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Guarnitura a 90 gradi...


deching
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Ciao,

ciò che conta è solo il punto di applicazione della forza, che è là dove tocca la catena nel punto più alto della corona. se il raggio della corona è 10 cm e la leva del pedale (pedivella) e 17 cm. supponendo che il ciclista pesi 65 kg abbiamo:

17 x 65 = 10 x F ; Si ottiene F = 110, 5. La tua catena tira per 110,5 kg.

Ora cambiamo la circonferenza (lato ovale) esempio 9 cm.

17 x 65 = 9 x F; si ottiene F = 122,8 . La tua catena tira per 122.8 Kg.

Tutto il resto non conta.

Chiaramente alla ruota a contatto con il terreno la forza è diversa perchè si deve fare il conto dell' altro sistema di leve costituito dal raggio del pignone usato e della ruota.

La forza applicata, nella pedalata, è i relazione all' angolo tra pedivella e Verticale. la forza resistente è perpendicolare alla linea di catena.

Se posso ti farò uno schemino o ti mando una dispensina chiara (trovata su internet) che ho da qualche parte che spiega le leve.

Ma non c'è nessun studente di ingegneria?

Ciao,

M

Io studio ingegneria, la leva la conosco, prendo per giusto che conti solamente il punto in cui la catena tocca la corona la prima volta, anche se ho dei dubbi; non mi pare però che il tuo "tutto il resto non conta" sia corretto... Infatti, nel momento in cui io applico una forza "maggiore" sulla catena, mi trovo anche con meno denti su cui far presa (il raggio della corona diminuisce...). Quindi, applico più forza su meno denti, di conseguenza è come scalare una marcia. Non vado più veloce, consumo di più ma ho più coppia. Sbaglio?

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Ciao,

ciò che conta è solo il punto di applicazione della forza, che è là dove tocca la catena nel punto più alto della corona. se il raggio della corona è 10 cm e la leva del pedale (pedivella) e 17 cm. supponendo che il ciclista pesi 65 kg abbiamo:

17 x 65 = 10 x F ; Si ottiene F = 110, 5. La tua catena tira per 110,5 kg.

Ora cambiamo la circonferenza (lato ovale) esempio 9 cm.

17 x 65 = 9 x F; si ottiene F = 122,8 . La tua catena tira per 122.8 Kg.

Tutto il resto non conta.

Chiaramente alla ruota a contatto con il terreno la forza è diversa perchè si deve fare il conto dell' altro sistema di leve costituito dal raggio del pignone usato e della ruota.

La forza applicata, nella pedalata, è i relazione all' angolo tra pedivella e Verticale. la forza resistente è perpendicolare alla linea di catena.

Se posso ti farò uno schemino o ti mando una dispensina chiara (trovata su internet) che ho da qualche parte che spiega le leve.

Ma non c'è nessun studente di ingegneria?

Ciao,

M

Io studio ingegneria, la leva la conosco, prendo per giusto che conti solamente il punto in cui la catena tocca la corona la prima volta, anche se ho dei dubbi; non mi pare però che il tuo "tutto il resto non conta" sia corretto... Infatti, nel momento in cui io applico una forza "maggiore" sulla catena, mi trovo anche con meno denti su cui far presa (il raggio della corona diminuisce...). Quindi, applico più forza su meno denti, di conseguenza è come scalare una marcia. Non vado più veloce, consumo di più ma ho più coppia. Sbaglio?

state guardando nella direzione sbagliata, lo sviluppo metrico del rapporto è uguale ad una corona tonda nel complesso, il discorso è appunto che la pedalata va più veloce nella parte di corona con meno denti e sara più lenta nella parte di corona con più denti, il tutto chiaramente a parità di spinta durante la pedalata, perchè è impossibile variare la spinta durante la pedalata in funzione della posizione di corona in cui ci si trova!

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ciò che conta è solo il punto di applicazione della forza, che è là dove tocca la catena nel punto più alto della corona. se il raggio della corona è 10 cm e la leva del pedale (pedivella) e 17 cm. supponendo che il ciclista pesi 65 kg abbiamo:

17 x 65 = 10 x F ; Si ottiene F = 110, 5. La tua catena tira per 110,5 kg.

Ora cambiamo la circonferenza (lato ovale) esempio 9 cm.

17 x 65 = 9 x F; si ottiene F = 122,8 . La tua catena tira per 122.8 Kg.

Tutto il resto non conta.

Chiaramente alla ruota a contatto con il terreno la forza è diversa perchè si deve fare il conto dell' altro sistema di leve costituito dal raggio del pignone usato e della ruota.

La forza applicata, nella pedalata, è i relazione all' angolo tra pedivella e Verticale. la forza resistente è perpendicolare alla linea di catena.

Se posso ti farò uno schemino o ti mando una dispensina chiara (trovata su internet) che ho da qualche parte che spiega le leve.

Ma non c'è nessun studente di ingegneria?

Ciao,

M

Io studio ingegneria, la leva la conosco, prendo per giusto che conti solamente il punto in cui la catena tocca la corona la prima volta, anche se ho dei dubbi; non mi pare però che il tuo "tutto il resto non conta" sia corretto... Infatti, nel momento in cui io applico una forza "maggiore" sulla catena, mi trovo anche con meno denti su cui far presa (il raggio della corona diminuisce...). Quindi, applico più forza su meno denti, di conseguenza è come scalare una marcia. Non vado più veloce, consumo di più ma ho più coppia. Sbaglio?

state guardando nella direzione sbagliata, lo sviluppo metrico del rapporto è uguale ad una corona tonda nel complesso, il discorso è appunto che la pedalata va più veloce nella parte di corona con meno denti e sara più lenta nella parte di corona con più denti, il tutto chiaramente a parità di spinta durante la pedalata, perchè è impossibile variare la spinta durante la pedalata in funzione della posizione di corona in cui ci si trova!

Sei andato di fuori come i terrazzi!! la potenza risultante in una pedalata ha un' andamento di tipo sinuosidale, in funzione dell' angolo rispetto alla verticale o all' orizzontale , ovvero al seno o al coseno dell' angolo a secondo dove prendi il riferimento. Qui non si parla di lunghezza di rapporto o sviluppo metrico !

Come più volte dico. Fatti uno schema geometrico a tavolino e fatti i conti.

Buone pedalate anzi buoni conti. A mano e senza calcolatrice !

Senza offesa, ciao !!

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Ciao,

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17 x 65 = 10 x F ; Si ottiene F = 110, 5. La tua catena tira per 110,5 kg.

Ora cambiamo la circonferenza (lato ovale) esempio 9 cm.

17 x 65 = 9 x F; si ottiene F = 122,8 . La tua catena tira per 122.8 Kg.

Tutto il resto non conta.

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La forza applicata, nella pedalata, è i relazione all' angolo tra pedivella e Verticale. la forza resistente è perpendicolare alla linea di catena.

Se posso ti farò uno schemino o ti mando una dispensina chiara (trovata su internet) che ho da qualche parte che spiega le leve.

Ma non c'è nessun studente di ingegneria?

Ciao,

M

Io studio ingegneria, la leva la conosco, prendo per giusto che conti solamente il punto in cui la catena tocca la corona la prima volta, anche se ho dei dubbi; non mi pare però che il tuo "tutto il resto non conta" sia corretto... Infatti, nel momento in cui io applico una forza "maggiore" sulla catena, mi trovo anche con meno denti su cui far presa (il raggio della corona diminuisce...). Quindi, applico più forza su meno denti, di conseguenza è come scalare una marcia. Non vado più veloce, consumo di più ma ho più coppia. Sbaglio?

Ciao,

ciò che conta è solo il punto di applicazione della forza, che è là dove tocca la catena nel punto più alto della corona. se il raggio della corona è 10 cm e la leva del pedale (pedivella) e 17 cm. supponendo che il ciclista pesi 65 kg abbiamo:

17 x 65 = 10 x F ; Si ottiene F = 110, 5. La tua catena tira per 110,5 kg.

Ora cambiamo la circonferenza (lato ovale) esempio 9 cm.

17 x 65 = 9 x F; si ottiene F = 122,8 . La tua catena tira per 122.8 Kg.

Tutto il resto non conta.

Chiaramente alla ruota a contatto con il terreno la forza è diversa perchè si deve fare il conto dell' altro sistema di leve costituito dal raggio del pignone usato e della ruota.

La forza applicata, nella pedalata, è i relazione all' angolo tra pedivella e Verticale. la forza resistente è perpendicolare alla linea di catena.

Se posso ti farò uno schemino o ti mando una dispensina chiara (trovata su internet) che ho da qualche parte che spiega le leve.

Ma non c'è nessun studente di ingegneria?

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Io studio ingegneria, la leva la conosco, prendo per giusto che conti solamente il punto in cui la catena tocca la corona la prima volta, anche se ho dei dubbi; non mi pare però che il tuo "tutto il resto non conta" sia corretto... Infatti, nel momento in cui io applico una forza "maggiore" sulla catena, mi trovo anche con meno denti su cui far presa (il raggio della corona diminuisce...). Quindi, applico più forza su meno denti, di conseguenza è come scalare una marcia. Non vado più veloce, consumo di più ma ho più coppia. Sbaglio?

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ciò che conta è solo il punto di applicazione della forza, che è là dove tocca la catena nel punto più alto della corona. se il raggio della corona è 10 cm e la leva del pedale (pedivella) e 17 cm. supponendo che il ciclista pesi 65 kg abbiamo:

17 x 65 = 10 x F ; Si ottiene F = 110, 5. La tua catena tira per 110,5 kg.

Ora cambiamo la circonferenza (lato ovale) esempio 9 cm.

17 x 65 = 9 x F; si ottiene F = 122,8 . La tua catena tira per 122.8 Kg.

Tutto il resto non conta.

Chiaramente alla ruota a contatto con il terreno la forza è diversa perchè si deve fare il conto dell' altro sistema di leve costituito dal raggio del pignone usato e della ruota.

La forza applicata, nella pedalata, è i relazione all' angolo tra pedivella e Verticale. la forza resistente è perpendicolare alla linea di catena.

Se posso ti farò uno schemino o ti mando una dispensina chiara (trovata su internet) che ho da qualche parte che spiega le leve.

Ma non c'è nessun studente di ingegneria?

Ciao,

M

Io studio ingegneria, la leva la conosco, prendo per giusto che conti solamente il punto in cui la catena tocca la corona la prima volta, anche se ho dei dubbi; non mi pare però che il tuo "tutto il resto non conta" sia corretto... Infatti, nel momento in cui io applico una forza "maggiore" sulla catena, mi trovo anche con meno denti su cui far presa (il raggio della corona diminuisce...). Quindi, applico più forza su meno denti, di conseguenza è come scalare una marcia. Non vado più veloce, consumo di più ma ho più coppia. Sbaglio?

Ciao,

ciò che conta è solo il punto di applicazione della forza, che è là dove tocca la catena nel punto più alto della corona. se il raggio della corona è 10 cm e la leva del pedale (pedivella) e 17 cm. supponendo che il ciclista pesi 65 kg abbiamo:

17 x 65 = 10 x F ; Si ottiene F = 110, 5. La tua catena tira per 110,5 kg.

Ora cambiamo la circonferenza (lato ovale) esempio 9 cm.

17 x 65 = 9 x F; si ottiene F = 122,8 . La tua catena tira per 122.8 Kg.

Tutto il resto non conta.

Chiaramente alla ruota a contatto con il terreno la forza è diversa perchè si deve fare il conto dell' altro sistema di leve costituito dal raggio del pignone usato e della ruota.

La forza applicata, nella pedalata, è i relazione all' angolo tra pedivella e Verticale. la forza resistente è perpendicolare alla linea di catena.

Se posso ti farò uno schemino o ti mando una dispensina chiara (trovata su internet) che ho da qualche parte che spiega le leve.

Ma non c'è nessun studente di ingegneria?

Ciao,

M

Io studio ingegneria, la leva la conosco, prendo per giusto che conti solamente il punto in cui la catena tocca la corona la prima volta, anche se ho dei dubbi; non mi pare però che il tuo "tutto il resto non conta" sia corretto... Infatti, nel momento in cui io applico una forza "maggiore" sulla catena, mi trovo anche con meno denti su cui far presa (il raggio della corona diminuisce...). Quindi, applico più forza su meno denti, di conseguenza è come scalare una marcia. Non vado più veloce, consumo di più ma ho più coppia. Sbaglio?

Ciao,

ciò che conta è solo il punto di applicazione della forza, che è là dove tocca la catena nel punto più alto della corona. se il raggio della corona è 10 cm e la leva del pedale (pedivella) e 17 cm. supponendo che il ciclista pesi 65 kg abbiamo:

17 x 65 = 10 x F ; Si ottiene F = 110, 5. La tua catena tira per 110,5 kg.

Ora cambiamo la circonferenza (lato ovale) esempio 9 cm.

17 x 65 = 9 x F; si ottiene F = 122,8 . La tua catena tira per 122.8 Kg.

Tutto il resto non conta.

Chiaramente alla ruota a contatto con il terreno la forza è diversa perchè si deve fare il conto dell' altro sistema di leve costituito dal raggio del pignone usato e della ruota.

La forza applicata, nella pedalata, è i relazione all' angolo tra pedivella e Verticale. la forza resistente è perpendicolare alla linea di catena.

Se posso ti farò uno schemino o ti mando una dispensina chiara (trovata su internet) che ho da qualche parte che spiega le leve.

Ma non c'è nessun studente di ingegneria?

Ciao,

M

Io studio ingegneria, la leva la conosco, prendo per giusto che conti solamente il punto in cui la catena tocca la corona la prima volta, anche se ho dei dubbi; non mi pare però che il tuo "tutto il resto non conta" sia corretto... Infatti, nel momento in cui io applico una forza "maggiore" sulla catena, mi trovo anche con meno denti su cui far presa (il raggio della corona diminuisce...). Quindi, applico più forza su meno denti, di conseguenza è come scalare una marcia. Non vado più veloce, consumo di più ma ho più coppia. Sbaglio?

Ciao, ricordati la definizione di coppia agente e resistente. Calcola la coppia in entrambi i casi, in base al coefficiente di attrito poi puoi calcolare la variazione di rendimento in funzione dell' angolo del pedale. Se vuoi si può tener conto anche di una marea di effetti aerodinamici.

Tutti calcoli che in passato mi sono sbizzarito a fare, ma servono a poco, dato le potenze in gioco.L' attrito per un dente in più o in meno, dal punto di vista dello sforzo applicato è irrisorio. Sei un ingegnere o un fisico? L' ingegnere dice che da Firenze a Milano ci sono circa trecento km, il fisico dice che ci sono 300,001 km. .

Ho chiarito il concetto?

Mi sembra che ormai è chiaro che l' effetto delle pedivelle ad ELLE, sia un falso effetto.

Che le corone ovali siano un tentativo di aumentare la coppia al punto morto superiore (un pò ci riescono).

Con lo sviluppo metrico, le pedivelle ad ELLE, per dirlo alla Schettino non c' entrano un C..

Sono due argomenti senza correlazione.

Ora però se vi piacciono compratele.

Buone pedalate

Ora basta mi godo un' ora di rulli.

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Ciao,

ciò che conta è solo il punto di applicazione della forza, che è là dove tocca la catena nel punto più alto della corona. se il raggio della corona è 10 cm e la leva del pedale (pedivella) e 17 cm. supponendo che il ciclista pesi 65 kg abbiamo:

17 x 65 = 10 x F ; Si ottiene F = 110, 5. La tua catena tira per 110,5 kg.

Ora cambiamo la circonferenza (lato ovale) esempio 9 cm.

17 x 65 = 9 x F; si ottiene F = 122,8 . La tua catena tira per 122.8 Kg.

Tutto il resto non conta.

Chiaramente alla ruota a contatto con il terreno la forza è diversa perchè si deve fare il conto dell' altro sistema di leve costituito dal raggio del pignone usato e della ruota.

La forza applicata, nella pedalata, è i relazione all' angolo tra pedivella e Verticale. la forza resistente è perpendicolare alla linea di catena.

Se posso ti farò uno schemino o ti mando una dispensina chiara (trovata su internet) che ho da qualche parte che spiega le leve.

Ma non c'è nessun studente di ingegneria?

Ciao,

M

Io studio ingegneria, la leva la conosco, prendo per giusto che conti solamente il punto in cui la catena tocca la corona la prima volta, anche se ho dei dubbi; non mi pare però che il tuo "tutto il resto non conta" sia corretto... Infatti, nel momento in cui io applico una forza "maggiore" sulla catena, mi trovo anche con meno denti su cui far presa (il raggio della corona diminuisce...). Quindi, applico più forza su meno denti, di conseguenza è come scalare una marcia. Non vado più veloce, consumo di più ma ho più coppia. Sbaglio?

state guardando nella direzione sbagliata, lo sviluppo metrico del rapporto è uguale ad una corona tonda nel complesso, il discorso è appunto che la pedalata va più veloce nella parte di corona con meno denti e sara più lenta nella parte di corona con più denti, il tutto chiaramente a parità di spinta durante la pedalata, perchè è impossibile variare la spinta durante la pedalata in funzione della posizione di corona in cui ci si trova!

Grande! Ho capito!

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Ciao, ricordati la definizione di coppia agente e resistente. Calcola la coppia in entrambi i casi, in base al coefficiente di attrito poi puoi calcolare la variazione di rendimento in funzione dell' angolo del pedale. Se vuoi si può tener conto anche di una marea di effetti aerodinamici.

Tutti calcoli che in passato mi sono sbizzarito a fare, ma servono a poco, dato le potenze in gioco.L' attrito per un dente in più o in meno, dal punto di vista dello sforzo applicato è irrisorio. Sei un ingegnere o un fisico? L' ingegnere dice che da Firenze a Milano ci sono circa trecento km, il fisico dice che ci sono 300,001 km. .

Ho chiarito il concetto?

Mi sembra che ormai è chiaro che l' effetto delle pedivelle ad ELLE, sia un falso effetto.

Che le corone ovali siano un tentativo di aumentare la coppia al punto morto superiore (un pò ci riescono).

Con lo sviluppo metrico, le pedivelle ad ELLE, per dirlo alla Schettino non c' entrano un C..

Sono due argomenti senza correlazione.

Ora però se vi piacciono compratele.

Buone pedalate

Ora basta mi godo un' ora di rulli.

Se guardi all'inizio di questo post sono il primo che sostiene l'inutilità delle pedivelle ad L della PMP, e ora siamo tutti d'accordo.

Stiamo parlando delle corone ovali, e basta... Lo sappiamo che le pedivelle ad L non c'entrano nulla con lo sviluppo, li hai uniti tu... E sono d'accordo che siano argomenti senza correlazione...!

Questo no, non ho capito il concetto. ;-)

Quindi, una corona ovale aumenta la coppia nei punti morti, ma non permette ad ogni modo di andare più veloce, permette di risparmiare un attimo della forza della pedalata; che la forza sia non omogenea nel corso della pedalata è chiaro. Mi pare però che il vantaggio energetico sia così basso da non essere "interessante"... se è del 3% (che è anche troppo probabilmente), basta avere una gomma un po' sgonfia, una maglia larga con del vento, della polvere nella catena e ciao, altro che 3% ;)

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Co

Ciao, ricordati la definizione di coppia agente e resistente. Calcola la coppia in entrambi i casi, in base al coefficiente di attrito poi puoi calcolare la variazione di rendimento in funzione dell' angolo del pedale. Se vuoi si può tener conto anche di una marea di effetti aerodinamici.

Tutti calcoli che in passato mi sono sbizzarito a fare, ma servono a poco, dato le potenze in gioco.L' attrito per un dente in più o in meno, dal punto di vista dello sforzo applicato è irrisorio. Sei un ingegnere o un fisico? L' ingegnere dice che da Firenze a Milano ci sono circa trecento km, il fisico dice che ci sono 300,001 km. .

Ho chiarito il concetto?

Mi sembra che ormai è chiaro che l' effetto delle pedivelle ad ELLE, sia un falso effetto.

Che le corone ovali siano un tentativo di aumentare la coppia al punto morto superiore (un pò ci riescono).

Con lo sviluppo metrico, le pedivelle ad ELLE, per dirlo alla Schettino non c' entrano un C..

Sono due argomenti senza correlazione.

Ora però se vi piacciono compratele.

Buone pedalate

Ora basta mi godo un' ora di rulli.

Se guardi all'inizio di questo post sono il primo che sostiene l'inutilità delle pedivelle ad L della PMP, e ora siamo tutti d'accordo.

Stiamo parlando delle corone ovali, e basta... Lo sappiamo che le pedivelle ad L non c'entrano nulla con lo sviluppo, li hai uniti tu... E sono d'accordo che siano argomenti senza correlazione...!

Questo no, non ho capito il concetto. ;-)

Quindi, una corona ovale aumenta la coppia nei punti morti, ma non permette ad ogni modo di andare più veloce, permette di risparmiare un attimo della forza della pedalata; che la forza sia non omogenea nel corso della pedalata è chiaro. Mi pare però che il vantaggio energetico sia così basso da non essere "interessante"... se è del 3% (che è anche troppo probabilmente), basta avere una gomma un po' sgonfia, una maglia larga con del vento, della polvere nella catena e ciao, altro che 3% ;)

Ciao

Dello sviluppo in metri ne ho parlato per riferirmi ad un altro amico che ne ha parlato. (non era per te).

Concordo in tutto in tutto.

Buone pedalate e alla prossima.

M

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  • 1 month later...

cmq non mi sembrava di aver detto una cazzata sulla bio-pace, che poi tu me lo sappia spiegare con riga, goniometro compasso e filo a piombo mi fa piacere, buon per te che lo sai e che ce lo vuoi spiegare.

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  • 5 months later...

L'unica cosa che conta è la distanza tra il movimento centrale e il pedale. Poi la pedivella può essere a L, a S o a forma di cazzo e non cambia nulla.

Di certo sono originali.

Ecco, adesso mi hai fatto venire la voglia.

il mio prossimo post nella sezione "vendo":

[CERCO] Guarnitura con pedivelle a forma di cazzo

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