutto quando ci dai lo smalto. Poi magari tu hai una mano particolarmente felice !

Cerca un negozio di vernici che ti mette in bomboletta una poliuretanica bicomponente.

Prima però giustissime le mani di antiruggine, che fanno anche da aggrappante, o primer, tra il metallo nudo e la vernice finale.

Anche quelle ti consiglio di darle a bomboletta. Chiedi in negozio.

Tra una mano e l'altra ricorda sempre di dare una leggera carteggiata, tipo con una 600. Ma occhio agli angoli ! Carteggia solo le superfici dei tubi. E poi pulisci accuratamente dalla polvere di carteggiatura.

Buon lavoro :)

Grazie dei suggerimenti.

Decisamente bomboletta: sono la cosa più lontana che c'è da un professionista! Una volta ho aiutato a pitturare un muro in casa e il risultato è stato talmente eccezionale che mia madre ha finito per chiamare un imbianchino per rendere nuovamente presentabile quella parete!

Per la verniciatura il discorso è lungo e io non sono in questo molto ferrato, mi spiace, una cosa fondamentale però la sò: quando si usano vari prodotti di tipologia differente assicurati sempre che siano compatibili! Per esempio se usi prima una vernice che va diluita ad acqua e poi sopra una che và diluita con la nitro, la nitro scioglie la vernice precedente. Poi quando dai molte mani di vernice assicurati sempre che lo strato sottostante sia asciutto e "fermo" ovvero che non si ritiri asciugandosi, sennò lo strato inferire asciugandosi strappa letteralmente lo strato che c'è sopra, oppure è il contrario, comunque si aprono certi solchi nella vernice che fanno paura! Se usi il pennello abbi la precauzione di dare molte mani sempre abbastanza liquide in modo danon lasciare i segni delle setole (un conto e spalmare la nutella, un conto è stendere un leggero velo d'acqua, capita la similitudine?).

Ahah tutto chiarissimo, avevo già pensato che poteva non essere una buona idea mischiare roba a caso.

Per il mozzo l'opzione fisso da un lato e ruota libera a tre rapporti dall'altro era effettivamente lo standard per le bici da corsa dagli anni 30 fino ai primi anni 50. Esteticamente è un classico e fà una bella figura, l'unica cosa che mi preoccupa è montare un mozzo del genere con un misero spaziamento di 110 mm posteriore. E' vero però che la mia bici personale ha tre rpporti con uno spaziamento di 105 mm. Il succo del discorso è che devi fare molta attenzione alla spaziatura e successiva campanatura della ruota se monti il mozzo in configuarazione fisso/tripla.Tuttavia è solo una questione di pazienza. Per quanto riguarda l'acciaio inox teniamo tutti presente questo: le proprietà magnetiche sono una cosa quelle di resistenza alla corrosione un'altra. Può capitare che ci siano delle caratteristiche comuni, ma è più un caso. L'acciaio inox è un mix di acciaio (acciaio=ferro+carbonio) con Cromo e soprattutto Nikel! Il classico acciaio 18-10 che spesso si sente in giro è un acciaio al nikel cromo. la prova della calamita non è attendibile al 100% e confutarla è banale, prendiamo una forchetta, un cucchiaio, un coltello o più in generale una posata, di solito attacca, ma pur essendo spesso a contatto con l'umidità chi ha mai visto delle forchette arrugginite? Io personalmente posso dirti che avevo un telaio bianchi da donna degli anni 40-50??? realizzato con acciaio al cromo, l'ho tenuto sverniciato all'aria aperta sotto ogni tipo di intemperia e la ruggine non l'ho mai vista! Anche altre bici che ho recuperato, tenute dentro vecchi pollai pieni di "elementi acidi" aggressivi, se il telaio era costruito con acciaio di buona qualità non si sono arrugginiti, perlopiù diventano opachi, ma mai ruggine.

Tornando alla bici, se monti un mozzo flip flop e prevedi di usarlo e non averlo solo per figura, il parafango posteriore potrebbe essere d'impiccio, e il solo parafango anteriore stona. Sempre riguardo al flip flop, se monti pignoni con dentature differenti assicurati di avere la catena di lunghezza giusta e di avere abbastanza spazio nei forcellini per regolarne la tensione. Per l'idea di montare una bici sportiva con componenti corsa dell'epoca è una cosa molto valida se intendi mantenere una linea classica, poi è una questione di gusti personali quindi fai tu come preferisci. I freni originali li hai? Ne metteresti una foto?

Acc. non avevo pensato al poco spazio che ho a disposizione tra i foderi... Se comunque si tratta solo di pazienza (prove su prove), farò in modo di armarmi di birra + taaanto tempo e risolvere tutto. Birra e taaanto tempo erano già preventivati comunque!!

Stesso discorso per i parafango... A questo punto, sono eliminati dal progetto in favore della praticità: certamente ho intenzione di fare uso 8seppur minimo e, immagino, solo durante i primi mesi) dei vari rapporti.

Ottimo punto quello della catena! Il pignone più piccolo fra tutti farà si che la ruota sia avvitata il più vicino possibile alla fine del forcellino... Non sono sicuro che il pignone con più denti possa venire utilizzato se non a patto di girare con la catena poco tesa col pignone più piccolo -- spero che i forcellini siano abbastanza lunghi, ma comunque dovrò vedere anche il pacco pignoni che riuscirò a procurarmi.

Scusate l' OT ma....un telaio cromato interamente a 70 euro è davvero un affare! Mica mi passeresti un contatto ?

Un telaio in acciaio può resistere abbastanza bene alle intemperie senza vernice grazie alla zincatura; un procedimento costoso e generalmente esclusivo dei marchi più blasonati (e cari), come senz'altro Bianchi, 'nei bei tempi andati'. Ho una BSA del 1918, ad esempio, interamente zincata e nei punti in cui la vernice è saltata non si forma ruggine ma si scurisce il metallo. Stesso dicasi, sempre a titolo di esempio, per una Gloria del 1936.

Comunque tu fai una prova: carteggia tutto e guarda che succede....al limite dovrai poi carteggiare di nuovo :)

Immagino che la cromatura sia più costosa di una semplice verniciatura? Chiedo perchè, dopo una serie di giri che ho fatto per vedere bici, componenti, ruote, ecc da alcuni ciclisti (si dice così? quei negozi di riparazione/vendita bici e pezzi nuovi/usati), un signore si è offerto di verniciarmi telaio e forcella per, appunto, 70e, con colori a mio carico, con un procedimento simile a quello che ho scritto poco sopra. Le bici che ha lì pitturate da lui sono molto ben fatte (mi sembra), neinte pennellate, colore uniforme ecc., ma anche qui si tratta di come reggerà nel tempo la vernice e non so se esiste un modo per appurarlo sul posto... Se è una questione di vernice, la compro io, quindi in sostanza sono 70 euro di manodopera per spruzzare due bombolette...

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