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Sceriffo stuprato?


mic
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Quindi secondo me dovrebbe essere ben più indebolito...e soprattutto ecco non ci skidderei con un accriocchio simile...

bisogna capire qual'è il braccio maggiore nei due casi

nein, parlando di taglio, il braccio non c'entra, e per come la vedo io quello se parte parte per taglio (quasi) puro

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Stavo per scrivere una cosa similare anche se, come già detto da Pherrillo, del tutto opinabile.

A prima vista, mi sembra che in questo modo sia stato innestato una sorta di "staffa" di rinforzo

alla normale flangia del mozzo. A mia conoscenza, il punto debole non sta nelle "punte" della stella

bensì nelle parti che compongono il "cerchio" che racchiude la stella. In questo modo, anzichè

esercitare la forza sui singoli raggi, che intervengono sul "cerchio" esterno della flangia, si

concentra e dissipa la forza sui 5 punti che sono stati avvitati, utilizzando la staffa come "rinforzo".

Parere del tutto personale e contestabile

provo a dire la mia, partendo da questo che ha scritto lele, dove innegabilmente ha centrato il punto cruciale: gli sceriffi si rompono sul cerchietto che collega le punte della stella...3 esempi a caso qui sotto.

Dopodichè però mi vien anche da dire che un foro in una struttura è il classico punto in cui si verificano le concentrazioni degli sforzi, le millemila analisi FEM lo confermano.

Qui sembrerebbe che il supporto del pignone sia ancorato nei 5 bracci dello shell, quindi gli sforzi del pignone vengono distribuiti semplificando con 1/5 di forza ciascuno non alla base della filettatura per poi propagarsi sule stelle e via via sui raggi della flangia, ma facendo un percorso più breve dal supporto avvitato alla flangia. Se me ne ricordo ancora qualcosa, dando per scontato che sulla filettatura agisca solo una minima parte della forza, qui stiamo andando ad aumentare e di molto il taglio che deve sopportare ciascun braccio della stella, per di più forato.

Quindi secondo me dovrebbe essere ben più indebolito...e soprattutto ecco non ci skidderei con un accriocchio simile...

Stavo per scrivere una cosa similare anche se, come già detto da Pherrillo, del tutto opinabile.

A prima vista, mi sembra che in questo modo sia stato innestato una sorta di "staffa" di rinforzo

alla normale flangia del mozzo. A mia conoscenza, il punto debole non sta nelle "punte" della stella

bensì nelle parti che compongono il "cerchio" che racchiude la stella. In questo modo, anzichè

esercitare la forza sui singoli raggi, che intervengono sul "cerchio" esterno della flangia, si

concentra e dissipa la forza sui 5 punti che sono stati avvitati, utilizzando la staffa come "rinforzo".

Parere del tutto personale e contestabile

provo a dire la mia, partendo da questo che ha scritto lele, dove innegabilmente ha centrato il punto cruciale: gli sceriffi si rompono sul cerchietto che collega le punte della stella...3 esempi a caso qui sotto.

Dopodichè però mi vien anche da dire che un foro in una struttura è il classico punto in cui si verificano le concentrazioni degli sforzi, le millemila analisi FEM lo confermano.

Qui sembrerebbe che il supporto del pignone sia ancorato nei 5 bracci dello shell, quindi gli sforzi del pignone vengono distribuiti semplificando con 1/5 di forza ciascuno non alla base della filettatura per poi propagarsi sule stelle e via via sui raggi della flangia, ma facendo un percorso più breve dal supporto avvitato alla flangia. Se me ne ricordo ancora qualcosa, dando per scontato che sulla filettatura agisca solo una minima parte della forza, qui stiamo andando ad aumentare e di molto il taglio che deve sopportare ciascun braccio della stella, per di più forato.

Quindi secondo me dovrebbe essere ben più indebolito...e soprattutto ecco non ci skidderei con un accriocchio simile...

Analisi corretta, che però tralascia la differenza di spessori in gioco (oltremodo maggiorata dalla staffa

di rinforzo). Di fatto, osservando in questo momento lo Sceriffo, mi viene da pensare che i fori, che

giustamente comportano un punto di debolezza, sono 36 (almeno sui miei) che vanno a innescare il taglio

su uno spessore minore e non raccordato rispetto a quello delle punte.

Con la "soluzione" (peraltro deprecabile se effettuata su uno Sceriffo sano), le sollecitazioni attraversano

spessori maggiori e si disperdono sia nelle viti, che nella staffa per poi finire alle punte, scaricandosi

oltretutto nei raccordi raggiati dell'asse.

Ma, nuovamente, potrei essere in errore.

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Stavo per scrivere una cosa similare anche se, come già detto da Pherrillo, del tutto opinabile.

A prima vista, mi sembra che in questo modo sia stato innestato una sorta di "staffa" di rinforzo

alla normale flangia del mozzo. A mia conoscenza, il punto debole non sta nelle "punte" della stella

bensì nelle parti che compongono il "cerchio" che racchiude la stella. In questo modo, anzichè

esercitare la forza sui singoli raggi, che intervengono sul "cerchio" esterno della flangia, si

concentra e dissipa la forza sui 5 punti che sono stati avvitati, utilizzando la staffa come "rinforzo".

Parere del tutto personale e contestabile

provo a dire la mia, partendo da questo che ha scritto lele, dove innegabilmente ha centrato il punto cruciale: gli sceriffi si rompono sul cerchietto che collega le punte della stella...3 esempi a caso qui sotto.

Dopodichè però mi vien anche da dire che un foro in una struttura è il classico punto in cui si verificano le concentrazioni degli sforzi, le millemila analisi FEM lo confermano.

Qui sembrerebbe che il supporto del pignone sia ancorato nei 5 bracci dello shell, quindi gli sforzi del pignone vengono distribuiti semplificando con 1/5 di forza ciascuno non alla base della filettatura per poi propagarsi sule stelle e via via sui raggi della flangia, ma facendo un percorso più breve dal supporto avvitato alla flangia. Se me ne ricordo ancora qualcosa, dando per scontato che sulla filettatura agisca solo una minima parte della forza, qui stiamo andando ad aumentare e di molto il taglio che deve sopportare ciascun braccio della stella, per di più forato.

Quindi secondo me dovrebbe essere ben più indebolito...e soprattutto ecco non ci skidderei con un accriocchio simile...

Stavo per scrivere una cosa similare anche se, come già detto da Pherrillo, del tutto opinabile.

A prima vista, mi sembra che in questo modo sia stato innestato una sorta di "staffa" di rinforzo

alla normale flangia del mozzo. A mia conoscenza, il punto debole non sta nelle "punte" della stella

bensì nelle parti che compongono il "cerchio" che racchiude la stella. In questo modo, anzichè

esercitare la forza sui singoli raggi, che intervengono sul "cerchio" esterno della flangia, si

concentra e dissipa la forza sui 5 punti che sono stati avvitati, utilizzando la staffa come "rinforzo".

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provo a dire la mia, partendo da questo che ha scritto lele, dove innegabilmente ha centrato il punto cruciale: gli sceriffi si rompono sul cerchietto che collega le punte della stella...3 esempi a caso qui sotto.

Dopodichè però mi vien anche da dire che un foro in una struttura è il classico punto in cui si verificano le concentrazioni degli sforzi, le millemila analisi FEM lo confermano.

Qui sembrerebbe che il supporto del pignone sia ancorato nei 5 bracci dello shell, quindi gli sforzi del pignone vengono distribuiti semplificando con 1/5 di forza ciascuno non alla base della filettatura per poi propagarsi sule stelle e via via sui raggi della flangia, ma facendo un percorso più breve dal supporto avvitato alla flangia. Se me ne ricordo ancora qualcosa, dando per scontato che sulla filettatura agisca solo una minima parte della forza, qui stiamo andando ad aumentare e di molto il taglio che deve sopportare ciascun braccio della stella, per di più forato.

Quindi secondo me dovrebbe essere ben più indebolito...e soprattutto ecco non ci skidderei con un accriocchio simile...

Analisi corretta, che però tralascia la differenza di spessori in gioco (oltremodo maggiorata dalla staffa

di rinforzo). Di fatto, osservando in questo momento lo Sceriffo, mi viene da pensare che i fori, che

giustamente comportano un punto di debolezza, sono 36 (almeno sui miei) che vanno a innescare il taglio

su uno spessore minore e non raccordato rispetto a quello delle punte.

Con la "soluzione" (peraltro deprecabile se effettuata su uno Sceriffo sano), le sollecitazioni attraversano

spessori maggiori e si disperdono sia nelle viti, che nella staffa per poi finire alle punte, scaricandosi

oltretutto nei raccordi raggiati dell'asse.

Ma, nuovamente, potrei essere in errore.

come direbbe seriocomico:

zioffà quante ne sappiamo oh!

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A prima vista, mi sembra che in questo modo sia stato innestato una sorta di "staffa" di rinforzo

alla normale flangia del mozzo. A mia conoscenza, il punto debole non sta nelle "punte" della stella

bensì nelle parti che compongono il "cerchio" che racchiude la stella. In questo modo, anzichè

esercitare la forza sui singoli raggi, che intervengono sul "cerchio" esterno della flangia, si

concentra e dissipa la forza sui 5 punti che sono stati avvitati, utilizzando la staffa come "rinforzo".

Parere del tutto personale e contestabile

provo a dire la mia, partendo da questo che ha scritto lele, dove innegabilmente ha centrato il punto cruciale: gli sceriffi si rompono sul cerchietto che collega le punte della stella...3 esempi a caso qui sotto.

Dopodichè però mi vien anche da dire che un foro in una struttura è il classico punto in cui si verificano le concentrazioni degli sforzi, le millemila analisi FEM lo confermano.

Qui sembrerebbe che il supporto del pignone sia ancorato nei 5 bracci dello shell, quindi gli sforzi del pignone vengono distribuiti semplificando con 1/5 di forza ciascuno non alla base della filettatura per poi propagarsi sule stelle e via via sui raggi della flangia, ma facendo un percorso più breve dal supporto avvitato alla flangia. Se me ne ricordo ancora qualcosa, dando per scontato che sulla filettatura agisca solo una minima parte della forza, qui stiamo andando ad aumentare e di molto il taglio che deve sopportare ciascun braccio della stella, per di più forato.

Quindi secondo me dovrebbe essere ben più indebolito...e soprattutto ecco non ci skidderei con un accriocchio simile...

Stavo per scrivere una cosa similare anche se, come già detto da Pherrillo, del tutto opinabile.

A prima vista, mi sembra che in questo modo sia stato innestato una sorta di "staffa" di rinforzo

alla normale flangia del mozzo. A mia conoscenza, il punto debole non sta nelle "punte" della stella

bensì nelle parti che compongono il "cerchio" che racchiude la stella. In questo modo, anzichè

esercitare la forza sui singoli raggi, che intervengono sul "cerchio" esterno della flangia, si

concentra e dissipa la forza sui 5 punti che sono stati avvitati, utilizzando la staffa come "rinforzo".

Parere del tutto personale e contestabile

provo a dire la mia, partendo da questo che ha scritto lele, dove innegabilmente ha centrato il punto cruciale: gli sceriffi si rompono sul cerchietto che collega le punte della stella...3 esempi a caso qui sotto.

Dopodichè però mi vien anche da dire che un foro in una struttura è il classico punto in cui si verificano le concentrazioni degli sforzi, le millemila analisi FEM lo confermano.

Qui sembrerebbe che il supporto del pignone sia ancorato nei 5 bracci dello shell, quindi gli sforzi del pignone vengono distribuiti semplificando con 1/5 di forza ciascuno non alla base della filettatura per poi propagarsi sule stelle e via via sui raggi della flangia, ma facendo un percorso più breve dal supporto avvitato alla flangia. Se me ne ricordo ancora qualcosa, dando per scontato che sulla filettatura agisca solo una minima parte della forza, qui stiamo andando ad aumentare e di molto il taglio che deve sopportare ciascun braccio della stella, per di più forato.

Quindi secondo me dovrebbe essere ben più indebolito...e soprattutto ecco non ci skidderei con un accriocchio simile...

Analisi corretta, che però tralascia la differenza di spessori in gioco (oltremodo maggiorata dalla staffa

di rinforzo). Di fatto, osservando in questo momento lo Sceriffo, mi viene da pensare che i fori, che

giustamente comportano un punto di debolezza, sono 36 (almeno sui miei) che vanno a innescare il taglio

su uno spessore minore e non raccordato rispetto a quello delle punte.

Con la "soluzione" (peraltro deprecabile se effettuata su uno Sceriffo sano), le sollecitazioni attraversano

spessori maggiori e si disperdono sia nelle viti, che nella staffa per poi finire alle punte, scaricandosi

oltretutto nei raccordi raggiati dell'asse.

Ma, nuovamente, potrei essere in errore.

oltre al fatto che le masse in gioco scaricano tra di loro (asse sheriff su accrocchio tornito ed avvitato e viceversa)

annullandosi tra di loro.

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ordunque, visto che si tratta di problemi complessi mi sono preso due minuti per rifletterci un po' su, e secondo me tutti hanno detto qualcosa di giusto.

Ha ragione riky quando dice che il taglio aumenta e anche di brutto: e questo è un fatto; mai avuto uno sheriff in mano ma la sezione del braccetto con il foro fatto per l'accrocchio mi sembra non dico uguale ma confrontabile alle sezioni che ci sono in flangia. Resta da rapportarle comunque alle tensioni che si devono spartire: alle flange il momento torsionale più il taglio dei raggi dovuti all'accelerazione angolare della ruota più il taglio dovuto alle forze d'inerzia della bestia che ci sta sopra + il taglio dovuto all'accelerazione in parabolica. Non ci metto le tensioni normali perchè date le geometrie della flangia mi parrebbe cosa ridicola.

I bracci normalmente si beccherebbero le botte radiali (che in pista comunque non so quanto siano di rilievo) e la torsione trasmessa dal pignone al corpo del mozzo. Il taglio c'è ma quando si forano i bracci aumentano drasticamente; oltretutto oltre la diminuzione della sezione c'è anche il fatto che le sollecitazione vanno alle stelle dato il raggio di curvatura estremamente piccolo dei fori, secondo la legge di griffith modificata da orowan e irwin per i materiali duttili (ho aperto il libro di scienze dei materiali ma l'ho richiuso dopo 3 secondi, meglio di no...:D); e do per scontato che il braccetto del mozzo non sia stato filettato.

Però ha ragione anche chi fa notare che comunque c'è da aggiungere la sezione della flangia imbullonata, vuoi o no sempre sezione è e se ne deve tenere sempre conto, il gambo della vite filettato non credo che giochi un ruolo fondamentale, anzi, forse fa più danno che altro.

Infine è ragionevole anche quello che dice ferrillo, se usato da strada non dovrebbe dare problemi: certo è però che è anche da vedere che strada è, chi sale sulla bici e come la porta (io comunque dico che se ha da rompersi si rompe anche in strada con uno che pianta certi strappetti).

C'è un ultimo aspetto: questa modifica va ad alleviare il momento torsionale che deve sopportare la flangia esterna; credo sia trascurabile come aspetto ma esiste. (o almeno dovrebbe...)

Qualitativamente dovrebbe essere questo, quantitativamente si deve sbattere il modello dentro qualche codice: potrebbero uscirne delle sorprese?

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A prima vista, mi sembra che in questo modo sia stato innestato una sorta di "staffa" di rinforzo

alla normale flangia del mozzo. A mia conoscenza, il punto debole non sta nelle "punte" della stella

bensì nelle parti che compongono il "cerchio" che racchiude la stella. In questo modo, anzichè

esercitare la forza sui singoli raggi, che intervengono sul "cerchio" esterno della flangia, si

concentra e dissipa la forza sui 5 punti che sono stati avvitati, utilizzando la staffa come "rinforzo".

Parere del tutto personale e contestabile

provo a dire la mia, partendo da questo che ha scritto lele, dove innegabilmente ha centrato il punto cruciale: gli sceriffi si rompono sul cerchietto che collega le punte della stella...3 esempi a caso qui sotto.

Dopodichè però mi vien anche da dire che un foro in una struttura è il classico punto in cui si verificano le concentrazioni degli sforzi, le millemila analisi FEM lo confermano.

Qui sembrerebbe che il supporto del pignone sia ancorato nei 5 bracci dello shell, quindi gli sforzi del pignone vengono distribuiti semplificando con 1/5 di forza ciascuno non alla base della filettatura per poi propagarsi sule stelle e via via sui raggi della flangia, ma facendo un percorso più breve dal supporto avvitato alla flangia. Se me ne ricordo ancora qualcosa, dando per scontato che sulla filettatura agisca solo una minima parte della forza, qui stiamo andando ad aumentare e di molto il taglio che deve sopportare ciascun braccio della stella, per di più forato.

Quindi secondo me dovrebbe essere ben più indebolito...e soprattutto ecco non ci skidderei con un accriocchio simile...

Stavo per scrivere una cosa similare anche se, come già detto da Pherrillo, del tutto opinabile.

A prima vista, mi sembra che in questo modo sia stato innestato una sorta di "staffa" di rinforzo

alla normale flangia del mozzo. A mia conoscenza, il punto debole non sta nelle "punte" della stella

bensì nelle parti che compongono il "cerchio" che racchiude la stella. In questo modo, anzichè

esercitare la forza sui singoli raggi, che intervengono sul "cerchio" esterno della flangia, si

concentra e dissipa la forza sui 5 punti che sono stati avvitati, utilizzando la staffa come "rinforzo".

Parere del tutto personale e contestabile

provo a dire la mia, partendo da questo che ha scritto lele, dove innegabilmente ha centrato il punto cruciale: gli sceriffi si rompono sul cerchietto che collega le punte della stella...3 esempi a caso qui sotto.

Dopodichè però mi vien anche da dire che un foro in una struttura è il classico punto in cui si verificano le concentrazioni degli sforzi, le millemila analisi FEM lo confermano.

Qui sembrerebbe che il supporto del pignone sia ancorato nei 5 bracci dello shell, quindi gli sforzi del pignone vengono distribuiti semplificando con 1/5 di forza ciascuno non alla base della filettatura per poi propagarsi sule stelle e via via sui raggi della flangia, ma facendo un percorso più breve dal supporto avvitato alla flangia. Se me ne ricordo ancora qualcosa, dando per scontato che sulla filettatura agisca solo una minima parte della forza, qui stiamo andando ad aumentare e di molto il taglio che deve sopportare ciascun braccio della stella, per di più forato.

Quindi secondo me dovrebbe essere ben più indebolito...e soprattutto ecco non ci skidderei con un accriocchio simile...

Analisi corretta, che però tralascia la differenza di spessori in gioco (oltremodo maggiorata dalla staffa

di rinforzo). Di fatto, osservando in questo momento lo Sceriffo, mi viene da pensare che i fori, che

giustamente comportano un punto di debolezza, sono 36 (almeno sui miei) che vanno a innescare il taglio

su uno spessore minore e non raccordato rispetto a quello delle punte.

Con la "soluzione" (peraltro deprecabile se effettuata su uno Sceriffo sano), le sollecitazioni attraversano

spessori maggiori e si disperdono sia nelle viti, che nella staffa per poi finire alle punte, scaricandosi

oltretutto nei raccordi raggiati dell'asse.

Ma, nuovamente, potrei essere in errore.

oltre al fatto che le masse in gioco scaricano tra di loro (asse sheriff su accrocchio tornito ed avvitato e viceversa)

annullandosi tra di loro.

se ho ben capito quello che hai scritto dico che questo non è corretto

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Il bello di questo forum e che tutti parlano di tutto.

Fare un buco su una struttura di qualsiasi genere che non lo prevede è di per se una minchiata, a meno di non dimostrare con i calcoli che non è cosi.

Sarebbe dunque simpatico che in discussioni di questo tipo parli esclusivamente chi è in grado di fare determinati calcoli.

Ci sono tante discussioni in cui si discute sulla catena lillà o la sella fuxia in cui ci si puo sfogare liberamente

scrivo questo perchè dare info sbagliate su certi argomenti puo essere pericoloso e perchè mi da fastidio che certi argomenti d'ingegneria vengano affrontati da alcuni in modo approssimativo facendo congetture

evitiamo di scrivere cose a cazzo senza fare i conti prima pls

Modificato da PIZ (visualizza cornologia modifica)
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Allora, se proprio la vogliamo dire tutta tutta, la presunta debolezza dei campagnolo Record modello Sheriff è solo una favola legata a 3 (tre) episodi qui visibili.

Questi tre episodi sono, nell'ordine: due sul posteriore ed uno sull'anteriore.

I tre esempi riportati sono di bici utilizzate in strada, quindi non si ha nessuna certezza del come sia potuto succedere.

Nel momento in cui, eventualmente un mozzo dovessere essere così delicato come si racconta nelle favole, ci sarebbe una circolare di Campagnolo ed un ritiro di tutti i mozzi dal mercato.

Cosa che non è successa.

Non penso che un'azienda del calibro di campagnolo lasci sul mercato una roba così delicata come cerchiamo a tutti i costi di autoconvincerci.

Quindi, iniziamo ad essere chiari su questo.

Una volta che abbiamo la CERTEZZA che i mozzi sono delicati e si rischia di romperli con facilità, allora "calcoli alla mano" si vede dov'è l'errore d'ingegneria nel calcolo per la produzione.

Chiarito questo aspetto (secondo me fondamentale) le idee espresse in un forum di bici fisse, restano tali su ipotesi ed eventuali conoscenza che si possono applicare.

Nel caso specifico di questa modifica al mozzo, premesso che ognuno degli intervenuti ha premesso che trattasi di supposizioni, si è comunque parlato cercando di applicare le conoscenze proprie ed i confronti in materia di bici, che portano almeno ad un avanzamento di ipotesi. la probabile soluzione.

così come dici che quello che da noi viene preso sotto gamba e senza dei calcoli specifici, così sarebbe opportuno che porti dei calcoli per dimostrare che stiamo dicendo stronzate, altrimenti il tuo intervento non ha ragione di esistere.

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ah, beh...non stiamo parlando di cristalleria eh, sia chiaro. Uno come darietto (malnatt sa chi dico) le usa in pista da anni, ed è uno che in volata ti prende il 65 all'ora, quindi delle legnate sono anni che gliele rifila a sti sceriff e mai un problema, quindi parliamo appunto di casi.

Ciò non toglie che come ha detto anche silent, forare è sempre sinonimo di concentrare le tensioni intorno al foro, il che non è mai mai bello.

pace

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il mio tema è solamente relativo al metodo con cui si parla di questi argomenti, mi pare che siamo tutti d'accordo che apparentemente bucare un mozzo (non quello ma tutti) è presumibilmente una stronzata

Dire se poi l'operazione effettuata in questo caso ha indebolito o meno la struttura è una cosa che secondo me necessita dei calcoli fatti da qualcuno che li sa fare (e non mi pare di aver certo detto di essere io quel qualcuno)

rileggendo il mio post si capisce che non ho espresso alcun giudizio sul mozzo perchè senza calcoli dire che reggerà o meno sono solo chiacchiere.

Dico solo che il metodo basato sulle congetture non mi pare affidabile

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il mio tema è solamente relativo al metodo con cui si parla di questi argomenti, mi pare che siamo tutti d'accordo che apparentemente bucare un mozzo (non quello ma tutti) è presumibilmente una stronzata

Dire se poi l'operazione effettuata in questo caso ha indebolito o meno la struttura è una cosa che secondo me necessita dei calcoli fatti da qualcuno che li sa fare (e non mi pare di aver certo detto di essere io quel qualcuno)

rileggendo il mio post si capisce che non ho espresso alcun giudizio sul mozzo perchè senza calcoli dire che reggerà o meno sono solo chiacchiere.

Dico solo che il metodo basato sulle congetture non mi pare affidabile

eh, non sono proprio congetture, forare un elemento strutturale sollecitato porta a concentrare gli sforzi e quindi a rendere più deformabile (debole) la struttura, non lo dico io, ma la teoria del corpo elastico.

che poi QUANTO siano le entità delle tensioni e se siano tali da ingenerare la rottura, chiaro che solo i calcoli te lo possono dire.

Ma già capire quanta forza agisce su quei perni non è un calcolo che si fa sulla carta del formaggio

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il mio tema è solamente relativo al metodo con cui si parla di questi argomenti, mi pare che siamo tutti d'accordo che apparentemente bucare un mozzo (non quello ma tutti) è presumibilmente una stronzata

Dire se poi l'operazione effettuata in questo caso ha indebolito o meno la struttura è una cosa che secondo me necessita dei calcoli fatti da qualcuno che li sa fare (e non mi pare di aver certo detto di essere io quel qualcuno)

rileggendo il mio post si capisce che non ho espresso alcun giudizio sul mozzo perchè senza calcoli dire che reggerà o meno sono solo chiacchiere.

Dico solo che il metodo basato sulle congetture non mi pare affidabile

eh, non sono proprio congetture, forare un elemento strutturale sollecitato porta a concentrare gli sforzi e quindi a rendere più deformabile (debole) la struttura, non lo dico io, ma la teoria del corpo elastico.

che poi QUANTO siano le entità delle tensioni e se siano tali da ingenerare la rottura, chiaro che solo i calcoli te lo possono dire.

Ma già capire quanta forza agisce su quei perni non è un calcolo che si fa sulla carta del formaggio

esatto! è proprio il QUANTO che fa la differenza.. ma così a naso direi he non possiamo quantificare

cmq mi rendo conto di essere un po' talebano su sti argomenti.. forse è giusto che ogniuno esprima le proprie idee come si fà nell'arte nel cinema e nella fotografia

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Il bello di questo forum e che tutti parlano di tutto.

Fare un buco su una struttura di qualsiasi genere che non lo prevede è di per se una minchiata, a meno di non dimostrare con i calcoli che non è cosi.

Sarebbe dunque simpatico che in discussioni di questo tipo parli esclusivamente chi è in grado di fare determinati calcoli.

Ci sono tante discussioni in cui si discute sulla catena lillà o la sella fuxia in cui ci si puo sfogare liberamente

scrivo questo perchè dare info sbagliate su certi argomenti puo essere pericoloso e perchè mi da fastidio che certi argomenti d'ingegneria vengano affrontati da alcuni in modo approssimativo facendo congetture

evitiamo di scrivere cose a cazzo senza fare i conti prima pls

Piz, hai idea di quanta gente sia morta dopo che l'uomo dei calcoli ha detto "ok, è tutto a posto" ?

I calcoli servono a qualcosa quando le teorie sulle quali si poggiano sono testate e applicabili ad un problema reale.

Ma i problemi reali non sono quelli che trovi alla fine del capitolo del libro di fisica, sono almeno dieci volte più complessi, e non c'è teoria che sia applicabile in maniera automatica; al contrario ci sono le congetture di quelli che hanno capito che i calcoli non sono tutto, il prova e riprova di chi sperimenta sulle teorie e infine, ahi noi, anche i morti che ti fanno capire che forse le sperimentazioni, le teorie e i calcoli non erano proprio esatti per come li avevamo impostati.

Un mio prof diceva, "quando un ingegnere non sa come fare e cosa fare comincia a tirare fuori coefficienti di cui non sa il valore", bene, sappi che i valori dei coefficienti sono più roba determinata sperimentalmente che teoricamente.

Per quanto mi riguarda non conosco una sola teoria (non è materia di corsi universitari da me frequentati) che dica come si trattano i corpi tozzi come un mozzo, sono ragionevolmente sicuro che esista in letteratura, ma anche esistendo , pensare di fare i calcoli alla vecchia maniera (carta e penna) sulle geometrie reali e non semplificate di un mozzo sheriff è roba da depressione forte: sono sicuro che alla campagnolo piuttosto che mettere giù calcoli precisi e dettagliati (che comunque sono sempre da riferire ai carichi applicati al mozzo e quelli li puoi solo stimare e non calcolare) abbiano anche applicato il criterio: "minchia, si è rotto di nuovo?? facciamone un altro con la flangia un po' piu spessa!"

Questo è un modo per dire che la conoscenza empirica è importante quanto quella "accademica"

Ps: Ah, per i soliti che..."chiavate di più", preferisco non chiavare più molto da quando mi sono rotto il cazzo causa

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poi, tornando alle discussioni ingegneristiche da bar dello sport, mi permetto di contestare, visto che gli esami che ho dato non erano da Peppino il barista ma al Politecnico.

Pherrillo ma che te la sei presa?! :-D

Oh, chiariamo 3 cose: ;-)

1) Non mi riferivo a nessuno in particolare e soprattutto a nessuno dei post precedenti al mio (non li ho nemmeno letti tutti, a dire il vero...), ma siccome so quali discussioni si scatenano in questi casi ci ironizzavo sopra...

2) Non metto in dubbio le competenze di nessuno, anche perchè non ne conosco il curriculum (per me son quasi tutti nickname qua dentro, so a malapena che Riky è ingegnere, tòh...), il mio riferimento ad ascensore e barsport verteva sul fatto che in casi come questi normalmente la gente si scanna perchè ognuno è convinto di avere in mano la soluzione ma nella discussione solitamente entrano non solo addetti ai lavori con cognizione di causa ma anche gente che pretende di spiegarti il ponte di Messina solo perchè cresciuta a pane e Meccano (chi è della mia generazione capirà il riferimento)...

3) Dal momento che non era mio interesse sdottorare sugli aspetti tecnici della questione anche perchè non ne sono in grado (al Liceo Artistico facevo i disegni a quella del primo banco che in cambio mi passava il compito di matematica, figurati...) e avrei finito col fare appunto la figura dell'umarell che critica gli scavi della metropolitana con gli amici del bar, ho preferito concentrare la mia attenzione sul dispiacere per veder stuprato così un mozzo Campagnolo.

E' solo la mia opinione?! Certo, infatti è firmata col mio nickname, ma credo che in un forum in cui s'è mandata al rogo gente che ha osato ipotizzare di mettere un Fixkin Lock su una lenticolare strada mi possa esser concessa. Poi sicuramente l'autore dello stupro avrà avuto mille alibi e duemila attenuanti per il suo gesto insano, l'assenza di altri mozzi, difficoltà finanziarie, lo sciopero dei ciclisti, e-bay bloccato dal firewall aziendale, lo spread, la finanziaria, Pisapia, la tintoria non gli aveva consegnato lo smoking, le cavallette!!!... D'altra parte non è che prima di ogni reazione istintiva uno possa ingaggiare un investigatore privato per conoscere i retroscena di ogni accrocchio... :-P

Comunque chiedo umilmente scusa a tutti gli accreditati intervenuti al summit per quella che voleva essere un'innocente svicolata ad una discussione più grossa di me, piuttosto anzichenò, e prometto che d'ora in poi segnalerò tra parentesi ogni battuta. (battuta)

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