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http://ilcentro.gelocal.it/pescara/cronaca/2014/03/23/news/lite-con-spranga-in-strada-vittime-i-ciclisti-paralimpici-1.8912400 Lite con spranga in strada Vittime i ciclisti paralimpici Francavilla, gli atleti della Nazionale ricostruiscono l’aggressione subìta «L’automobilista era una furia, ha rischiato di mandarci in ospedale» di Paola Toro FRANCAVILLA. «Ci è andata bene: il furgone della Nazionale, con i vetri infranti e botte lungo tutta la fiancata, ha subìto danni ingenti, ma più di un atleta poteva finire all’ospedale». Il giorno dopo la lite in strada con un automobilista armato di spranga, il gruppo di ciclisti aggredito due giorni fa da un francavillese, poi denunciato, ricostruisce l’accaduto. A finire nel mirino del sessantenne sono stati gli atleti della Nazionale di ciclismo paralimpico, a Francavilla per un ritiro collegiale coordinato dal ct Mario Valentini. L'episodio è avvenuto venerdì mattina. I ciclisti stavano concludendo l'ultima seduta di allenamento mattutina quando, percorrendo il tratto di lungomare a senso unico nei pressi del circolo nautico e del porto, si sono trovati davanti a E.S. e sono stati incalzati dall'uomo alla guida di un'auto, infastidito dal dover rallentare la marcia a causa del gruppo in sella alle due ruote. I ciclisti in marcia sono stati fermati dall'automobilista, E.S. A quel punto, tra il gruppo e l’uomo si è accesa una violenta discussione alla quale sono seguite minacce con una spranga di ferro e poi colpi inferti con la stessa sbarra contro il furgone della squadra «Stavamo pedalando verso l’albergo quando un tale, seguendoci, ha cominciato a suonare il clacson», testimonia Michele Pittacolo, 43enne di Varmo, uno degli atleti di punta della Nazionale (4 mondiali e un bronzo alle Paralimpiadi di Londra). «A un certo punto, abbiamo perso la pazienza e sono volate parole grosse». L’automobilista avrebbe superato il gruppo per poi scendere dalla vettura con una spranga in mano. Gli azzurri, tutti portatori di disabilità fisiche, non hanno reagito vedendo il francavillese perdere il controllo. «L’uomo ha colpito a bastonate chiunque fosse alla sua portata», spiega Michele, portacolori dell’Alè Cipollini al Messaggero Veneto. Poi è stata la volta del collaboratore federale alla guida del furgone che accompagnava il gruppo di atleti, Gianni Fratarcangeli, che ha avuto la peggio. «Sceso dal furgone per difenderci, è stato colpito ripetutamente, tanto da dover ricorrere alle cure del pronto soccorso». Con quella spranga E.S. avrebbe colpito più volte e danneggiato il furgone. Tempestiva la chiamata ai vigili urbani di Francavilla. Vani i tentativi di calmare l’uomo, almeno fino all'arrivo dei carabinieri, arrivati sul posto dopo pochi minuti. Gli uomini del comandante Antonio Solimini hanno verificato che E.S. si era messo alla guida senza patente e che l'auto non era provvista di assicurazione. La denuncia è scattata anche per il porto abusivo di oggetti atti a offendere.
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