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Oggi il mio faccialibro mi ha fatto tornare in mente con i suoi ricordi che esattamente 6 anni fa, complice forse qualche birra di troppo, mi imbarcai insieme ad un mio amico in quello che sarebbe stato il mio battesimo del fuoco. Avevo la fissa da una settimana e stavo talmente folgorato che gli dissi: "cazzo andiamo a casa mia in fissa" (casa mia è a 170 km da roma con in mezzo l'appennino). Lui da buon amico disse: "sì cazzo facciamolo", invece di dissuadermi dall'impresa (perché che lo vogliate o no 170 km in un giorno con lo zaino da 10 kg sulle spalle, senza abbigliamento tecnico con una regal dura come il marmo e una bici che sapevo appena guidare, permettetemelo è stata un'impresa) mette ancora più fomento, nonostante nessuno dei due abbia mai fatto più di 30 km in una volta. Mi ricordo ancora oggi le prime luci dell'alba e la pioggerellina che ci siamo lasciati a roma e che stava per farci desistere, il sole rovente che è spuntato dopo, il panino con la porchetta e la birra a metà strada che aveva un sapore unico, il dolore alle ginocchia a 50 km da casa e la testardaggine di voler continuare a tutti i costi, l'insensibilità al cazzo e il dolore alle ginocchia per la successiva settimana, la salita durissima e le discese a cannone senza i piedi sui pedali. tutto questo mi ha spinto successivamente a fare di più, fino ad arrivare a fare 350 km brakeless insieme a @lone wolf . Dopo sto pippone mjsto romantico nostalgico la domanda è cosa ha fatto scattare in voi la molla per fare viaggi/rando/giri lunghi in bici In allegato foto che mostrano lo stato di degrado iniziale e facce da cazzo per non mostrare il dolore