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ciclisti come birilli...


ideafissa
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tre giorni fa ho assistito ad un grave incidente nella mia citta'(firenze)e sono rimasto veramente scioccato di quello che ho visto.

ho sperato con tutto il cuore che potesse avere un altro destino questa persona sconosciuta ma cosi vicina a me e a noi...

il povero ciclista morto e' l'ennesima vittima di una citta' che a parole, e' a favore della bicicletta ma nei fatti obbliga i 30000 ciclisti cittadini a rischiare la vita in strada dove, tutto lo spazio e' divorato dai mezzi a motore,dove non si contano gli incidenti di "minore" entita',come i ciclisti buttati giu' come birilli dalle sportellate di auto in sosta e che, si rialzano e continuano ad andare...ormai rassegnati.

questo e' quello che vedo tutti i giorni nella giungla della strada e ogni giorno rischio la vita per andare al lavoro senza essere sicuro di abbracciare la mia famiglia quando torno a casa.

la mia e' un esigenza quella di usare la bici ma lo faccio anche per sport e sono contro i mezzi a motore in citta specialmente.

io non conto niente ma, per me sta' diventando un problema enorme non essere certo che con la mia utilissima bici arrivero da un punto A a un punto B...??

Ho visitato citta' come amsterdam(10 gg) e oslo(8gg) e ho potuto constatare il "rispetto" del ciclista.

piste ciclabili bellissime e comodissime all'avanguardia perche', mi hanno spiegato che qui la bici e' parte integrante della loro cultura e quotidianita' e se vogliamo vuol dire amore per la propria salute e per la propria citta' con bel 3500 km di piste ciclabili!!!

tutto quello che nel nostro paese manca... se non diamo un segnale forte(NOI) il problema non si risolvera' mai e i ciclisti saranno sempre birilli da (non) evitare...

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io a Firenze ho "paura" anche a girare in macchina... Lucca per adesso si difende bene, salvo alcune vie in periferia dove le auto vanno un pò troppo forte, ma il centro e l'immediata periferia sono ancora praticabili alla grande... non girerei tranquillo in bici per città come roma, milano o firenze, se non il fine settimana senza il traffico caotico dei giorni lavorativi...

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A Roma se attraversi a piedi sulle strisce pedonali di quelle larghe 4 metri e qualche buon'anima si ferma per farti attraversare, il furbone subito dietro sorpassa l'auto della buon'anima a tutta velocità, nonostante ci sia tanto di segnaletica....tanto per fare un esempio della civiltà in tale città!

Io ci ho vissuto 3 anni e sinceramente di ciclisti ne ho visti davvero pochissimi!

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ci vuole tempo, a parte qualche città virtuosa come Ferrara ,Modena, e pochissime altre il "fenomeno" bici è recente soprattutto nelle grandi città (dal dopogrurra intendo) città come Oslo ,Amsterdam e altre ci lavorano da trent'anni

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Altra città (ma vicino alla tua in quanto vivo a Prato) ma stessa realtà. Purtroppo è vero ci sono solo dei casi eccezionali o comunque delle sperimentazioni che cercano di rendere vivibile la città ai soggetti 'deboli' della strada: pedoni e ciclisti, ma è ancora troppo poco. Si potrebbe e si dovrebbe fare di più perché la città sia più a misura d'uomo.

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per esperienza roma penso sia una delle città meno bike friendly in italia, ultimamente i ciclisti stanno aumentando, ma a quanto pare gli automobilisti per contrastare questo aumento stanno diventando più stronzi del solito, ad esempio se loro sono imbottigliati e tu hai un micro spazio per passare, devi sperare che non ti vedano arrivare, altrimenti ti bloccano la strada pur di non farti passare. allo stop se stai sopraggiungendo per loro è come se non stessi passando.

io dal mio canto sto attuando la politica occupa la carreggiata e prenditi il tuo spazio e se vado con qualcun'altro anzichè in fila indiana cerchiamo di stare affiancati. il prossimo passo sarà montare un comodo supporto reggi spranga d'acciaio per far capire chi comanda :)

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Sull'ultimo n di vanity fair c'è un piccolo articolo con tanto di tabellina e percentuali riferita agli incidenti dove son coinvolti ciclisti e pedoni, l'indagine Aci-Istat è del 2010. Milano è in testa con ben 989 bici investite. l

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La bici è grande e Paolo Rumiz è il suo profeta.

http://www.repubblica.it/cronaca/2010/12/07/news/italia_pedala_pericolosamente-9908072/?ref=HREC1-11

A parte gli scherzi, ha ragione da vendere

Il punto uno e due della sua strategia li seguo sempre: non viaggiare vicino alle auto parcheggiate, guardare gli automobilisti dritti negli occhi. Il terzo no, ho lo scaracchio debole.

rimando poi a questa discussione

veramente, se vogliamo fare qualcosa di utile, dobbiamo cominciare a dire ai nostri conoscenti, ciclisti meno esperti di noi di NON stare con la bici vicino alle auto parcheggiate

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io ieri ho perso la luce rossa della bici, è stato il tragitto lavoro-casa più pauroso che abbia mai provato, la gente ti vede e ti ignora!

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io ieri ho perso la luce rossa della bici, è stato il tragitto lavoro-casa più pauroso che abbia mai provato, la gente ti vede e ti ignora!

ecco, immagina una città con tante linee di metropolitana, e con la possibilità di portare la tua bici nel vagone, e la paura ti passa subito. Peccato che quando ciò sarà realtà avrai più o meno centoventi anni.

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io sono a barcellona e qui oltre all'asfalto ovunque perfetto, ci sono delle ciclabili impressionanti, in vera sicurezza quasi ovunque e in più sulla metro puoi carica le bici, quindi una volta che sei stanco o diluvia o che ne so io, hai dove andare in bici gratis, non come trenitalia che ti fa pagare 3.50 euro per caricare una cazzo di bici in uno scomparto che metà delle volte non c'è.

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io sono a barcellona e qui oltre all'asfalto ovunque perfetto, ci sono delle ciclabili impressionanti, in vera sicurezza quasi ovunque e in più sulla metro puoi carica le bici, quindi una volta che sei stanco o diluvia o che ne so io, hai dove andare in bici gratis, non come trenitalia che ti fa pagare 3.50 euro per caricare una cazzo di bici in uno scomparto che metà delle volte non c'è.

concordo

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